Le soste prolungate arrecano danno agli pneumatici, a maggior ragione se equipaggiano un veicolo pesante come un camper. La gomma e le tele con cui sono costruiti, anche nel caso di pneumatici espressamente concepiti per i veicoli ricreazionali, tendono inevitabilmente a deformarsi ed ovalizzarsi, causando spiacevoli inconvenienti durante la marcia. …
Molti hanno ancora fresco il ricordo delle vacanze e fanno fatica a pensare all’inverno, ma con la stagione fredda che ormai incombe è bene pensare in anticipo a quegli interventi di manutenzione che aiutino a mantenere l’impianto di riscaldamento in perfetta efficienza. …
I camper di ultima generazione dispongono ormai quasi tutti di climatizzatore nella cabina di guida e pertanto sono in grado di assicurare il giusto comfort durante il viaggio, ma è quando si è giunti a destinazione, durante la sosta, che a volte il caldo diventa un fastidio. Chissà allora quante volte si è fatto strada il desiderio di un condizionatore da tetto, ma ogni volta si è accantonata l’idea a causa della necessità di alimentazione a 220 Volt, che implica l’allaccio alla rete elettrica o la presenza di un generatore.
I veicoli ricreazionali, è risaputo, viaggiano costantemente a pieno carico e, data la loro notevole altezza, possono essere soggetti ad accentuato rollio o coricamento laterale. Non è raro, inoltre, che a causa di errata distribuzione dei pesi, o in presenza di sbalzi posteriori molto pronunciati, magari aggravati da carico eccessivo, questi mezzi presentino un assetto piuttosto sbilanciato. Gli effetti più comuni e ricorrenti sono una inclinazione più o meno accentuata da un lato, oppure la parte posteriore del veicolo molto più bassa rispetto a quella anteriore. Le conseguenze non sono solo di carattere estetico, ma possono rappresentare un problema nel superamento di cunette, avvallamenti e rampe, fino ad arrivare a compromettere la stabilità del veicolo, a causa dell’eccessivo rollio, con le sospensioni che non lavorano correttamente.
Per molti camperisti la messa in piano del proprio veicolo per la sosta non è un’operazione che rivesta una grande importanza e alcuni non provano disagio neanche in presenza di forti pendenze. Per altri, invece, anche il pur minimo sbandamento è fonte di fastidio e impedisce di vivere a bordo con il necessario comfort.
Un tempo pensati quasi esclusivamente come aeratori, gli oblò si sono successivamente evoluti fino a diventare delle vere e proprie finestre sul tetto dei veicoli ricreazionali. I maxi-oblò, soprattutto nella zona del living, sono ormai una presenza costante anche su veicoli di classe media e sono una indubbia comodità sia dal punto di vista dell’aerazione che da quello della panoramicità.
Sulla proverbiale robustezza del Fiat Ducato c’è poco da obiettare e anche sulla affidabilita’ di quella che risulta essere la meccanica più diffusa nel settore dei camper non esistono molti argomenti su cui discutere.
Tuttavia, in presenza di particolari condizioni di distribuzione del carico, oppure in seguito a lunghe percorrenze i molloni delle sospensioni anteriori possono perdere in parte la loro naturale elasticità, causando un abbassamento di tutto l’avantreno.
All’inizio del 2001 l’Auto-Caravan Massaua di Torino, su sollecitazione di un noto sodalizio locale, mise a punto un check-up dell’impianto del gas e relative apparecchiature, mirato a verificare la perfetta tenuta delle tubature e il regolare funzionamento delle singole utenze.
Il pacchetto di verifiche nacque in seguito ad un grave incidente occorso ad una famiglia di soci di quel club, causato da una fuga di gas che provocò una esplosione sul loro camper, fortunatamente senza grosse conseguenze per le persone. L’iniziativa, mirata a creare qualcosa di concreto nel campo della sicurezza, fece scalpore e molti soci sottoposero il proprio veicolo ai controlli di rito, ma nel giro di poco tempo, spenti gli echi dell’incidente e venuta meno l’emozione che ne era derivata, tornò a prevalere l’indifferenza.
Recentemente Truma ha ideato un pacchetto di verifiche attuabile presso i propri Centri Autorizzati, noto come Gas Check e rispondente alla norma europea EN 1949 (quella che definisce le specifiche per l’installazione di sistemi a GPL a bordo dei veicoli abitativi). …
Nonostante gli elevati livelli di robustezza e affidabilità raggiunti dalle stufe Truma, può comunque succedere che a causa di un intenso utilizzo, scarsa manutenzione o difettosità di qualche componente intervenga un guasto a compromettere in modo più o meno serio il funzionamento dell’intero impianto di riscaldamento.
A differenza delle classiche e ormai poco utilizzate Trumatic S, il cui funzionamento è totalmente svicolato da componenti elettronici e addirittura dall’energia elettrica (ad esclusione della termoventilazione), le moderne Combi, siano esse alimentate a gas o a gasolio, necessitano invece di corrente elettrica e le diverse funzionalità sono asservite da circuiteria elettronica che può anche intervenire in caso di anomalie bloccando il funzionamento e impedendo di fatto ulteriori danni.
È il caso di una Combi D6 (stufa alimentata a gasolio), nella quale un guasto al motorino del ventilatore dell’aria di ricircolo mandava in blocco la stufa alla sua accensione. Per agevolare i propri centri di assistenza, Truma li ha dotati di un apposito programma software che consente di effettuare una rapida diagnosi del guasto, al fine di avere precise indicazioni sulle eventuali riparazioni da effettuare.
Le fasi dell’intervento
Vediamo in cosa consiste l’intervento di diagnosi e successiva manutenzione:
L’intervento in pillole
Tempo occorrente: poco meno di 2 ore.
Costo: Euro 231,48 (iva inclusa), comprensivo del motore elettrico del ventilatore (euro 128,99). I tempi e le tariffe di manodopera sono quelli indicati dal tempario Truma, mentre il prezzo del ricambio è quello riportato nel listino Dimatec.
Materiale e attrezzatura: Computer con software diagnostico Truma, tester elettronico, chiavi a brugola e poligonali, cacciaviti, pinze.
Si ringrazia per la collaborazione l’Auto-Caravan Massaua di via F. De Sanctis 15 a Torino, che ha eseguito l’intervento documentato nella sequenza fotografica.
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