Si è tenuto oggi nell’ambito della seconda edizione del Salone del Camper 2011, una delle più importanti manifestazioni europee dedicate al turismo en plein air, il convegno “Turismo en plein air e turisti en plein air: Francia, Italia e Germania a confronto”, un’occasione per fare il punto sull’importanza di questa particolare tipologia di turismo e sulla situazione dei mercati in Italia, Francia e Germania.
Nel corso del convegno “Turismo en plein air e turisti en plein air: Francia, Italia e Germania a confronto” è emerso che il turismo en plein air è un’importante risorsa per l’Italia, che, oltre ad essere una delle mete più gettonate per il turismo en plein air, è anche il terzo mercato europeo, dopo Germania e Francia, per gli autocaravan di nuova immatricolazione e il quinto mercato se si considera l’intero comparto dei veicoli ricreazionali (autocaravan+caravan).
“Il turismo plein air è importante per il nostro paese - ha spiegato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere Parma, nel corso del suo intervento al convegno - sia sul piano dell’offerta sia su quello della domanda. Sul lato offerta il paese ha visto negli ultimi 10 anni un costante sviluppo del turismo all’aria aperta con una crescita anche qualitativa testimoniata dal costante innalzarsi della spesa media del turista che pratica questo tipo di vacanza. È dunque il momento di contribuire, ognuno per la sua parte, - ha continuato Antonio Cellie - al rafforzamento e allo sviluppo, in una chiave internazionale, della filiera di questa particolare offerta turistica, tanto attuale quanto sostenibile. Il turismo en plein air può diventare un driver di sviluppo con bassissimo impegno di capitali ma con ritorni elevati di ricavi turistici. Il design dei mezzi esposti nei 150 mila metri complessivi del Salone del Camper, l’elevato ritorno economico delle aree di sosta di alcune destinazioni altrimenti non accessibili, il bassissimo impatto ambientale del turista plein air che produce 1/3 (4.165 t/a) delle emissioni di anidride carbonica prodotte, invece, dal turista tradizionale, sono indice dell’alto potenziale italiano in questo campo. Insieme ad APC - ha concluso Cellie - abbiamo costituito, presso il Ciset dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Osservatorio del Turismo all’Aria Aperta che nel secondo anno di lavoro oltre ad aggiornare le dimensioni e dinamiche del comparto ci restituisce un’analisi comparata rispetto a Francia e Germania, paesi guida del settore”.
Il camperismo, infatti, in Italia da fenomeno di nicchia è diventato un vero e proprio modus vivendi, capace di coinvolgere un gran numero di turisti, anche esteri e soprattutto francesi e tedeschi, e occupare un posto di rilievo tra le forme di turismo attuali.
“Sono 3 milioni circa i turisti italiani che viaggiano in camper, caravan o tenda - ha illustrato Mara Manente, Direttore CISET - per 31 milioni di notti e una spesa complessiva di 1,4 mld di Euro, con un incremento medio annuo, negli ultimi 10 anni, del 4%. I turisti esteri en plein air che hanno scelto l’Italia come meta sono stati, invece, nel 2010 2,6 milioni per 23 milioni di notti e una spesa di 1,2 miliardi di Euro (6%-7% circa del movimento in Italia, 4,4% della spesa totale). L’Italia è stata giudicata una delle mete migliori dai francesi per l’attrattività delle zone vicine alle aree di sosta e per le tariffe, mentre non compare nei primi posti per l’offerta di luoghi di sosta, la qualità dei servizi offerti e delle dotazioni e la sicurezza. Migliori i giudizi dei tedeschi e soprattutto dei turisti domestici, che la inseriscono tra le prime quattro destinazioni su tutti gli aspetti considerati, ad eccezione della sicurezza per i tedeschi”.
Se in Italia molto si sta facendo per aumentare il numero di turisti en plein air sia a livello locale che nazionale, dai dati emersi dalla ricerca annuale del CISET, numerosi sono ancora gli interventi da fare affinché questa tipologia di vacanza sia ben integrata con il territorio, ad esempio aumentare il numero delle aree di sosta e dei servizi offerti o garantire una maggiore sicurezza agli appassionati del camper style.
“Il nostro obiettivo - ha dichiarato Paolo Bicci, Presidente dell’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC) e del Gruppo Produttori Veicoli per il tempo libero-ANFIA - è la promozione del turismo itinerante, nonostante siano ancora molte le barriere da rimuovere che rendono più difficile l’affermarsi del plein air. Le principali criticità sono i pregiudizi verso i camperisti, i servizi inadeguati, la mancanza di una normativa omogenea per la regolamentazione delle aree di sosta e l’inefficienza delle strutture dedicate ai veicoli ricreazionali. Come Associazione - ha spiegato Paolo Bicci - vorremmo migliorare il turismo en plein air soprattutto sensibilizzando le amministrazioni locali a riservare una maggiore attenzione al comparto camperistico come importante risorsa economica, sociale e culturale. Non chiediamo finanziamenti, ma solamente più diritti per gli amanti del camper style e più servizi. È necessario quindi procedere verso un percorso di dialogo, già avviato, con le istituzioni comunali, provinciali e regionali per promuovere e diffondere il turismo en plein air e migliorare, sia in termini qualitativi che quantitativi, gli standard di ricettività per i turisti itineranti, con la realizzazione di nuove aree di sosta. Si inserisce in questo contesto l’undicesima edizione dell’iniziativa I Comuni del Turismo all’Aria Aperta, rivolta a tutte le municipalità italiane, che assegna un montepremi dal bando 2011, di 20.000 Euro ai cinque comuni italiani che presentano i migliori progetti per la realizzazione di aree sosta camper attrezzate, integrate con il territorio e rispondenti a criteri di ecosostenibilità, qualità e multifunzionalità. Si richiede fortemente, a partire da quest’ultima edizione, - ha concluso Bicci - l’utilizzo di fonti energetiche alternative (ad. es pannelli fotovoltaici) e la predisposizione di appositi contenitori per la raccolta differenziata. Accorgimenti per il risparmio idrico ed energetico, saranno importanti fattori di selezione”.
“Il turismo en plein air ed il camperismo sono straordinarie risorse del nostro Paese, - ha dichiarato Ermete Realacci, Membro della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati - che permettono di valorizzare la qualità, le bellezze ed i talenti diffusi nel nostro territorioanche per la loro capacità di raccontare l’Italia che guarda al futuro. Per questo con l’approvazione del Nuovo Codice del Turismo nel mese di giugno e con la prossima istituzione del Comitato Permanente per la Promozione del Turismo, mi sembra doveroso che APC e ANFIA, insieme alle altre associazioni che rappresentano il mondo dei camperisti, entrino a farvi parte”.
L’intensa attività di sostegno al turismo all’aria aperta svolta da APC e ANFIA ha riguardato e riguarda tutti i livelli, istituzionali e operativi. Negli anni questo impegno ha prodotto importanti risultati, come ad esempio il significativo ruolo di ANFIA per la preparazione e l’approvazione del nuovo Codice del Turismo.
“Come ANFIA, ci aspettiamo che vengano attuate in tempi brevi le importanti novità annunciate dal nuovo Codice del Turismo approvato lo scorso giugno - ha spiegato Elisa Boscherini, Relazioni Istituzionali ANFIA - come l’introduzione di uno standard relativo alla dotazione ottimale in materia di aree di sosta multi-funzionali, la necessità di segnaletica ad hoc (cartello “Benvenuto turismo in camper”) da apporre all’ingresso delle municipalità per la valorizzazione del turismo all’aria aperta, oltre che previsioni di sanzioni per segnaletica illegittima - avviando sul tema una collaborazione con il Ministero dei Trasporti - e soprattutto che venga accresciuta la disponibilità di aree di sosta attrezzate per autocaravan presso le strutture ricettive all’aria aperta su tutto il territorio nazionale. Stiamo, inoltre, portando avanti un dialogo con il Ministero del Turismo e le altre associazioni del settore turistico per promuovere progetti ed iniziative legate al potenziamento del turismo en plein air”.