Quella del
2020, segnata dal Coronavirus, sarà un’estate insolita per i vacanzieri: molti si troveranno a fare i conti con le
limitazioni previste dalle misure per evitare la diffusione dei contagi e dovranno rivedere totalmente le loro vacanze. Sono numerosi coloro che si stanno aggiungendo alla schiera dei
camperisti irriducibili scegliendo questo mezzo per potersi muovere con maggiore libertà e soprattutto in sicurezza, riducendo le occasioni di contagio rappresentate dagli spostamenti in treno e in aereo. Accanto ai proprietari, dunque, tanti si stanno affidando al
noleggio camper: quali sono gli elementi da verificare in questo caso? Un aspetto spesso trascurato in tali frangenti sono gli
pneumatici, ecco perciò che bisogna controllarne
l’usura e lo stato di “salute”, per accertarsi che siano al top in termini di efficienza.
Come controllare gli pneumatici dei camper a noleggio
Il
controllo degli pneumatici va ovviamente richiesto ai servizi di noleggio, che devono assicurare la perfetta efficienza delle gomme. Il
battistrada non deve essere usurato e la profondità degli intagli deve rispettare i limiti previsti dalle normative, ovvero essere superiore a
1,6 millimetri. Non meno importante è la
pressione di gonfiaggio, da verificare prima di noleggiare il camper affinché si sia certi che rispetti le indicazioni fornite dal produttore del veicolo. Questi consigli sono naturalmente rivolti anche a chi possiede questo mezzo, che deve avere delle
accortezze aggiuntive proprio perché l’integrità e l’efficienza del veicolo sono completamente a suo carico. Questo cosa significa? Che i controlli di un privato sono inevitabilmente meno frequenti in confronto ai centri di noleggio e si può andare incontro a
problematiche diverse dall’usura del battistrada: vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
I problemi delle gomme non legati all’usura
Effettivamente per i camper sono più frequenti i problemi non legati all’usura, proprio per la natura del veicolo e per il tipo di utilizzo che se ne fa, decisamente più saltuario rispetto alle normali vetture. Questo mezzo viene usato in prevalenza in estate e nei periodi di vacanza, dunque
nel corso dell’anno fa pochi chilometri, perciò l’usura è limitata ma non si può dire altrettanto dell’
invecchiamento. In che modo si manifesta questo processo? Un pneumatico è ovviamente destinato ad invecchiare con il passare del tempo, per cui pur essendo perfettamente integro perde di efficienza a causa di
screpolature e dell’
irrigidimento a cui la gomma inevitabilmente va incontro: in media
ogni 5-6 anni gli pneumatici devono essere sostituiti, per evitare di circolare con dispositivi che sono meno efficaci e performanti per via appunto dell’invecchiamento. Ma c’è anche un altro elemento da tenere in considerazione, vediamo quale.
La deformazione del battistrada
Rispetto alle gomme delle normali automobili, quelle dei camper sono maggiormente
soggette a deformazione, poiché il veicolo rimane per più tempo fermo nella medesima posizione. La conseguenza di ciò è che l’intero peso del mezzo si scarica sulla parte del pneumatico a contatto con l’asfalto e in questo modo la “schiaccia”, andando perciò a deformare il battistrada. Ci si può accorgere di tale difetto quando si avvertono
vibrazioni alla guida, dovute appunto alla parte di gomma appiattita. In questo caso diventa inevitabile la sostituzione delle coperture: per avere massima sicurezza e performance, bisogna puntare sui migliori pneumatici per camper, facendo attenzione al momento dell’acquisto al DOT, che ci indica la data di produzione. Il consiglio degli esperti è di scegliere gomme con un
DOT recente - fabbricazione entro e non oltre i due anni - in modo da non ritrovarsi nel giro di poco tempo con degli pneumatici datati che, seppur integri, dovranno essere cambiati poiché invecchiati.