Da qualche tempo, molti italiani che vivono in Brasile, soprattutto quelli che vivono nelle grandi cittá o lungo la fascia costiera brasiliana, valutano di spostare la loro residenza “no interior”, poiché la vita all’interno del Brasile costa meno e la criminalitá é minore.
É in quest’ottica che anch’io da qualche tempo stavo valutando un viaggio-sopralluogo in qualche localitá dell’interno del Brasile.
Dopo varie valutazioni e riflessioni, e dopo aver attinto molte notizie in rete, ho deciso di visitare Petrolina-Juazeiro.
Il pomeriggio dell'1.1.2012, da Salvador sono partito alla volta di Petrolina, insieme al mio amico Andrea (anche lui italiano ed anche lui interessato per altri motivi, a quella zona geografica). Abbiamo programmato di trattenerci in quella localitá circa una settimana.
La distanza tra Salvador e Petrolina é di circa 550 Km. Solo 110 Km. (Salvador-Feira de Santana) sono a scorrimento veloce. Tutto il resto é strada normale, ma con quasi totale assenza di segnaletica stradale. Infatti, dopo aver percorso circa 170 Km. ci siamo resi conto che avevamo sbagliato strada. Tale percezione l’avevamo avuta dopo aver attraversato Feira de Santana. Peró, considerato che Petrolina sta a nord-ovest di Salvador, e considerato che stavamo andando verso il nord (questa era la nostra convinzione), noi andavamo sempre sulla stessa strada.
La conferma ai nostri dubbi l’abbiamo avuta quando siamo arrivati ad una inaspettata barriera esattoriale, dove si pagava un ulteriore pedaggio autostradale (ne avevamo giá pagati 3). A quel punto abbiamo chiesto lumi all’addetta al casello, la quale molto gentilmente, ci ha spiegato che se fossimo andati sempre dritti, saremmo arrivati a São Paolo.
Siamo rimasti increduli. Stavamo andando verso il sud del Brasile e non ce ne eravamo accorti. Eppure ci eravamo attrezzati come se avessimo dovuto affrontare un lungo rally!! Andrea faceva il pilota (veloce, attento e concentrato), ed il io facevo il navigatore (con le dovute carte geografiche ai lati, la luce direzionale interna per leggere bene le carte giografiche, e le immancabili bottiglie d'acqua minerale). Malgrado ció, dopo aver percorso appena 170 Km., stavamo giá 60 km. fuori rotta.
Dopo aver fatto un po' di conti, per un istante ho pensato che se avessimo dovuto fare un vero rally di 5.000 km., dopo alcuni giorni, molto probabilmente gli organizzatori avrebbero dovuto chiedere l'aiuto della NASA per sapere dove stavamo. :D :lol:
Con la stessa gentilezza e dopo aver pagato l’uscita e l’entrata, l’addetta al casello ci ha autorizzato a fare l’inversione ad U per ritornare a Feira di Santana. Praticamente, a Feira di Santana dovevamo svoltare verso Ovest. Ma in precedenza non avevamo incontrato nessun segnale che indicasse qualche cittá che avremmo dovuto attraversare o raggiungere.
Il segnale invece c'era. La freccia l'abbiamo notata al nostro secondo tentativo. Essa era in alto, era piccola, arrugginita e scarsamente verniciata; era anche nascosta tra un lampione pubblico, un'insegna pubblicitaria ed un palo che sorreggeva un semaforo. Per farla breve, noi abbiamo imboccato la direzione giusta, non grazie alla segnaletica, ma grazie al benzinaio che stava proprio all'angolo della strada e ci ha dato la "dritta" giusta.
Verso sera siamo arrivati a Capim Grosso, dove abbiamo deciso di cenare e di pernottare. Ovviamente, abbiamo dapprima curiosato un po’ nella cittadina e poi abbiamo mangiato nell’unico e modestissimo ristorantino locale, affollatissimo dalla giovetú del luogo.
La mattina seguente, dopo un’abbondante e variegata colazione (il famoso “café da manhã”), abbiamo ripreso il viaggio.
Da Feira de Santana fino a Juazeiro-Petrolina, il paesaggio é praticamente uguale; é sertão, sertão ed ancora sertão. Solo le pochissime cittadine o frazioni che abbiamo attraversato, interrompevano per brevissimi tratti il paesaggio sertanejo. Qualche rarissima fazenda ci ricordava che quella terra sarebbe comunque coltivabile.
Intorno alle 13,00 del 3.1.2012 siamo arrivati a Petrolina.
Come tutti sanno, Petrolina e Juazeiro sono due cittá appartenenti a due stati diversi (Petrolina é nel Pernambuco e Juazeiro é in Bahia), ma sono divise dal Rio São Francisco e riunite tra loro da un lungo ponte. Praticamente, é come se fosse tutta una cittá di circa 400.000 abitanti.
Petrolina (dove abbiamo alloggiato in un hotel di discutibile qualitá) é piú pulita, é piú calma, é piú igienica, é piú educata; insomma, é decisamente piú accogliente di Juazeiro. Sembra strano che un solo ponte di distanza possa creare tanta differenza urbanistica e sociale, ma é cosí. La differenza si percepisce subito e la percepiscono tutti.
Entrambe le cittá sono bagnate dal grande e famoso Rio São Francisco che, oltre a dare una certa caratteristica fluviale alle due cittá, dá origine ad una lunga e ramificata serie di canali per irrigazioni agricole. Moltissime fazende di enormi estensioni sono fonte di ricchezza e di benessere in tutta la regione e nelle cittá di Petrolina e Juazeiro, anche se in realtá tale benessere si percepisce soprattutto a Petrolina.
Come era previsto nel nostro programma di viaggio, oltre alle due cittá (Petrolina e Juazeiro) abbiamo visitato anche alcune fazende vinicole e fruttifere (la produzione agricola predominante della zona é concentrata sui manga e sull’uva). Abbiamo visitato alcune localitá limitrofe (Casa Nova, Sobradinho, Lagoa Grande, ecc...), ed abbiamo fatto un tragitto sul rio São Francisco.
Abbiamo avuto avuto il piacere di visitare alcune grandi fazende. La Fazenda Rio Sol, la Fazenda Garibaldina-Garziera, la Fazenda Serenissima, la Fazenda Fortaleza, la Fazenda São Gonçãlo, la Fazenda Terranova (vino Miolo e brandy Osborne).
Le fazende Rio Sol, Garziera e Serenissima sono ubicate nel municipio di Lagoa Grande. Per raggiungerle basta seguire la “strada do vinho” in direzione Vermelho.
La Fazenda Rio Sol, che ha un’estensione di circa 1.600 ettari, per ora ha in produzione solo 200 ettari coltivati a vigneti. Produce esclusivamente uva da vino e prevalentemente uva rossa. Produce buoni vini, che vengono anche fatti degustare in loco gratuitamente a tutti i visitatori. Oltre all’abbondante e variegata degustazione, nella stessa enoteca si possono acquistare bottiglie di vino a prezzi ridotti.
Durante la nostra visita, c’erano parecchi visitatori-assaggiatori. A fine visita, ho chiesto al responsabile se ci faceva visitare la fazenda. Con molta gentilezza é salito con noi nella Toyota Corolla di Andrea, e ci ha fatto visitare varie “quadre” di vigneti, ovviamente spiegandoci ció che vedevamo e rispondendo alle nostre domande, oltre a concedermi di scattare una serie di foto.
Dopo circa un’ora siamo andati via, dirigendoci alla fazenda Garibaldina-Garziera, segnalataci da gente del luogo.
Questa fazenda é stata creata da un italiano, é anch’essa una bella fazenda ed anch’essa produce solo uva e vino. Non era giorno di visite, tuttavia siamo stati eccezionalmente autorizzati ad entrare ed accolti dalla gentile signora responsabile, che ci ha fatto visitare solo la parte iniziale della fazenda e naturalmente ci ha fatto degustare vari tipi di vini, nell'annessa enoteca.
Anche questi vini erano abbastanza buoni. Sicuramente, migliori (per i miei gusti) della fazenda Rio Sol.
http://brasil2014.mastertopforum.net/viaggio-a-petrolina-juazeiro-don-verze-vt254.html