November 24, 2024

Rosignano Monferrato (AL), nel Monferrato Casalese, è un borgo arroccato che accoglie il visitatore con panorami mozzafiato, percorsi d’arte e naturalistici, tradizioni, vini d’eccellenza, gastronomia e artigianato di qualità.
La visita al capoluogo può iniziare dalle vicine Chiesa di Sant’Antonio e Parrocchiale di San Vittore Martire al Palazzo Municipale, dai castelli Mellana e di Rosignano alla Rocca. Percorrendo a piedi le vie del centro si aprono ampi scorci panoramici sul variegato paesaggio monferrino. Poco distante dal capoluogo nei pressi della chiesetta Madonna delle Grazie, in mezzo ai vigneti è stata collocata la Big Bench: una panchina gigante “Rosso Grignolino”.
A Rosignano Monferrato è possibile trovare una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino, si tratta degli Infernot.
Gli infernot sono speciali cantine sotterranee scavate nella pietra da cantone per la conservazione del vino, custodiscono anni, o meglio secoli di storia enologica. Ogni infernot ha una struttura unica e decorazioni che lo rendono peculiare, tanto da essere considerate Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’infernot è senza luce e aerazione, generalmente raggiungibile attraverso una cantina o dagli ambienti domestici, e utilizzata per custodire il vino imbottigliato. Le sue caratteristiche di temperatura e umidità costanti consentono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose. Alcuni infernot sono impreziositi da decorazioni geometriche scolpite sulle superfici perimetrali, altri addirittura hanno un tavolo, che non è mai un elemento aggiunto ma scavato nella pietra.
A Rosignano sono conservati circa una settantina di infernot, la maggioranza di proprietà di privati (solo 3 pubblici). Durante le visite guidate al paese è possibile scendere, tra gli altri, in uno degli infernot più profondi.A pochi minuti da Casale Monferrato e circa un’ora da Torino, Milano e Genova, Rosignano si trova in una posizione privilegiata sulle colline. Se molti borghi concentrano la loro bellezza proprio nel proprio centro storico, questo non vale per Rosignano Monferrato, costituito da molte frazioni e località sparse, sorte nel corso dei secoli:
Uviglie, con il suo Castello; 
– il Percorso Morbelliano con le sue installazioni esterne. L’itinerario verte sui luoghi di Angelo Morbelli, celebre pittore Divisionista, con le riproduzioni di alcuni dei suoi quadri più famosi legati ai paesaggi monferrini da lui tanto amati, che da Uviglie conducono i visitatori fino alla Colma e a Villa Maria, sua dimora estiva;
Valle Ghenza caratterizzata da un profumo inconfondibile emanato dal prezioso e rinomato tartufo bianco;
Stevani e San Martino, le frazioni più popolate di Rosignano.
Come spesso accade, il legame tra il territorio e la cultura agricola e qui anche vinicola è forte, lo è ancor di più in queste zone, dove tutto è valorizzato grazie alle numerose postazioni del Museo Contadino Diffuso, dislocate sull’intero territorio comunale.
Rosignano ha un’altro aspetto che lo rende unico, il suo geo-percorso che ripercorrere i vari aspetti geologici del territorio particolarmente multiformi.
Attraversando questo paesaggio, ricco di storia estrattiva, agricola, tartuficola e vitivinicola, è possibile notare le varie geo bio-diversità dei “mari monferrini”, prima che si formassero le colline del Monferrato. Si possono trovare alghe, conchiglie e denti di squalo tra i paesaggi del territorio, perché fino a circa 3 milioni di anni fa nel Pliocene, gran parte dell’Italia era ricoperta dal mare e il Monferrato, in particolare, era occupato dai fondali del Bacino Terziario Piemontese, l’estremità sud occidentale del «Golfo Padano», già in parte circondato dalle Alpi.

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Cinzia

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