Pubblicato:
12/04/2010 da
Narciso puti...
Periodo:
02/04/2010 - 05/04/2010
(3 giorni)
Non specificato
Venerdì 2 Aprile: finalmente si riparte dopo mesi di sosta.
Dalla nostra Valle di Susa dove cominciano ad esserci code per raggiungere le nostre località sciistiche per il ponte pasquale noi fuggiamo.
Il primo tratto è breve sono solo 60 km per raggiungere Briançon dove passeremo la notte e ripartire senza paure di code al mattino dopo. La notte è ancora fredda a 1200 mt tanto che al risveglio l'acqua nelle pozzanghere è gelata (sarà perchè sono le Cinque e trenta?).
Partiamo tranquillamente, facendo sosta lungo il lago Serre Poncon per l'acquisto delle prime brioches presso una panetteria che alle 6,30 è aperta e con diversi clienti locali. Pausa caffè e poi lungo le statali fino ad Apt. E' sabato ed è giorno di mercato. Se è possibile tutte le volte che passiamo ci fermiamo in quanto è uno dei mercati più carini. Naturalmente ci perdiamo un paio di ore e torniamo con quasi 2 kg di olive, vasetti di basilico, sacchetti di spezie che si possono acquistare sciolte e anche un regalo per Natale. (un'amica colleziona elefantini e da un artigiano ho trovato un elefante in radica che è veramente carino e particolare). Per ultimo acquistiamo il pranzo presso un banchetto che prepara diversi piatti. Pranziamo senza fretta e poi ci rimettiamo in viaggio per fare gli ultimi km. Continuiamo per le statali passando vicino a Gordes e a Russilion (mete di viaggi precedenti). Alle 2 siamo già dopo Arles e incontriamo i primi amici con cui dovevamo trovarci. Fanno la pausa pranzo solo ora. Loro avevano scelto di fare alcuni pezzi di autostrada e avevano incontrato la protesta degli agricoltori vicino a Gap e l'ingorgo vicino ad Arles (sono i giorni in cui fanno la feria e la città ha le entrate paralizzate). Raccontiamo della nostra mattinata e dopo poco ci telefonano anche gli altri amici sono a pochi km. Li raggiungiamo e scopriamo che anche loro hanno avuto le stesse difficoltà. I ragazzini cominciano ad essere impazienti e concludiamo gli ultimi 4/5 km e finalmente siamo a Saintes Maries de la Mer. Raggiungiamo l'area vicino al mare e ci sistemiamo. Partiamo subito per fare un giro al paese. C'è aria di pioggia ma per il momento tiene. Finito il giro sono ormai le 8 ed è ora di cena. Dopo cena facciamo fare un giro veloce ai cagnolini e poi iniziano i primi goccioloni. Rientriamo appena in tempo dopo di che si scatena il diluvio. Passiamo il resto della serata lasciando i ragazzi a giocare a carte.
Piove tutta la notte e verso le sette la fortuna ci assiste; smette di piovere. Alle otto passa l'esattore per il pagamento della giornata e aprendo non ci sembra particolarmente freddo. Usciamo. Alla sera avevamo letto che nella mattinata ci sarebbe stato l'abrivado. (è il passaggio dei tori per le vie del paese accompagnati dai vaccares, i nostri butteri, per essere portati all'arena dove poi ci sarà la corsa camarghese). In camargue la corrida non è come quella spagnola e il toro non viene ucciso. La corsa camarghese invece consiste nel riuscire a strappare un pendaglio che viene messo tra le corna del toro. Il bello della corsa è che la star è il toro. I ragazzi, vestiti di bianco, sono bravi, ma si fa il tifo per il toro. E' il giorno di Pasqua e dopo il passaggio dei tori e dei cavalieri, si suona e si balla per le strade e per le piazze. Un nutrito gruppo di signore si esibisce in balli tradizionali. E' ormai ora di pranzo e ci fermiamo tutti assieme in uno dei tanti ristoranti del paese. Noi abbiamo il cane e non abbiamo nessun problema a tenerlo con noi. Finito il pranzo e fatta la passeggiata di rito abbiamo il battello che parte per la gita lungo il Rodano. In questa stagione incominciamo ad arrivare gli uccelli che poi per tutta l'estate resteranno in questa zona. La primavera non è ancora del tutto esposa e si vedono pascolare tori e cavalli in piena libertà. Non è una passeggiata lunghissima, ma carina. L'unico neo è l'entrata del fiume dal mare, la corrente del fiume spinge verso il mare ed il mare con il suo moto ondoso cerca di entrare nel fiume: risultato un pò di sobbalzi. E' anche uscito il sole ma purtroppo anche un pò di vento. Al rientro ancora un giro all'estremità del paese, per vedere gli stagni ed il rientro in camper per la cena. Questa volta dopo cena e la passeggiata dei cani ci troviamo tutti assieme per una fetta di Colomba ed un bicchiere di spumante. Facciamo mezzanotte.
Notte con vento che non smetterà. Al mattino purtroppo noi dobbiamo pensare al rientro. Il camper dei nostri amici si fermerà ancora un giorno e mentre loro vanno al mercato settimanale (molto carino) noi scarichiamo, ricarichiamo un pò di acqua e ci avviamo verso casa. Rifacciamo la strada di due giorni prima e pranziamo vicino a Cavaillon.
Rientriamo con tranquillità e facciamo la pausa per la cena a Briançon e per paura di code in autostrada rientriamo per la statale. Alle 10 siamo a casa.
Al prossimo viaggio!