Pubblicato:
10/01/2017 da
Prode
Periodo:
29/07/1989 - 31/08/1989
(33 giorni)
Non specificato
Ricordo di un viaggio in Turchia nel 1989
I recenti sanguinosi attentati verificatisi in Turchia, sommati ai cambiamenti politici degli ultimi anni, mi hanno prima di tutto profondamente rattristato per i lutti e i dolori che quei drammatici eventi hanno provocato alla popolazione di quel paese. Allo stesso tempo ho acquisito la consapevolezza che quanto sta accadendo in Turchia e in altri paesi dell'Europa e del Medio Oriente pone gravi ostacoli alla possibilità di visitare quelle meravigliose regioni e limita di fatto la libertà di movimento, che è una delle più significative manifestazioni della libertà in generale. Viene così a mancare, o comunque a ridursi gravemente, uno strumento indispensabile per conoscere paesi e genti diverse, per entrare in contatto con altre culture: conoscenza e contatti, essenziali per superare divisioni, incomprensioni e conflitti.
Per me, che, come camperista di vecchia data, ho avuto modo di crescere sia come "viaggiatore libero" sia come persona, grazie a numerose esperienze di viaggio, tutto ciò è causa di amarezza e delusione. A questi sentimenti si è aggiunto quasi automaticamente il bisogno di ricordare e raccontare un viaggio fatto in Turchia nel lontano 1989.
Mia moglie ed io ci siamo appassionati ai viaggi in camper dal 1980.
Abbiamo iniziato con un vecchio Fiat 238 a tetto basso, ricavato da un mezzo comprato in un'associazione di volontariato. Siamo passati a un Freccia 365 su Ford 2500 aspirato, venduto seminuovo con 40.000 km; poi a un America 340, su Ducato 2500 aspirato, venduto con 190.000 km. E infine un Camper Italia 2.5 TD 4x4, tuttora in servizio, ma con 180.000 km.
Abbiamo fatto vari viaggi in Italia e in Europa (Parco Nazionale Abruzzo, Sicilia, Corsica, Danimarca, Francia, Spagna), fino ad arrivare al viaggio in Turchia del 1989, che apre le porte alle conoscenze che descrivo qui di seguito.
Allora viaggiare in camper era più un'avventura che una passerella. Non esistevano gli strumenti di cui possiamo disporre oggi e che indubbiamente sono di grande aiuto (Internet, telefoni cellulari, navigatori satellitari ecc. ) ed era molto importante curare l'organizzazione: documenti per il caravan e per le persone, adulti e minori compresi; scorta di acqua potabile e cambusa.
Fatte tutte le operazioni preliminari e cambiate le lire in dollari (solo contanti, perchè ancora non c'era il Bancomat), partiamo, mia moglie, io e i nostri figli allora piccoli, con una coppia di amici camperisti di Vicchio del Mugello, con i quali abbiamo concordato un programma di massima, sulla base della documentazione essenziale, trovata nella guida della Turchia, edita da Valmartina nel 1986.