Viaggio a Miami Beach, Florida (U.S.A.)
1/7 venerdì
Arrivo a Miami, in aeroporto alle 6 di sera, dopo 9 ore di volo da Parigi.
La trasvolata oceanica con un Boeing 747 di non recentissima costruzione é stato spesso disturbato da turbolenze. Il ritiro bagagli e auto hanno richiesto circa un'ora, e il percorso dall'aeroporto all'hotel Winterhaven sull'Ocean Drive 1400, circa mezz'ora.
Il primo punto molto positivo è stato il navigatore AvMap (portato con noi, e dotato di mappe del Nord America) che ci ha permesso di districarci facilmente dal complesso sistema di rete viaria e di raggiungere senza alcun problema il nostro lungomare a South Beach. L'edificio di 6 piani in stile Art Decó ha anche una terrazza con vista oceano. L'accoglienza del personale alla reception è stata calorosa e cordiale, addirittura in un discreto Italiano.
La nostra stanza 215 è quadrata e con due letti alla francese, allegramente addobbata in colori vivaci, ha il bagno con doccia e fon, cassaforte, mini bar, ampia finestra sulla strada laterale, ed è piuttosto tranquilla. Niente male. Il panorama è solo parziale, ma la tranquillità è maggiore rispetto ad altre soluzioni più rivolte su luoghi ad alto movimento: per noi, decisamente meglio così.
La colazione, scopriremo, vale tutto il piccolo supplemento richiesto, e prevede frutta fresca, pane di tre tipi, burro, formaggio, marmellate, yogurt, succhi di frutta, cornflakes uova sode, succo d'arancia, tè, caffè, latte.
2/7 sabato
L'auto viene gestita dal servizio di valet parking convenzionato a 26 dollari/gg, e in pochi minuti ci viene consegnata su nostra richiesta.
Ci dirigiamo verso sud, uscendo da Miami fino a Florida City, in direzione del Parco Nazionale Everglades. Dieci dollari ad auto per accedervi (per 10 gg), e ci si trova nell'area verde del parco. Un ampio territorio naturale costituito da distese di falasco, hammock (piante rampicanti e latifoglie), mangrovie, luogo protetto di riproduzione di fauna e flora. Sono anche fonte di acqua, e ricoprono una superficie di 60 kmq. Parte di questo territorio tropicale e paludoso è stato bonificato e destinato all'agricoltura.
Dei vari itinerari previsti, ne percorriamo solo un paio, causa maltempo e zanzare che a Flamingo ci obbligano alla ritirata. L'Ahinga Trail si sviluppa su passerelle in legno che per circa mezz'ora inoltrano il turista in una palude di falasco dove vivono diversi tipi di piante, uccelli, pesci, rane e l'alligatore nero americano. Il Gumbo Limbo Trail deriva il nome dalla presenza un albero dalla corteccia ross, detto anche Albero del turista. La resina è stata usata dagli indigeni come collante e antisettico. La vegetazione di questo luogo è molto fitta: hammock, palme, tamarindi.
Rientrando verso l'hotel sulla 1 in direzione nord, nel tardo pomeriggio, ci fermiamo per la cena in un tipico ristorante americano, della catena Miller's Ale House. Il menù è a base di super bistecca
t-bone e patate, con anelli di cipolla e verdure.
3/7 domenica
Splendida giornata, decidiamo di andare in spiaggia. Sedie e teli mare sono dotazione della stanza, mentre attraversando una trentina di metri di parco verde entriamo nella mitica spiaggia di SoBe, come qui chiamano affettuosamente South Beach, la parte sud di Miami Beach, molti km di spiaggia bianca, ampia, costellata delle celebri postazioni
baywatch, come si è abituati a vedere nei film! Il mare è sorprendentemente cristallino, l'acqua ha una temperatura molto gradevole per essere oceanica: si nota che siamo tra il Tropico e l'Equatore. Per il nostro metro di misura, regge tranquillamente il confronto con le migliori spiagge della Sardegna, solo che è attrezzata (anche di docce alle uscite), servita, sorvegliata, ed è gratuita...
Trascorriamo circa tre ore di autentico relax, tra bagni e passeggiate, con una gradevole brezza,
Le ore di esposizione a questo sole sono peró per noi troppe, e rientriamo già sentendo l'effetto del molto sole preso.
Per cena torniamo allo stesso ristorante, cambiando il menu in pesce e crostacei.
4/7 lunedì
Festa nazionale in tutti gli Stati Uniti, con bandiere e iniziative in ogni angolo.
Al mattino escursione verso nord, meta Fort Lauderdale, graziosa località turistica caratterizzata da molti canali su cui si affacciano splendide abitazioni con yacht ormeggiati ai moli privati.
Traffico e mega grigliate in preparazione sulle spiagge.
Successivamente saliamo fino a Palm Beach, elegante ma meno turistica, più ricca di sedi di banche e finanziarie che di case private, sembra.
Torniamo a Miami Beach, cenando al nostro solito ristorante, sempre con un nuovo menu. Arriviamo in hotel in tempo per ammirare, sia dalla terrazza sopra l'hotel che poi dal lungomare, i grandi fuochi d'artificio sparati sia dalla spiaggia che da vari punti della città.
5/7 martedì
Bella giornata, che dedichiamo allo shopping in Collins Avenue, una strada pedonale lunga chilometri, con una isola centrale ricca di vegetazione, fontane, laghetti con ninfee.
Rientriamo in hotel per un rapido cambio di abiti e torniamo al nostro ristorante preferito, godendoci anche una ampia visione di Miami by night.
6/7 mercoledì
Risveglio con pioggia: optiamo per una escursione e partiamo in direzione nord verso il Centro Spaziale Kennedy di Cape Canaveral, dove arriviamo verso le 14, dopo oltre 3 ore di viaggio.
Come tutto in America, il centro visitatori è grandissimo, il prezzo minimo di ingresso è di 43 dollari a persona, e comprende anche un tour in bus presso l'edificio VAB (Vehicle Assembling Building), definito il terzo più grande al mondo, progettato per ospitare 4 razzi Saturno V (può contenere due Empire State Building, non in altezza ma in volume). Per lo Shuttle hanno dovuto ampliare la porta d'ingresso, che tre persone impiegano 45 minuti ad aprire.
Il tour prosegue poi verso le rampe di lancio 39a e 39b, dove i visitatori hanno ampio agio di fotografare e vedere anche il mostruoso trattore cingolato che trasporta i veicoli alle rampe lungo un percorso riservato (un dato tra gli altri: percorre 30 cm con un litro di carburante).
Con un altro bus raggiungiamo l'Apollo / Saturno V Center, dove in un teatro viene proposta la storia multimediale del progetto spaziale che portò l'uomo sulla Luna, voluto dal presidente Kennedy e che in varie tappe culminò con la missione Apollo 11 del primo sbarco lunare nel dicembre 1968.
A fine filmato si accede ad un enorme hangar dove l'imponente razzo Saturno V lascia tutti a bocca aperta e naso all'insù, per le dimensioni. E' uno dei tre soli esemplari rimasti del più grande razzo mai costruito: il doppio dello Space Shuttle, pure lui visibile all'esterno.
La visita richiede almeno tre-quattro ore, ed è molto interessante e istruttiva per turisti di ogni età.
Rientrando, chiediamo al navigatore di trovare un altro ristorante della nostra catena preferita, e ovviamente lo trova, in direzione di Miami. Magnifico, altra cena di ottimo livello a conclusione di una ottima giornata.
7/7 giovedì
Anche oggi un po' di pioggia tropicale, tiepida, quindi bighelloniamo tra shopping e strade del centro: Washington Avenue, Collins Avenue, Lincoln Road, Espanola Way. Vetrine, negozi, boutique per ogni gusto e tasca.
8/7 venerdì
La giornata si presenta nuvolosa, ma partiamo ugualmente verso sud: completiamo la Interstate 95 verso e iniziamo la 1: qui il motto è "Where the road ends and the fun begins".
Puntiamo, infatti, alle isole Keys: il navigatore (infallibile, insostituibile, prezioso compagno di ogni miglia percorsa, benedetto!) ci dice che occorreranno circa tre ore e mezza. Strada facendo il meteo sembra migliorare, e il paesaggio è mozzafiato. Lasciata la Florida continentale, la strada alterna attraversamenti di isole a mega ponti che le uniscono e tra panorami indimenticabili raggiungiamo la fine del percorso: la mitica Key West! (non senza rispettosamente agevolare l'attraversamento, ad un tratto, di una grande iguana - lunga circa quanto è larga un'auto, la cui rapidità ci impedisce di immortalarla con la macchina fotografica: ma che spettacolo!).
Dal nostro arrivo alle 13 in avanti cerchiamo un imbarco per la barriera corallina, ma purtroppo le partenze rimanenti prevedono rientri non compatibili con il nostro viaggio di ritorno. Ripieghiamo perciò su una approfondita visita pedonale dell'isola, il cui centro è assai esteso, anche se prevalentemente concentrato nella lunga Duval Street. Anche qui negozi, bar e
saloon, musei e vetrine attraggono i turisti, che si crogiolano al sole e passeggiano acquistando souvenir di ogni tipo.
Pittoreschi gli edifici, in massima parte in legno, che talvolta richiederebbero una manutenzione più accurata. Tra le tante locande presenti, merita una citazione lo Sloppy Jo's, il bar frequentato anche da Ernest Hemingway che su quest'isola scelse di finire la sua esistenza terrena. Citiamo anche il motto scritto sulle auto della Polizia locale, che recita: "Serving Paradise". Questo concetto che la zona ricordi il Paradiso è piuttosto ricorrente: si può condividerlo o meno, ma certo la leggenda è stata alimentata in questo senso.
Il rientro, dopo la dovuta sosta presso il cippo che ricorda come si sia più vicini a Cuba che a Miami, avviene senza code (il traffico è piuttosto in senso contrario, per il week-end in arrivo).
9/7 sabato
Passeggiata nel distretto Art Decò, che racchiude numerosi edifici in stile, con forme e colori inconfondibili, completati da auto d'epoca sapientemente parcheggiate davanti alle facciate più tipiche.
Pomeriggio dedicato all'ultima sessione di bagni e sole sulla splendida spiaggia di sabbia bianca: forse, in un insieme di avvincenti e molto positivi ricordi, l'elemento che più ci ha sorpresi positivamente ed ha senz'altro superato le nostre aspettative.
11/7 domenica
Giornata di inizio del rientro: formalità in hotel, viaggio verso l'aereoporto, riconsegna dell'auto, e volo perso la "vecchia Europa"... dove arriveremo l'indomani.
Conclusioni
Un gran bel viaggio, senz'altro consigliabile a tutti, particolarmente a chi ama la natura e non disdegna lo shopping. Potrebbe essere integrato con la visita di Orlando (che con Miami condivide il ruolo di polo di attrazione turistica) e magari, impiegando un motorhome, diluito con maggiori soste balneari negli splendidi RV Parks che abbiamo visto nelle Keys.
Da sottolineare che, data la latitudine, la Florida si presta come meta vacanziera in ogni mese dell'anno.