Un mansardato di dimensioni limitate ma con una buona abitabilità e concrete possibilità di stivaggio, dedicato alla famiglia media in cerca di un ottimale rapporto tra costi e benefici
In sintesi
Tipologia | Mansardato |
Meccanica | Fiat Ducato 35 CCS, passo 3800 mm |
Motorizzazione di base | 2.300 cc – 130 CV |
Motorizzazioni opt | 2.300 cc – 148 CV |
Dotazioni di sicurezza | ABS, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control |
Posti omologati | 5 |
Posti letto | 6 |
Dimensioni | 683x230x305 cm |
Peso massimo ammesso | 3.500 kg |
Peso dichiarato in o.d.m. | n.d. |
Prezzo base | Euro 45.090 Con IVA FF |
Costruzione | |
Meccanica | |
Dotazioni di sicurezza | |
Abitabilità giorno | |
Abitabilità notte | |
Cucina | |
Bagno | |
Impiantistica | |
Stivaggio | |
Rapporto qualità/prezzo | |
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.
Quella del veicolo familiare che sappia unire spazio e convenienza è una delle prerogative che da sempre ha accompagnato la storia Rimor. E anche con le ultime generazioni di veicoli, la casa toscana, pur con i necessari adeguamenti dettati dai tempi e dalle mutate esigenze dell’utenza, ha posto sempre come obiettivo il mantenimento di queste prerogative. Con l’attuale stagione, in occasione del suo 40esimo anniversario, il passo è stato ancora più significativo, perché Rimor non ha solo cambiato la grafica storica del suo marchio, ma ha posto le basi per un significativo rinnovamento globale che passa anche attraverso le sue ultime novità.
Posto in una gamma “entry-level” che conta ben 17 modelli tra profilati e mansardati, con lunghezze che vanno dai 6,5 ai 7,3 metri, il nuovo Seal 8 è proprio uno dei nuovi modelli introdotti a catalogo e, se da una parte conferma e ribadisce i concetti propri del Marchio, dall’altra si caratterizza per un progetto volto a offrire alla famiglia media il miglior compromesso tra abitabilità, dotazioni e convenienza, con una disposizione tra le più “gettonate”, quella che alla mansarda unisce il matrimoniale trasversale posteriore con grande gavone garage.
Il Seal 8 è allestito – come tutto il resto della gamma Seal – sulla meccanica del Fiat Ducato in versione CCS, qui utilizzato con passo da 3800 mm a fronte di una lunghezza di 6,83 metri e offerto di base con la motorizzazione da 2,3 litri/130 CV, con quella da 148 CV in opzione. Buona la dotazione di serie, che annovera i sedili girevoli Captain Chair regolabili in altezza e dotati di braccioli, il doppio Airbag e il Cruise Control. Mancano, però, purtroppo, altre dotazioni da considerare ormai indispensabili in un veicolo moderno – come ad esempio l’ESP – e che si trovano ormai invece di serie anche sulle utilitarie: una situazione generalizzata nel settore dei veicoli ricreazionali, che coinvolge – con ancora rare eccezioni – quasi tutti i costruttori europei. Inutile sottolineare come questa mancanza vada ovviamente colmata dall’acquirente responsabile, esigendo che il veicolo abbia queste dotazioni anche a scapito di altri accessori meno importanti.
L’estetica del Seal 8 è equilibrata, senza dubbio senza notazioni stilistiche di rilevo ma, complici anche le dimensioni contenute e la nuova grafica laterale, rende l’impatto visivo generale leggero e gradevole. nonostante questa semplicità di base, si possono notare alcune particolarità interessanti, come la riuscita unione tra cabina, cellula e mansarda e, per quanto riguarda la parte posteriore, il carter che ingloba la terza luce di stop e il paraurti con moderne luci a led.
Nel solco della tradizione si inserisce anche la tecnica costruttiva generale, che conferma una scocca standard con rivestimento esterno in vetroresina e bandelle in abs, il tutto realizzato correttamente e senza evidenti difetti nell’accoppiamento delle parti, mentre per quanto concerne la componentistica va rimarcata la pregevole presenza degli oblò Mini Heki. Le finestre – ben sette – sono elementi Polyplastic e la porta cellula, di tipo intero, è attrezzata con cestello, ha il gradino integrato ed è dotabile, in opzione, della zanzariera scorrevole.
Da rimarcare, infine, la configurazione del gavone garage, che si distingue per la sua ampiezza (213 cm di larghezza, per ben 140 di altezza) e capaci tà di carico, resa ancora più agevole dall’utilizzo di due portelloni simmetrici di ampie dimensioni (130×87 cm) dotati di nuove e pratiche serrature e da un soglia di carico agevole, posta a 55 cm da terra. L’interno prevede fondo in linoleum e bordi protettivi in alluminio mandorlato, mentre non mancano illuminazione e riscaldamento dedicati.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sono affidati al complesso Truma Combi da 4 kW, collocata alla base dell’armadio appendiabiti: una potenza non esuberante ma che comunque si può considerare abbastanza adeguata alla cubatura del veicolo, almeno nel caso di temperature non troppo estreme. La distribuzione è affidata a quattro bocchette, non numerose ma ben posizionate, mentre è di rilievo l’adozione di serie del comando digitale CP Plus.
La scorta d’acque potabile è fornita da un serbatoio da 85 litri – non certo abbondante per un equipaggio al completo – posizionato all’interno della cassapanca in dinette e servito da una pompa a presostato, mentre alle acque reflue è dedicato un serbatoio di raccolta esterno, posto sotto il pianale, da 100 litri, di serie non coibentato.
L’impianto elettrico è raggruppato in un gavone ad accesso esterno, comandato da una centralina/caricabatteria AirSilicii. Nella stessa posizione è previsto ance l’alloggiamento della batteria servizi, non fornita di serie, mentre l’intuitivo pannello di controllo è calssicamente collocato sopra la porta d’ingresso. Di rilievo il concetto di illuminazione, che conta anche su luci a diffusione dimmerabili con interruttori touch e regolazione della tonalità colore da caldo a freddo: una dotazione pregevole e decisamente inconsueta per un veicolo di questa categoria e prezzo.
L’impianto a gas, infine, conta su un gavone esterno capace di contenere due classiche bombole da 10 Kg.
Essenza chiara e ariosa, linee semplici, attenzione alla definizione di spazi vivibili e di stivaggio: questo è il concetto abitativo del Seal 8 che denuncia chiaramente un progetto volto a offrire la massima praticità di utilizzo e la giusta affidabilità generale senza rinunciare a creare una ambiente piacevole da vivere e abitare.
Nè è un esempio il nuovo tavolo della dinette, montato su una piantana centrale e abbattibile, con la possibilità di essere translato nelle quattro direzioni. Anche se il fatto che non sia ampliabile ne limita un po’ l’utilizzo nel caso in cui i commensali siano più numerosi, è comunque un elemento ben fruibile da un equipaggio “tipo” di quattro persone in sosta, e risulta anche poco invasivo in viaggio. Per il resto, il soggiorno sfrutta una semidinette a “L” e un divano laterale, entrambi realizzati in un nuovo tessuto trapuntato di qualità, e beneficia di una buona luminosità generale, migliorabile adottando in opzione e il maxi oblò centrale, mentre l’illuminazione serale conta su spot a incasso e luci a diffusione dimmerabili.
Il living, infine, si può trasformare in un letto matrimoniale che porta a sei i posti totale disponibili per la notte. La semidinette, con la rimozione della parte longitudinale offre due posti in viaggio dotati di cinture a tre punti; il divano laterale, poi, offre un ulteriore posto viaggio d’emergenza in posizione contromarcia con cintura addominale.
La cucina è di tipo lineare e presenta dimensioni piuttosto compatte, soprattutto in ottica familiare. Una scelta obbligata dalle dimensioni globali della cellula e dalla contemporanea volontà di poter alloggiare il frigorifero da 145 litri, offerto in opzione. Peraltro, l’equipaggiamento consente comunque una buona fruibilità, grazie alla presenza di un gruppo cottura a tre fuochi con copertura in cristallo temperato e di un lavello inox quadrato di buon dimensioni servito da miscelatore di qualità. Buone anche le possibilità di stivaggio, fornite da due cassetti – di cui uno attrezzato a portaposate – e una dispensa, a due pensili superiori, di cui uno con ripiano, e a un ampio vano sopra il frigo. manca, di serie, la cappa aspirante (ottenibile in opzione) ma alla necessaria aerazione provvedono con efficacia la finestra e l’oblò Mini Heki.
Il bagno ricalca la configurazione classica e iper-collaudata del “modulo Rimor”, adottato in modo esteso negli anni da molti dei modelli familiari prodotti dalla factory toscana: a un vano bagno vero e proprio, con lavavo e wc, si associa un box doccia separato, il tutto sviluppato in modo regolare. Il suo design, però, è stato rinnovato e presenta, oltre a wvc Thetford c 260, un lavello di nuova concezione. Lo stivaggio è affidato a un pensile a specchio e a un armadietto sottolavabo, mentre, mancando un oblò, l’aerazione è affidata a una finestra dotata di scuro e zanzariera. Il box doccia è completamente separato da una doppia porta in metacrilato e offre ampia possibilità di movimento. Dotato di piatto in termoformato, beneficia di colonna attrezzata, illuminazione e aeratore dedicati.
Accanto al locale toilette, e affiancato da un utile pannello con appendiabiti, è ricavato l’armadio a tutta altezza di buona capacità che, come già accennato, ospita nella sua parte inferire il complesso Truma Combi.
Il letto posteriore è raggiungibile tramite una scaletta e non sono presenti gradini fissi: una scelta, questa, dettata dalla presenza di un utile anta che consente di avere facile accesso diretto al gavone posteriore. Il letto è di buone dimensioni – soprattutto in lunghezza – sfrutta un materasso da 8 cm di spessore e non beneficia di rete a doghe. Molto buona, per contro, l’ambientazione, che per l’aerazione usufruisce di ben tre finestre – due simmetriche ai lati e una sulla parete di coda – e un oblò. Lo stivaggio è garantito della presenza di tre pensili, mentre per la notte sono presenti due luci di lettura, oltre all’illuminazione diffusa inserita nella parte alta dei pensili, sulla stregua di quella adottata nella zona giorno.
Altri due posti letto sono forniti dalla classica mansarda, dotata di un letto piuttosto largo, anche in questo caso, però, non dotato di rete a doghe. Manca anche un oblò dedicato e l’aerazione è affidata a una finestra sul lato destro. Sono presenti due luci di lettura posizionate sotto un utile ripiano a giorno, mentre il piano del letto può scorrere in avanti per consentire, così, un più agevole passaggio da e per la cabina di guida.
Dotazioni di serie
ABS, Airbag guidatore e passeggero, Cruise Control, vetri elettrici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura centralizzata porte cabina con telecomando, sedili cabina “Captain Chair” con braccioli e regolabili in altezza e inclinazione.
Facilità di utilizzo, affidabilità e buon rapporto qualità/prezzo: sono queste, da sempre, doti associate al marchio Rimor; un costruttore che, anche se non manca – e non ha mai mancato – di fare buone e apprezzate incursioni nelle fasce più alte del mercato, ha proprio nell’utenza che cerca il miglior equilibrio tra costi e benefici il suo target di riferimento. Questo nuovo Seal 8 non fa altro che confermare questa caratteristica, aggiungendo però anche qualche nuovo spunto in fatto di stile (soprattutto nell’illuminotecnica) e nelle dotazioni.
Piuttosto compatto (abbondantemente sotto i sette metri) ma non per questo avaro di spazi abitabili e, soprattutto, di stivaggio (su tutti il grande e ben sfruttabile gavone garage), offre alla familia media un’ottima alternativa. Con un piccolo sforzo in più, e senza forse incidere neanche troppo nel costo finale, Rimor avrebbe potuto farlo ancora più appetibile: ad esempio adottando le reti a doghe nei letti, oppure dotandolo di una scorta idrica più capiente. Per contro, vale sottolineare come la casa toscana abbia volutamente fornito quella che è la gamma alla base della propria offerta della meccanica Fiat Ducato – con tutto il bagaglio di collaudo e facilità di assistenza che è in grado di garantire – e anche con una buona accessoristica di base.
Mancano purtroppo, anche in questo caso, alcune dotazioni di sicurezza attiva ormai irrinunciabili. Ma questa è purtroppo una deficienza piuttosto generalizzata – e sinceramente ormai decisamente anacronistica – che affligge, con rare e lodevoli eccezioni, tutto il settore dei veicoli ricreazionali.
- Il gavone garage ha un’ampiezza notevole ed è ben accessibile
- Il pregevole sistema di illuminazione interna con luci dimmerabili è inusuale per questa categoria
- Il bagno offre buona fruibilità e ampia doccia separata anche in dimensioni compatte
- La componentistica generale è di buon livello
- L’ESP non è fornito di serie
- I letti non hanno reti a doghe e manca un oblò in mansarda
- La scorta idrica è limitata, soprattutto in caso di equipaggio al completo
- Per un veicolo dedicato alla famiglia, il piano cucina ha dimensioni contenute
Riferimenti e contatti del costruttore
LUANO CAMP S.r.l. – Via Piemonte, 3 – 53036 Poggibonsi (Siena) www.rimor.it