Pubblicato il 14/03/2011
Quale mezzo migliore del camper per scoprire le tappe della Spedizione dei Mille (e non solo)? Con il camper infatti si possono rivivere i momenti più importanti del Risorgimento, attraversando in lungo e in largo la Penisola in visita ai luoghi che sono stati scenario della nascita dell’Italia Unita.
Si parte da Torino, culla del Risorgimento e prima capitale d’Italia, per visitare i suoi meravigliosi monumenti e le grandi mostre allestite alle ex Officine Grandi Riparazioni - «Fare gli italiani. 150 anni di storia nazionale», «Stazione Futuro. Qui si rifà l’Italia», «Il futuro nelle mani» - e alla Reggia di Venaria Reale - «La Bella Italia. Arte e identità delle città capitali», «Moda in Italia. 150 anni di eleganza», «Leonardo. Il genio, il mito».
Seconda tappa Genova, dove salparono i garibaldini, dando inizio alla Spedizione che unificò il Paese da Sud a Nord, a partire da Marsala, luogo del mitico sbarco. Anche qui arrivano gli itinerari di Sceglilcamper.it, con un percorso attraverso i punti più affascinanti di Trapani e provincia, come le Saline, Erice e San Vito Lo Capo.
Sempre dietro alle camicie rosse, si passa poi dalla Sicilia al Continente, percorrendo in camper la linea del Volturno, lungo cui Garibaldi e i suoi respinsero la controffensiva borbonica.
Punto d’arrivo Bezzecca, il Lago di Idro, la Valle di Ledro e Rovereto, teatro delle ultime battaglie dell’Eroe dei Due Mondi, durante la Terza Guerra d’Indipendenza. E per gustare l’Unità d’Italia anche a tavola, APC propone un menù con piatti tipici delle località attraversate dagli itinerari, tratti da «La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene», ricettario del 1891 scritto da Pellegrino Artusi (Forlimpopoli 1820 - Firenze 1911).
L’illustre gastronomo può, a buon diritto, essere considerato uno dei padri fondatori della cucina italiana, perché nella sua opera - a soli 30 anni dal 1861 - sono raccolte ricette di ogni parte del Paese, che contribuirono a uno “scambio culturale-culinario” fra le regioni. Si può senz’altro dire che Pellegrino Artusi seppe interpretare nella cultura gastronomica il motto di «fare gli italiani, dopo aver fatto l’Italia», come sosteneva Massimo D’Azeglio.
Alla stesura del menù artusiano hanno dato un contributo fondamentale il Prof. Franco Mambelli -componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi e appassionato camperista - e il Comune di Forlimpopoli, promotore della grande Festa Artusiana, che si terrà dal 18 al 26 giugno 2011, per ricordare la figura dell’illustre concittadino a 100 anni dalla sua scomparsa.
Non resta che scoprire il menu e gli itinerari dell’Unità d’Italia sul sito www.sceglilcamper.it, che per l’occasione si presenta con una grafica tricolore.
In attesa di scoprire le prossime destinazioni per viaggiare en plein air (online in Primavera), vi invitiamo a festeggiare il Centocinquantenario…In camper, nel cuore dei luoghi dell’Unità d’Italia.
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