Pubblicato il 26/02/2007
Le Associazioni e le Organizzazioni Nazionali del turismo itinerante, firmatarie del presente documento, presentano le proposte per rendere possibile e compatibile la pratica del turismo itinerante nel nostro Paese, partecipando attivamente alla battaglia per la riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuti agli autoveicoli.
PER i nuovi VEICOLI
Le prospettive
La produzione delle meccaniche di base su cui sono allestite le autocaravan deve procedere con maggiore speditezza all’innovazione tecnologica antinquinante, con propulsori utilizzanti carburanti di origine vegetale (esempio: biodiesel, bioetanolo) e, anche se in tempi più lunghi, con combustibili ad impatto ambientale vicino allo zero. Così come va prevista l’adattabilità dei mezzi (della durata media di 15 anni) allo sviluppo delle nuove tecnologie e ai vari euro 5, 6, ecc...
Nell’immediato
Verificare la possibilità da parte dei costruttori di meccaniche di mettere a disposizione degli allestitori propulsori a GPL ed ibridi diesel.
Contestualmente il Ministero delle Infrastrutture, le Regioni, le Province e i Comuni devono emanare delle linee guida e/o dei Piani Carburanti, dove si preveda che la rete di distribuzione si doti di impianti utili all’erogazione del gasolio BTZ (da rendere obbligatorio per i mezzi circolanti in città) e alla erogazione del biodiesel (oggi non presente) o di miscele (esempio: BD30).
Verificare per i veicoli circolanti la possibilità di poter applicare il filtro antiparticolato (Fap), ove possibile, con procedure di omologazione da facilitare e una distribuzione a prezzi contenuti. Ed ancora, dispositivi in grado di utilizzare, anche se parzialmente, combustibili di origine vegetale (biodiesel).
NEI CONFRONTI DEL GOVERNO, REGIONI E COMUNI
Per quanto riguarda i blocchi alla circolazione (blocchi alla circolazione stradale a macchia di leopardo e con motivazioni e modalità le più diverse, da Regione a Regione, da Comune a Comune) si chiede che la battaglia contro l’inquinamento abbia come presupposto a livello nazionale e locale la rilevazione delle sorgenti di inquinamento con centraline rilevanti il PM2, unico sistema per una individuazione certa della percentuale di inquinamento da attribuire a ciascuna fonte (aerei, navi, veicoli, industrie, impatto antropico, riscaldamento), consentendo così dei provvedimenti che penalizzino in proporzione tutti i soggetti responsabili.
Nel caso contrario, come oggi avviene, avremo provvedimenti che colpiscono ingiustamente il trasporto e il turismo, richiedendo l’attivazione di deroghe, in particolare per le autocaravan che viaggiano per circa 40 giorni l’anno e che attraversano nel loro viaggiare diverse regioni, province e comuni. Veicoli che devono essere oggetto di deroga, nell’attesa della determinazione delle fonti di inquinamento, perché la loro rottamazione non è prevista e risulterebbe complicata perché sono delle piccole residenze mobili con il valore afferente a un'abitazione.
Nel caso degli attuali blocchi del traffico assistiamo anche alla penalizzazione degli operatori e dei turisti perché nella maggior parte dei casi non sono previsti e segnalati come prevede il Codice della Strada dei percorsi utili a raggiungere campeggi, parcheggi scambiatori, parcheggi turisticamente strategici, aree di sosta ed alberghi.
Per quanto detto, nel nostro Paese la circolazione stradale deve essere disciplinata e regolamentata a livello nazionale per evitare confusioni, disparità di trattamento da luogo a luogo e per non danneggiare pesantemente il turismo italiano e straniero che già sta cambiando destinazioni.
PROMOCAMP
FEDERAZIONE NAZIONALE ACTI ITALIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COORDINAMENTO CAMPERISTI