Inaugurato oggi a Paglieta (Chieti) in Val di Sangro, Abruzzo, il nuovo polo industriale
Trigano Van che, a pochi chilometri di distanza dalla sede precedente, occupa una superficie di oltre 28.000 mq di cui 11.000 mq al coperto.
Il taglio del nastro ha avuto luogo alla presenza di François et Marie Helène Feuillet, Presidente e Direttore Generale del Gruppo Trigano, leader in Europa nel settore Plein Air, Paolo Bicci, Amministratore Delegato Trigano Van, Mario Pupillo, Presidente della Provincia, Antonio Corona, Prefetto di Chieti, Nicola Scaricaciottoli, Sindaco di Paglieta e Michele Abbonizio, Direttore di stabilimento e diverse autorità locali. Monsignor Pellegrini ha benedetto il nuovo polo industriale subito prima del taglio del nastro.
Una produzione in forte crescita per un mercato in espansione e per un prodotto sempre più competitivo ha reso di fatto necessaria la realizzazione di un nuovo e più grande stabilimento di produzione per Trigano Van, azienda che produce van furgonati, parte del gruppo francese Trigano e presente nella Val di Sangro dal 2004. Il polo produttivo appena inaugurato e già operativo è quindi un importante traguardo per l’azienda che si occupa dell’allestimento e della trasformazione dei furgonati in van.
L’ampliamento della superficie e la riorganizzazione industriale del nuovo sito industriale consentono di migliorare la capacità produttiva e migliorare l’efficienza e l’ambiente di lavoro. “Il nuovo stabilimento” ha commentato l’Amministratore Delegato Paolo Bicci “rappresenta una struttura all’avanguardia nel nostro settore ed è stata concepita secondo logiche industriali innovative tese a rendere ancora più performanti i risultati del nostro gruppo e la sicurezza sul lavoro”.
Si tratta di un forte investimento che consentirà di fronteggiare le sfide del mercato europeo e di rafforzare ulteriormente la posizione di leadership che il
Gruppo Trigano ha conquistato nel mercato van attraverso i furgonati prodotti in loco per i brand del gruppo
Benimar, Challenger, Chausson, CI, Roller Team, Mc Louis, Karmann e distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale ed europeo grazie ad una rete di agenzie e concessionari.
Spiccato l’orientamento all’Export: il 48% dei veicoli prodotti in Italia è riservato infatti ai mercati europei. Trigano Van si prepara così ad affrontare le sfide del suo mercato di riferimento, forte del suo know how e del successo commerciale dei suoi brand qui prodotti. Nella stagione 2015/2016 i ricavi delle vendite di Trigano Van hanno registrato infatti un incremento del 48% rispetto alla stagione precedente, mentre le unità prodotte sono aumentate del 55% passando da 1.300 a 2.000 con un obiettivo per il nuovo stabilimento di oltre 3.000 unità. Il nuovo polo affianca gli altri 4 siti produttivi Trigano presenti in Italia e le parole di Francois Feuillet, Presidente del Gruppo francese confermano la volontà di investire. “Con oggi si rafforza ulteriormente il nostro legame: Trigano crede nel futuro degli stabilimenti italiani, nella qualità del lavoro e delle persone. Dopo anni di crisi il mercato dei veicoli ricreazionali sta tornando a crescere e il Gruppo Trigano è pronto ad investire.
La realizzazione del nuovo stabilimento in Abruzzo, collocato in una posizione per noi strategica, rappresenta quindi un importante passo avanti e segue altri importanti investimenti sul territorio italiano come l’ampliamento del polo produttivo Sea di Montone in Umbria un anno fa e le recenti acquisizioni in Toscana.” Il Gruppo Trigano sceglie quindi di potenziare ancora di più gli investimenti sul territorio nazionale riconoscendovi un contesto fertile e ricco di vantaggi: maestranze di competenza, presenza di strutture logistiche, aree altamente ricettive e dinamiche, innovazione e qualità. “Il nuovo polo Trigano Van” ha commentato Michele Abbonizio, Direttore di stabilimento “attualmente dà lavoro a 115 persone, che diventeranno 150 a pieno regime. Oltre quindi all’ottimizzazione dei tempi e degli spazi e le migliori performance produttive occorre sottolineare l’impatto notevole sul tessuto socio economico della provincia che consolida così una realtà industriale imponente assicurando a tutti i lavoratori e al territorio stabilità e garanzie per il futuro”.