Per visitare tutti i punti estremi d’Europa 20 giorni sono decisamente pochi, ma questo è il tempo che Tizio, Caio e Oronzo, i tre bruchi di Cavolaia (
Pieris brassicae) dovrebbero impiegare per compiere la metamorfosi ed essere liberati come farfalle all’arrivo. Non c’è tanto spazio per gli imprevisti, ma, come si suol dire, il diavolo ci ha messo la coda!
Salvatore si era infatti ferito alla mano e questo ha comportato una seria difficoltà alla guida. Il taglio non sembrava infatti migliorare, anzi.
L’associazione Tototravel non è nuova a imprese simili e non ha mai disatteso i propri lettori, ne tantomeno cambiato le carte in tavola, figuriamoci imbrogliato. L’ipotesi di far guidare il personale tecnico, quindi è stata esclusa a prescindere. Forse lo stress si è accumulato, complice anche un po’ di maltempo e il gruppetto ha rischiato di perdere il traghetto. Un problema non da poco, considerato che, essendo lunedì, le altre navi negli orari successivi non avevano posto per il camper e ciò avrebbe comportato un ritardo considerevole.
Alla fine, per il rotto della cuffia, il Malibu I 430 LE con il suo gruppetto di avventurieri è salito a bordo appena in tempo, proseguendo il viaggio senza perdere un altro giorno.
Per fotuna le fermate successive erano previste presso due dei campeggi di lusso della catena Leading Camping (
il Feddet Strand Resort in Danimarca e il Südsee-Camp in Germania) e tutti si sono potuti rifocillare al meglio, tanto che la ferita sembra ormai essersi rimarginata.
Il punto più basso (artificiale)
Oltre a i quattro estremi (Est, Nord, Ovest, Sud) l’avventura prevede una visita ai punti più bassi (quello artificiale equello naturale), al più alto (il Monte Bianco) e al centro.
Il punto più basso è stato raggiutno all’undicesimo giorno di viaggio. Si tratta di
Tagebau Hambach (Germania),
una enorme miniera di carbone a cielo aperto, così grande che, con il terreno rimosso, è stata ‘’costriuta’’
la più grande collina artificiale del mondo
(
Sophienhöhe) che si può ammirare proprio lì accanto. Lo scavo raggiunge i - 299 m sotto il livello del mare.
Il punto è ben indicato dalla segnaletica che ne descrive le caratteristiche.
E’ un sito di dimensioni incredibili: 43,8 km
2, una superficie pari a quella di circa 6.900 campi da calcio. Sì, non c’è nessun errore di battittura, quasi settemila campi da calcio e circa 100 volte lo Stato di Città del Vaticano!
La sua realizzazione ha da sempre suscitato polemiche dal punto di vista dell’impatto ambientale. Ancora oggi è facile incappare in manifestazionin e proteste che ne chiedono la chiusura.
Il centro dell’Unione Europea
La tappa immediatamente successiva è stata il centro geografico (49°50′35″N 9°54′07″E) che – non ci stupisce – si trova in
Germania, precisamente a
Gadheim, un piccolo villaggio della Bassa Franconia, sede del centro geodetico dell'Unione Europea (post Brexit).
Il punto è stato contrassegnato semplicemente da un palo infisso in una roccia, nei pressi di una piccola area di sosta facilmente raggiungibile tramite una breve deviazione, con una strada secondaria.
Giunti a metà strada e comunque vada a finire, è importante ricordare tutti gli sponsor e i partner che hanno permesso che questa iniziativa si potesse realizzare. Innanzitutto
Malibù Reisemobile per il camper che si è comportato perfettamente. Poi
Smart Bugs che ha creato dei kit che permettono a tutti di provare l’esperienza della metamorfosi. Basta ordinarli online e ti arriva a casa tutto l’occorrente, bruchi, cibo scatolette eccetera.
Grazie a
Giorico Assicurazioni per Virtualcamper.it che ci permette di viaggiare tranquilli in camper perché è confezionata su misura.
Camper Infinity con la sua APP, poi, è fondamentale lungo il percorso e per i suoi tutorial.
Un ringraziamento doveroso va anche a
Oru Kayak e
Makè ed
Enough With This Sh*t con i loro prodotti particolarmente innovativi, a tutti i media partner (
ISORADIO,
Camperonline.it,
Camper Magazine,
gruppo Lumi,
Camperpress, turismo itinerante tutti coloro che hanno diffuso il messaggio), i siti di camping (
Obitur e
Leading Campings), i club che hanno dato assistenza (
ACTI Italia,
ACS e
l’Ass.
Camperisti Svizzera Italiana) e speriamo di non esserci dimenticati nessuno, perché sono stati davvero tutti estremamente gentili e soprattutto utilissimi.
Verso il Monte Bianco
Prossima tappa il Monte Bianco. C’è molto ritardo rispetto alla tabella di marcia ma siamo fiduciosi che tutto andrà per il meglio. Ricordiamo l’augurio appositamente coniato per l’European Extreme Camper Adventure e facciamo un grande “
in bocca al bruco” a
Salvatore e ai suoi bruchini, Tizio, Caio e Oronzo
, che sembrano molto tranquilli e si godono il viaggio,
inconsapevoli del fatto che torneranno presto a temperatura più rigide.