Bulgaria: il fascino dell'Est
Due sono gli equipaggi che partecipano a questo viaggio per un totale di sette persone, a bordo di un Rimor 728 e un Carioca 7 di nostra proprietà.
30.08.02
Sbarchiamo a Igoumenitsa e con una tappa serrata via Joannina-Kozani-Salonicco, arriviamo a Kulata, frontiera Greco-Bulgara.
31.08.02
I Greci ci lasciano passare senza troppe formalità.
Non ricevono lo stesso trattamento le famiglie in transito del nord-est Europeo e non ne capisco la ragione.
Alla frontiera Bulgara impieghiamo 3 ore circa per espletare le formalità doganali a causa della lunga coda di TIR, comunque doganieri e impiegati sono cortesi con noi.
Davanti a noi si apre un mondo nuovo dove il turista, ed in particolar modo quello in Camper, è visto come un extraterrestre.
Un po’ timorosi, ma carichi di entusiasmo, partiamo.
I primi chilometri scorrono veloci.
Attraversiamo una regione con evidenti sacche di degrado e povertà, dove il mezzo di locomozione più comune è il carretto trainato da animali.
Una deviazione di circa 10 Km ci conduce a Rila ed all'omonimo Monastero situato a circa 1000 m d'altezza, incastonato in una vallata verdissima.
La bellezza delle architetture, la ricchezza delle decorazioni e la cornice naturale ci lasciano senza parole.
Restiamo affascinati da questo monumento che l'UNESCO ha dichiarato patrimonio dell'umanità. Ingresso gratuito e parcheggio antistante e sul retro dove si può pernottare.
Torniamo sulla nazionale per Sofia, non senza aver prima acquistato lungo la strada un barattolo di miele con le noci.
All'altezza della città di Dopnica la paletta della Polizia Stradale ci intima l'ALT: “67 km/h” ci fanno notare sul display del tele laser i gendarmi..” eccesso di velocità”!
Increduli ripensiamo alla strada-gruviera dove al massimo andavamo a 40 km/h.
Tentiamo comunque una trattativa pagando solamente 10 Leva senza "ricevuta".
Siamo alle porte di Sofia ma non riusciamo ad individuare il campeggio “ Vrania”.
Un poliziotto tenta di spiegarci a gesti la strada da percorrere ma alla fine con un cenno ci fa intendere di seguirlo.
Ci lascia a due km dal camping.
01.09.02
l Camping “Vrania” è grande ed immerso nel verde.
Non c'è quasi nessuno ed i servizi lasciano un pò a desiderare.
Lo stato d'abbandono è evidente ma non abbiamo scelta.
Alla reception una bella signora bionda ci da delle utili indicazioni: se vogliamo prendere un taxi per Sofia il costo è di 5 Lev (valore del Lev=50 cent. Di Euro) ma a noi turisti ne chiederanno almeno 20.
Optiamo per il tram.
Con l'elettro bus che ci porta verso il centro costeggiamo lunghe file di palazzi grandi e decadenti, ereditati dalla "dominazione" Russa.
E’ domenica e la città è calma, il traffico è praticamente inesistente.
Visitiamo la cattedrale 'Alexander Nevski', mentre si svolge una funzione con coro di canti Gregoriani.
Nella piazza antistante ci sono bancarelle dell'usato e di pizzi e merletti e le signore, che vendono le loro piccole opere, si rivolgono a noi prima in un pessimo inglese e poi in francese studiato a scuola prima che venisse loro imposto il russo come seconda lingua.
Visitiamo anche la bellissima piccola chiesa Russa.
Riceviamo l'impressione di una città abbastanza tranquilla.
Nel pomeriggio torniamo al campeggio sempre con il bus e al capolinea ci accoglie una mandria di mucche.
Partiamo alla volta di Koprivistica.
Sbagliamo percorso e una giovane coppia a bordo di una mitica e fumante 'Trabant' ci fa strada in un dedalo buche.
Quando ci salutiamo si scusano con noi per il pessimo stato delle loro strade.
Koprivistica è un presepe..tutte casette con piccoli giardini, la farmacia, il forno, l'ufficio postale...sembrano finti tanto sono curati.
02.09.03
Dormiamo nel parcheggio e il mattino dopo ci svegliamo al rumore degli zoccoli dei cavalli che trainano carretti carichi di fieno.
Visitiamo due case museo, una appartenuta ad un ricco mercante ed un altra più modesta di un rivoluzionario che aveva combattuto per la liberazione della Bulgaria dal dominio Turco.
Al mercato acquistiamo una bottiglia di Rakja, uno strizzabudella fatto in casa, molto forte e simile alla nostra grappa.
Salutiamo Koprivistica e ci dirigiamo verso Emo Etara.
La cittadina è immersa nel verde e offre numerose botteghe di artigiani dove compriamo degli oggetti in legno e 'qualche' dolcetto tutti molto buoni...le tentazioni sono tante e non sappiamo resistere..
Un piccolo aiuto da parte di due Bulgari ed un pò di fortuna ci permettono di arrivare ai limiti di un bosco nel quale è 'sparso' il villaggio.
Ceniamo in un ristorantino caratteristico: formaggio di pecora al forno servito in ciotola di terracotta, insalata bulgara, pane appena sfornato.
Gustiamo la cena al lume di candela in una atmosfera surreale seduti su dei tronchi e per tetto le fronde degli alberi.
Immersi nel 'silenzio' del bosco avevamo la sensazione di essere spiati da gnomi e folletti.
La notte la trascorriamo qui.
03.09.02
Da Bozenci a Veliko Tarnovo, grande città vivace, antica capitale del regno Bulgaro.
Troviamo parcheggio nella piccola area antistante una chiesa, chiedendo al Pope il permesso di lasciare il camper per un paio d'ore.
Visitiamo i resti dell'antica fortezza e facciamo conoscenza di un artista che dipinge icone e acquerelli.
Mettendo insieme parole in francese, inglese, bulgaro e italiano riusciamo a conversare per più di un'ora arrivando alla conclusione che loro lottano per una quotidiana sopravvivenza, nell'attesa che forse un giorno le cose cambieranno.
Salutiamo e partiamo alla volta di Madara passando per la città di Sumen.
Lungo la strada grandi cattedrali nel deserto..sono le industrie abbandonate dai Sovietici, ormai in completo stato d'abbandono.
Arriviamo alle 18.00 e parcheggiamo sotto una spettacolare parete rocciosa a strapiombo.
Ci inerpichiamo seguendo un sentiero ben segnalato.
Dinanzi a noi, scolpito nella roccia in dimensioni naturali, a circa 20 m d'altezza, la figura di un cavaliere che trafigge un leone.
E' il celebre Guerriero di Madara, simbolo della Bulgaria e dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.
Il panorama che ci viene offerto a quell'altezza è superbo.
Per la notte scendiamo in paese parcheggiando in centro.
Due signori si fermano a 'chiaccherare' con noi e crediamo di capire che possiamo restare senza problemi, ma non è così perché a mezzanotte una decina di ragazzi ci svegliano schiamazzando e lanciando sassi sotto il camper….ragazzate!!
Decidiamo comunque di andarcene, imboccando l'autostrada che conduce a Varna.
Percorriamo tutto d'un fiato i 90 km.che ci separano dalla città balneare, senza incrociare neanche un auto!
A Varna attraversiamo il centro che è molto vivace benchè sia ormai l'una di notte.
Ci dirigiamo a nord, al monastero rupestre di Alazda dove sostiamo davanti ad un grosso fontanile.
04.09.02
Al mattino breve visita al sistema di nicchie e camminamenti scavati nella roccia, ed al piccolo museo che ospita belle icone ed altre opere.
Ci dissetiamo alla fonte che richiama tanta gente per la qualità diuretica delle sue acque, quindi riprendiamo il viaggio.
Piove e a Varna non troviamo parcheggio.
Ci dirigiamo verso sud fermandoci per il pranzo a Slancev Briag in un ampio parcheggio dove c’è un gran via vai di gente.
Il paese è praticamente un immenso mercato dove si vende di tutto a prezzi irrisori.
Lasciamo Slancev Briag e raggiungiamo la famosa Nessebar, paese museo ricco di storia, molto bella ma totalmente sommersa di bancarelle.
Tanti ristorantini, forse troppi.
Andiamo a dormire in riva al mare.
05.09.02
Al periplo dell'isola..e sì, perché di un’isola stiamo parlando.
Lasciamo Nessebar alla volta di Burgas, altra bella città sulla costa del mar Nero dove acquistiamo delle focacce ripiene di formaggio…una bontà!
Ci spostiamo a Sozopol, altra città museo arroccata su una penisoletta.
Sosta a pagamento e visita al centro che si presenta carino, forse meno importante di Nessebar, ma molto più naturale.
Lasciamo anche Sozopol e ci spostiamo su una lunghissima spiaggia.
C'è un vento alquanto deciso e il mare è particolarmente mosso, ma riusciamo a fare il bagno.
Ripartiamo per Primorsko dove parcheggiamo davanti i giardini di una scuola e facciamo due passi.
Dormiamo davanti alla scuola.
06.09.02
Lasciamo il paese di Primorsko.
Inizia qui il tratto più bello della costa del mar Nero perché a spiagge selvagge si susseguono calette e promontori.
Ci dirigiamo al parco naturale del fiume Ropotamo e con pochi Lev i barconi ci portano a visitare un ambiente lacustre e selvaggio dove la natura fa da padrona.
Scegliamo un promontorio dotato di spiaggetta dove facciamo il bagno e dove la costa è formata da milioni di gusci di cozze sminuzzate.
Quelle che peschiamo le ributtiamo in mare poichè il loro colore e sapore ci lasciano dubbiosi.
Per la notte ci dirigiamo a Tsarevo.
Parcheggiamo al porto e con le poche Lev rimaste ceniamo in un grazioso ristorantino, mangiando veramente bene.
32 Lev per sette persone!!
Il paese è grazioso, somiglia ad un borgo Greco.. una piazza alberata dove si affaccia un palazzo importante pieno di nidi di rondine, belle strade con locande e negozietti.
07.09.02
Al mattino sveglia presto per far rifornimento d'acqua.
Accanto a noi un vecchio camper con targa Bulgara.
Forse è l'unico di tutto il paese!!
In un attimo si forma un capannello di gente dove tutti ci fanno domande, vogliono sapere da dove veniamo, come si vive in Italia, quanto si guadagna.
Ci scambiamo idee e informazioni con l’aiuto di un marinaio che fa da interprete, in un italiano stentato ma comprensibile imparato sui banchi di scuola quando frequentava l'accademia delle Belle Arti.
A pensarci bene ha proprio l'aria di un artista, ma le vicissitudini della vita lo hanno portato a fare un altro mestiere.
Ci salutiamo.
Lasciamo la bella Tsarevo direzione Turchia...trascorreremo ancora un paio di giorni al mare in Grecia poi il rientro in Italia.
“Bulgaria blagodaria!”.
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Testo e foto di Anna Lia Raul e Pompilio Tommaso.
Veicolo: motorcaravan Rimor 728 su Mercedes, proprio.
Viaggio effettuato dal 30-8 al 15-9-2002
Numero persone a bordo: 4
Km. percorsi: 3000
Carburante consumato: 380 l.
Spesa approssimativa: 1600 Euro.
Itinerario: Igoumenitsa, Culata, Sofia, Veliko Tarnovo, Madara, Varna, Burgas, Nesebar, Sozopol, Tsarevo, Trchia, Grecia.
Segnalazioni importanti:le strade principali discrete, le secondarie disastrate… segnaletica in Cirillico.
Campeggi scarsi... nessun problema per la sosta libera.
Munirsi di una buona guida.