Pubblicato:
11/07/2008 da
giopat
Periodo:
11/07/2008 - 01/08/2008
(21 giorni)
Non specificato
Corsica 11.07.2008 – 02.08.2008
Pensando ad una vacanza il dilemma è: mare o montagna? Se volete entrambi andate in Corsica. Sembra lo slogan di una pubblicità, ma è la realtà.
La nostra vacanza inizia al porto di Livorno, dove ci imbarchiamo sul traghetto della Corsica Ferries e, in 4 ore, sbarchiamo a Bastia. Prendendo la statale 197 verso sud, facciamo sosta per la notte presso Ghisonaccia, in località Fium’orbo, al camping “A la ferme Sereno”.
Trovandoci un po’ troppo lontano dal mare, il giorno dopo ci spostiamo a Marina di Solaro (Camping U Sole D’oru) posizione fronte mare; con lo scooter visitiamo i dintorni e percorriamo la strada che sale verso le vicine montagne, arrivando alle Aguille de Bavella, luogo aspro e battuto da venti molto forti ma da cui si domina un panorama da cartolina.
Al ritorno, breve sosta lungo un torrente, e c’è chi ha trovato il coraggio di fare un bagno!
Proseguiamo il viaggio sostando presso la spiaggia della Palombaggia, a 10km da Portovecchio; la spiaggia si trova all’interno del parco nazionale corso ed è molto affollata ma il mare è meraviglioso, come lo è nella vicina spiaggia di Santa Giulia.
Oltre a Portovecchio visitiamo anche il faro di Punta Chiappa che si trova nelle vicinanze.
Proseguiamo il viaggio verso Bonifacio, splendida cittadina costruita su alte falesie bianche a picco sul mare. Sostiamo al camping “la Trinità” che si trova a 5km, frequentando l’attigua spiaggia nonché le calette delle vicinanze.
Dal vicino faro Pertulaso, al tramonto possiamo godere di una vista mozzafiato con il sole che scompare dietro la falesia di Bonifacio. Ci era stato consigliato da alcuni camperisti e non abbiamo voluto mancare; abbiamo notato alcuni camper parcheggiati sul posto: sicuramente non è concesso ma viene tollerato se si usa discrezione.
Il giorno seguente, passeggiando lungo il porto, ci viene offerta l’opportunità di fare una gita in barca alle isole Lavezzi passando anche per la più rinomata isola Cavallo. Ne approfittiamo e facciamo proprio bene: la natura selvaggia di quest’isola è stupefacente, il mare trasparente color smeraldo è ricco di pesci; essendo parco è vietata la pesca, e i pesci, sentendosi sicuri, vengono a riva per mangiare. Abbiamo trascorso cinque ore di bagni indimenticabili in un’isola completamente deserta: solo al ritorno abbiamo scoperto che in essa vi sono sepolte 740 persone, marinai e soldati naufragati nel 1855 con la loro nave, che a causa dell’oscurità è finita contro gli scogli, causando la tragedia più grave del Mediterraneo di tutti i tempi.
Il mare mosso e il forte vento ci danno al rientro un tocco di avventura: scendiamo dalla barca bagnati fradici… ma che giornata e che soddisfazione!
Il viaggio prosegue con la visita a Sartene e poi Propriano (camping Chez Antoine); sostiamo vicino al mare, inutile dire stupendo, e con lo scooter arriviamo fino a Punta Pollo. Facciamo una visita anche al sito archeologico di Filitosa, considerato il più importante della Corsica (ma tutto sommato non ci è sembrato all’altezza delle aspettative…).
Puntiamo verso Ajaccio (Camping Benista), ma la città ci delude un po’; una visita veloce alla casa natale di Napoleone e alla torre genovese di Punta Parata, ci dirigiamo poi verso l’interno dell’isola decidendo di saltare la parte di strada stretta e scoscesa verso Calvi, puntiamo verso Corte, attraversando un paesaggio che ricorda le nostre montagne. Corte ha decisamente un passato di storia, ma appare molto trascurata nonostante il flusso turistico.
Raggiunto nuovamente il mare a nord, sostiamo ad Algaiola (Camping Marina) a metà strada tra Calvi e Ile Rousse; il mare e la spiaggia profonda e sabbiosa sono molto invitanti; unico neo, per raggiungerli bisogna attraversare i binari di un trenino che fa servizio lungo la costa. Dalla spiaggia scrutiamo anche le retrostanti montagne e si intravedono degli interessanti paesini. Visitiamo quindi Pigna, un bel paesino recentemente restaurato da artisti che vi hanno stabilito le loro botteghe, e San Antonino, arroccato sul cucuzzolo di un monte completamente costruito di sasso, da cui al tramonto si gode un panorama da favola (nota: al ristorante Self Grill la carne te la danno cruda, bisogna cucinarsela da sè). Successivamente ci spostiamo a Saint Florent (camping Olzo), il paese è molto vip ma la spiaggia delude parecchio, così ci spostiamo qualche km più avanti verso la penisola di Capo Corso sotto la falesia Cadarelli (camping u sole marinu) che ci fa da base per una gita al Deserto “Des Agriates”. La gita consiste nel percorrere un sentiero sterrato lungo 12km che dovrebbe portare alla spiaggia di Saleccia: purtroppo dopo 4km, visto che noi abbiamo degli scooter e non delle moto enduro, non ce la sentiamo di correre il rischio di una foratura o peggio, così torniamo indietro e dopo diversi chilometri raggiungiamo la spiaggia di Ostriconi; la scorgiamo dall’alto di una scogliera, che dobbiamo discendere a piedi, ma la fatica viene ricompensata da un mare caraibico.
È sicuramente una vacanza da consigliare.
Patrizia.