Marcellano, un paesino costruito sui resti di un castello medievale, vi aspetta il 25/26/29 dicembre 2024 – 1/5/6 gennaio 2025, con una coinvolgente atmosfera medievale per rivivere la rievocazione storica in tutto il suo splendore.
Secondo la tradizione nel XII° secolo il “Castello” era abitato da circa 700 persone.
Nel 1219 fu occupato per conto di Federico II° da Napoleone di Coccorone, generale dei ghibellini. In seguito ritornò all’obbedienza della città di Todi sotto i guelfi.
Alla fine del 1500, Marcellano, si muniva di un’organizzazione sociale e politica propria a tutti i castelli umbri e nei successivi anni si adornava di monumenti religiosi ed opere pittoriche notevoli, grazie alla politica intraprendente, autoritaria e feconda del vescovo Ancaiani ed all’attività della locale nobile famiglia Cori.
Dopo un breve periodo sotto la giurisdizione del comune di Collazzone, nel 1861, Marcellano passava sotto la territorialità del comune di Gualdo Cattaneo, alla quale tuttora appartiene.
Elemento di spicco di Marcellano, è la chiesa parrocchiale dedicata a S. Andrea, che costruita sull’impronta di una chiesa cinquecentesca, di un tipo molto diffuso nell’Italia centrale e nell’Umbria specie nella Valnerina, presenta al suo interno significative opere pittoriche, molte delle quali attribuibili ad Andrea Polinori, di cui ne è un mirabile esempio l’olio su tela raffigurante la Sacra Famiglia con S. Giovanni Evangelista e S. Francesco d’Assisi.
I personaggi del presepe vivente:
All’ingresso del paese i centurioni romani vigilano affinché l’ordine e la sicurezza vengano rispettate.
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Il censimento
E’ un anno speciale, tutta la Palestina si incammina per recarsi al Censimento. Chi zoppicando, chi con il suo mulo, chi con la sua famiglia. Ma alla fine ritrovandosi tutti insieme ad affollare le strade della città. Chi cercando un posto dove dormire, chi correndo dietro ad un buon affare nel mercato.
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Il Forno
Antiche tradizioni della cucina del posto, tramandate di madre in figlia, vengono realizzate da mani esperte. Pane, pizza, dolci e altre sfiziosità si possono degustare facendo una sosta al forno del paese.
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La Tessitrice
Trama e ordito usando i filati preparati con pazienza e cura. Filo dopo filo, ecco che dal telaio della tessitrice nascono stole, tappeti e stoffe preziose.
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Il Vincaldo
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Il Vasaio
Argilla, un po’ d’acqua e un forno caldo: elementi semplici; ma è tutto quello che serve al vasaio per creare brocche, piatti, anfore.
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L’Erborista
Dall’Oriente dopo un lungo viaggio, spezie, unguenti, erbe aromatiche e piante medicinali, sono l’orgoglio del banco dell’erborista. Per profumare le case, guarure malanni o per una cucina saporita non si puo’ fare a meno di passare in erboristeria.
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Maestro d’Armi
Il maestro d’armi forgia frecce e tende archi per chi vuole cacciare e per chi, potendoselo permettere, si diletta al tiro a segno nel proprio tempo libero.
Non disdegna, inoltre, lance e spade che assembla con cura con l’aiuto del fabbro.
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Le Spezie
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Il Castagnaro
Lungo il viaggio e’ possibile sostare nella locanda del castagnaro dove ci si scalda le mani e l’umore sgranocchiando castagne appena tolte dal fuoco.
Il suo tepore e il vino Novello delle campagne circostanti sono l’ideale contro il freddo pungente della sera.
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Il Frantoio
E’ appena terminata la raccolta delle olive che schiacciate dalla pesante pietra stillano il loro prezioso olio.. Dalle griglie sale nell’aria l’odore di pane fresco abbrustolito. Basta solo un filo d’olio e un pizzico di sale e le bruschette sono pronte; impossibile non assaggiare!
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Il Mercatino
Sveglia all’alba per riempire i banchi del mercatino che si animera’ a breve di viandanti. Caciotte, ortaggi, polli ruspanti e frutta fresca. Tutti i prodotti che offre la terra del posto sono in bella vista al mercatino.
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La Pittrice
Circondata da tele che ritraggono scorci del paese e da vasi con all’interno colori brillanti, la pittrice muove abilmente i suoi pennelli su un piatto decorato.
Bimbe curiose ammirano i suoi gesti e le figure che pian piano ne escono fuori.
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Mercatino della Chiesa
La chiesa è il luogo più frequentato del paese e non può mancare una piccola bancarella con frutta, verdura e formaggio.
Vuoi per la posizione, vuoi per la mercanzia c’è sempre un piccolo capannello di gente che si aggira curiosa intorno al banchetto.
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Il Canestraio
Anche da semplici rametti si possono creare opere d’arte.. C’è bisogno solo di mani agili e di molta fantasia, queste le doti del canestraio.
Saper costruire da quello che la natura offre oggetti utili per la quotidianità.
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I Poveri
Qualche ceppo di legno nel camino e un paiolo dove bolle del vino speziato è tutto quello con cui è possibile scaldarsi nella casa dei poveri.
Ma basta una tavola attorno alla quale riunire la famiglia per dimenticare le difficoltà della vita.
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L’Orafo
Anche l’occhio vuole la sua parte: monili, ciondoli, bracciali e pietre preziose sono l’ideale per chi vuole ornare il proprio vestito o mostrare la propria importanza.
L’orafo ha tutto quello che fa al caso vostro, basta un po’ di buon gusto e denari da spendere.
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Frittelle
Mani sapienti di donne forti stendono la pasta di pane che rivoltosa si ritira. Ma quando finalmente è diventata sottile e rotonda si immerge nell’olio bollente.
Con lo zucchero, con il sale o al naturale, sono una prelibatezza a cui è difficile resistere.
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L’Impagliatore
L’impagliatore intreccia i suoi fili intorno ad assicelle di legno e trasforma un nudo telaio di legno in una comoda sedia.
Se avete qualche vecchia sedia ormai inutilizzabile ve la rimette a nuovo per pochi spiccioli.
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Il Falegname
Odore di legno e il pavimento cosparso di trucioli, mani che lavorano: è la bottega del falegname.
Vecchi artigiani modellano tronchi e tavole e tutt’intorno piccoli apprendisti guardano curiosi vogliosi di imparare.
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Il Fabbro
Ascolta il ritmico rumore del martello, guarda le fiamme basse levarsi dalla brace.
Dal fabbro il lavoro è duro. Si usa il fuoco per modellare il metallo mentre sulle pareti fanno bella mostra ferri di cavallo, spade ed altri arnesi da lavoro.
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La Locanda
Profumo di vino, chiacchiere e schiamazzi. Un gran movimento di persone che entrano ed escono. Il posto migliore per scaldarsi un po’, riempire lo stomaco con frittelle, panini e un buon bicchiere di rosso. E’ la taverna il posto che cercate, il luogo adatto per rifocillarsi dopo una lunga passeggiata.
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L’Arrotino
L’arrotino gira il paese con il suo trespolo a pedali chiamato a destra e a manca per affilare coltelli e lame consumati dall’uso quotidiano. Fa scorrere sapientemente la lama umida sulla pietra rotante ricostruendo il filo tagliente di ogni arnese da taglio.
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Mercatino al Crocevia
Nel crocevia inferiore del paese un commerciante cerca di attirare l’attenzione con la sua bancarella di formaggi. Ma visto che si trova vicino a molte botteghe ha pensato bene di vendere scope e ramazze che possono tornare utili ai suoi dirimpettai.
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La Sinagoga
Tutto il sapere racchiuso nelle Sacre Scritture riprende vita nelle parole dei sacerdoti della sinagoga. Dispensano saggezza e tramandano la fede attraverso i secoli.
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La Natività
Una stella nel cielo, il buio della notte e all’improvviso un luce! Il mistero è compiuto! Gesù è nato laggiù! Tra un bue e un asinello Giuseppe e Maria accudiscono amorevolmente il Salvatore! Mentre la gente comune accorre alla piccola grotta, lontano, tre magi a cavallo, vedono realizzarsi la profezia rivelata loro.
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Le Carceri
Balordi, assassini di suocere, rubagalline o semplicemente chi non può permettersi le tasse dell’impero finisce qui: nelle carceri.
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La Guarnigione
Austera e militare, la guarnigione ospita gli ufficiali e le guardie che assicurano l’ordine e la legalità nel paese. Negli scantinati una prigione ospita i mariuoli che non rispettano la legge.
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Le Lavandaie
Le lavandaie strigliano e scuotono grandi lenzuoli bianchi dentro mastelle di legno piene di gelida acqua saponata. E’ un duro lavoro che va fatto in tutte le stagioni e con qualsiasi temperatura.
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Per maggiori informazioni sull’evento visitare il sito: https://www.presepemarcellano.com/presepe/
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