AIASC, APC, ACTI Italia, ASSOCAMP, Confederazione Italiana Campeggiatori ed il Club Camperisti Sardi esprimono soddisfazione per la ripresa dei lavori da parte della Regione Sardegna con riferimento alla proposta di legge 206/2020, mirata a modificare ed integrare le norme in materia di regolamentazione delle aree sosta camper. Le Associazioni maggiormente rappresentative del Turismo all’aria aperta evidenziano l’impegno e l’attenzione manifestata dalla Regione verso un comparto turistico sempre più in crescita e bisognoso quindi di precise linee guida.
Il merito della Regione Sardegna è l’aver pensato di finanziare e sostenere tutti quei Comuni interessati ad accogliere i camper, offrendo la possibilità di realizzare o migliorare le proprie aree di sosta attrezzate e di adeguarle agli standard che questa tipologia di turismo si aspetta, senza aver peraltro trascurato la possibilità di poter affidare ad operatori privati la gestione o la realizzazione delle stesse aree. Tale opportunità permetterà di sviluppare una nuova imprenditoria sul territorio e consentirà di generare nuovi posti di lavoro. La proposta di stanziamento complessivo nella misura di 3 milioni di euro appare sicuramente congrua, ciononostante le Associazioni del comparto ritengono che si possa fare uno sforzo maggiore per modulare il contributo massimo da destinare ai singoli comuni, tenendo conto anche dell’incidenza della progettazione, che in molti casi dovrà essere affidata dai comuni a professionisti esterni.
Ad oggi i Comuni hanno maturato una crescente consapevolezza sull’importanza di questo settore, comprendendo perfettamente quanto i camper ed i camperisti possano realmente sostenere il territorio e l’economia locale. Un certo atteggiamento miope che si traduce nel non tenere nella giusta considerazione il grande contributo e il valore aggiunto che i comuni possono dare al turismo en plein air, in termini di sviluppo economico, va per fortuna sempre più scemando e prevale invece la consapevolezza che il settore camper crei vivaci dinamiche economiche sui territori comunali.
Le aree di sosta camper sono delle strutture ricettive turistiche a tutti gli effetti e il fatto che la Regione Sardegna abbia puntato una legge che identifica requisiti minimi di realizzazione specifici e ben delineati, elevando i livelli del sistema di accoglienza, non potrà che portare ad una crescita in termini di ospitalità.
Inoltre, la scelta di prevedere le tecnologie e le automatizzazioni più moderne, che permettano una gestione sempre più agile, percorribile ed economica, favoriranno anche quei Comuni meno organizzati.
AIASC, APC, ACTI Italia, ASSOCAMP, Confederazione Italiana Campeggiatori ed il Club Camperisti Sardi auspicano tempi brevi per l’approvazione della proposta di legge, al fine di poter consentire ai Comuni interessati di attivarsi in tempo e di organizzarsi prima dell’estate. Le Associazioni evidenziano che l’impatto negativo della pandemia sull’economia turistica locale, nella scorsa stagione, è stato calmierato e contrastato anche grazie alla notevole affluenza dei camper e, pertanto, chiedono risposte celeri anche in previsione di un possibile prolungamento della crisi pandemica.
In attesa degli sviluppi, le cinque Associazioni augurano buon lavoro al Consiglio Regionale.
Ed ecco i commenti di alcune associazioni.
AIASC / Vice Presidente Gianluca Tomellini: “Come AIASC siamo lieti che la Regione Sardegna abbia accolto la nostra richiesta di poter consentire la sosta fino ad un massimo di 120 ore consecutive in un numero di piazzole non superiore al 30% sul totale di quelle presenti nell’area. I camperisti hanno nel loro DNA il viaggio, gli spostamenti, la curiosità, garantendo una distribuzione dell’economia sul territorio e generando così un circuito molto più virtuoso rispetto al turista stanziale. Tenuto conto che il turismo in camper è generalmente destagionalizzato, siamo certi che questa legge consentirà al camperista di poter scoprire i territori sardi anche al di fuori dei canonici periodi estivi, potendo così consentire alle attività commerciali un’operatività più ampia. Del resto, la maggior parte delle strutture ricettive turistiche in Sardegna da settembre a maggio sono chiuse, mentre un’area sosta camper, ben organizzata e ben strutturata, può agevolare l’incoming dalla Penisola e dall’estero, anche nel periodo autunnale e primaverile. Ci auguriamo infine che la Regione voglia lavorare anche su un’ipotesi di tariffe calmierate per l’imbarco dei camper sui traghetti.”
APC / Direttore Generale Ludovica Sanpaolesi de Falena: "Da studi condotti in vari Paesi europei, emerge che un equipaggio di camperisti spenda fino a 200 Euro al giorno sui territori che visita: va spesso al ristorante ed acquista i prodotti enogastronomici locali. La presenza dei camperisti è dunque una ricchezza per i territori, soprattutto quelli meno “battuti” dal turismo di massa. In Europa, sono oltre 23 milioni i turisti in caravan o in camper: un alto potenziale, da non lasciare solo alla concorrenza di altri Paesi con più aree di sosta come Francia, Germania e Spagna. Fornire ai Comuni sardi gli strumenti per attrarre questi turisti appare un’occasione da non perdere."
ACTItalia / Presidente Guido Chiari: “La Federazione ACTItalia, che rappresenta l’utenza finale nel mondo del turismo all’aria aperta, non può che condividere questa proposta di legge che, se approvata, garantirà ai campeggiatori una più ampia scelta delle capacità ricettive della regione. Il nostro segmento di turismo non è certamente inferiore ad altri settori ed in quest’ambito è ben visibile e naturale l’esigenza di avere sempre più “approdi” sicuri per il turista itinerante. La nostra Associazione da anni ha sviluppato un progetto, chiamato “Bandiera Gialla”, per concedere un riconoscimento alle amministrazioni comunali che manifestano la loro propensione ad accogliere i campeggiatori e a cui offrono strutture idonee e non banali parcheggi. Questo progetto consente di far recepire ai Comuni che la tipologia di turismo che proponiamo fa sicuramente da traino all’intera economia locale. È un processo che coinvolge tutte le attività del territorio. Per natura stessa del “camperista” questo particolare turismo è sviluppato nell’arco di tutto l’anno apportando ulteriori benefici alle comunità interessate. In ultimo, vista le difficoltà nel raggiungere questa regione, sarebbe auspicabile concordare con le compagnie di navigazione tariffe agevolate per consentire ad un sempre maggior numero di campeggiatori di visitare le particolari bellezze dell’isola.”
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