IL VIAGGIO LO SI VIVE TRE VOLTE: QUANDO LO PREPARI, QUANDO LO FAI, QUANDO LO RACCONTI
Questo viaggio nasce dalla visione di alcuni video pubblicati su youtube dallo
youtuber Max del canale “max ilveciovanlife” ove presenta alcune città della sua regione: il Friuli Venezia Giulia.
Dalla visione di questi video è nato questo viaggio con lo scopo di visitare le città da lui presentate e di andare alla scoperta delle bellezze di una regione che non ritenevo così affascinante e ricca di storia. Chi scrive è di Milano.
Detto ciò veniamo al viaggio: partiamo il primo giorno di zona gialla in Lombardia lunedì 26 aprile e per goderci meglio il tragitto decidiamo di percorrere la strada statale in modo da vedere le persone che animano i paesi che attraversiamo.
Prima tappa: Grado, voglia di mare e di sole.
Grado è un'isola collegata con la terra ferma da un ponte carrabile, ponte corto, ma è emozionante percorrerlo con il camper. Ci dirigiamo presso l'area di sosta sita in Via Ponte di Legno n.2 e scopriamo che si tratta di un parcheggio promiscuo con stalli riservati ai camper.
Parcheggio molto grande con due tariffe una di 4€ ogni 24 ore (intendo che se arrivate alle ore 15:00, fino alle ore 15:00 del giorno seguente avete pagato il parcheggio), però gli stalli sono un po' stretti, mentre adiacente a questo c'è un parcheggio molto più grande al costo di 16€ ogni 24 ore con la fornitura di corrente, il camper service è gratuito.
Il parcheggio è adiacente alla pineta che adduce alla camminata del lungo mare che porta in centro città a Grado e alle spiagge sia libere che a pagamento.
Bella la città di Grado.
Seconda tappa: San Daniele del Friuli
Ci siamo recati presso l'area comunale sita in via Udine, ben segnalata già all'arrivo in città. Non essendoci un'indirizzo preciso, ecco le coordinate N 46.156750 E13.013900, area di sosta gratuita con camper service, adiacente alla città che si raggiunge comodamente a piedi per poterla visitare.
Essendo la città del rinomato prosciutto San Daniele ci siamo recati presso la trattoria “Al teatro” sita in Via Cesare Battisti n.5 per degustare un tagliere di salumi e formaggi tipici del luogo.Tutto molto buono.
C'è la possibilità di acquistare il prosciutto tagliato fresco e così abbiamo fatto acquistando un melone presso il negozio di frutta e verdura vicino alla trattoria per poi gustarcelo in camper la sera durante il coprifuoco.
Passeggiando, siamo arrivati al paese successivo
Ragogna, caratterizzato da un lago con un anello ciclo-pedonale della lunghezza di 4km che permette di percorrerne il suo perimetro. Lungo il tragitto, attrezzato con panchine e tavoli, torretta d'avvistamento per la fauna migratoria e un cimitero israelitico con una tomba risalente al 1742, percorrendo la Via al Lago (Ragona) s'incontrano dei parcheggi ove c'è spazio sufficiente per sostare con il camper e nessun divieto per trascorrere la notte.
Meritevole di una visita la chiesa di Sant'Antonio Abate sita in Via Giuseppe Garibaldi n.12
Terza tappa: Codroipo
Ci siamo recati presso l'area di sosta vicino a Villa Manin sita in Strada Provinciale Molino della sega località Passairano. Si tratta di un parcheggio gratuito, riservato ai camper, ove recandosi presso l'adiacente Pro Loco si può acquistare un gettone al costo di 3€ che fornisce acqua e corrente per 6 ore.
Il parcheggio è comodo per visitare Villa Manin e il paese, la villa è molto grande e la visita è gratuita, la si effettua in autonomia. Noi siamo partiti dalla stanza ove venivano parcheggiate le carrozze, poi abbiamo proseguito verso la cappella di Sant'Andrea ed infine l'immenso parco della villa.
Quarta tappa: Trieste
Ci siamo diretti all'area di sosta comunale sita in Via Bruck al costo di 4€ per 24 ore con camper service gratuito, è un'area un po' particolare poiché si trova sotto ad un cavalcavia, vicino al porto.
Qui ci siamo fermati per due giorni poiché usando i mezzi pubblici per muoverci ci abbiamo impiegato più tempo, degno di nota sono gli abitanti triestini che ci hanno colpito per il loro senso di appartenenza all'Italia e per la loro disponibilità nel raccontarti le vicende della città e darti indicazioni su cosa vedere e sulle linee dei mezzi pubblici da prendere.
E' un popolo multietnico che vive in armonia tra di loro, ove sloveni, croati fanno parte tutti della stessa città.
Il biglietto giornaliero, per i mezzi pubblici, costa 4,50€ basta timbrarlo una sola volta e si posso prendere tutti i mezzi che si desidera, la fermata vicino all'area di sosta e quella del bus numero 15 con capilinea in Piazza Oberdan, piazza d'interscambio con molte altre linee utili per girare la città.
Tra queste vi è la linea 6 che porta al castello di Miramare, anzi il capolinea è proprio al castello.
Grande, bello da girare, il castello è aperto tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 19:00 mentre le scuderie sono aperte con orario spezzato 11:00-13:00//14:00-17:00, tutto gratis.
Partendo dal capolinea della linea 6, per la visita al castello, la stessa termina uscendo sul lungomare e quando s'incontra una fermata del bus 6 lo si prende per alcune fermate fino ad incrociare la fermata d'interscambio con la linea 42.
La linea 42 pota al faro della vittoria, effettua la fermata vicino al faro, si tratta di un'area militare, si può salire fino in cima al faro gratuitamente godendo di una vista panoramica sul golfo di Trieste.
Riprendendo il bus 42 si arriva alla fermata d'interscambio con il numero 8 che porta al Civico museo della risiera di San Sabba. Si tratta di un campo di concentramento e di prigionia, aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00. Il civico museo è sito in Via San Giovanni Pilatucci n.5, al civico n.7 c'è il parcheggio di un supermercato molto grande ove è possibile parcheggiare il camper, però sconsiglio di visitare Trieste con il camper.
I mezzi pubblici passano con molta frequenza.
Riprendendo stesso autobus si arriva in Piazza Unità d'Italia ove si può ammirare questa particolare piazza grandissima con un lato che si affaccia sul mare, il molo Audace e passeggiando in quella zona della città alla scoperta di tante cose come la presenza di chiese greco-ortodosse, cattoliche, protestanti, tutte visitabili gratuitamente.
Quinta tappa: Gemona del Friuli
Ci siamo recati presso l'area di sosta sita in Piazzale Monsignor Battista Monai n.1, con camper service e sosta gratuita.
Gemona è stata distrutta dal terremoto del 1976 e poi ricostruita esattamente come era riutilizzando, ove possibile, le stesse pietre o mattoni riposizionandoli nello stesso punto (questo modo si ricostruzione prende il nome di
stilosi), per la visita basta recarsi nella via principale del centro storico.
La nostra visita è iniziata dal duomo, per poi visitare la cineteca con i filmati del terremoto e più di 5000 titoli di film, vi è anche una mostra foto e video per non dimenticare i danni del terremoto e la capacità dei friulani di ripartire con la ricostruzione già dal giorno dopo, la via termina ad una chiesa crollata e non ancora ricostruita.
Vicino all'area di sosta c'è il Santuario di Sant'Antonio con la sua tomba e tutte le grazie e i voti chiesti e promessi al santo.
Il viaggio è durato 7 giorni alla scoperta di una regione da noi poco conosciuta, ove per chi viene dalla città riscoprire la campagna e le montagna porta sempre stupore.
Abbiamo incontrato una popolazione che conosce la loro storia, molto accoglienti e disponibili a volte troppo fino ad accompagnarti alla fermata ed attendere insieme a te il mezzo pubblico raccontandoti la storia di ciò che saresti andato a vedere.
A volte sembrava di essere all'estero ove tutto è perfetto, tutti educati i mezzi pubblici puntuali, tutto pulito, tante cose gratuite, mentre invece eravamo in Italia, e questo ci stupiva, un viaggio indimenticabile e da rifare.