CAPODANNO A BUDAPEST 2019
CON ASSAGGIO DI DOLOMITI
Partiamo la mattina del 27/12. Viaggio tranquillo.
Arriviamo a
Gorizia in serata, nella sosta camper comunale
(GPS: N 45.945730 E 13.616220), con carico e scarico. Notte serena.
La mattina del 28/12, facciamo un breve giro per il centro e ripartiamo alla volta della Slovenia.
Appena varcato il confine, a fianco ad un casinò, c'è un distributore di carburante dove riforniamo i nostri serbatoi, che poi scopriremo essere il più conveniente di tutti quelli incontrati in territorio Sloveno. Acquistiamo la vignette presso lo stesso distributore. E' importante farlo subito, perché i controlli sono severi, fatti al 100% dei veicoli transitanti. Infatti, dopo aver percorso solo pochi chilometri sull'autostrada, veniamo fatti incanalare in un'area di servizio, procedendo lentamente in modo che la polizia possa verificare il suo avvenuto acquisto.
Costo della vignette adesiva 30 €, valida per una settimana da attaccare sul parabrezza lato guidatore.
Arriviamo in Ungheria verso l'ora di pranzo. L'autostrada è semi deserta. Non c'è un punto preciso sull'autostrada dove acquistare la vignette, ma bisogna uscire dalla stessa e cercare un distributore o altro dove acquistarla, che, oltretutto, non sono ben segnalati. A quanto abbiamo inteso, si ha a disposizione un'ora, dall'arrivo in territorio ungherese, per il suo acquisto, trascorsa la quale, attraverso le telecamere poste sulla strada, che riprendono le targhe dei veicoli, o con controlli della polizia, si possono ricevere multe salatissime.
Per acquistare la vignetta, ci viene richiesto il libretto di circolazione. Tuttavia, nonostante questo, abbiamo appreso di camperisti, a cui è stata fatta pagare la quota per auto, anziché per camper e che in seguito hanno ricevuto le multe relative a tale infrazione.
Comunque, paghiamo 15 € valide per dieci giorni (speriamo bene!!). La vignette consiste in una scontrino timbrato da conservare. Niente da appiccicare, poiché l'assolvimento del pagamento viene associato alla targa per via telematica.
Il gasolio in Ungheria è nettamente più caro che in Slovenia, il prezzo medio in fiorini è di circa 1,40 € per litro.
Arriviamo al
Camping Arena di
Budapest in serata (GPS: N
47.5042477 E
19.1583932).
Ci sono già molti altri camper italiani.
Il campeggio è ordinato, pulito, servizi ottimi e ben riscaldati. Il personale è gentilissimo, a detta di chi ci è già stato, migliore anche del
Camping Haller e anche meno caro, di cui avevo le indicazioni. Unica pecca non accettano pagamenti con la carta, ma solo in fiorini od euro, costo per notte (3 adulti e camper) 30 €.
Molti locali, negozi e chioschetti in Ungheria preferiscono il pagamento in euro, perché guadagnano sul cambio, applicando dei tassi propri, nettamente inferiori alla quotazione corrente. Infatti, ad un pagamento in euro, i più, danno il resto in fiorini guadagnandoci due volte: sul prezzo iniziale e sul resto. Così, un panino, a conti fatti, mi è costato 4 € in più di quello che sarebbe costato.
Il consiglio è, dove possibile, pagare con la carta o prelevate, presso uno sportello automatico bancario, i fiorini di cui necessitate, il cui corrispettivo in euro è convertito dalla banca al tasso reale corrente, al lordo della commissione naturalmente.
La mattina del 29/12 cominciamo il nostro tour di Budapest, cominciando da Pest. Per quanto concerne i mezzi pubblici optiamo per la carta famiglia, al costo di circa 10 €, che ha validità di 24 ore dall'ora in cui si decide che essa debba avere validità, per un massimo di cinque componenti e che dà diritto a prendere qualsiasi mezzo pubblico, compreso battelli durante i giorni lavorativi. I servizi pubblici meritano una menzione particolare: efficienti, super puntuali, frequenti, puliti e ben riscaldati, a dispetto delle temperature esterne.
Scendiamo con la metro alla fermata di
Deak Ferenc in centro. Passiamo dalla ruota panoramica (
Budapest Eye). Il giro costa all'incirca 10 € e ci dirigiamo verso la
Basilica di Santo Stefano. Dopo averla visitata, ci dirigiamo, a piedi, verso il
Ponte delle Catene, il più antico di Budapest che unisce Buda a Pest. Decidiamo, poi, di fare una passeggiata seguendo il Danubio. Ritorniamo alla stazione metro di
Deak Ferenc, riprendiamo la metro e torniamo al campeggio. Nottata tranquilla.
La mattina del 30/12, decidiamo di passare la giornata alle terme. Optiamo per i
Bagni Széchenyi, il più grande centro termale d'Europa, tra le più antiche di Budapest, con vasche esterne ed interne e acqua con temperature che vanno dai 38° ai 29°. Personalmente ho trovato molto più gradevoli le vasche esterne: il piacere provato di immergersi nell'acqua calda delle piscine con una temperatura atmosferica esterna massima di soli 2° è impareggiabile! All'interno, invece, si ha quasi la sensazione di essere ritornati indietro nel tempo, agli ultimi anni del '800 inizi '900, con le sue sale in
art decò ed al centro le grandi piscine termali.
Prezzo di ingresso 18 € per l'intera giornata con il solo armadietto per riporre gli effetti personali, 3 € in più se si vuole avere a disposizione la cabina per potersi cambiare con maggiore privacy, inoltre per i week-end si paga una maggiorazione di 0,50 € pro capite. Il 30 non fa parte del fine settimana, ma è considerato tale essendo a ridosso della fine dell'anno. Decidiamo di prendere una sola cabina per famiglia. I biglietti li acquistiamo direttamente presso il campeggio, così saltiamo anche la coda all'ingresso delle terme. Esse, in generale, sono aperte dalle 6:00 alle 18:00, ma oggi sono aperte fino alle 22:00 in occasione dell'imminente capodanno.
Alla fine di questa giornata piacevole trascorsa in relax, quando ormai è buio, decidiamo di tornare a
Deak Ferenc, per organizzare il nostro
cenone del 31.
A Budapest, in generale, ma in tutta l'Ungheria, non c'è la nostra tradizionale abitudine di trascorrere gli ultimi minuti dell'anno vecchio intorno alla tavola, mangiando panettone e stappando spumante dopo una sontuosa mangiata, ma si riduce tutto ad un semplice cena intorno alle 19,00-20,00, per poi andare nelle piazze o sul Ponte delle Catene per assistere allo spettacolo pirotecnico preparato per salutare il nuovo anno, come del resto, ormai, fanno tanti anche da noi, per cui tutti i nostri tentativi di prenotare un tavolo per l'indomani sera in tal senso, falliscono.
Una signora di origini italiane che gestisce un ristorante tipico ungherese, il
“ Nagy fa tal” in
Kingyo n. 4, nei pressi della
Vaci utca, la via dello shopping di Budapest, per intenderci, ci dice di presentarci la sera successiva intorno alle 20:00 ed aspettare che si liberino dei posti. Questo ci lascia pensare che a nostra volta dovremo essere veloci a mangiare per lasciare posto ad altri: ed il nostro cenone??!!
Del resto è l'unica ad accettarci dopo aver sentito il numero dei commensali: ben 16!! In tutti gli altri locali abbiamo visto tavoli composti per lo più da due massimo quattro persone, di modo, presumiamo, che ben presto esauriscano gli argomenti di conversazione e lascino spazio ad altri avventori.
La mattina del 31/12, decidiamo di visitare Buda. Scendiamo con la metro sempre a
Deak Ferenc e con l'autobus numero 16 la raggiungiamo.
Visitiamo il Castello o Palazzo Reale, la Chiesa di Mattia Corvino, dedicata alla Ss Maria Assunta (a pagamento: costo circa 6 €), il Bastione dei Pescatori con vista panoramica su Pest. Alle 13:00 assistiamo ad uno dei cambi della guardia presso il Palazzo Reale.
Con il numero 16 torniamo a Pest e ci dirigiamo verso il Parlamento. In questo periodo dell'anno non si può visitare all'interno, ma solo in primavera ed estate.
Dal Parlamento prendiamo il battello, che fa servizio di trasporto pubblico e facciamo un mini tour sul Danubio, bevendo
vin brulè a bordo.
Sbarcati, visitiamo, nelle immediate vicinanze, il luogo in cui vennero fucilati molti ebrei e gettati nel Danubio in fretta e furia, mentre stavano già arrivando i sovietici per liberare la città e dove a ricordo ci sono, rappresentate, le loro scarpe.
Ritorniamo ai camper per prepararci per la serata.
Alle 20,00, siamo davanti al ristorante scelto, puntuali, ma la signora ci dice che dovremo aspettare fino alle 22:30: e adesso?? Del resto, per le ragioni che spiegavo prima, se vogliamo la nostra cena, non abbiamo alternative: dobbiamo aspettare!
Entriamo intorno alle 22:40.
Devo dire che la Signora avendoci visto infreddoliti aspettare all'esterno, nonostante ci avesse detto di ritornare con calma, ci ha riscaldati con tisane, una grappa ungherese e addirittura fornendoci un paio di plaid.
Finalmente si cena a base di
gulash, salsicce ed altre prelibatezze ungheresi condite con la giusta quantità di paprika, il tutto accompagnato da suonatori di violino con tanto di vestito tipico, che, appena capito che eravamo italiani, intonano melodie nostrane, aspettandosi naturalmente ricompensa, che puntuale arriva.
Inevitabilmente, a quel punto, tra un piatto ed un altro, giunge la mezzanotte: abbiamo avuto il nostro cenone!!
All'ora “X” scattano inevitabili gli auguri, come solo noi italiani sappiamo fare. Apriamo panettoni e spumante rigorosamente portati da casa e ne offriamo ai camerieri ungheresi che accettano di buon grado, anche perché, oramai, sono andati via quasi tutti gli altri avventori.
Paghiamo il conto, l'equivalente in fiorini di circa 23 € procapite, e ci immergiamo nelle vie affollate di gente (tanti gli italiani!!) e festanti.
Ritorniamo ai camper. Il servizio di trasporto pubblico, in occasione dell'ultimo dell'anno, funziona 24 ore su 24, con la sua consueta efficienza, anche se la frequenza dei mezzi è ridotta rispetto alla normalità.
La mattina del 1/01 rimaniamo a letto fino a tardi. A pranzo mangiamo pizze fritte, rigorosamente preparate ed offerte dai nostri impareggiabili amici di Bari con l'aiuto di tutti.
Nel pomeriggio andiamo con la metro fino a Piazza degli Eroi. Adiacente c'è un lago trasformato in un'enorme pista di pattinaggio, affollatissima a quell'ora di gente.
C'è anche un castello costruito dagli Asburgo un paio di secoli fa.
Riprendiamo la metro e andiamo nel Quartiere Ebraico per un giro a piedi.
Ritorniamo a
Deak Ferenc per gli ultimi acquisti di
souvenir. Torniamo ai camper.
La mattina del 2/01, di buon ora, dopo aver saldato il conto del campeggio in fiorini, prelevati al bancomat, e fatto carico e scarico, ripartiamo alla volta dell'Italia, precisamente di San Vito di Cadore.
Arriviamo in serata e sostiamo nella sosta camper sul lago di Mosigo senza servizi con area picnic annessa
(GPS: N 46.469071 E 12.201784) comoda per la visita di San Vito e per le sue piste, a 11 km da Cortina, a cui è ben collegata con i servizi pubblici. Notte tranquilla.
La mattina del 3/01. dopo aver ammirato lo spettacolo dei monti che si tingono di rosa man mano che il sole li bacia, facciamo un giro in paese. Più tardi andiamo a Cortina per una visita di un paio d'ore. Torniamo a San Vito per gli ultimi acquisti di formaggi e salami locali, prendiamo una cioccolata calda in un bar e torniamo a cenare ai camper.
Il 4/01 ripartiamo per Foggia.
Anche questa è stata un'altra bella esperienza di viaggio, alla scoperta di altri usi e costumi, quante facce incontrate, quanti momenti spensierati lontani dallo stress e dalla routine quotidiana e in compagnia degli amici di sempre, un buon modo per salutare un anno che muore ed un'altro che nasce.
A tutti buoni chilometri, nella speranza che quanto riportato in questo diario possa essere di aiuto ad altri camperisti nella programmazione dei loro futuri viaggi.
Alla prossima!