Pubblicato:
19/08/2017 da
BobbyJames007
Periodo:
03/08/2011 - 20/08/2011
(17 giorni)
Non specificato
AGOSTO 2011
Mercoledì 03
Termino di lavorare alle h. 14,00, quindi a casa per le ultime faccende e via alle h. 16,30 parto da “Osnago”e vado da Nunzio. (Il camper era già pronto da ben 2 gg)
Alle h. 18,30 lasciamo “Concorezzo” direzione Svizzera.
Strada facendo sento la collega Lisa (che è in Hotel ed ha la possibilità di consultare internet) per informazioni in merito i costi di transito per la “Svizzera”; sia per la vignetta autostradale che per il San Gottardo. La collega mi dice che il tunnel del San Gottardo costa €46,40, mentre la vignetta €38,00 (mica male solo per attraversare la Svizzera ed entrare in Germania).
Si decide quindi di procedere per la statale. Impieghiamo ben 4 ore per percorrere 150 km. circa lungo le strade Svizzere. Bei paesaggi, ma non abbiamo 2 mesi di vacanze!
Ci fermiamo per una fugace cena e poi via verso il passo…e piove piove piove.
Ad “Airolo” ci fermiamo per la notte (ultimo paesino prima del tunnel del San Gottardo); dopo una serie di parcheggi riservati, ne troviamo uno stranamente vuoto, ampio, in piano e vicino alla stazione Ferroviaria; è proprio quello che fa per noi J ed essendo più di 6 ore che viaggiamo ( è la una del mattino) decidiamo di fermarci.
Km percorsi: 210
Giovedì 04
Delle voci mi svegliano .E' Nunzio che parla con qualcuno…ma non realizzo subito…ad un certo punto “toc toc toc” alla porta…un Militare ci esorta, con garbo ma fermezza militare, a lasciare immediatamente il parcheggio in quanto parcheggio militare svizzero! Ops…non ce n’eravamo accorti…eppure guardando con calma alla luce del sole c’era un cartello bello grande che nessuno di noi aveva notato la sera prima…ma eravamo cosi stanchi!
Comunque sia sono le h. 07,30 ed in pigiama con tutto il camper sotto sopra ovviamente ci spostiamo seduta stante e ci dirigiamo verso la Posta. Qui parcheggio postale/stazione facciamo colazione, Nunzio la spesa (in Svizzera mi sembra logico acquistare il Caffè Lavazza Oro e la Pasta Barilla!!! Lascio immaginare cosa ha speso!!! Oh Nunzio cosa combini?!)…Comunque sia lungo il suo shopping si ferma a chiedere info in merito a come e dove pagare il Tunnel del San Gottardo…..e cosa scopre…sembra che il tunnel sia gratuito. Vado in posta per informarmi meglio ed è proprio così! Quindi, dopo aver pensato alla cara ed “afferratissima collega aquila”, ed al tempo perso…..lo dico sempre io: se vuoi che un lavoro sia ben fatto, lo devi fare da te senza delegare J, paghiamo la vignetta per l’autostrada (€38,00 cad).
Alle h. 09,45 partiamo e ci dirigiamo verso “Schaffhausen” ….Il tunnel del San Gottardo, mi mette un po’ ansia, combinazione appena entri la radio aggancia la trasmissione automatica del Tunnel che ti avvisa quando e dove ci sono i buncher, le porte per l’emergenza e tutto questo in varie lingue…mi vennero in mente i campi di concentramento. Finalmente usciamo la lungo Tunnel che comunque ci ha permesso di guadagnare un bel po’ di tempo, ed a Nunzio viene l’idea di discendere un fiume li vicino…”la Mussa”. Chiaramente lasciamo la nostra strada delle cascate e via a cercare l’imbarco e sbarco di codesto fiume J. Fortunatamente incontriamo una squadra di tedeschi che scendevano un tratto di II° – III° grado di fiume, chiediamo info, ma prima di imbarcarci andiamo a vedere a monte il tratto di IV° – V°- VI° ed Impraticabile.
A Nunzio balena la voglia di scendere questi ultimi tratti, io lo ascolto come da Fido scudiero, lo lascio parlare, indica i passaggi obbligati, i salti, dove fare attenzione, la turbolenza dell’acqua, le morte obbligate da prendere ecc, ecc…ed alla fine (dopo una bella camminata di esplorazione) gli dico che se vuole gli faccio volentieri sicura, ma non mi sogno nemmeno di mettere il kayak in acqua, l’avrò deluso?!
Quindi ritorniamo sui nostri passi, riprendiamo i camper e ci spostiamo sul tratto di II° – III°, dove incontriamo di nuovo i tedeschi di prima. E per nostra fortuna direi proprio!
Poiché ci hanno fatto sbarcare prima del laghetto evitando lo sbarramento pericolosissimo, e dove la Lilli ci attendeva per il recupero. Sarebbe stato impossibile scavalcare la diga artificiale!
I tedeschi ci diedero quindi un passaggio verso il laghetto, ma strada facendo incrociammo la Lilli, la quale si rese conto che non avremmo mai potuto raggiungere il lago e stava appunto tornando indietro a cercarci. Grande Lilli J.
La Mussa è un fiume ondoso, con corrente a spinta veloce, acqua bella fredda, un campo slalom naturale a circa metà percorso, e la seguente spiegazione è merito di Nunzio:
Riporto quindi testuali parole:
Imbarco: Appena a Monte dell’abitato di Muotathal e 400m a valle dello sbarramento impraticabile di 6m seguito da altri sbarramenti più piccoli ( questo è il tratto di V°- VI° da me sopra indicato). L’imbarco si riconosce perché è un piccolo affluente che proviene da dx e dopo circa 100m si immette nella Nuota.
N 46° 58° 422’ - EO 08° 46. 668’
Sbarco: a Muota, a quota 564 m sul livello del mare, precisamente località Hesigens Muehlestuden
N 46° 59. 483’ - EO 08° 45. 311’
Attenzione perché dopo lo sbarco c’è uno sbarramento molto pericoloso; quindi non è possibile raggiungere il laghetto di Gruenenwald.
Distanza 7,6 km.
Torrente freddo in una bella valle aperta, discesa veloce con qualche rapida di III°. Per il resto discesa tranquilla di II°. 3 o 4 sono le rapide che presentano una difficoltà di III° riconoscibili dai grossi massi che emergono dall’acqua.
Fine Report di Nunzio.
Bella discesa, bella giornata, ed allo sbarco pausa pranzo, merenda…sono già le h. 15,30. Stendiamo l’attrezzatura, pranziamo, ci riposiamo e scopriamo che i servizi del ristorante vicino (ristorante chiuso) sono aperti. Questo significa: doccia, barba, lavaggio del bucato, e via così…ripartiamo quindi verso la nostra meta “Schaffhausen” ovviamente via autostrada…ormai abbiamo la vignetta.
Arriviamo alle famigerate “Cascate del Reno” verso le h. 18,30, la luce è ancora buona, e dopo aver trovato un parcheggio gratuito (dalle 18,00 alle 08,00 frei), ci addentriamo lungo la passeggiata che fa da cornice alle cascate stesse…che dire…semplicemente Meraviglioso vedere le cascate al tramonto ed a seguire con l’imbrunire che scattano in automatico gli effetti speciali di luce, non ha eguali!
Dopo esserci immersi in questa magica atmosfera, facciamo ritorno ai camper…la pancia comincia a brontolare,…ma prima ci spostiamo di 100m, poiché troviamo un parcheggio migliore…e qui finalmente si cena! Sono le h. 22,30, stanchi ma contenti della bella ed intensa giornata.
Km percorsi: 234
Venerdì 05
Alle h. 06,30 mi sveglio a causa del vociare vicino ai camper, ovviamente il pensiero corre al giorno precedente ed ai militari, ed invece no; alcuni operai stavano montando gli stand per il mercato J
Ormai sveglio, colazione e con Nunzio facciamo un po’ il punto della situazione Tour aggiornandolo…come dice lui “Vedimmo Facimmo”…più o meno scritto così...nel senso che il tuor era pianificato, ma a nostro piacimento lo andiamo a modificare cammin facendo (come il fiume disceso ieri).
Alle h. 08,30 partiamo e ci dirigiamo verso la sponda opposta delle cascate per poterle vedere da un'altra angolazione. Qui scopriamo un ampio parcheggio gratuito ed alberato con N camper in sosta. Bravi bravi J. Il percorso delle cascate è a pagamento (Franchi 5,00 - €4,40 ), ma essendo l’ufficio ancora chiuso, tutto il percorso è aperto ed i tornelli accessibili, quindi…si entra a sbaffo degli svizzeri J. Spettacolo!!!
Siamo proprio a ridosso delle cascate, un percorso ci porta proprio a toccarle con mano, qui le fotografie la fanno da padrona, anche se non renderanno la magnificenza del salto di ben 23 metri di altezza. Ritorniamo quindi sui nostri passi uscendo da dove siamo entrati e questa volta saltando i tornelli che nel frattempo avevano cominciato a lavorare.
Via, lasciamo la Svizzera per dirigersi verso“Germania Località Foresta Nera Der Scharzwald”.
Alla dogana veniamo bloccati per controllo documenti e non essendo ancora ricercati, dopo i vari controlli ci lasciano andare. Una volta in Germania, facciamo il pieno di carburante, la spesa al supermercato, carico di acqua, (in Germania i prezzi sono decisamente più ridotti rispetto Italia Francia e Svizzera), e ci dirigiamo verso il nostro obiettivo.
Attraversiamo la Foresta Nera percorrendo una bella strada asfaltata, ai margini della stessa c’è foresta ed ancora foresta nella quale si diramano una serie di sentieri in terra battuta. Guidiamo verso l’interno in direzione dei laghetti, il “Schluchsee” e qui ci si ferma per pranzo e riposino. Alle h. 16,00 partiamo per “Todtnau”, dove Vale, Nunzio ed io impegnamo ben 09,00 Euro per una vertiginosa discesa in Fun-Bob. Todtanau è decisamente un borgo ridente, ma il Fun-Bob non ha paragoni J. Ci spostiamo per raggiungere “il lago di Titisee”, c’è un violento temporale in aggiunta a delle strade chiuse per lavori, ma ciò nonostante arriviamo al parcheggio in riva al laghetto. Piove piove piove a dirotto, si riesce a fare nulla quindi decidiamo di spostarci a “Friburgo”. Qui troviamo parcheggio abbastanza in zona centrale, ma dopo poco ci tocca spostarci; un tizio stava prendendo nota dei numeri di targa…eravamo in parcheggio riservati ai condomini. Ci tocca spostarci e trovato uno adatto cena e pernotto.
Km percorsi: 180
Sabato 06
Sveglia, colazione ed alle h. 09,30 partenza.
Siamo a circa 600 metri dal centro, Nunzio ed io pensavamo di lasciare fermi i camper e raggiungere il centro a piedi e mettere Valeria in bici, ma giustamente Valeria fa notare il fatto che ci sono altri parcheggi vicino al centro, quindi visto che bisogna comunque pagare la sosta, tanto vale avvicinarsi. Come darle torto?!
Troviamo un parcheggio ad €1,60/h. vicino al centro storico. Investiamo ben €5 di parcheggio e via alla scoperta di Friburgo. Mi lancio con il mio “Tedesco” per chiedere info e mi compiaccio nel riuscire a capire, non tutto ma il contesto si.
Friburgo è proprio carina, un centro storico ampio e completamente pedonale. Nella piazza del Duomo (Gotico ovviamente) si estende un mercato locale, sono le h. 11,00 del mattino e qui Valeria ed io ci lanciamo su panino con wurstel cipolla e senape: Bonoooooo….
Fra le viuzze di Friburgo perdiamo Lilli e Valeria che sono più interessate ad entrare ed uscire dai negozi che girare, ma all’ora convenuta, le h. 13,00, ci si ritrova tutti ai camper.
Lasciamo la cittadella per la volta di “Colmar” in Alsazia (Francia). Nunzio ha appetito famelico, quindi il “Navigator Nunz Man” ci porta ad una cava e qui sosta pranzo e sistemazione mezzi. L’incredibile vuole anche pescare, si arma di canna, mitraglia ed altri mezzi,…..ma torna a testa bassa e senza pesci L. La sosta è molto lunga, e dopo circa 2 ore ripartiamo per Colmar.
Lasciamo quindi la Germania per addentrarci in Francia alla scoperta della nuova cittadina da visitare. “Colmar” è una tipica cittadina Alsazziana tra il Reno e le alture dei Vosgi. Trovato parcheggio in centro, e l’ufficio informazioni per la mappa cittadina, ci inoltriamo nella stessa. Le antiche case di legno e pietra ci colpiscono per le facciate riccamente decorate, e poi la cattedrale gotica e gli splendidi quartieri delle corporazioni medioevali come la piccola Venezia (dove sui canali pensavamo di montare un tavolino e fare cena J), i quartieri dei Tanneurs, i conciatori di pelle, i pescatori, ecc. Proprio una splendida bomboniera tutta da scoprire. Qui una crèpe alla cannella non poteva certo mancare.
Anche l’Incredibile fa acquisti: Un nuovo marsupio a tracolla…che trendy di uomo!
Dopo circa 2 ore e mezzo di visita inizia a piovere e cosi decidiamo di lasciare questa perla di angolo Alsazziano e dirigerci per “Strasburgo” la Capitale Europea del parlamento.
50 km a nord di Colmar ricca di canali ci appare proprio un bel posto. E’ quasi buio e troviamo parcheggio nell’area dell’Università, poco distante dal centro e nel fare manovra Bobby indietreggia così velocemente che i sensori non hanno il tempo di avvisare del paletto metallico e si sente “scrasch”!!!. Investito il paletto che delimita il marciapiede ed ovviamente rottura dei sensori, dei supporti, piegato i porta bici….Bisogna fare attenzione caro Bobby! Hai voluto i sensori, usali! Piove, piove, piove, ma decidiamo di visitare Strasburgo by night.
Lilli e Nunz hanno dei disaccordi cosi uomini da una parte e donne dall’altra…peccato!
Sotto la pioggia incalzante ci dirigiamo verso il centro, la cattedrale e strada facendo scopriamo piccoli e suggestivi angolini lungo i canali, tutti impreziositi da lucine che accompagnate dal riverbero dell’acqua ci appaiono ancora più interessanti …tutti da fotografare. Camminiamo verso la cattedrale, anch’essa ben illuminata e nel preparare le macchine fotografiche ….ecco che tutto si spegne; Nunz ed io ci guardiamo in faccia e dispiaciuti come pulcini bagnati (dopo poco lo saremmo stati veramente), ...ma come si suol dire, quando si chiude una porta, poco dopo si apre un portone…e cosi magicamente una soave e melodica musica classica inizia ad immergersi nell’aria e piano piano, a suon di musica, la cattedrale prende vita con luci e suoni che si accompagnano e si miscelano in uno spettacolo davvero singolare. Proprio a 100 metri da noi, fronte la cattedrale è iniziato lo spettacolo “suoni e luci”. Sotto gli ombrelli ci godiamo parte dello stesso ed il pensiero è rivolto alle donne, sperando che anch’esse abbiano la nostra stessa fortuna di essere al posto giusto al momento giusto.
Dopo un po’, lasciamo la piazza principale e ci inoltriamo per il centro fra viette e localini con giardini, brasserie, angoli pittoreschi. La pioggia incalza sempre più e finalmente troviamo uno stand che vende panini tutt’altro che freschi, con pietanze belle colorate….qui ci areniamo ed essendo tutto molto caro, nostro malgrado decidiamo di sfamarci ingurgitando uno di questi panini L. Nunzio un trancio di pizza che sembrava finta ed io una crèpe salata…ma il buono è tutto un’altra cosa; ce la siamo cavata con €8,50! La pioggia è comunque la protagonista indiscussa della serata, prima fitta fitta, poi a scrosci con vento forte, ed ora a carattere direi…dirompente con raffiche e sotto gli ombrelli ci dirigiamo ai camper. Arriviamo in condizioni pietose: acqua nelle scarpe, jeans marci, mutande bagnate, ombrelli traforati. Nunzio più fortunato aveva un ombrello gigante, io uno classico e decisi di sostituirlo con uno più grande appena arrivato a casa. E’ stata comunque una bella serata.
La pioggia è sempre più violenta da riuscire a far muovere i camper, mi cambio, una birra e vado sotto al caldo e morbido sacco a pelo; la pioggia funge da ninna nanna e piano piano Morfeo appare...
Km percorsi: 145
Domenica 07
Alle h. 07,30 la pioggia funge da sveglia, quindi colazione e verso le h. 09,00 tour di Strasburgo. Finalmente cessa di piovere e questo ci permette di goderci la città sotto un’ottica decisamente diversa. La cattedrale ha sempre un fascino maestoso, ma mai come la sera precedente, lungo i canali i battelli conducono i turisti alla scoperta della città fluviale, le viuzze pittoresche con case tipiche alsaziane come Colmar, angolini deliziosi, la piccola Parigi con canali che si intersecano fra loro, i ponti girevoli, le chiuse che permettono ai battelli di entrare nel cuore della città; è tutto proprio bellino, e si cammina…si cammina…si cammina. Ovviamente non potevamo farci mancare la sede del parlamento Europeo, visitina interna, foto di rito e via …lasciamo la Francia per ritornare in Germania e terminare il tour della Foresta Nera (lo stiamo facendo in senso orario). Il nostro obiettivo è ora “Gengenbach”, una pittoresca cittadina con un centro storico carinissimo e qui acquisto una buonissima fetta di torta ai frutti di bosco. Questa è la cittadina che si trasforma in calendario dell’avvento nei giorni di Natale. Visita ai giardini, agli animali e Nunz non si sente molto bene, fa ritorno ai camper…sarà la pizza di plastica di ieri?
Lasciamo il bellissimo borgo per un nuovo obiettivo “ Gutach”, cittadina che prende il nome dal famoso fiume il Gutach appunto. Questa è assolutamente da non perdere! Per soli €7,00 entriamo in una realtà remota, un museo all’aperto ci accoglie con tipiche case e fattorie della foresta nera di un tempo che fu. Alcune con tetti di paglia, altre di legno, costumi ed artigianato locali di un tempo, case del XVI secolo etc….un parco museo itinerante e vivo all’aperto. Siamo riamasti per circa 1 ora e mezzo, avremmo potuto restare di più ma alle h. 19,00 chiudono i battenti. E nonostante ciò Nunz ed io siamo rimasti chiusi all’interno e cercando un uscita uno dei guardiani ci ha un po’ indicando l’orario di chiusura…ma ci ha fatto uscire con garbo e fermezza tedesca J. L’Incredibile ancora non è in forma, sembra un cocker con le orecchie basse, non è da lui essere così mogio mogio, povero lui! Ci spostiamo in direzione “Triberg” , cuore della foresta nera, patria indiscussa degli orologi a cucù, e con le cascate più alte della Germania (160 m di altezza) Arriviamo verso le h. 20,30, cerchiamo parcheggio, quindi cena e pernotto.
Km percorsi: 94
Lunedì 08
Oggi Triberg: sveglia sotto l’acqua, che per fortuna smette, lasciamo i camper al posteggio per ben 06,00 Euro ed iniziamo con il tour. Prima tappa ufficio informazioni, quindi le cascate, il museo della foresta nera, a seguire negozi, la casa del cucu più grande del mondo e spesa al supermercato. Le cascate sono molto turistiche, non ci impressionano come quelle del Reno, un dedalo di piattaforme e percorsi si intrecciamo lungo le stesse. Gli scoiattoli sono i principali abitanti, ma non siamo fortunati nel vederli; il museo anch’esso merita! All’interno c’è un bar dove ho gustato la famosa Torta della Foresta Nera la “Schwarzwaeldekirck torte”...
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