LEFKADA, ZANTE E CEFALONIA 2018
27 luglio. Partiamo da
Bari con la nave “Superfast I” alle 13:30, con camping
on board. Viaggio tranquillo. Poco prima di approdare, assistiamo ad un'eclissi di luna totale, grazie al cielo sereno: un buon inizio per questo viaggio! Arriviamo ad
Igoumenitsa alle 23:30 ore locali (22:30 in Italia). Alle 24:00 circa, arriviamo a
Plataria (N 39°26'58” E 20°16'34”), ceniamo ed andiamo a dormire.
28 luglio. Di buon mattino ci dirigiamo verso il
Parco fluviale dell'Acheronte*** (N 39°19'39.5 E 20°37'03.2”). Per gli amanti della natura. Parcheggio libero con la possibilità di fare
rafting o di andare a cavallo. Trattare sul prezzo.
Dopo aver pranzato, nel tardo pomeriggio ci dirigiamo a
Nydri, dove sostiamo in un parcheggio (N 38°42'09.7” E 20°42'24.7”) a pagamento dalle 8:00 alle 18:00. Passeggiata serale sul lungomare di Nydri.
29 luglio. La mattina presto, partiamo alla volta di
Porto Katsiky****. Troviamo posto nel parcheggio proprio sopra la rinomata spiaggia (N 38°36'10” E 20°32'57”), dopo aver percorso una stradina stretta, impervia ed in forte discesa, che noi, del resto, conoscevamo già per esserci già stati qualche anno addietro. Ci chiedono 20€ per il parcheggio, che, trattando diventano 15 per 24 h. Giornata immersi nel mare splendido di questo angolo della Grecia, anche se un po' mosso e l'acqua, almeno secondo i miei
standard, è freddina. Il sole sulla spiaggia arriva intorno alle 10,00 circa, essendoci un'alta scogliera, che ne impedisce l'arrivo prima.
La sera, quando ormai sono andate via tutte le auto, che ci circondavano ovunque, facciamo la doccia (ci sono anche dei bagni) e ceniamo sotto le stelle.
30 luglio. Al mattino, ripartiamo di buon ora per non incontrare macchine nel senso contrario sulla stretta stradina che risale da
Porto Katsiky. Arriviamo ad
Agios Nikitas. Parcheggiamo sulla strada (N 38°47'21.4” E 20°36'52.7”). Non arrivare più tardi delle 8:30/9:00, perché non si troverebbe più posto. Questa regola, però, vale in generale per tutti i posti da visitare, perché dopo quest'ora si scatena l'inferno dei vacanzieri greci e stranieri. Raggiungiamo la spiaggia di
Milos**** seguendo il sentiero che parte dall'interno del borgo di
Agios Nikitas, dopo 10 minuti di cammino. La si può raggiungere anche tramite taxi boat al costo di 3€, ma non si godrebbe dello spettacolo naturale di cui si può osservare dall'alto, arrivando su questa meravigliosa spiaggia. Anche qui l'acqua è un po' freddina.
La sera andiamo a
Levkas, il capoluogo di Lefkada. Parcheggiamo su uno sterrato (N 38°49'47.1” E 20°42'33.1”). Visitiamo la cittadina. Pernottiamo.
31 luglio. Sempre di buon ora ripartiamo alla volta di
Killini, dove ci imbarchiamo per l'isola di
Zante. Anche qui trattiamo sul prezzo dei biglietti. Alla fine tiriamo il miglior prezzo possibile. Arriviamo nel primo pomeriggio e ci dirigiamo subito verso
Porto Zorro***, dato che il mare a
Zante città è poca cosa. Parcheggiamo non senza difficoltà, data l'ora di arrivo (N 37°44'21.3” E 20°57'33.6”). Facciamo subito il bagno nelle acque limpide e calde di questa spiaggia, prendendo confidenza con quest'isola. Ad un certo punto vediamo levarsi dalle alture alle spalle della spiaggia una colonna di fumo denso. Tenendo ben presente quanto accaduto ad Atene, qualche settimana prima, decidiamo di spostarci in tutta fretta nel porto di
Zante (N 37°46'35” E 20°53'59”). C'è la possibilità di collegarsi al Wi-Fi libero del porto (chiedere la password al guardiano, un signore anziano), di fare acqua da uno dei rubinetti al lato del mercato della frutta. Prestare attenzione alla presenza di zingari (come dettoci dal guardiano), che, comunque non ci hanno creato alcun tipo di problema. Visitiamo la città.
1 agosto. Arriviamo a
Kalamaki Beach*** (N 37°44'14” E 20°54'21.5”). Parcheggiamo su uno sterrato nei pressi di albergo con piscina (a pagamento per i non clienti 5€) e ristorante. Doccia libera. Giornata di relax nelle acque cristalline di questo mare.
In serata andiamo a
Keri, dove parcheggiamo nel porticciolo (N 37°40'56” E 20°50'09”). Veniamo a sapere che a 100 metri circa c'è un parcheggio grande e sempre libero dove è permesso sostare (N 37°41'01” E 20°50'09”) e dove non saremmo di intralcio a chi deve imbarcarsi per le escursioni. Decidiamo comunque, per pigrizia, di rimanere dove siamo (solo nel tardo pomeriggio del giorno successivo la polizia ci inviterà gentilmente a spostarci nell'altro parcheggio).
Proprio di fronte al porticciolo c'è un ristorante con annessa biglietteria per le escursioni all'isola di
Marathonissi*****, alle
Grotte di Keri***** ed altre spiagge, con bagno e tuffi dalla barca, che può trasportare una cinquantina di persone. Anche qui trattiamo sul prezzo, agevolati dal fatto che il signore della biglietteria, proprietario anche del ristorante di cui prima, conosce bene l'italiano per aver lavorato a Cinecittà, a Roma ed aver fatto la controfigura, in una scena di immersione subacquea, ad Antonio Banderas. Il suo nome è Capitano Timoteos. Una persona disponibile, gentile e fuori dagli schemi, nel senso più buono del termine.
2 agosto. L'escursione parte alle 12:00 e dura 3 ore circa (non si rientrerà, a detta del Capitano Timoteos, se prima non avremo visto almeno una tartaruga, che in effetti avvistiamo subito alla partenza, già nel porticciolo di
Keri). Vale veramente il prezzo del biglietto. Indimenticabile.
Nel pomeriggio ripartiamo alla volta di
Laganas. Parcheggiamo su uno sterrato alle spalle di una pista di
go-kart (N 37°43'52.9” E 20°51'44.1”).
Subito il luogo ci appare poco adatto alle famiglie. Man mano che diventa buio, la perversione in tutte le sue forme si fa sempre più chiara: ragazzine seminude davanti ai locali, che cercano di attirare clienti, ragazzi (per lo più inglesi) ubriachi fradici o strafatti riversi in pozzanghere di vomito. Pare, con tutte le luci che illuminano i locali sulla via principale, che porta fino alla spiaggia, una piccola Las Vegas o se preferite, per intenderci, il
Paese dei Balocchi della famosa fiaba di Pinocchio, dove tutto è permesso e alla fine tutti diventano... asini! Autobus, carichi di ragazzi alla ricerca di sballo lontani da casa, si fermano in mezzo alla strada bloccando il traffico, per scaricare il loro chiassoso carico umano. Devo anche dire, però, ad onor del vero, che molti di loro, non avevano la minima percezione di cosa avrebbero trovato in quel luogo, fidandosi del
tour operator di turno, che aveva proposto loro quella meta a condizioni economiche vantaggiose. Questo posso affermarlo, per aver parlato, poi, con alcuni ragazzi italiani incontrati successivamente, il cui unico intento era trascorrere una settimana di vacanza in Grecia. Il consiglio dato loro per il futuro è stato che, prima di imbarcarsi in qualsiasi tipo di avventura, bisogna prima esserne ben informati.
Acquistiamo i biglietti per l'escursione alla
Navajo Beach e alle
Blue Caves, in un'agenzia, il cui direttore è un ragazzo nostro conterraneo, manco a farlo a posta. In regalo per l'acquisto fatto, ci offre un giro gratis sul bananone acquatico trainato da un motoscafo, presso la spiaggia di
San Nicolaos Vasilikos.
Per la notte decidiamo di ritornare nel Porto di
Zante, anche se arrivando avevamo deciso di pernottare a
Laganas, ma dopo quanto abbiamo visto...
3 agosto. Arriviamo a
San Nicolaos Vasilikos***, dove parcheggiamo su uno sterrato proprio a ridosso della spiaggia (N 37°43'41” E 20°59'23”)
, che è molto ampia, con mare bellissimo, pulito con presenza di
poseidonia, che non dà, poi, tanto fastidio e la chiesetta dedicata a San Nicola (purtroppo chiusa) che la domina, appollaiata sull'ultimo scoglio di
Zante verso sud. Usufruiamo del nostro divertente premio, tra risate e schizzi d'acqua e godiamo della giornata in pieno relax.
Ritorniamo a dormire al porto di
Zante, dove, la mattina successiva, partiremo per la nostra escursione.
4 agosto. Ci imbarchiamo alle 9:00 sulla nave che ci porterà, dopo circa un'ora e venti minuti e aver circumnavigato il capo nord (
Capo Skinari) dell'isola, alla
Navajo Beach***** o Spiaggia del “Relitto”, per la presenza di un rottame di ferro che in passato è stata la nave di contrabbandieri di sigarette e che a causa del maltempo si è arenata in quel luogo.
Il mare è bellissimo, ma la spiaggia è troppo piccola per contenere le centinaia di turisti che arrivano a bordo di ogni tipo di imbarcazione, che non hanno nessuna regola per l'attracco e si rischia seriamente, stando in acqua, di essere investiti da una di esse. Proprio a causa dell'eccessiva presenza di bagnanti l'acqua, ahimè!, presto si intorbidisce, perdendo il suo iniziale splendore.
Dopo l'ora concessaci per il bagno, l'escursione prevede la visita alle
Blue Caves, sulla via di ritorno a
Zante. Esse si rivelano una delusione colossale, essendo in pratica solo due buchi nella roccia a strapiombo sul mare! Bagno finale nei pressi della spiaggia di
Xigia, nelle acque sulfuree
. In tutto, compreso il viaggio, dura circa quattro ore.
Dopo essere sbarcati a
Zante ci dirigiamo verso il
Punto panoramico della Navajo Beach***** (N 37°51'41.7” E 20°37'33.6”), per vedere la spiaggia dall'alto. Panorama che da solo vale tutto il viaggio!
Sulla via di ritorno a
Zante ci fermiamo a
Porto Limnionas*****. Qui troviamo serie difficoltà di parcheggio, a causa delle numerose auto in sosta nel piazzale del ristorante e del suo proprietario, che non vuole camper. Troviamo comunque posto sulla strada, per fare almeno un bagno nelle acque di questo spettacolare fiordo, che disegna piscine naturali nelle quali tuffarsi (N 37°44'29.4” E 20°41'52.7”).
Più tardi torniamo a
Zante per la notte.
5 agosto. La mattina presto ci dirigiamo ad
Alikes****. Parcheggiamo su uno sterrato di fronte ad un albergo (N 37°50'34” E 20°45'52”). Ci sono supermarket e sulla spiaggia doccia e wc chimico. Il mare è splendido. Pernottiamo.
6 agosto. Partiamo alla volta di
Xigia, ma non troviamo posto. Stessa sorte dopo alcuni chilometri a
Makris Gialos e a
Mikronisi, allora decidiamo di andare direttamente ad
Agios Nikolaos. Parcheggiamo nel porto (N 37°54'18.3” E 20°42'32.5”). Di lato a dove siamo parcheggiati c'è una piccola spiaggia bellissima con un mare dai colori irripetibili. E' possibile reperire acqua da un rubinetto di fianco al distributore, mentre la doccia è possibile farla al lido. Pernottiamo.
7 agosto. Mi sveglio all'alba per fotografare il sorgere del sole. Giornata al mare. Alle 19:45 ci imbarchiamo per
Pessada per visitare
Cefalonia. Abbiamo acquistato i biglietti per questo imbarco, a
Zante qualche giorno prima, sapendo che queste imbarcazioni non hanno molta disponibilità di posti. Tuttavia è possibile acquistarli anche sul posto, presso un furgone bianco sgangherato, che vende i biglietti ancora disponibili, ma è meglio non confidare troppo sulla buona sorte.
Durante la tratta, che dura all'incirca un'ora e venti minuti, fotografiamo il tramonto dagli incredibili colori.
Sbarchiamo a
Pessada letteralmente al volo ed in retromarcia a causa dell'esiguità degli spazi.
Ci dirigiamo direttamente ad
Argostoli. Parcheggiamo lungo il muro di cinta di una piscina
(N 38°11'10” E 20°29'02”). C'è una doccia da cui potersi rifornire di acqua, proseguendo sulla strada, alla fine del piccolo molo turistico.
8 agosto. Arriviamo a
Makris Gialos****, parcheggiamo in una pineta (N 38°09'16” E 20°28'59”), sopra la spiaggia attrezzata con docce, bar, lido, ma c'è pure tanta spiaggia libera e soprattutto, ma ormai non è più una novità da queste parti, mare splendido.
La sera torniamo ad
Argostoli e approfitto per visitare il piccolo museo dedicato al sacrificio della Divisione Acqui negli anni della seconda guerra mondiale. Apertura dalle ore 21:00 alle 23:00. Si trova in centro, di fianco ad una piccola chiesetta cattolica.
9 agosto. Di buon ora inforco la mia bici pieghevole e dopo pochi chilometri raggiungo dapprima la “
casetta rossa” dove furono tenuti prigionieri gli ufficiali della Divisione Acqui prima della loro fucilazione e poi il Sacrario Militare Italiano, dove si ricorda il loro sacrificio e quello di altri 5.000 nostri connazionali, vittime della furia omicida tedesca.
Ritornato ai camper ci imbarchiamo sul traghetto e dopo circa venti minuti sbarchiamo a
Lixouri, che si trova proprio di fronte
Argostoli. In questo modo abbiamo risparmiato circa 40 chilometri di strada non proprio agevole per i camper. Andiamo alla spaiggia di
XI Beach*, dove parcheggiamo su uno sterrato (N38°09'41” E 20°24'48”), poco lontano dalla spiaggia con lido attrezzato, doccia e spiaggia libera.
Fin da subito il luogo si rivela molto diverso da quanto visto ed apprezzato sinora. Il mare è bruttino a causa dell'argilla di cui sono fatte le piccole dune alle spalle della spiaggia, che rendono anche scivoloso l'ingresso in acqua e della sabbia rossa che caratterizza questo luogo. Molti bagnanti ricoprono il proprio corpo di argilla diventando completamente bianchi, tanto che pare di essere sul set di un film horror, circondati da tanti
zombie. Ci sono dei giochi d'acqua: gonfiabili ecc. Per il resto, secondo il mio modesto parere, da evitare.
Nel tardo pomeriggio ripartiamo per
Lixouri. Parcheggiamo su uno sterrato, di lato al molo
(N 38°11'50” E 20°26'25”). Visitiamo la cittadina.
10 agosto. Andiamo a
Petani*****. Arriviamo tardi (oltre le 10:00 di mattina). Mentre scendiamo per la stretta e ripida stradina che porta alla spiaggia, qualcuno ci dice di non proseguire, ma noi andiamo avanti ed arriviamo fino ai parcheggi già stracolmi di auto. Riusciamo in qualche modo ad invertire la marcia e a parcheggiare sella strada risalendo (N 38°15'37” E 20°22'43”).
Osservando la bellezza del paesaggio e del mare, penso che, alla fine, ne sia valsa proprio la pena.
Per la sera torniamo a
Lixouri.
11 agosto. Dopo l'esperienza vissuta a
Petani, partiamo di buon ora per andare a
Myrtos*****. In effetti troviamo posto proprio a ridosso della bellissima e famosa spiaggia, vicino ad altri camper italiani, che normalmente non avrebbero potuto pernottare li, per disposizioni delle autorità, ma che comunque l'hanno fatto (N 38°20'32.8” E 20°32'11”). Indimenticabile!
La sera andiamo ad
Assos***** (N 38°22'38” E 20°32'39”). Splendido il suo borgo: da cartolina! Ceniamo a base di pesce freschissimo.
12 agosto. Passeggiata mattutina fino al castello veneziano, poi mattinata in relax sulla piccola spiaggia, con nuotate in un mare splendido, attorniato da tante case colorate. Unica nota negativa: non ci sono docce.
Nel pomeriggio andiamo alle
Grotte di Melissani*** (N 38°15'23.9” E 20°37'27.8”). Luogo particolare e singolare, con il suo lago sotto la montagna, percorribile per un brevissimo tratto con barche, le cui acque arrivano fino ad
Argostoli seguendo un percorso sotterraneo e scoperto, nei secoli addietro, in seguito ad un terremoto. Tuttavia, a mio avviso, per la durata della visita (15/20 minuti), le 7€ per il biglietto di ingresso sono esagerate, senza contare che, al termine della visita, gli accompagnatori chiedono un'offerta.
In serata arrivo a
Sami. Parcheggiamo sulla strada che porta ad
Antisamos, secondo le indicazioni che avevo (N 38°15'18.7” E 20°39'08”), ma subito, alla vista dei camper, il gestore del chioschetto nella zona ci dice che non possiamo rimanere e chiama la polizia portuale. Dopo pochissimi minuti arriva un agente, che in modo cortesissimo ci invita a seguirlo per parcheggiare nel porto (anche se sarebbe vietato), con la preghiera che l'indomani mattina entro le 7:30 dobbiamo spostarci per consentire l'imbarco sulle navi. All'interno del porto è possibile rifornirsi di acqua e servirsi dei bagni della Capitaneria di Porto. Visita alla città. Serata tranquilla.
13 agosto. Come promesso, ci spostiamo entro le 7,30 e andiamo ad
Antisamos*****, che dista appena 5 km. Arriviamo quando il parcheggio su sterrato è ovviamente vuoto (N 38°15'39.2” E 20°40'22”). Ci fermiamo al primo lido. Costo dell'ombrellone 8€ e consumazione obbligatoria il cui importo varia a secondo degli arrivi. Dapprima chiedono consumazione con importo facoltativo, più tardi per almeno 5€, poi, ancora, per 20€!! Alcuni nostri connazionali si ribellano alla richiesta, per cui la consumazione torna facoltativa.
E' questo uno dei posti più belli visti in questo ed in altri viaggi, per il suo mare, ma anche per il paesaggio, in cui esso è incastonato: tutto secondo le aspettative e le varie immagini sulla rete, per altro bellissime, non rendono comunque appieno l'idea di ciò che si vive in realtà arrivando in questo luogo, soprattutto, ma ovunque in Grecia, quando il sole è alto e riesce a colorare questo splendido mare, con tinte che vanno dal bianco, al verde, al turchese, al blu più intenso. Altra particolarità di questo mare è che quando si entra in acqua si ha la netta sensazione di fare il bagno in un acquario: centinaia di pesci fanno corona a bagnanti estasiati da tanta bellezza.
La sera chiediamo di rimanere a dormire nel parcheggio e quando anche l'ultima auto è andata via, rimaniamo noi, le stelle (tantissime!!) ed il guardiano notturno, a cui facciamo dono di un piatto di pasta e lui, per tutta risposta ci dona frutta, che lui stesso raccoglie. Nottata tranquilla.
14 agosto. Avevamo deciso inizialmente di visitare la parte nord dell'isola in ultimo, questo perché nei programmi, saremmo dovuti imbarcarci da
Fiskardo (che è a nord) per
Nidri sulla via del ritorno. Tuttavia, dopo esserci informati telefonicamente in agenzia (fatelo sempre alcuni giorni prima!), ci dicono che per quella tratta la prima ed unica data disponibile è quella del 15 agosto, per cui avremmo dovuto rinunciare ad almeno tre giorni di permanenza sull'isola (la nave della Superfast per il rientro, infatti è prevista per il 19 alle 2,00 di mattino da
Igoumenitsa). Così arrivando a
Sami abbiamo chiesto ad un'altra agenzia e questa ci ha dato la disponibilità a partire il 18 agosto, con partenza da
Sami, appunto e non più da
Fiskardo, quindi, con arrivo ad
Astamos.
Alla luce di quanto detto e stravolgendo il senso naturale del percorso, decidiamo di andare verso nord, anche se sappiamo che, poi, dobbiamo tornare sui nostri passi. Diversamente a questo punto non possiamo fare: pena non vedere la parte nord.
Così partiti di buon ora arriviamo a
Porto Emplisi, ma anche qui troviamo il gestore del chioschetto di turno che ci invita ad andar via perché troppo ingombranti. Onde evitare inutili discussioni a malincuore (il mare anche qui è una favola), anche per via del cielo che, questa mattina è velato, decidiamo di andare a
Fiskardo***, distante solo 1,5 chilometri. Parcheggiamo lungo la strada (N 38°27'42” E 20°34'27”). Visitiamo il capoluogo di
Cefalonia e passiamo il resto della mattinata sulla piccola spiaggia per rinfrescarci. E' strano come il mare riesce ad essere bello anche fra le tante imbarcazioni, che affollano il porto, anche se c'è presenza di
poseidonia, che comunque non infastidisce più di tanto.
Nel primo pomeriggio, come spiegato torniamo verso sud ed arriviamo a
Skala**** per trascorrere il ferragosto. Parcheggiamo su uno sterrato, adibito alla sosta delle auto dei clienti del lido
“Prometeos”, ma a noi non fanno nessun problema, proprio di fianco ad un bar e a un supermercato “AB” (N 38°04'47” E 20°48'01”). Nuotata di benvenuto con doccia successiva (ci sono tante docce e spogliatoi disseminati sulla spiaggia enorme). Visita della cittadina.
15 agosto. Mi accorgo che la bombola del gas è esaurita. Mi metto alla ricerca del ricambio, ma in tutta
Skala non riesco a trovarne. Così decido di andare verso
Poros, ad una quindicina di chilometri da
Skala. Riesco a trovare la bombola in un paesino, presso un market, subito dopo
Poros.
Tornati a
Skala passiamo la giornata al mare. La sera mangiamo in una taberna
moussaka e pesce fritto. Notte tranquilla.
16 agosto. Il tempo, in tutta l'isola non promette nulla di buono, l'unico luogo ad essere risparmiato, a quanto pare, è proprio
Skala. Così tutti i camper presenti sull'isola convergono nel luogo in cui siamo noi. Risultato: siamo costretti ad andare via, in seguito alle lamentele dei condomini di un caseggiato limitrofo al parcheggio. Poco male! Avevamo già messo in preventivo di andare via, in quanto abbiamo deciso di andare alla sagra in onore di
San Geràsimos a
Pyrgi, dove parcheggiamo lungo la strada (N 38°10'31” E 20°40'58”). Bellissima serata tra danze greche, buon cibo e l'accogliente gente del posto.
Per la notte torniamo nel porto di
Sami, dove sappiamo che possiamo pernottare (anche se c'è il divieto). Notte tranquilla.
17 mattina. Alle 6:30 veniamo svegliati da una marea di mezzi che devono imbarcarsi (questa mattina prima del solito!!). Precipitosamente ci spostiamo e dopo aver fatto colazione, in un luogo del porto dove diamo meno fastidio, torniamo ad
Antisamos, per salutare nel modo migliore il mare di
Cefalonia, in questo luogo dove sono stati girati tanti film, tra i quali alcune scene de “
il mandolino del capitano Corelli”.
Questa volta chiediamo l'ombrellone presso il secondo lido “
Mojito” (quello di centro, per intenderci, sono tre in totale), il cui gestore, per metà italiano, ci dice che il costo dell'ombrellone è la sola consumazione (a saperlo, saremmo venuti qui anche la prima volta!). La seconda è anche meglio della prima volta. Lo scenario, qui, anche se adesso mi è noto, per esserci già stato, non finisce mai di sorprendermi.
La sera andiamo a
Divarata per andare ad un'altra sagra. Parcheggiamo nei pressi di un santuario. Stessa situazione della sera precedente, anche se più in grande, nell'atmosfera greca, ascoltando la tipica danza di
Cefalonia, che proprio qui, forse è nata, visto il suo nome: la “
Divaratikos”, le cui note mi fanno salire il magone, al sol pensiero che, domani mattina, dobbiamo lasciare l'isola.
Notte tranquilla, a circa 700 metri di altitudine, con una maestosa vista su
Argostoli.
18 agosto. Arriviamo a
Sami intorno alle 9:00 circa, al molo di imbarco per
Astakos. Alle 9:45 salpiamo e circa due ore e mezza dopo siamo a destinazione. Lungo la strada litoranea che ci porta verso
Igoumenitsa, ci fermiamo su una delle tante spiagge che incontriamo per rinfrescarci e per pranzare. Arriviamo al “Lidl” di
Igoumenitsa per le ultime spese greche. In serata torniamo a
Plataria, dove è cominciata la nostra avventura greca per quest'anno, per cenare ed attendere l'imbarco che ci porterà a casa dal porto di
Igoumentisa. Alle 23:00 effettuiamo il
check-in. Ci imbarchiamo alle 24:00 circa. Alle 02:00 del
19 agosto, salpiamo puntuali con la “Superfast II”, sempre con il camping
on board.
Durante la sistemazione dei mezzi sulla nave, assisto ad un episodio poco piacevole. Un camperista toscano che non aveva bene inteso le indicazioni date dall'addetto alla sistemazione dei mezzi in una lingua da decifrare, viene dapprima aggredito verbalmente da questi, che poi, cerca addirittura di venire alle mani. Mi chiedo: ma il cliente non ha sempre ragione? E, comunque, non deve essere almeno rispettato per il semplice fatto che HA PAGATO?!!! Ha pagato il biglietto, ha pagato lo stipendio a questo...signore!
Arriviamo a
Bari intorno alle 11:30, con un'ora di ritardo circa sull'orario previsto. Durante la notte si è scatenato, in mare, un temporale furibondo con tuoni e fulmini, ma tutto bene.
Considerazioni personali.
I prezzi. Abbiamo notato che i prezzi, soprattutto per quanto concerne carburante e autostrade, sono sostanzialmente aumentati, rispetto all'ultima volta che siamo venuti in Grecia. Forse per il fatto che la crisi economica è ormai alle spalle?
Parcheggi sempre gratis, tranne che a Porto Katsiky. Per il resto 23 giorni di campeggio libero.
La gente greca. E' sempre la stessa: disponibile, amabile e soprattutto altruista. E' vero il detto: greci e italiani stessa faccia, stessa razza. Siamo molto simili dal punto di vista somatico. Tuttavia, riflettevo sul fatto, che, forse, loro rappresentano ancora il lato buono di questa faccia, quello che noi abbiamo dimenticato, o che non riusciamo più ad essere, presi dallo stress della routine quotidiana, ci siamo un po' incattiviti: il greco prima delle 9:30/10:00 di mattina, non si muove di casa, però, per contro, abbiamo visto anche empori rimanere aperti fino a tarda notte ed alla chiusura lasciare tranquillamente la merce sulle bancarelle, perché tanto nessuno tocca nulla. Inoltre non mi è mai capitato di vedere un greco correre: semplice coincidenza?
Per quanto concerne il rifornimento di acqua, devo ancora trovare un greco, che mi neghi, chiedendo, la possibilità di potermene approvvigionare, fosse un distributore di carburante o qualcuno che sta innaffiando il proprio giardino.
I luoghi. Il mare è eccezionale quasi ovunque in Grecia. Tra tutti i luoghi visitati sconsiglierei personalmente solo
XI Beach, che mi ha deluso. Tra i luoghi che tracciano un solco indelebile nei ricordi, vanno ricordati soprattutto M
yrtos, Antisamos, Assos, Petani, per quanto riguarda
Cefalonia; L'escursione a
Marathonissi, Porto Limnionas, Navajo Beach (soprattutto la vista panoramica),
Alikes, per quanto riguarda
Zante.
Le strade. Almeno per i luoghi da noi visitati le strade sono abbastanza buone e percorribili. Ci sono tratti un po' più in pendenza o più stretti (a
Zante più che a
Cefalonia), ma nulla che non si possa fare con i camper, ricordando, però, la regola di muoversi la mattina presto. Poche buche. Manto stradale complessivamente accettabile (forse più che in tante zone della nostra cara Italia). Occhio ai navigatori che tendono, come nel loro stile, a complicare la vita a noi camperisti.
Diari di bordo. Durante la mia ricerca, prima della partenza, non avevo trovato diari di bordo su
Zante e
Cefalonia complete di coordinate GPS dei luoghi visitati da altri camperisti. Con questo mio piccolo contributo vorrei colmare questa lacuna a beneficio di chi, chi vorrà, negli anni a venire, visitare questi splendidi angoli di mondo.