Pubblicato:
02/01/2012 da
ciako
Periodo:
01/06/2011 - 30/09/2011
(121 giorni)
Non specificato
LA MIA FRANCIA
TRA AQUITAINE E POITOU-CHARENTES
Questo, come i prossimi che scriverò, non è un diario di viaggio, ma una serie di indicazioni per chi volesse ripercorrere queste stesse strade. Di molte località non ho foto perché da qualche anno non ne faccio più, le ultime risalgono al periodo pre-digitale, quelle che vedete sono prese in prestito dai miei amici francesi. Porto dentro di me i ricordi e negli occhi quello che vedo, ma ognuno di noi “sente e vede” a modo suo perciò cercherò, per quanto possibile di non influenzare nessuno (un diario con una visita completamente programmata vi toglierebbe il piacere dell’organizzazione, delle varianti personali, e vi condurrebbe inevitabilmente ad un mero viaggio organizzato che potete fare standovene tranquillamente seduti su un pullman) e poi nessun camperista è così sprovveduto da non sapersi organizzare un percorso.
A parte il tragitto di avvicinamento alla meta, personalmente faccio spostamenti brevi, mi piace gustare appieno quello che ho intorno e l’aria che respiro..
Come raggiungere questi luoghi.
Esistono diverse possibilità, a seconda del luogo di partenza:
- attraverso Ventimiglia percorrendo tutta la Francia del sud. Questo itinerario obbliga in qualche modo a percorrere il primo lungo tratto (almeno fino a Narbonne) in autostrada con costi un po’ proibitivi. Qui non sempre è agevole e conveniente entrare e uscire dall’autostrada, in più lungo le statali avete un gran numero di luoghi interessanti da vedere. Ne tratterò quando parlerò della Francia del sud.
- attraverso il Colle della Maddalena, con arrivavo al lago di Serre-Poncon e da lì passando per Sisteron ci si ricongiunge al percorso precedente.
- attraverso il Colle del Monginevro e Briancon per arrivare sempre a Sisteron e stesso itinerario precedente.
- attraverso il valico del Frejus: comodo ma costoso all’inverosimile.
- attraverso il Lago del Moncenisio, spettacolare ma percorribile solo in estate.
- attraverso l’altrettanto costoso Tunnel del Monte Bianco, in estate si arriva a Chambery passando da Albertville, in inverno con l’autostrada.
Se qualche collega non ha il tempo per programmarsi un percorso alternativo diverso da tutti questi, posso aiutarlo separatamente, ma per non annoiare tutti dilungandomi in pagine e pagine di indicazioni stradali, scelgo di descrivere un po’ di più il percorso più corto, attraverso il Moncenisio che si incrocia presto con quello del Frejus e quello del Monte Bianco.
Dato che tutti sapete raggiungere Susa di lì inizierò.
E’ consigliabile per chi arriva da lontano raggiungere Susa nel tardo pomeriggio, attraverso l’autostrada o la statale. Se volete fare una veloce visita alla cittadina con sosta notturna, arrivate nel primo pomeriggio. Esiste la possibilità di sosta prima di entrare in città, in un parcheggio a sx (lo riconoscete facilmente: c’è sempre qualche mezzo di camperisti locali), oppure sulla piazza centrale, abbastanza tollerato perché la stessa è molto grande. Personalmente, per la notte, consiglio di fare ancora pochi km e arrivare fino al lago, la strada è comoda e, seppure con molti tornanti, scorrevole.
Il contesto in cui sosterete non ha paragone.
Superata la vecchia dogana a sx e un ristorante sulla dx, per la sosta al lago le alternative sono due: il parcheggio davanti alla Chiesa, un po’ illuminato, comodo perché vicino alle uniche tre case dove troverete bar e vendita di prodotti locali, nonché delle prime ineguagliabili baguette. Se apprezzate una sosta un po’ più appartata potete fare ancora un km e scendere nel piazzale, non illuminato, dove anni fa c’era la scuola di vela/surf/canoa. Qui, orientati con il muso verso il lago, lo spettacolo è superbo e godrete di una notte di riposo eccezionale (riscaldamento acceso in ogni stagione).
Per l’acquisto di formaggi locali, lungo la stradina che porta a questo piazzale, un margaro ha qualcosa ma quando la statale lascia il lago, troverete le indicazioni di un produttore locale con buona scelta: sono tutti buoni ma chiedete prima il costo, vi aiuterà a decidere la quantità da acquistare.
Per chi non vuole dormire al “fresco”, continuando la stessa statale si arriva a Lanslebourg (la discesa è lunga, ricordarsi di usare il freno motore per non affaticare inutilmente i freni); troverete sempre compagnia, entrando in paese, dopo il ponte a dx .
La prima cittadina che incontrate è Modane, un po’ caotica nelle ore di punta, bella e animata di sera. Uscendo dal paese, sulla strada principale verso Chambery, al supermercato con annesso distributore, fate il pieno: è uno di quelli più economici che troverete lungo il tragitto.
A questo punto potete scegliere se imboccare l’autostrada, scorrevolissima ma costosetta. Io consiglio sempre la statale anche se meno scorrevole per due motivi: potete decidere di sostare dove e quando volete, e avete ampie possibilità di rendere il viaggio meno monotono.
Se viaggiate lentamente, lungo il tragitto ognuno troverà qualcosa che reputa interessante da vedere; senza voglio dilungarmi, uno tra tutti, ricordate che a Saint Jean de Maurienne c’è la sede della Opinel con il suo Museo, dove un titolare molto cordiale vi accompagnerà alla scoperta della storia della sua “coutellerie”. In questo paese avete ottime possibilità di rifornimenti alimentari in diversi supermercati ma anche discount: ottimi i formaggi di capra (da consumare velocemente altrimenti il frigo vi dichiara guerra). Buono anche il prezzo del gasolio, cercate il distributore giusto.
Naturalmente sulla tutta la statale trovate le classiche aree pic-nic per le soste più svariate. Per la notte, ottima l’area di sosta di Aiguebelle, bella comoda e gratuita.
A Chambery, se non si è percorso l’autostrada, si entra dalla Route National, con un minimo di attenzione, seguendo la segnaletica si attraversa la città da sud a nord in direzione Lyon su una buona superstrada. La stessa su cui si continua se si è percorso l’autostrada.
A malincuore, perché ci sono ancora posti bellissimi da vedere in mezzo a queste montagne (uno tra tutti il Lago di Aiguebelette), consiglio l’autostrada per Lyon, almeno fino a La Tour du Pin, poi ognuno può scegliere come arrivare alla superstrada (gratuita) che porta a S. Etienne, in base al tempo a disposizione e alla voglia di passare di paese in paese. Un consiglio: la superstrada, forse proprio perché gratuita, è frequentatissima, per percorrerla scegliere le ore non di punta o meglio ancora a notte fonda perché già al mattino presto è trafficatissima.
Sconsiglio un po’ di raggiungere Feurs attraversando Lyon, il tratto successivo è tutto in mezzo alle montagne, con strade molto tortuose.
Dopo S. Etienne potete continuare con l’autostrada fino Clermond Ferrand, oppure prendere l’uscita dell’aeroporto per continuare sulla statale fino a Feurs. Da Feurs a Noiretable il percorso può sembrare lungo ma si snoda in mezzo a zone super-rilassanti. Stesso discorso per il tratto Noiretable–Thiers con la prerogativa di una visita a quest’ultima, dove le “coutellerie” (famosi coltelli con il marchio dell’ombrello) sono la tradizione e il vanto di quasi tutte le famiglie. Vale una visita alla città alta anche se non esistono spazi destinati alla sosta; se non trovate altro, nella parte bassa della città c’è un supermercato dove è tollerata la sosta.
Thiers – Clermond sempre su statale è abbastanza veloce.
Per attraversare Clermond decidere se da sud o da nord. Entrambe le scelte portano in seguito sulle stesse strade. Io consiglio a Lempedes di prendere la parte finale dell’autostrada, ormai gratuita e seguire, in città, le indicazioni per Orcines e Le Puy de Dome.
Ora siete nella zona dei vulcani; prima di arrivare ad Orcines avete due opzioni:
- a dx per Pontigibaud e l’autostrada passando per i parchi dei vulcani (suggestivo Vulcania)
- a sx per Rochefort-Montagne passando per il famoso Puy de Dome (da vedere con una breve deviazione). Percorso come al solito un po’ più travagliato ma sicuramente più appagante.
In entrambi i casi, consiglio comunque, per le zone da attraversare, di ritornare sulla statale prima di Bourg-Lastic; di lì in poi la sequenza è di colline meravigliose e piccoli paesi da assaporare non solo in modo platonico. Per vostra info, quest’anno nei boschi intorno a Bourg-Lastic, in un solo giorno, ho raccolto una quantità sproporzionata di saporiti porcini; se non è stagione potete acquistarli secchi in paese e in molte case lungo la strada.
Non sto a farvi l’elenco dei paesi che attraversate, se fate attenzione in ognuno troverete qualcosa di interessante da vedere. Fermatevi, se volete, un po ‘ a Tulle, incastonata in un fondo valle che la rende unica. Più avanti fermatevi obbligatoriamente a Terrason-La Villedieu: l’area di sosta è un po’ decentrata oltre il paese, io mi fermo spesso fuori stagione, nella piazzetta centrale, per via del meraviglioso ricordo della prima visita. Per non disturbare il mio riposo, l’inserviente che annaffiava le aiuole, ha preferito attendere il mio risveglio per bagnare quelle vicino al camper: da non crederci, ma succede anche questo.
Terrason è una cittadina moderna dal lato nord, medievale dall’altra parte, con il fiume che le separa e un lungo ponte a schiena d’asino che le congiunge. Vale la sosta sia di giorno che di sera. Se sostate per la notte nella capiente area/parcheggio, attenzione a non rimanere nella zona adibita ai camion, potrebbero disturbare il vostro sonno.
La statale continua più o meno a costeggiare l’autostrada; prima di arrivare a Perigueux la incrociate, conviene farne un tratto (è anche gratuita), fino a Le Roudier; in questo modo si evita di andare fino a Perigueux. Ora il paesaggio è più pianeggiante, distese a perdita d’occhio di vigneti e soventi inviti per fermarvi a degustare i vini.
Solita sequela di paesi più o meno grandi in cui a guardare bene ci si dovrebbe fermare in ognuno, fino alla grande Libourne. Ancora pochi km e arrivate alla circonvallazione di Bordeaux da imboccare in direzione sud, poco scorrevole nelle ore di punta ma molto conveniente se non si deve visitare la città.
L’uscita 15 vi immette nella superstrada per Arcachon, Bayonne e la Spagna. Dopo circa 40 km si divide ancora: a sx continua verso sud, mentre a dx verso il bacino di Arcachon, nostra prima meta. Ancora pochissimo e l’uscita 3 vi porta a Le Teich; prima di arrivare nel minuscolo paese incontrate un supermercato con annesso distributore e gasolio a buon prezzo, conviene approfittarne.