Pubblicato:
24/07/2013 da
burtul
Periodo:
15/07/2013 - 20/07/2013
(5 giorni)
Non specificato
Con alle spalle la torrida vacanza a Lignano presso il consigliatissimo "Pino Mare", fra l'allegro frastuono dei nipoti vado a cercare un pò di refrigerio fra i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti, per un viaggio comunque sconsigliabile a chi non ama le curve e soffre di vertigini.
Dovendo viaggiare su otto ruote il MIO (agente viaggi, nonchè autista e navigatore) mi fissa i tre pernottamenti a Moveno (camping al lago ), Sexten (Park Caravan), San Martino (Sass Maor) strutture con servizi adeguati alle mie esigenze.
Mettiamo in moto per Molveno, ragiungibile via autostrada Brennero poi Val di Non, oppure via Gardesana, preferiamo la più corta attraverso la val sabbia Lago d'Idro, poi su dalle Terme di Comano verso i vertigionosi strapionbi di San Lorenzo dove poi d'incanto ti appare il tranquillo Lago di Molveno incastonato nello sfondo delle rosee cime del Brenta, per me una vista famigliare, dove annualmente passo a salutare chi c'è e anche chi non c'è più.
Ritemprati sulla immensa spiaggia verde con accesso privato dal camping, ripartiamo il giorno seguente verso la Val di Non per entrare sulla Brennero a San Michele, uscita Bressanone. Percorriamo l'obbligata e trafficatissima Val Pusteria, nonchè Pustertal fino Lienz in Austria, già le cime delle dolomiti di Sesto fanno da scenario a San Candido, si sale fino Sexten e prima del passo Monte Croce di Comelico raggiungiamo il Caravan Park Sexsten. Siamo immediatamente accompagnati in piazzola e in pochi minuti, già in giro ad ammirare i picchi dolomitici di cima undici e curiosando, qua e la, notiamo subito che se cerchi (ambiente, ospitalità, organizzazione con l'aggiunta di servizi da hotel cinque stelle) qui lo trovi.
Dopo due giorni lasciamo a malincuore questo paradiso e di buon ora ritornando giù in Val Pusteria, raggiungiamo Cortina, (nulla da aggiungere) comodamente da Dobbiaco.
Il viaggio ci impone di continuare verso il Passo Falzarego, ora per me è tutto nuovo per una strada mai percorsa, giù dal passo sarebbe d'obbligo salire verso il Pordoi, preferiamo scendere tranquillamente ad Alleghe per risalire verso il passo Pellegrino verso Moena, ma come sempre andando alla ricerca di novità e saliamo per il passo Valles, poco frequentato fra una natura incontaminata e alpeggi sterminati.
Scendendo verso Paneveggio mi trovo quasi sbarrata la già stretta strada da un cantiere non segnalato in un punto dove devi solo proseguire e tornare indietro è impossibile, con un poco di apprensione passiamo calcolando i millimetri laterali con l'aiuto degli icreduli operai.
Con tali esperienze, ora il Rolle è solo una formalità, scendiamo a San Martino dove gentilmente Mina ci aspetta per farci entrare fuori limite di orario al Sass Maor. Una struttura ospitale con l'indispensabile, occupatata per lo più da stanziali, ma che offre sempre posto per visitatore ed escursionisti giornalieri.
La vista dal campeggio ti togle il fiato spaziando dal Cimon della Pala 3184, cima Rosetta 2743, e funivia annessa, Pala di San Martino 2982, e la giù Sass Maor con i suoi 2812.
Salutiamo le pale la mattina seguente e ci dirigiamo verso Vicenza passando da Bassano poi verso Brescia con uscita imprevista a Peschiera per un gran fianle a Valeggio sul Mincio, dove a Borghetto trovi da sederti con pancia sotto il tavolo.
Un giro un poco faticoso ma piacevolmente da rifare.
Mariateresa