Pubblicato:
05/08/2005 da
chianti doc
Periodo:
05/08/2005 - 28/08/2005
(23 giorni)
Non specificato
SCOZIA E INGHILTERRA
ESTATE 2005
riassunto generale
Anche se il percorso comincia da Lucca, il vero viaggio inizia dal Col du Moncenis. Il primo pernottamento sul passo è di una poesia indimenticabile: cielo stellato, chiazze di neve che nella luce incerta del crepuscolo sembrano fosforescenti, campanacci delle mucche che tornano dal pascolo e tanta pace intorno. La frescura della sera dopo tanto caldo della pianura ritempra anche lo spirito. Pronti per l’inizio delle ferie la mattina successiva ci buttiamo di nuovo nella pianura francese. I propositi di percorrere solo strade statali svaniscono presto: ingorghi dovunque, anche i francesi vanno in ferie. Via autostrada arriviamo a Calais nella tardissima serata. La sistemazione nel grande parcheggio dei traghetti è dignitosa. L’imbarco della mattina dopo è rapido così come la traversata della Manica. Le bianche scogliere di Dover sono illuminate dal sole appena sorto sopra l’orizzonte. L’impatto con la guida a sinistra in Inghilterra è presto assorbito a causa dell’incanalamento quasi obbligatorio sull’autostrada. Molti i cartelli, anche in italiano, che ripetono di guidare a sinistra. Imbocchiamo il tunnel che passa sotto il Tamigi spinti dalla corrente del traffico veloce ma ordinato e nel pomeriggio raggiungiamo la cittadina di Durham. Sistemazione tranquilla al parcheggio della stazione ferroviaria e poi visita al centro storico e al castello di Guglielmo il Conquistatore. Imponente e spettacolare anche la grande cattedrale gotica sistemata, come il castello, nella parte più alta del borgo. Molta gioventù in giro in quanto la città è sede di antica Università; tanti ubriachi, anche ragazzi, per il fatto che oggi è domenica, ma questo non toglie il fascino all’ambiente un po’ “datato” della cittadina con le sue vecchie botteghe, le case a graticcio, i lampioni a luce fioca che si riflettono sul selciato lucido dei vicoli. Di buona mattina oltrepassiamo Corbridge dirigendo verso ovest per vedere il Vallo di Adriano. A Chollerford è d’obbligo una sosta per ammirare il piccolo museo e gli scavi archeologici che mettono in luce i resti di una antica guarnigione romana. Lungo questa via che taglia orizzontalmente l’Inghilterra si notano altri fortilizi disposti a proteggere la “civiltà” dai barbari del nord. A Carlisle prendiamo la litoranea del Solway Firth e passando da Dumfries raggiungiamo il Caerlaverock Castle: sito affascinante dove i ruderi di un antico castello, immerso in una poetica campagna inglese, fanno bella mostra di se nella luce calda del tramonto. Si accede alla parte rimasta in piedi tramite un vecchio ponte levatoio che scavalca il fossato pieno d’acqua. I corvi che rientrano dalla pastura danno l’ultimo tocco a questa immagine da calendario. Ottima la sosta notturna nel vicino borgo di Glencaple, al porticciolo sull’estuario del fiume Nith. La mattina successiva iniziamo il deciso percorso verso nord in direzione di Glasgow, ma poco prima della città deviamo su New Lanarc per andare a vedere l’antico opificio ottocentesco, creato da Owens, filantropo proprietario che intorno alle fabbriche organizzò a proprie spese il borgo con le abitazioni dei lavoranti, il presidio medico, lo spaccio alimentare, la scuola per i bambini. Molto interessante la visita e l’annesso spaccio aziendale dove finalmente riusciamo ad acquistare qualcosa a prezzi abbordabili. Riprendiamo il viaggio, ma nel caos del ring di Glasgow ci perdiamo più volte, arriviamo comunque fino al lago Loch Lomond, famoso per le sue attrattive di tipo turistico. Interessante il borgo di Balloch con il porticciolo turistico ed il castello corredato del suo bel parco pubblico in bella posizione, visitabile gratuitamente. Per il pernottamento andiamo fino a Inveruglas, borgo di quattro case ed un ufficio turistico con parcheggio che ci permette di passare la notte in riva al lago. Anche a Tarbet ci sono parcheggi adatti alla sosta camper, in bella posizione, tranquilli e a pagamento. Ci inerpichiamo fino al passo di Rest and Thankful a quota
L’isola di Skye è la prossima meta; oltrepassiamo il ponte di Kyle of Lochalsh percorrendo la single-track che costeggia il lato orientale dell’isola. L’assenza di traffico ci permette di gustare appieno il paesaggio intorno alle pendici dello Storr per ammirare l’Old Man of Storr, una guglia di roccia perfettamente verticale che si alza dal paesaggio come un dente isolato. Poco più avanti altro monumento naturale, il Kilt Rock, cascata che si getta in mare da una notevole altezza infrangendosi sulla scogliera costituita da alti colonnati basaltici di forma prismatica. Il punto più a nord dell’isola è dominato dai ruderi del Duntulm Castle, che controllano il mare aperto. Il museo del lavoro contadino Skye Croft Museum offre un buon parcheggio per girovagare tra le diverse costruzioni in pietra dove sono raccolti moltissimi attrezzi agricoli e ricostruzioni ambientali di come era la vita dei contadini qualche anno fa. Continuiamo il periplo dell’isola passando da Uig arrivando a Dunvegan Castle. Il pesante restauro delude le aspettative, ma la parte ambientale del giardino merita una visita. La single-track arriva fino alla sommità del promontorio del Loch Dunvegan dove finalmente vediamo un notevole branco di foche che si grogiolano al sole del tramonto distese su uno scoglio a poche metri da riva. Ci sistemiamo per la notte nel minuscolo parcheggio della chiesina all’estremità sud di Dunvegan. Tutti gli altri bei parcheggi, deserti, sono no-overnight. Lasciamo l’isola di Skye e subito dopo il ponte di Kyle prendiamo la single-track che costeggia il Loch Carron. Strada molto stretta e assai trafficata, ma immersa in un paesaggio boscoso da favola. Il piccolo borgo di Plockton merita una visita per il suo porticciolo, per le case basse disposte ad arco sulla baia e per la vegetazione sub tropicale dei suoi giardini a dimostrazione che il clima in questo luogo è particolarmente mite. A Charlestown, piccolo borgo di pescatori, vicino a Gairloch, applaudiamo alle evoluzione di alcune foche che sguazzano nell’acqua in cima al moletto di attracco. Ullapol ci accoglie con una leggera pioggerella che non impedisce però di fare una visita al centro dove gustiamo un’ottimo pesce alla friggitoria del porto. Pernottiamo nella piazza principale sotto i cartelli no-overnight perché il campeggio cittadino è pieno e rumoroso. Il percorso si svolge ancora decisamente verso nord sull’unica strada del paese. Una fermata la merita senz’altro il rudere solitario di Ardvreck Castle, adagiato sullo sperone erboso proteso sul Loch Assynt. Con la pioggia i famigerati midges danno qualche fastidio, ma basta rialzare il bavero e proteggersi il viso con la retina apposita e il gioco è fatto. Quando arriviamo a Durness il cielo è di nuovo splendente e i moscerini sono spariti. Prendiamo posizione nel campeggio della cittadina ubicato in posizione splendida: alto sulla costa erbosa e pianeggiante, domina il mare e la spiaggia dorata in basso. La temperatura dell’acqua non è gelida, anzi, permette una piacevole passeggiata con il mare tra le dita dei piedi. Il cielo azzurro e limpido, il mare turchese e trasparente, la sabbia calda e dorata, sembra un paesaggio tropicale. Tale impressione è assaporabile fino al tramonto poi, dopo, ci si accorge della latitudine. Con una breve passeggiata arriviamo fino alle Smoo Cave, specie di grotte a livello del mare collegate con il pianoro soprastante da una lunga scalinata naturale. All’interno alcune sorgenti di acqua dolce formano piccoli laghi visitabili con un apposita imbarcazione manovrata da personale predisposto allo scopo. La volta della cava presenta un’apertura che lascia intravedere la luce del sole. Sono state abitate fino a epoche recenti. Sono le 22,30 quando rientriamo al campeggio, ma ancora non è notte !. Notte calda con cielo stellato. Costeggiando il Loch Eriboll non possiamo fare a meno di paragonare il paesaggio a quello di un paese tropicale con le sue spiagge bianchissime e un’acqua turchese dalle mille sfumature. Molto bella la foce del fiume Kyle of Tongue che si apre al mare con isolette di sabbia candida di sapore caraibico. Il faro di Strathy Point è come la prua di una nave che sta per solcare l’oceano e le foche in basso giocano a rincorrersi nell’acqua. Proseguiamo adesso verso est sulla single-track ormai familiare, fino a Thurso dove facciamo rifornimento alimentare (pasta e olio italiano) e subendo un vero salasso per il gasolio che costa più della benzina. Quindi deviamo verso Dunnet Head per vedere le foche e i puffin (Pulcinella di Mare) decantati da tutte le guide inglesi. Non vediamo ne le une ne gli altri,
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Diario giornaliero
ESTATE 2005
Componenti: Mauro, Patrizia, Guglielmo e Tito (il gatto); Laika Creos 3002 Iveco 35 c17
Paolo, Daniela; Laika Ecovip 2i Ducato 18 JTD
Federico, Lucia, Francesco e Kely; Granduca 62, Ducato 18 TD
Totale km 7065
5 ago ven
Partenza da Lucca alle 17,00. Autostrada Genova, Alessandria, Torino fino a Susa. Uscita dall’autostrada per arrampicarsi sulla Statale 25 del Col du Moncenis. Arriviamo al passo quando sono ormai le 22; l’aria torrida della pianura ha lasciato il posto a quella frizzante dell’alta montagna (
P al passo del Col du Moncenis in compagnia di altri camper. Parcheggio asfaltato in leggera pendenza ma con vista spettacolare sul lago e sulle montagne innevate. Illuminato e fornito di acqua sorgiva potabile.
Tempo bello per tutto il giorno; notte stellata.
Km 480
6 ago sab
Sveglia alle 6,30, ma le operazioni di preparazione sono lunghe e non riusciamo a partire prima delle 8,30. Discesa veloce verso valle. Prima tappa al paesino francese di Lanslebuorg per rifornimento di gasolio. Oltrepassiamo Modane percorrendo
P a Calais al parcheggio dei traghetti al porto.
Tempo bello tutto il giorno e anche la sera. La temperatura a questa latitudine è più gradevole.
Parcheggio asfaltato, illuminato, recintato e gratuito.
Km 940
7 ago dom
Ore 5,30 formalità per l’imbarco abbastanza semplici. Al cancello di ingresso della zona imbarco conoscono la nostra prenotazione e ci danno un congegno elettronico per la lettura del microchip innestato nel collo del nostro gatto (così prevedono le formalità per l’importazione di animali domestici predisposte sei mesi prima). Imbarchiamo alle 6,40 e sbarchiamo a Dover alle 8,00 precise. L’alba sul mare è bellissima e quando il sole infuocato esce fuori dal mare illumina prepotentemente le “bianche scogliere”. Il timore della guida a sinistra svanisce presto perché si è incanalati subito e obbligatoriamente sulla corsia opposta; senza possibilità di fermarci per compattare il gruppo entriamo in autostrada direzione London. Ripetutamente i cartelli ricordano, anche in italiano, di guidare a sinistra. Al primo service ci fermiamo per confrontare i primi approcci con la guida “al contrario”. Superiamo agevolmente Londra, imbucando a forte velocità, come fanno tutti, il tunnel che passa sotto il Tamigi.
Consumiamo il primo pranzo in una bella piazzola erbosa di una stazione di servizio, sulla A1, con centro commerciale annesso e confrontiamo così i prezzi dei prodotti. Tutto molto caro, compreso il primo pieno di gasolio (£ 0,959) che, per inciso, costa più della benzina. Arriviamo a Durham alle 18. Troviamo parcheggio alla stazione ferroviaria, facendo il biglietto parking al botteghino del capostazione (£.4,50/24 ore). Ceniamo in un silenzio abbastanza strano per essere a pochi metri dalle rotaie: sembra che i treni corrano su un cuscinetto d’aria senza il classico sferragliare a cui siamo abituati. Dopo cena facciamo una bella passeggiata in centro (semideserto). Immersi nel fascino della penombra percorriamo i vicoli selciati che fanno da cornice a facciate a graticcio e vetrine un po’ datate. Molto suggestivo il Castello di Guglielmo il Conquistatore, che domina dall’alto la cittadina. Nella stessa piazza, illuminata sapientemente da riflettori a luce calda, si erge imponente la cattedrale gotica. Nel tornare ai camper, siamo ormai ad ora tarda, vediamo molti ubriachi in giro, specialmente giovani, ragazzi e ragazze, con bottiglie di birra lasciate un po’ ovunque.
P a Durham nel piccolo parcheggio della stazione. A pagamento, illuminato e tranquillo.
Temperatura piacevole (24/25 gradi), tempo sereno.
Km 560
8 ago lun
Torniamo a visitare il centro di Durham con la luce diurna. Adesso è piena di gente, soprattutto giovani e i negozi sono allegri e vivi. La cittadina è sede di una famosa università. Visitiamo anche l’interno della cattedrale gotica impreziosita da un enorme rosone invetriato sulla facciata; la navata centrale è sostenuta da enormi colonne scolpite a motivi geometrici: queste decorazioni si sviluppano a spirale avvolgendone tutta la superficie cilindrica. Partiamo in direzione ovest procedendo sulla A691 e poi A68 fino a Corbridge dove ci immettiamo sulla secondaria B6318, parallela al Vallo di Adriano che è visibile a tratti, fino a Chollerford dove ci fermiamo per ammirare il lavoro fatto dalle guarnigioni romane più di duemila anni fa. Comodo il parcheggio gratuito del museo il quale raccoglie reperti archeologici importanti. Nella grande area recintata ci sono gli scavi che mettono in luce parte del fortilizio della guarnigione, nei quali si legge ancora l’uso che ne facevano le genti (gabinetti, ambienti termali ed altro). Proseguiamo verso ovest ammirando altri fortilizi importanti lungo questa strada che prima di Carlisle lasciamo per
P a Glencaple nel parcheggio libero del porticciolo. Gratuito, fondo in brecciolino, illuminato e tranquillo. Temperatura piacevole; tempo soleggiato per tutto il giorno.
Km 230
9 ago mar
Sveglia alle 8 e partenza alle 10 dopo le operazioni di toilette. Prendiamo
P a Inveruglas. Parcheggio con fondo asfaltato, illuminato, gratuito e senza divieti notturni. Temperatura piacevole. Tempo buono per tutto il giorno.
Km 260
10 ago mer
Abbiamo dormito molto bene e questo comporta una partenza abbastanza ritardata, infatti mettiamo in moto alle 10,30 e tornando indietro di poche miglia, a Tarbet prendiamo
P a Eilean Donan Castle. Parcheggio asfaltato con cartello “no overnight”. Temperatura piacevole con tempo buono tutto il giorno.
Km 240
11 ago gio
E’ cominciato a piovere alle 7, ma alle 9,30 quando partiamo per l’isola di Skye il tempo è di nuovo accettabile. Passiamo il ponte di Kyle of Lochals (gratuito) e ci fermiamo a Braadford per fare rifornimento di gasolio e generi alimentari al piccolo emporio: ottimo il salmone a tranci e la carne. Compriamo le retine anti-moss, anche se per ora non ne abbiamo visti. Proseguiamo fino a Portree dove parcheggiamo senza problemi e facciamo un giro per questa bella cittadina affacciata sul fiordo. Nel porticciolo sono attraccati molti pescherecci con nugoli di gabbiani che volteggiano sopra; le case allineate lungo la banchina hanno le facciate diversamente colorate le une dalle altre creando un bel colpo di colore mediterraneo. Subito fuori dal villaggio la strada diventa una single-track, ma la velocità e il numero dei mezzi che incontriamo è talmente basso che abbiamo modo di ammirare tranquillamente i magnifici paesaggi sul mare. Ci fermiamo per il pranzo ai piedi del Old Man of Storrs, un pinnacolo di roccia verticale dritto come un fuso. Il rumore di un ruscello con la sua bella cascatella ci accompagna per tutto il pranzo. Passeggiare su questi pascoli erbosi da l’impressione di calpestare un tappeto di lana foltissimo e morbido tanto il terreno torboso è elastico sotto le suole. Proseguiamo verso nord fino alla cascata sul mare di Kilt Rock. Spettacolare: una discreta massa d’acqua si getta dall’alta scogliera, verticalmente in mare, ma la spettacolarità è data anche dal colonnato basaltico di cui è costituita la roccia. Grandi colonne esagonali, nere e dritte a formare tante canne d’organo dalla sommità delle quali esce questo vortice d’acqua che cadendo si trasforma in tante piccole gocce. Ci spostiamo ancora avanti fin sulla punta estrema dell’isola andando a visitare i ruderi del Duntulm Castle . Meraviglioso il paesaggio sferzato dal vento sul promontorio proteso in mare. Subito dopo, una nuova sosta per un piccolo museo del lavoro contadino, il Skye Croft Museum, organizzato in alcuni vecchi manufatti in pietra, con tetto di paglia, dove sono raccolti attrezzi agricoli, arnesi per il fabbro, il ciabattino ed altro ancora, comprese vecchie foto del villaggio ed i suoi abitanti. Proseguiamo ancora tra single-track e strada normale oltrepassando Uig fino a Dunvegan Castle. Questo castello riserva una delusione perché sembra restaurato pesantemente. I muri esterni sono coperti da un intonaco grigio uniforme che toglie tutto il fascino al maniero. Molto bello invece il giardino a corredo, assai curato e valorizzato. Non visitiamo l’interno. Proseguiamo invece l’angusta via in direzione nord verso il promontorio dove con grande sorpresa vediamo per la prima volta le foche in mare. Alcune si rincorrono in acqua, altre sono stese sugli scogli e abbaiano come i cani. I famosi moss ci tartassano. Torniamo indietro oltrepassando Dunvegan dove troviamo solo cartelli no over-night. Troviamo parcheggio per la notte presso la chiesetta alla fine dell’abitato verso sud. E’ adiacente alla strada, ma non passa quasi macchina.
P a Dunvegan. Asfaltato a lato strada, piccolo ma sufficiente per tre camper. Tempo variabile con nuvole e sole senza mai pioggia. Temperatura piacevole.
Km 210
12 ago ven
Nottata tranquilla. Partenza verso sud attraversando paesaggi stupendi. A Sligachan chiudiamo l’anello stradale ripassando da Broadford. Lasciamo l’isola di Skye e subito dopo il ponte di Kyle prendiamo la single-track che costeggia il Loch Carron. Questa è veramente pericolosa perché a differenza delle altre trovate fin’ora, passa attraverso un fitto bosco con curve chiuse e traffico di auto. Ci fermiamo al villaggio di Plockton. Paesino affascinante, minuscolo con case basse e colorate. Si sviluppa lungo la strada che costeggia il fiordo e nei giardini, ordinati con cura, si sviluppa una vegetazione sub tropicale, segno che il clima di questo luogo è particolarmente mite. Ci immettiamo nella A890 lungo
P a Ullapool. Parcheggio free, ma no-over-night, asfaltato e illuminato. Tempo buono tutto il giorno. Temperatura buona; sera con tempo incerto, ma senza pioggia.
Km 290
13 ago sab
Nottata tranquilla con qualche goccia di pioggia. Partenza alle 10,30 dopo aver fatto la spesa al supermarket. Verso nord per
P al camping di Durness. Posizione ottima su tappeto erboso che sembra velluto, in riva al mare.
Costo £16 (tre persone e il camper). Mattina tempo variabile. Pomeriggio sole e caldo.
Km 190
14 ago dom
Ottima temperatura; per tutta la notte cielo stellato. Anche stamani il cielo è blu con il sole alto. Partiamo alle 10,30, dopo le operazioni di scarico e carico acqua. Subito, a due km ci fermiamo a vedere di nuovo le Smoo Cave con la luce diurna, rifacendo la lunga scalinata per raggiungere le aperture a livello del mare. Partenza verso est e dopo poco troviamo la single-track: la sfanalata da queste parti significa: vieni pure avanti che ti cedo il passaggio e ad ogni piazzola di scambio con le altre auto c’è il saluto tipico, con due dita alzate verso l’altro equipaggio, per ringraziare della gentilezza. Costeggiando il Loch Eriboll partecipiamo a paesaggi che potrebbero essere quelli di zone tropicali: spiagge bianchissime, mare azzurro cielo blu e sole, tanto sole.. Molto bella la foce del fiume Kyle of Tongue che si apre al mare con isolette sabbiose e spiagge bianche di sapore tropicale. Consumiamo il pranzo a Bettyhill in piazzola pulita, con wc e acqua calda. Riprendendo strada, dopo una decina di miglia deviamo verso Strathy Point. Per raggiungere il faro dobbiamo lasciare i mezzi al parcheggio e farci a piedi questi due km. Per fortuna c’è il sole ed è caldo. Il promontorio con il faro è maestoso, alto sulla roccia nera circondata da un tappeto erboso che molleggia sotto i nostri piedi. Ai piedi di alcune rocce protese in mare vediamo le foche che si grogiolano al sole sulla spiaggetta sassosa in basso. Proseguiamo fino a Thurso dove facciamo rifornimento di gasolio (salasso:1 sterlina/litro) e generi alimentari (troviamo la pasta Barilla ed altre marche italiane) al market Lidle (economico). Quindi deviazione verso Dunnet Head per vedere le foche e i Puffin decantate da tutte le guide inglesi. Non vediamo ne l’uno ne l’altro.
P Duncansby Head, nel park del faro, asfaltato in lieve pendenza (zeppe). Paesaggio stupendo. Giornata di sole con ottima temperatura anche serale.
Km 170
15 ago lun
Prendiamo il traghetto delle ore 9 (ora locale) per l’arcipelago delle Orcadi, lasciando i camper nel parcheggio del porticciolo. Pioggerella fine fine, mare calmo con le foche che seguono l’imbarcazione per un lungo tratto prima di scomparire. Sbarchiamo a Burwick sull’isola South Ronaldsay, la più vicina alla Scozia. I pullmans che aspettano caricano i turisti per il tour organizzato. Costeggiamo la baia di Scapa Flow dove emergono ancora numerosi relitti di navi da guerra in ricordo delle due vicende belliche mondiali. Prima sosta al Ring of Brodgar, grande circolo megalitico simile a quello di Stonehenge, composto da 27 grandi macigni infissi verticalmente nel terreno più di 2500 anni fa; il vento e la pioggia sferzano gli impermeabili, ma la suggestione del paesaggio, rallegrato dal brugo in fiore, ripaga di tutto. Ci spostiamo poi al villaggio preistorico di Skara Brae. Molto suggestivo in riva al mare, scavato nella sabbia della duna a ridosso della spiaggia. La pioggia è cessata e possiamo girare liberamente tra queste antiche mura venute alla luce per caso durante un fortissimo fortunale abbattutosi in questo luogo nel 1850. E’ il villaggio neolitico meglio conservato della Gran Bretagna ed anche il più antico facendolo risalire al
P al faro di Duncansby Head. Nuvoloso ma niente pioggia a parte questa mattina. Anche stasera ci sono molti camper italiani.
Km 000
16 ago mar
Partenza alle 9,30 dal faro di Duncansby Head immerso nella nebbia. Alle 10 però il sole ha già preso il sopravvento sulla nebbia. Procediamo sulla A99 per Wich. Strada litoranea verso sud ormai, fino a raggiungere la cittadina per fare rifornimento di gasolio e generi alimentari. Ne approfittiamo per fare un giro sulla via principale molto carina e piena di fiori, fino al porto-canale. Proseguiamo verso sud fino al bivio per Grey Cairns Of Camster per vedere il villaggio neolitico formato da ambienti contigui coperti a finta volta con lastroni di calcare a loro volta ricoperti da cumuli di pietrisco, da sembrare un cumulo informe di ciotoli senza forma ne identità, a parte un basso ed unico cunicolo di accesso che ne identifica la funzione antropica. Il tempo si è rimesso al bello decisamente regalandoci un’altra bella giornata. Per il pranzo ci fermiamo nel parcheggio di Dunrobyn Castle, ombreggiato da grosse querce. Visitiamo successivamente il parco che arriva fino al mare in un ambiente pastorale bellissimo, l’erba arriva fino a pochi metri dall’acqua. Suggestivo il castello imponente, con torrette e guglie, affacciato sul golfo. Costeggiamo il Cromarty Firth e dopo il ponte prendiamo la deviazione a sinistra per fare il giro della Black Isle. La strada secondaria B9163 ci conduce alla punta estrema fino alla cittadina di Cromarty, dove parcheggiato il mezzo visitiamo le graziose case basse del borgo. Interessante anche il parcheggio per il pernottamento. Il villaggio successivo, Fortrose, ci regala la visione dei resti della bella abbazia, priva del tetto: qualche problema di parcheggio ci obbliga a velocizzare la visita. Successivamente raggiungiamo Inverness. Sostiamo nel parcheggio del supermercato per visitare la città. Breve visita della parte che si estende lungo il fiume, ma l’avvicinarsi della sera ci pone qualche preoccupazione perché non siamo riusciti a trovare un posto tranquillo per passare la notte. Il guardiano del parcheggio ci impone di andarcene in quanto il supermarket chiude e viene quindi posizionata la sbarra all’ingresso. Non ci rimane che partire; decidiamo in direzione di Drumnadrochit sul Loch Ness in quanto domani visiteremo il castello. Troviamo un bel parcheggio dietro l’ufficio turistico del paese e anche se il cartello no-overnight pone qualche dubbio, ci sistemiamo per la notte, confortati da un equipaggio di irlandesi che ci tranquillizza della situazione.
P a Drumnadrochit nel parcheggio dell’Ufficio Turistico alla fine del paese. Caldo e tempo bello tutto il giorno. Notte tranquilla e calda (19°), con altri 7 camper.
Km 330
17 ago mer
Alle 9,30 siamo puntuali per l’apertura della biglietteria per visitare i ruderi di Urquhart Castle. I resti di questo antico maniero, protesi sul Loch Ness sono molto suggestivi, complice il cielo terso con grossi cirri candidi che corrono veloci. La manutenzione e la cura del sito sono maniacali tanto sono in ordine. Dopo la visita facciamo a ritroso la strada, ripassando da Inverness per proseguire verso Fort Gorge, dove dicono che si possono avvistare i delfini nella baia del Moray Firth. Prendiamo la audioguida in italiano che ci accompagna per tutta la visita del forte. E’ molto precisa e concisa per cui apprezziamo appieno tutto il grosso complesso di edifici militari, in parte ancora usato da uno squadrone scozzese. Dagli spalti dei terrapieni avvistiamo anche un folto branco di delfini che fanno evoluzioni nel braccio di mare antistante i baluardi: spettacolo emozionante. Continuiamo verso est sulla A96 fino a Forres e poi deviamo verso sud per
P a Corgarft Castle. Parcheggio sterrato completamente buio. Leggera pioggerella notturna. Notte tranquillissima.
Km 160
18 ago gio
Leggera pioggerella per tutta la notte; partiamo dal parcheggio alle 9,30 direzione sud per
P a Anstruther sul porto. Illuminato. Fino alle due c’è un gran viavai di auto e di giovani che bevono birra chiacchierando a voce alta vicino ai camper. Non ci sono particolari problemi a parte un notevole fastidio. Temperatura serale 19°.
Km 210
19 ago ven
Partiamo alle 10 da Anstruther; la mattinata è serena con una luce bellissima, ma la temperatura è più fresca, 15°. Ci fermiamo dopo poche miglia per visitare il porticciolo di St. Monans in bassa marea, le barche sono tutte appoggiate con la carena sul fondo del porto. Proseguiamo passando da Kirkaldy e Dumfermline fino a Culross dove ci fermiamo nel comodo parcheggio gratuito sul mare. Con una breve passeggiata attraversiamo il villaggio fino alla sommità della collina sulla quale sorge la vecchia chiesa. Con lo sguardo si domina il paesaggio del Firth of Forth fino a Edimburgo. Le due alte torri della centrale elettrica disturbano il paesaggio guardando dalla parte opposta. Arriviamo a Stirling nel primo pomeriggio. Lungo giro nel centro per seguire le indicazioni del parcheggio del castello. C’è posto per un unico camper perché ormai completo. Gli altri due camper trovano posto lì vicino. La visita al maniero (£ 8) delude perchè privo di ogni suppellettile e pesantemente restaurato. La vista dal sito spazia sulla città in basso e sulla torre dedicata a William Wallace posta sulla vicina collina. Terminata la visita prendiamo la direzione di Edimburgo per la superstrada M9, deviando poco prima della città per andare a visitare Blackness Castle, antico maniero sul mare. Interessante la piccola struttura, ma deludente l’interno perché spoglio di ogni arredo. Facciamo la circonvallazione di Edimburgo fino al camping Mortonal dove entriamo alle ore 20,30.
P al camping Mortonal a Edimburgo. £ 20,50 al giorno, un camper e tre persone. Serata calda.
Km 190
20 ago sab
Siamo costretti ad attendere fino alle 10 per sapere se possiamo rimanere al campeggio per un’altra notte. Alle 11 la direzione consiglia di uscire dal camping e parcheggiare nell’area di attesa esterna al recinto e quindi tentare di rientrare questa sera se c’è posto. Alle 12 siamo finalmente nel centro della città, sul Royal Mile pieno all’inverosimile di gente e artisti che lavorano in strada. La giornata è limpida e calda e questo ci permette di goderla appieno. Arriviamo a visitare il castello, dove si svolge anche una cerimonia matrimoniale con tanto di cornamusa che suona per gli sposi. Passeggiamo per la città facendoci portare dalla folla. Ceniamo alla Pizza Hut e rientriamo al camping alle 22.
P nell’area di attesa esterna (late arrival) al campeggio Mortonal di Edimburgo. Notte serena e stellata.
Km 000
21 ago dom
Questa mattina alle 7,30 accendiamo la stufa perché la temperatura esterna è di 9°. Pesante discussione alla direzione del campeggio perché ci vogliono far pagare la tariffa intera come se avessimo occupato una piazzola interna. Ce ne andiamo senza pagare una sterlina, spostandoci a Dalkeith poco più a ovest della città, in un campeggino familiare, pulito, con persone gentili e accoglienti e più economico. Con il bus arriviamo di nuovo in centro. Giriamo per le stradine laterali attraversando più volte il Royal Mile pieno di gente. Bello il clima che si respira, giovane e frizzante pieno di fascino. Il pranzo oggi lo consumiamo nel prato sotto il castello, inondato di gente stesa a prendere il sole di mezzogiorno. Il pomeriggio tentiamo di acquistare un biglietto per lo spettacolo della sera nel parterre del castello, ma ne troviamo solo due e noi siamo in 9. Desistiamo e quindi torniamo a passeggio per i vicoli della città. Rientriamo al camping alle 19,30 stanchi morti. Le docce sono calde con acqua abbondante, pulite e gratuite. Ne approfittiamo per lasciare scivolare via un po’ di stanchezza. Cena abbondante e poi a letto.
P al Camping Fordel di Dalkheith. In serata rannuvola con un poco di pioggia per un paio d’ore. Nel prato del campeggio scorrazzano conigli selvatici. Temperatura serale 18°.
Km 15
22 ago lun
Anche stamani alle 7,30 accendiamo la stufa perché la temperatura esterna non supera gli 11°. Il tempo però si è rimesso al sole pieno. Partenza dal campeggio alle 11 dopo tutte le operazioni igieniche e amministrative. Arriviamo a Roslyn in poco tempo perché abbastanza vicino a Dalkheith. Di forma generale gotica, ma costruita nel 1400, l’esterno è attualmente poco fruibile in quanto protetta da impalcature che nascondono in parte la struttura. L’interno è ricchissimo di decorazioni simboliche e strane, da fiori esotici (sconosciuti all’epoca !) a figure demoniache, da simboli massonici e templari confusi a quelli religiosi, insomma tutto l’insieme è assai inquietante anche per i numerosi scritti che accompagnano la sua storia (vedi Codice Da Vinci). La visita lascia perplessi, e con una certa angoscia mistica. Dopo la visita riprendiamo la direzione sud prendendo
P a Jedburgh nel parcheggio sul fiume a lato dell’abbazia, in compagnia di alcuni camionisti che dormono sul mezzo. Asfaltato e illuminato. Bel tempo tutto il giorno.
Km 160
23 ago mar
Notte tranquillissima e senza rumori. Alle 7,30 diamo un’accensione alla stufa per riscaldare un po’ l’ambiente perché la temperatura esterna è di 9°. Il sole riscalda presto la mattinata. Percorriamo
P al camping di Northampton, bel sito con prato all’inglese e laghetto (£
Km 510
24 ago mer
Partenza dal camping alle 10,30 e tra le varie rotonde perdiamo la strada per Oxford. Dopo un lungo giro attraversiamo la città per arrivare a Avebury. Bellissimo il sito considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per il suo grande cerchio megalitico, più grande del vicino Stonehenge. Questo cerchio racchiude tutto il paese ed è completo di fossato e numerosi megaliti infissi verticalmente nel terreno. Questo luogo è anche il sito dei misteriosi disegni nei campi di grano (Crop Circle) che andiamo a visitare. Il tempo adesso è inclemente, una pioggia mista a forti raffiche di vento ci bagna da cima a fondo. E’ impossibile tenere aperti gli ombrelli dal forte vento. Entrare in questi “circoli” fa un effetto strano. I disegni sono di una precisione estrema e le spighe sembrano piegate a seguire il contorno stesso della figura. La dimensione di queste figure geometriche lascia perplessi, sono grandi decine di metri e se ne afferra la totalità solo osservandole dall’alto. La pioggia cessa quando partiamo ed il cielo si apre dalle nubi in poco tempo. Quando ci fermiamo nel parcheggio di Stonehenge c’è solo vento. I megaliti dei due cerchi concentrici sono spettacolari e incutono timore da quanto sono maestosi. La audioguida in italiano svela tutti i segreti del sito e mentre ascoltiamo la storia, il sole fa capolino tra le nubi illuminando l’atmosfera di una luce irreale. Quando partiamo il cielo è sgombro di nubi. In direzione di Londra non riusciamo a trovare un posto per la notte se non a Basingstocke e dopo vari tentativi andati a vuoto, in un bel parcheggio ai campi da gioco della cittadina. Parcheggio libero da divieti.
P a Basingstocke nel park dei campi da gioco, a ovest di Londra sulla M3. Gratuito, asfaltato, illuminato e tranquillo. Temperatura serale 14°.
Km 300
25 ago gio
Sveglia alle 7 con una temperatura esterna di 12° . diamo un’accensione alla stufa per stemperare l’aria. Nella notte ha piovuto, ma adesso la mattinata è splendente di sole. Alle 10,30 quando partiamo si è riscaldata anche la temperatura esterna. Percorriamo tutta autostrada, M3 e poi M25, quindi M26 e ancora M20 per Folkstone. Pranzo di “lavoro” in area di servizio poco dopo Maidstone; è un bel sole con luce intensa e nei giardini dell’area ritroviamo la lavanda in fiore. Arriviamo a Dover alle 15 e cerchiamo subito un imbarco in deroga al biglietto prenotato per le 21,50. C’è disponibilità per le 15,30. Bene!. Nel frattempo ha cominciato a piovere a dirotto. Il sottoscritto viene avviato in una corsia di imbarco completamente deserta, mentre le corsie vicine piene di auto e con i nostri due amici di gita imbarcano rapidamente. A piazzale deserto ci viene qualche dubbio che qualche cosa non torna. Sotto la pioggia battente arriva un addetto, assai perplesso, che ci chiede il ticket e annuncia che la nostra nave è già partita. Contatti con la biglietteria per chiarire la posizione. Dopo alcuni minuti di comunicazioni frenetiche perché anche l’altro traghetto è pronto a partire ci viene annunciato l’errore e veniamo invitati a salire la rampa il più rapidamente possibile. Sbarchiamo a Calais alle 16,30. Prendiamo subito la direzione sud per viabilità normale. Dopo circa
P a Aire sur Lis, parcheggio cittadino in riva al canale, illuminato, alberato. Tranquillo. Alle 20,30 temp. esterna 17°.
Km 270
26 ago ven
Partenza da Aire sur Lis alle 8.10, per viabilità normale; il traffico locale aumenta sensibilmente. Pranzo volante in una località anonima e quindi sosta serale a Genlis, quindici km a sud di Dijon. Bel parcheggino in riva al fiume Norges con tavoli da pic nique.
P a Genlis,
Km 560
27 ago sab
Partenza da Genlis dopo aver fatto rifornimento di baguettes e croissant freschi di forno. Direzione sud per viabilità ordinaria. A causa del notevole traffico decidiamo per l’autostrada; passiamo Bourg en Bresse e poi Chambery e ci fermiamo per pranzare in piazzola di servizio.
Facciamo l’ultimo pieno di gasolio a Modane in Francia (a €1,090). I nostri due amici decidono di fare un’unica tappa per arrivare a casa entro oggi, noi invece rientriamo domani con comodo. Oltrepassiamo di nuovo il Moncenisio: la neve è a poche decine di metri più in alto. Oltrepassiamo Torino per
P a Ovada. Area Attrezzata per camper. Serata tiepida ma con pioggerella insistente. Temp. esterna 21° alle 21,30.
Km 550
28 ago dom
Partenza alle 10,00 da Ovada. Via autostrada arriviamo a Lucca alle 13,00. Tempo bello.
Km 240