Pubblicato il 11/03/2010
Tre grandi viaggiatori e camperisti hanno i condizionatori evaporativi Viesa Holiday II nelle condizioni più difficili. Ecco direttamente dalla loro esperienza i risultati di questa prova on the road.
Piero Ciacchella, "lo zio Ciak".
A bordo di un Adriavan, nel 2000 ha percorso 16000 chilometri e viaggiato in tre continenti, lungo i deserti libici fino al Sinai. Quindi nel 2001 ha guidato per 25.000 chilometri, attraversando 14 paesi in 122 giorni nella spedizione Italia-Mongolia. Nel 2002 affronta il viaggio “Dall’Alaska alla Terra del Fuoco” in tre mesi, percorrendo 47.000 chilometri. Nel 2004 in 6 mesi percorre 35000 chilometri da Venezia fino in Australia. Infine nel 2005 torna in India per una missione di solidarietà rivolta alle popolazioni colpite dallo Tsunami e percorre 30.000 chilometri. Oggi viaggia frequentemente in Africa con il suo semintegrale dotato di Viesa Holiday II e pannelli solari.
Ecco la sua testimonianza:
«Diversi anni fa, conobbi la tecnologia evaporativa in un campeggio della Anatolia orientale, chiaccherando con una coppia di giramondo tedeschi che ne avevano montato uno sulla roulotte. Quando, molto tempo dopo, scoprii il Viesa, fui subito incuriosito e decisi di adottarlo. Oggi giro il mondo e certe zone mi sono accessibili solo grazie a Viesa Holiday.
Da anni trascorro più mesi all'anno nei deserti africani, anche in piena estate e ho trovato in questo climatizzatore evaporativo la soluzione per condizioni climatiche diversamente proibitive. Personalmente, per sfruttare appieno tutti i vantaggi e rendermi completamente autonomo, ho previsto l’abbinamento con dei pannelli solari. In questo modo ho dimenticato l’esistenza delle colonnine d’energia elettrica…Recentemente ho soggiornato a lungo a sud di Tozeur, nella Tunisia meridionale proprio ove iniziano le dune del deserto Sahariano a +45°C a mezzogiorno, vivendo in condizioni di massimo confort all'interno del mio autocaravan. Di notte, alla velocità minima Viesa era così silenzioso che tavolta non capivo se fosse acceso o spento (provare per credere....). In tanti anni di utilizzazione del Viesa Holiday non ricordo di aver avuto mai alcun problema (basta rispettare le raccomandazioni della Casa sulla pulizia e la sostituzione dei filtri). In climi umidi poi, il Viesa svolge un'efficace azione di deumidificatore creando, in appena qualche minuto, un ambiente estremamente confortevole. Col Viesa su tetto ho percorso più piste e sterrati che la "Parigi Dakar" eppure ha sempre continuato a fornirmi il fresco desiderato senza alcun problema meccanico, infiltrazioni di polvere o, in Europa, infiltrazioni d'acqua durante i grandi acquazzoni. Ritengo assolutamente positiva la sua efficacia in alternativa al condizionatore tradizionale purchè ci si renda conto che non si può pretendere di entrare in un mezzo che è stato 8 ore sotto il solleone, accendere il Viesa e avere 18°C entro cinque minuti! L'ideale, grazie anche ai pannelli solari, è quello di lasciare il Viesa sempre in funzione, magari a metà potenza oppure utilizzando il temporizzatore che consente all'apparecchiatura di mettersi in funzione automaticamente ad un orario prestabilito da impostare sulla memoria.
La mia personale pagella sul Viesa Holiday è dunque di 110 e Lode addirittura con Bacio Accademico ed il mio miglior "grazie" non è quello che può emergere da questa mia testimonianza ma quello che io rivolgo a Viesa quando mi trovo negli infernali deserti Sahariani…»
Dario Brignole e Pino Rivalta
Accompagnati dalle consorti ed entrambi camperisti di lungo corso, Pino e Dario hanno organizzato la spedizione “Rediscovering the Americas” dalla Terra del Fuoco all’Alaska, partita nel gennaio 2008 e che li ha portati in 336 giorni di viaggio a percorrere 66.000 chilometri a bordo di camper 4x4.
Ecco le loro testimonianze
Dario Brignole
«Durante la spedizione "Rediscovering the Americas 2008/09" ho usato, specie nei primi due mesi di intensissimo caldo in Argentina e Cile il condizionatore ecologico Viesa ininterrottamente durante il viaggio e nella nottata. Ne avevo due, uno in cabina di guida che ci sollevava moltissimo durante il moto in quanto oltre alle alte temperature esterne (abbiamo avuto giornate con oltre 40° gradi di caldo secco) avevo purtroppo anche il calore del motore internamente alla cabina di guida che aumentava notevolmente il disagio. Con l'ausilio del Viesa abbiamo potuto viaggiare bene: con 5/6 cm. di finestrini aperti e con il condizionatore impostato al massimo si riusciva ad avere un notevole ricambio di aria fresca. Io e mia moglie viaggiamo in camper da circa 23 anni. Da quando abbiamo Viesa abbiamo davvero migliorato il comfort abitativo: di notte accendo l’unità della cellula abitativa, e con il motorino al minimo riesco a dormire veramente alla grande.
Il mio giudizio su questo prodotto è quindi: eccezionale. Questo vale soprattutto per alte temperature esterne e caldo secco. Ma abbiamo potuto constatare l’utilità di Holiday anche con temperature intorno ai 30/35° e un umidità notevole che ha anche superato il 95% (come in Ecuador). Qui Holiday ha mantenuto condizioni climatiche costanti e confortevoli. Sotto il profilo dell’affidabilità non abbiamo mai avuto inconvenienti tecnici in due anni di utilizzo intensivo. E nemmeno guasti dovuti a sollecitazioni di strade sconnesse… ne abbiamo percorse davvero tante! Sul fronte consumi, quelli energetici sono davvero modesti. In condizioni di caldo secco, oltre i 35°, invece è abbastanza assetato di acqua…»
Pino Rivalta
«Il mio giudizio complessivo sul condizionatore evaporativo Viesa Holiday II, dopo averlo sperimentato anche in situazioni limite, è: “ottimo”. Al contrario di altri apparati che ho avuto in prova, questo non ha mai dato un problema e ha lavorato bene anche in climi umidi (pioggia e tropici). In particolare ricordo alcune situazioni in cui ho ritenuto fondamentale l’apporto di Holiday: subito appena arrivati sul rio Paranaà al campeggio di El Tigre, caldo umidissimo e zanzare. Con Viesa ho dormito benissimo e senza zanzare. Poi in zone calde della pampa argentina e in tutte le aree dei tropici per le stesse ragioni. Sembra incredibile,ma riduce anche l'attività delle zanzare. Nessun problema tecnico. Non ho mai dovuto stringere una vite e di pistacce lunghe e brutte ne abbiam fatte parecchie. Avvertivo un pò di odore di muffa quando si riaccendeva dopo esser stato fermo, ma si ovviava con qualche goccia di Amuchina nel serbatoio. La colpa era mia perchè nelle istruzioni c'era un programma (che io non conoscevo) di essicazione del filtro da usare quando si fermava il Viesa per un pò di tempo. Dopo 66.000 chilometri e 336 giorni di viaggio con permanenze di vari mesi a oltre 3000 metri, Holiday è ancora perfettamente funzionante senza aver subito alcuna manutenzione. Io lo consiglio senz’altro in alternativa al condizionatore classico perché si sta freschi e asciutti il chè è molto più salutare che gelare rischiando bronchiti e legionelle… E da biologo posso permettermi di dirlo. Sui consumi elettrici il mio giudizio è “ottimo” (tutta la notte acceso senza problemi di batteria). I consumi di acqua toccano anche i 20 litri in una notte se si tiene la potenza massima. Mentre a velocità normale, la stessa quantità di acqua viene consumata in 2-3 giorni».