Pubblicato:
26/10/2012 da
ilcamaleonte
Periodo:
09/06/2012 - 23/06/2012
(14 giorni)
Non specificato
Sono quasi le 22.00 quando lasciamo Torino. Percorriamo in tutta calma la statale 24, in Val di Susa verso il Frejus: torniamo più che volentieri in Francia, questa volta in direzione Bretagna … Indecisi se percorrere il valico del Moncenisio o il tunnel, decidiamo per quest’ultimo ed in pochi minuti (ma con una spesa di 52.10 €) ci troviamo oltre confine. Meno di un’oretta e siamo a Saint Jean de Maurienne dove sappiamo esserci un’area sosta che raggiungiamo, in realtà quasi per caso, dopo aver girato un po’ (N45°16.796 E06°20.961). L’area è pianeggiante, ci sono una decina di mezzi e la sosta è gratuita: volendo, presso la colonnina del cs ci si rifornisce di 100L d’acqua per soli due euro. I km percorsi sono pochi, ma abbiamo alle spalle una giornata lavorativa e quindi, complice il silenzio assoluto, ci addormentiamo in men che non si dica…
Al risveglio il cielo è sereno, una condizione che rimpiangeremo spesso nei prossimi giorni. Facciamo colazione e finalmente ha inizio la nostra vacanza. E’ nostra intenzione percorrere esclusivamente strade statali, ma faremo un paio di eccezioni e la prima è nei pressi di Lyone, dove spendiamo circa 13.00 euro per un brevissimo tratto di autostrada. Viaggiamo tutto il giorno facendo sosta per pranzo e cena macinando divorando strada fino a tarda sera quando, in mancanza di una AA decidiamo di pernottare nel parcheggio di un SuperU a Chateau Valliere, poco dopo Tours.
Altra giornata di trasferimento, questa volta accompagnata dal traffico feriale, ma i km da percorrere saranno meno della metà rispetto a ieri. Altra differenza è il meteo, decisamente sfavorevole, ci riserva pioggia e temperature di inizio primavera (15/18°). Facciamo tappa a Rennes, dove visitiamo il centro città e ci concediamo un pranzo “senza lode né infamia” presso un self service. Ancora un po’ di km, questa volta senza pioggia, e giungiamo a Cancale, meta finale di oggi. Verso le 18.00 parcheggiamo presso la bella area sosta (N48°40.185 E01°51.923) ed a piedi scendiamo al porto dove passeggiamo tra innumerevoli ristoranti, tutti accomunati dal “piatto forte” tipico della zona, le Ostriche. Il cielo è sereno, ma l’aria fresca quindi, dopo cena, decidiamo di passare la serata in camper giocando e valutando l’itinerario del giorno seguente.
Dopo colazione paghiamo i 6 euro per la sosta ed usciamo dall’area, muovendoci in direzione Saint Malò. Anche oggi piove e la temperatura (14°) invita a mettersi qualcosa di più pesante. Pochi km e raggiungiamo la cittadina dove, nei pressi del porto, troviamo un parcheggio idoneo ai nostri mezzi. Ci addentriamo nella cittadella fortificata, quindi percorriamo la sommità delle mura, esposti ad un vento teso, ma godendo di un bel panorama. Pranziamo “al volo” e nel primo pomeriggio proseguiamo verso ovest fino a Dinard. La pioggia ed il freddo della mattinata ci danno un po’ di tregua e giungiamo nella famosa località balneare con il sole ed una temperatura di circa 20°. Non c’è molto da vedere, ma sicuramente nei prossimi mesi estivi le cose cambieranno ed immaginiamo quale confusione ci sarà su queste spiagge. Durante la nostra passeggiata ci imbattiamo in un anziano e distinto signore Francese che, sentito il nostro italico accento, interviene per complimentarsi, definendolo “molto gradevole da ascoltare”, ricordando quando in gioventù trascorse alcuni anni nel “bel Paese” Un incontro piacevole che certo non ci aspettavamo … Di nuovo in movimento, raggiungiamo il camping “Le pont de l’Etang”: struttura essenziale, ma pulita, tranquilla ed economica (14.95 per notte ad equipaggio), come del resto tutti i camping municipali in Francia. L’aria è fresca, ma non c’è l’ombra di una nuvola e passiamo una piacevole serata dopo una gustosa grigliata di carne …
Durante la notte ci sveglia l’ennesimo forte temporale che lascia spazio ad una mattinata serena, ma fresca. Siamo infatti sui 14/15° e sull’immancabile maglietta mezze maniche risulta piacevole il giubbino. Operazioni di rito per il c.s. e raggiungiamo l’area sosta di Paimpol presso Pointe de L’arcouest. Proseguiamo quindi fino al parcheggio di Vedette de Brehat (con ampi spazi riservati ai camper) dove prenderemo il battello per il giro dell’omonima isola, ovvero l’Ile de Brehat. Il costo è di 14 euro per gli adulti e 10 euro per i bambini: decisamente più caro volendosi portare le bici, benché a nostro avviso varrebbe la pena farlo dal mattino e possibilmente col meteo più favorevole. Volendo le noleggiano in loco, ma è pomeriggio e fa piuttosto freddino. Ci accontentiamo quindi di un giro a piedi consapevoli che in un’altra situazione avremmo apprezzato maggiormente l’escursione.Di ritorno sulla terra ferma ci dirigiamo a Plougrescant dove, con un po’ di fatica, troviamo la famosa casa tra le rocce, quasi un simbolo della Bretagna e comunque esempio ammirevole di edilizia “non convenzionale …”. Secondo noi una tappa da non perdere. Per la notte ci spostiamo a Perros-Guirec: una località che non offre molto, se non un piccolo porto dove passiamo una notte tranquilla e silenziosa.
In mattinata ci spostiamo a Lannion dove troviamo parcheggio lungo il fiume in zona riservata ai camper. Tanto per cambiare piove, ma non ci lasciamo scoraggiare ed ombrelli alla mano ci incamminiamo verso il centro animato da un caratteristico mercato rionale. Per pranzo approfittiamo delle bancarelle alimentari dove acquistiamo crepes e paella. Saliamo quindi i 140 gradini per raggiungere l’Eglise de Brélévenez, antica cattedrale fondata dai templari che ahimè troveremo chiusa e causa pioggia neanche il panorama sarà un granché. Il meteo ci concede una tregua e proseguiamo il viaggio verso Morlaix: qui parcheggiamo all’ingresso del paese, proprio sotto il viadotto centenario, rimasto miracolosamente illeso durante i conflitti mondiali. La cittadina è molto bella, inserita in una conca e divisa in due dal fiume con un caratteristico porto. Visitiamo quindi “La Maison de la Duchesse Anne”, classica abitazione a lanterna edificata nell’era rinascimentale e perfettamente conservata fino ai giorni nostri. In zona si trova il calvario di Saint Thegonnec, uno dei più caratteristici tra i calvari Bretoni e vi facciamo tappa mentre ci spostiamo verso Brest. Città che raggiungiamo nel tardo pomeriggio. Ci dirigiamo direttamente al parcheggio di Oceanopolis e qui, seguendo le indicazioni, troviamo posto nel grande parcheggio riservato a bus e camper. Ci sono una quindicina di mezzi già parcheggiati, ma la pioggia insistente tiene tutti gli equipaggi rinchiusi e noi non possiamo che adeguarci. Cena, giochi dopocena e nanna cullati da vento e pioggia intermittente …
Il vento della notte se non altro ha portato via la pioggia, lasciando spazio a grossi nuvoloni bianchi tra i quali il sole spesso riesce a fare capolino. Il caldo però è un’altra cosa e risultano d’obbligo giacche e maglioncini più o meno pesanti. Pochi passi e siamo all’ingresso del centro oceanografico: l’ingresso non è proprio economico, però l’acquario è davvero bello e perderselo sarebbe un peccato, soprattutto con bambini “al seguito”. Terminata la visita, ci spostiamo a Pointe de Pen Hir sul quale promontorio si trova il Monument aux Bretons de la France Libre, eretto in memoria dei bretoni deceduti durante la seconda guerra mondiale ed inaugurato nel 1960 da De Gaulle. Parcheggiamo nel grande spiazzo sterrato alla fine della strada (ma in zona notiamo una grossa AA) ed a fatica, causa vento e pioggia, guadagniamo l’estremità della “punta” dove, a picco sull’oceano freddo e tempestoso, ci rendiamo conto di quanto questo luogo, nella sua maestosa semplicità, rappresenti la Bretagna. Pochi kilometri e siamo a Locronan: parcheggio 3.00 euro (5 euro per la notte) con CS gratuito. Piccolissimo borgo antico “monocromatico” con case in granito grigio/blu, sviluppato intorno all’unica chiesa presente, caratterizzato da pittoreschi negozietti (da non perdere quello che vende libri) di artigianato bretone. La meta di oggi è Quimper e verso le 18.00 raggiungiamo, seguendo le indicazioni stradali, il camping municipale adagiato sulla collina sovrastante: siamo in Route de Ponte L’Abbè 13 (N47°59.369 E04°07.201) e per 17.22 euro passeremo una notte tranquilla dopo un meravigliosa doccia calda.
Ci spostiamo di poco e siamo in centro dove troviamo subito posto lungo il fiume: il centro città è molto bello e la cattedrale di St.Corentin davvero imponente. Caratteristico anche il piccolo mercato coperto Halles St-Francois dove ci immergiamo più che volentieri: un vero scorcio di vita Bretone. Nuovamente in marcia ci fermiamo per pranzo a Concarneau, pittoresco borgo marinaro caratterizzato dalla Villa Close, cittadella fortificata circondata da bastioni costruita direttamente sul mare è unita alla terra ferma da un ponte in pietra. Dirigiamo quindi verso Carnac e raggiungiamo la zona dei Menhir: sito archeologico preistorico caratterizzato dalla presenza di migliaia di pietre poste in posizione eretta. Uno spettacolare tramonto ci accoglie a Quiberon, una stretta lingua di terra lunga circa 15km, alla quale estremità si trova la Cote Sauvage : suggestivo tratto di scogliera dove troviamo la bellissima area sosta direttamente sul mare (N47°29.510 E03°08.359): i posti sono un centinaio ed il pagamento effettuabile solo con carta di credito. Da segnalare che comunque, in tutta la penisola, abbiamo visto numerosissime possibilità di sosta, sia in AA che in campeggio.
La temperatura è intorno ai 16 gradi, ma c’è il sole ed il panorama molto bello. Viaggiamo fino a Vannes, bella città medievale affacciata direttamente sul golfo di Morbihan: qui parcheggiamo ed a piedi ci perdiamo nelle piccole viuzze dove possiamo osservare bellissime case a graticcio perfettamente conservate. Viaggiando ancora verso sud, nei pressi di Saint Nazaire, vediamo i giganteschi cantieri navali Aker Yard e decidiamo di raggiungere l’ingresso per poter osservare da vicino la maestosa “PREZIOSA”, ultimo gioiello ancora in costruzione per conto di MSC, il cui varo è previsto la prossima estate (tutto questo perché il nostro piccolo Daniele è un fanatico delle grandi navi). Proseguiamo quindi fino a Noirmountier en l’Ile: abbiamo lasciato la Bretagna e siamo nella regione della Loira. L’area sosta, davvero bella e spaziosa (con l’unica pecca che per il pagamento la cassa automatica accetta solo monete: niente soldi di carta o carte bancomat) è praticamente a ridosso del centro. Visitiamo il piccolo borgo che non offre più di tanto e rimaniamo perplessi poiché molti ci hanno consigliato questa località, giudicandola imperdibile, quindi abbiamo la sensazione di non aver visto la parte più bella … In serata cambia ancora il tempo e comincia nuovamente a piovere, costringendoci ad un’ennesima serata chiusi in camper.
Piove ancora quando ci mettiamo in viaggio: oggi faremo una bella tirata verso sud e contiamo di raggiungere l’Aquitania nel pomeriggio. Per pranzo ci fermiamo in un SuperU, a Marans, dove approfittiamo per fare cs con il gettone da 2 euro acquistato alla cassa del supermercato. Conosciamo abbastanza bene la Francia, ma ogni volta ci stupiamo di quante opportunità offrano per il turismo itinerante ... Proseguiamo ancora, questa volta accompagnati dal sole e verso le 18.00 siamo finalmente a Pylat dove visiteremo la famosa duna: è la più alta d’Europa ha un’altezza di circa 120 metri, lunga circa 3 km (da nord a sud) e larga circa 500 mt. Una creazione mastodontica, imponente, formatasi in modo del tutto naturale in qualche centinaio di anni. Per salirvi in cima c’è una lunga scalinata oppure, come abbiamo fatto noi e molti altri, la si può scalare guadagnando la vetta con un po’ di fatica, ma con grande soddisfazione. Giunti in cima il panorama è a dir poco spettacolare: si vede tutta la duna nella sua maestosità, quindi la vastità dell’oceano pacifico! Il vento sferza inarrestabile e la sabbia punge le gambe, sebbene scalzi ed in pantaloncini si viva un’esperienza davvero unica. Il sole è ancora alto sull’orizzonte e noi, come le centinaia di persone presenti, cerchiamo di trarne tutta l’energia quasi ci trovassimo in un luogo magico … Anche per la discesa si può utilizzare la scala, ma noi la evitiamo più che volentieri preferendo una bella corsa lungo il ripido pendio affondando nella sabbia e divertendoci come matti! Torniamo al camper ed all’uscita non ridiamo più tanto poiché paghiamo 8.00 euro per la sosta (di neanche un’ora), ma del resto non c’erano altre possibilità poiché la strada che conduce al sito è tutta divieto di sosta fino all’ingresso del grande parcheggio: pazienza, è stata comunque una bella esperienza che consigliamo assolutamente e questa volta il tempo è stato dalla nostra visto che l’indomani ha piovuto nuovamente!!! Pochi minuti e raggiungiamo Biscarrosse dove troviamo l’area sosta (N44°27.664 E01°14.700) immersa in un’enorme pineta. La sosta è consentita ovunque e non ci sono spazi delimitati. Non riusciamo a capire come e dove pagare quindi decidiamo di sistemarci rimandando a domani il problema. Per cena ci concediamo bistecche alla griglia ed a seguire una breve passeggiata alla ricerca del mare attraverso la pineta: raggiungiamo l’oceano appena in tempo per assistere ad un tramonto infuocato e scattare un paio di fotografie. Molto suggestivo, come suggestivo è del resto il luogo in cui ci troviamo: silenzio più totale e buio assoluto, puntinato qua e là dalle luci di altri camper in sosta … Verso le 23.00 due incaricati per la riscossione (in divisa) bussano alla porta e paghiamo i 12.00 euro previsti. Lo facciamo in contanti, ma loro hanno anche il pos e naturalmente ti rilasciano tanto di ricevuta: davvero efficienti e soprattutto molto cortesi.
Neanche a dirlo trascorriamo la notte nella quiete più assoluta, ma a risvegliarci c’è il tintinnio della pioggia sul tetto del camper: piove, ancora! Il trasferimento di oggi è breve e verso le 13.00 siamo nei paesi baschi francesi, a Biarritz, famosa località balneare (e maggior polo europeo per gli amanti del surf) che inizialmente, complice il brutto tempo, non ci dice nulla di particolare: avremo modo di ricrederci. L’area sosta (N43°27.963 E01°34.309) è poco a sud del paese e non molto grande (immaginiamo che nei mesi estivi sia pressoché impossibile trovare posto), ma di fronte sosta il bus e ne approfitteremo per raggiungere il centro. Il meteo ancora una volta cambia ed il sole (con 29°) non ci lascerà più fino al termine della vacanza. Il centro è molto bello benché la località, decisamente esclusiva, ricorda fin troppo la costa azzurra. Gli scorci sull’oceano sono innumerevoli e dovunque osserviamo palazzi del IXI secolo perfettamente conservati. Complice il bel tempo raggiungiamo l’area sosta a piedi ed ancora una volta, dopo cena, assistiamo ad un bellissimo tramonto.
Lasciamo Biarritz e, considerato che ci separano pochissimi km, decidiamo di raggiungere ed oltrepassare il confine con la Spagna con l’unico scopo di calpestarne il suolo: facciamo un paio di foto ai cartelli stradali e rientriamo … Questo è il bello della vacanza itinerante! La prossima tappa sarà Lourdes e per dedicargli più tempo possibile decidiamo di percorrere un tratto autostradale: non sarà economico, ma ci consentirà di guadagnare del tempo che si rivelerà quanto mai prezioso! Nel primo pomeriggio parcheggiamo poco distante dal santuario e ci immergiamo nella folla di turisti e pellegrini, tra bancarelle e negozi colmi di oggetti più o meno sacri, alla ricerca di emozioni e sensazioni delle quali tanto abbiamo sentito parlare. In effetti, giunti al sito vero e proprio l’atmosfera, rispetto al paese, cambia radicalmente e subito ci sentiamo trasportati in una dimensione differente. La sofferenza e la spiritualità sono tangibili ed il silenzio assoluto (garantito anche dall’opera instancabile di innumerevoli volontari preposti a tale scopo) rendono questo luogo surreale. Ci mettiamo in coda per visitare la grotta, quindi le piscine e bere la famosa acqua insomma, ci lasciamo “rapire” completamente dal luogo e sarà un’esperienza davvero unica, impossibile da descrivere a parole. Un’esperienza che consigliamo senza riserve a chiunque, indipendentemente dalle proprie credenze o ideologie. Poco fuori dal paese troviamo il camping Plein Soleil: non molto grande, risulta però comodissimo per la visita della zona ed è pulito ed accogliente. In questo periodo la reception chiude alle 19.00 e noi riusciamo ad entrare giusto un paio di minuti prima. Meno male: abbiamo bisogno di una bella doccia e del giusto relax per concludere una giornata così emozionante.
Lasciamo la regione dei Midi-Pirenei e proseguiamo il viaggio verso sud, in direzione mar mediterraneo. Il trasferimento sarà lungo e l’ennesimo temporale (l’ultimo per fortuna) ci farà compagnia lungo parte del tragitto. Nel pomeriggio il tempo migliora definitivamente e verso le 19.00 siamo a Marseillan Plage dove ci sistemiamo presso il camping Beauregard. L’atmosfera che si respira è completamente differente dai posti recentemente visitati e la sensazione è quella di trovarsi in vacanza a ferragosto. Nonostante siamo a giungo il campeggio è pieno e solo le tariffe contenute ci ricordano come la stagione debba effettivamente ancora cominciare. Dopo cena passeggiamo nel piccolo centro balneare dove in strada assistiamo ad una piacevolissima esibizione da parte di una banda musicale, capace di trascinare e coinvolgere tutti gli spettatori intervenuti!
Oggi vacanza assoluta e vita di mare: ci sono 35 gradi e l’unico indumento sarà il costume! Domani si rientra quindi, come d’abitudine, per cena ci concediamo una pizza: non sarà un gran ché, ma ci eviterà di lavare piatti e pentole fino alla fine della vacanza. In realtà un gesto più simbolico che di effettiva necessità …
Altra maxi tappa, questa volta l’ultima, per il rientro definitivo. Percorreremo l’autostrada solo nell’ultimo tratto (per evitare Nizza ed il tratto di costa azzurra più trafficato) e rientreremo in Italia dal Colle di Tenda. Ancora un tramonto, questa volta alle spalle del Monviso, ci accompagna verso casa ed in serata, togliendo le chiavi dal quadro del nostro insostituibile compagno di viaggio, ci chiediamo dove e quando faremo il prossimo viaggio in camper …
Spesa totale 1324 euro (di cui 107 tra pedaggi e traforo, 227 spesa alimentare, 25 parcheggi, 123 campeggi e AA, 184 varie, 656 gasolio). Il gasolio è sempre la voce più incisiva ed un consumo medio “importante” di 8.43 Km/Lt., ma con un costo medio al litro di 1.33 €/Litro la spesa risulta più accettabile che da noi (dove il costo medio supera 1.70!) Per la spesa alimentare ci siamo sempre indirizzati verso centri commerciali dove si riesce a risparmiare un po’… Lo stesso dicasi per il carburante: presso i centri commerciali, meglio se in self service (pagamento con carta di credito) si risparmiano parecchi soldini ... Il traforo incide parecchio (ma si guadagna tempo) e proprio per questo molti attraversano il confine dai diversi valichi, come del resto abbiamo fatto noi al ritorno. Le strade statali in Francia sono eccellenti e l’uso delle autostrade può essere tranquillamente evitato o comunque limitato ad attraversamenti di grosse aree urbane ecc… Km totali 4143 tutti fatti senza problemi e come detto su strade statali. Forse ce ne sono un centinaio in più fatti in alcuni casi per tornare indietro a visitare qualcosa già oltrepassato, oppure per inevitabili ed involontari allungamenti! Il meteo è sempre stato variabile, piuttosto freddino tranne gli ultimi due giorni al mare ed alcune ore di caldo qua e là, ma ciò è dovuto al periodo ed alle località particolarmente esposte. In viaggio abbiamo utilizzato l’accoppiata vincente di sempre, ovvero ATLANTE STRADALE De AGOSTINI 1:800.000 e navigatore Garmin Nuvi 250w oltre a depliant e cartine scaricate dal web prima della partenza piuttosto che recuperate in loco presso i numerosi uffici del turismo. Insostituibili sono stati altresì i diari di bordo di altri camperisti che prima di noi hanno fatto lo stesso itinerario o similare. Cosa che auspico anche per il nostro resoconto ... La Francia è una meravigliosa nazione, particolarmente accogliente per il turismo itinerante ma decisamente grande e le cose da fare, i luoghi da visitare, talmente tanti che sono necessarie più vacanze: noi siamo solo alla terza è non vediamo l’ora di tornarci!
Qualora vogliate ulteriori informazioni non esitate a contattarmi …