Pubblicato:
26/08/2016 da
kristen
Periodo:
29/07/2016 - 20/08/2016
(22 giorni)
Non specificato
Eccoci pronti a partire per le attese vacanze. La destinazione è la Sicilia, già visitata tre anni fa. Quest’anno però vogliamo prendercela con più calma, visto che veniamo da un periodo lavorativo decisamente pesante e la stanchezza si fa sentire non poco; così invece che fare il giro completo dell’isola in tre settimane, come avevamo fatto in precedenza nel nostro primo e indimenticabile viaggio ( forse un po’ frettoloso) ci concentriamo solo sulla parte sud-orientale.
29 luglio: si parte da Reggio Emilia nel pomeriggio. L’equipaggio è composto da Giulio, pilota del nostro Riviera Garage, Elena cuoca e responsabile dell’itinerario, Simone e Francesco i nostri ragazzi di 15 e 12 anni. Arriviamo poco dopo Roma e ci fermiamo per la cena e il pernotto in autogrill.
30 luglio: sveglia dopo una notte abbastanza rumorosa causa traffico, si riparte subito dopo una veloce colazione; la destinazione è San Nicola Arcella, Calabria, dove intendiamo fare una prima tappa del nostro viaggio verso Sicilia. Seguiamo le indicazioni dell’uscita Praia Mare e San Nicola Arcella e raggiungiamo la località scendendo lungo una serie di “tornanti” che portano al mare. E’ segnalata una area sosta Playa Mare. Noi troviamo posto e il simpaticissimo proprietario Gionata e sua moglie ci accolgono con squisita gentilezza. Costo 20 euro con carico, scarico, docce fredde e una calda. L’area camper è praticamente sul mare e a circa 1 km dalla famosa spiaggia dell'Arcomagno. Dopo aver pranzato e riposato passiamo il pomeriggio nella spiaggia di ghiaia proprio di fronte all'area. La sera si possono ordinare pane, focacce, cornetti che vengono portati dal fornaio il giorno dopo! Dopo la doccia e la cena si va a nanna, la stanchezza del viaggio si fa sentire.
31 luglio: notte tranquilla, oggi si va a visitare la spiaggia dell’arco. Noi prepariamo il pranzo al sacco, su consiglio di Gionata, per passare l’intera giornata là. Si percorre a piedi, partendo dalla sosta camper, la strada sterrata e si arriva ad una scaletta che sale la montagna e poi ad un sentiero che porta ad una prima baia di ghiaia, con una bellissima grotta adibita a bar. Il tragitto è breve, ma un po' faticoso. Nella spiaggia si possono affittare ombrelloni e lettini, ma l’ultima parte è libera e noi ci dirigiamo lì con tutta la nostra roba. L’acqua è limpida e pulita. Il famoso arco si raggiunge o via mare tramite pedalò, o seguendo un sentiero in mezzo alle rocce, alle spalle della spiaggia. Noi decidiamo di andare a piedi, anche perché è ancora presto e la gente non è tanta. Superiamo la piccola spiaggetta dominata da un primo arco di roccia (attenzione, non confondetevi come abbiamo fatto noi e altre persone, l'Arcomagno è dopo) e dopo aver percorso un breve ma tortuoso sentiero arriviamo finalmente al famoso arco. La vista dall'alto è stupenda! Il mare cristallino si insinua sotto la roccia, arrivando nella piccola spiaggia, già gremita di gente. Noi ci concediamo un tuffo in questo piccolo/grande scrigno di roccia e mare. Decidiamo poi di tornare alla nostra spiaggia, anche perché la gente sta aumentando in modo vertiginoso! Passiamo poi la giornata fra bagni e relax. Rientrando alla sosta camper acquistiamo un po’ di frutta da un rivenditore ambulante. La sera doccia, cena e nanna.
1 agosto: dopo colazione partiamo per Tropea, altra tappa che vogliamo fare. Eravamo già stati qui l’anno scorso durante le nostre vacanze in Calabria, ma è troppo bella per non fermarci! A Tropea ci sono varie possibilità per il camper, gente permettendo: un grande spiazzo in ghiaia appena scesi al mare, sulla sinistra, senza servizi (a dir la verità quest'anno non abbiamo visto camper lì), area di sosta Ciccio, due campeggi e parcheggi a pagamento. Noi ci mettiamo nella sosta camper appena dopo Ciccio (che è piena), sulla destra dopo una piccola discesa. Offre carico, scarico e docce fredde, molto spartane, ma fattibili per una rinfrescata. 20 euro.
Il mare è a pochi metri, appena varcato il cancello. La posizione è bellissima e noi ci sistemiamo a ridosso di uno dei due cancelli che danno sul lungomare, un po’ in disparte. Passiamo la giornata a fare bagni nel mare azzurro. La spiaggia è attrezzata, ma anche libera, proprio di fronte al camper. Il caldo infernale dell’anno prima è solo un ricordo… quest'anno è tutto più sopportabile. Alla sera saliamo nel paese, percorrendo le scale che si trovano a pochi metri dal parcheggio; abbiamo appuntamento con alcuni amici, anche loro in vacanza a Tropea e con loro giriamo attraverso vie e piazze gremite di gente, arrivando al belvedere da cui si vede il Santuario della Madonna dell’isola tutto illuminato. Arriviamo fino al Duomo e ci concediamo un gelato e un buonissimo tartufo di Pizzo. Rientriamo tardi in camper e sprofondiamo nel sonno.
2 agosto : decidiamo di rimanere ancora un giorno qui. Altra giornata di mare e sole, con passeggiata fino ad arrivare alla roccia del Santuario e alla spiaggia del mare Grande, affollata, ma con un mare da cartolina. Alla base della roccia si trova una piccola grotta di passaggio, attraversata la quale ci si può godere un bel bagno e fare tuffi a volontà dalle rocce più piccole. La sera noi "grandi" ci concediamo una cenetta da Filippo, uno dei ristoranti affacciati sul piccolo lungomare.
3 agosto: dopo un ‘ultima mattina al mare partiamo dopo pranzo: questa volta la destinazione è Sicilia!! Non vediamo l’ora di tuffarci nei colori, nei profumi e nei cibi di questa terra meravigliosa. Acquistiamo i biglietti per l’imbarco nell'ultimo autogrill, così che quando arriviamo a Villa San Giovanni non dobbiamo far altro che salire sul traghetto, fortunatamente l’attesa è breve. Sbarchiamo a Messina nel tardo pomeriggio ormai e la nostra destinazione sono le Gole di Alcantara, nei pressi di Francavilla. Ci si arriva facilmente seguendo le indicazioni. Abbiamo un paio di riferimenti per la sosta camper, uno a Francavilla che però risulta praticamente abbandonato (oltre che lontano dalle gole) e una sosta camper che si trova a Motta Camastra proprio di fronte all'ingresso principale delle gole. A dir la verità fatichiamo non poco a trovarlo, probabilmente a causa della stanchezza non leggiamo subito la segnalazione un po’ nascosta. Comunque la sosta camper chiede 15 euro, ed è praticamente un cortile chiuso, con carico, scarico, lavabi. Dopo cena si fa due chiacchiere con gli altri camperisti che hanno già visitato le Gole in giornata.
4 agosto: sveglia dopo una notte non proprio tranquilla. Infatti alle 4 circa del mattino siamo stati svegliati da un allarme incendio proprio a pochi metri dai nostri camper e ad accorgersi di questo è stata una famiglia camperista che si è svegliata per l’odore e il bagliore del fuoco! Spaventati siamo scesi tutti stralunati dai camper, pronti a scappare, ma chiamati i vigili del fuoco la situazione è tornata nella norma... a quanto pare aveva preso fuoco solo erba e sterpaglia di un contadino e l’incendio non era di grandi dimensioni, anche se vicinissimo a noi. Quando ci si è assicurati al 100% che tutto fosse a posto, siamo tornati tutti a letto, cercando di dormire, anche se ormai erano le 6 del mattino! Fortunatamente i ragazzi sono riusciti ad riaddormentarsi subito. La mattina dopo comunque, facciamo colazione, scendiamo alle Gole entrando però dall'ingresso comunale che si trova a circa 200 mt dalla sosta camper. Costo 1,50 euro a persona, senza l’utilizzo dell’ascensore. Con la risalita in ascensore invece sono 5 euro. Volendo si può praticare body rafting e noleggiare tutta l’attrezzatura al costo di 25 euro. Noi entriamo e scendiamo lungo le scale e raggiungiamo le gole: appena arrivati ci lasciano senza parole, lo spettacolo è meraviglioso! Le scure pareti rocciose sono alte fino 25 metri, strette nel punto più piccolo solo 2. Il fiume Alcantara scorre limpido e gelido fra di esse. Noi sistemiamo teli e zaini sulla riva ciottolosa del fiume e decidiamo di partire all'avventura, visto che non è tardissimo e l’affollamento è poco. Il fiume è limpido, ma a dir poco ghiacciato! Si possono noleggiare stivaloni di gomma e imbragature, ma noi cerchiamo di resistere solo con ciabatte e sandali di gomma! Per fortuna ogni tanto si trovano delle piccole rientranze laterali sulle quali ci si può riposare dal gelo dell’acqua. E’ un’avventura bellissima addentrarsi in quella via “d’acqua”, peccato sia così fredda! Arriviamo fino al punto in cui il fiume crea piccole cascate e poi torniamo indietro perché la corrente è troppo forte e ormai non sentiamo più le gambe. Vediamo numerose ciabatte perse dalle persone che scorrono via con la corrente del fiume, noi ci teniamo strette le nostre! Passiamo il resto della mattinata prendendo il sole, esplorando il resto delle Gole e sguazzando nelle acque limpide del fiume. I miei ragazzi e marito riescono persino a immergersi completamente! Saliamo in camper nel primo pomeriggio, entusiasti della mattinata trascorsa. E’ un peccato risalire, ma non siamo organizzati per il pranzo al sacco.
Dopo un veloce spuntino partiamo alla volta di Siracusa. Troviamo posto nel grande parchegio Von Platen, nei pressi dell’area archeologica. Una navetta porta in centro, nell'isola di Ortigia. Arriviamo poco prima di cena e decidiamo di andare subito in centro e mangiare qualcosa là. L’isola di Ortigia è collegata alla terraferma tramite il ponte Umbertino e passeggiando in queste strade si assaporano secoli di storia. Ci accoglie il tempio di Apollo, ma è solo la prima delle bellezze che si trovano in questa zona. Arriviamo al Duomo con la sua piazza, poi la fonte Aretusa, legata ad una leggenda di una ninfa e percorriamo le mura che costeggiano il mare. Ci fermiamo a mangiare una pizza in uno dei localini della città, che pian piano si anima con il passare delle ore. Rientriamo in tarda serata sempre con la navetta. Notte tranquilla.
5 agosto: al mattino, dopo colazione ci rendiamo conto di avere davvero bisogno di mare! Lasciamo il Van Platen pagando 18 euro per la sosta e ci dirigiamo verso Vendicari e la sua oasi. Percorriamo una strada sterrata e ben segnalata che porta all'agriturismo Calamosche con relativo parcheggio su terra rossa e in mezzo agli ulivi, per macchine e camper. Noi ci sistemiamo nella parte in fondo al parcheggio dove si trovano già altri camper. Chiedono 15 euro, con carico, scarico (scomodo) e corrente (il filo scende dagli alberi), docce fredde proprio nel parcheggio, un calda un po' più in disparte e lavabi (non utilizzabili perché decisamente sporchi). Dopo aver preparato un buon pranzo al sacco entriamo nell'oasi naturale, pronti a passare una giornata giù in spiaggia. Non è concesso portare palloni, radio e i cani non sono ammessi. Si arriva al mare percorrendo per circa 20-30 minuti un sentiero sterrato, polveroso e assolato, fortunatamente pianeggiante. Il sole picchia forte e quando arriviamo siamo talmente storditi che quasi non ci godiamo lo spettacolo che ci si para davanti: una piscina di acqua azzurra incastonata nelle rocce. Non ci sono servizi, non ci sono cestini della spazzatura, perché si dà fiducia al visitatore affinché ognuno riporti a casa quello che produce ed è giusto così!! Noi ci tuffiamo in mare senza nemmeno sistemare gli ombrelloni, siamo troppo accaldati, è una meraviglia! Intanto la gente continua ad arrivare e la spiaggia si affolla in breve tempo; passiamo la giornata in questo paradiso affollato, fra bagni, sole e tante foto. Al pomeriggio si alza un fortissimo vento che fa volare ombrelloni e teli, ma non dà particolarmente fastidio. Saliamo nel pomeriggio, dopo aver fatto un bagno per affrontare il sentiero del ritorno (le scale iniziali sono terribili). Alla sera dopo la doccia, ci rilassiamo nel silenzio delle stelle e della luna.
6 agosto: ci svegliamo tardi oggi e ce la prendiamo comoda. Dopo colazione mi reco all'agriturismo Calamosche (che offre anche camere in affitto) per acquistare del pane fresco. Volendo preparano anche panini e pranzi al sacco per il mare. Intanto il parcheggio comincia a riempirsi; noi decidiamo di scendere con calma dopo pranzo, e così facciamo, non prima di aver fatto una doccia rinfrescante per affrontare meglio la discesa sotto il sole (molta gente comunque apre l’ombrellone mentre cammina proprio per proteggersi). Vediamo molte persone con i passeggini… che fatica su quel sentiero sassoso! Comunque il tragitto è meno duro del giorno prima e quando arriviamo al mare lo spettacolo è ancor più bello! La gente è molta, ma non una cosa esagerata, senza contare che a metà pomeriggio si alza di nuovo un fortissimo vento che fa scappare molte persone, così rimaniamo davvero pochi in spiaggia. Saliamo praticamente al tramonto, al parcheggio sono arrivati molti camper. Per noi doccia, cena, un po’ di tv per i ragazzi e nanna.
7 agosto: dopo una notte tranquilla e la colazione lasciamo Vendicari e ci dirigiamo verso una delle perle del barocco, Noto. Sostiamo al Noto Parking, che si trova ai piedi della città. Costo 16 euro + 3 per la corrente e offre una navetta gratuita a orari prestabiliti per il centro. L’area è pulitissima e molto ordinata, i camper sostano sotto piante di limoni. Nel pomeriggio il gestore ci accompagna con la navetta in centro, per il ritorno basta poi telefonare per farsi venire a prendere. Noi entriamo in centro attraverso la Porta Reale e percorriamo tutto il corso affascinati dalle bellezze intorno a noi. Incontriamo quasi subito la chiesa di Santa Chiara, magnifica, il cui interno è decorato con putti e stucchi e la chiesa del SS Salvatore. Riprendiamo il corso e ci facciamo tentare da una granita in una delle gelaterie… purtroppo pecchiamo di ingenuità… due bicchierini neanche tanto grandi li paghiamo ben 8 euro! La granita è squisita, ma il prezzo è davvero spropositato… vabè, cose che capitano! Il Duomo, San Nicolò, appare sulla nostra destra, enorme e bellissimo, un gioiello barocco del 700, soggetto nel corso degli anni a numerosi rifacimenti. Ci sediamo a riposare nelle sue scalinate, come fanno molti turisti e non. Di fronte c’è il palazzo Ducezio, sede del Municipio costruito con un particolare porticato dalle due parti. Entriamo per una visita e ci viene consigliato di acquistare un biglietto (purtroppo non ricordo il prezzo…credo 12 euro in tutto) per poter entrare nel salone degli specchi, nel teatro e nel museo. Noi facciamo il biglietto e entriamo nella famosa sala, che altri non è che una stanza, riccamente decorata, con due specchi posti nelle due pareti, uno di fronte all'altro. Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più, anche se il gioco con il riflesso degli specchi è divertente e il soffitto dipinto è molto interessante. Usciamo e cerchiamo di raggiungere il teatro che si trova proprio di fronte alla fontana d’Ercole. Il teatro comunale è in stile neoclassico, piccolino, ma molto carino. Ormai è ora di cena e noi ci concediamo una pizza in uno dei ristoranti della città. Di sera Noto è spettacolare, la luce gialla che fa risaltare le chiese e le vie è magica. Percorriamo anche via Nicolaci sede dell’omonimo palazzo con gli splendidi balconi barocchi.
Ritorniamo in camper dopo aver telefonato al gestore della sosta camper, con noi ci sono due turisti inglesi anche loro ospiti del Noto Parking. Notte tranquillissima.
8 agosto: si parte dopo colazione verso i lidi di Noto, in particolare la frazione di San Lorenzo già visitata tre anni fa, di cui abbiamo un bellissimo ricordo di un mare spettacolare. Abbiamo intenzione di fermarci un paio di giorni. Troviamo posto nel parcheggio sterrato all'altezza dello stabilimento Agua. Costo 5 euro per la sosta, 7,50 per la notte. Purtroppo non ci sono camper, noi però decidiamo di fermarci ugualmente, il mare azzurro ci chiama! Arriviamo nella spiaggia libera (proprio di fronte al parcheggio) in tarda mattinata e abbiamo due sorprese non proprio gradevoli: 1 sacchi di spazzatura ovunque, abbandonati senza ritegno, forse i resti di pranzi del giorno prima (era domenica), 2 gente, gente ovunque. Noi ci sistemiamo comunque dove vediamo un po’ di spazio e passiamo la mattinata in mare, che è splendido. Rientriamo in camper per il pranzo e quando torniamo al pomeriggio la gente è raddoppiata. Tre anni fa non c’era questo affollamento, forse perché erano i primissimi giorni di agosto… boh. Comunque la giornata è splendida e i bagni in mare magnifici. Sulla destra si vede il delizioso borgo di Marzameni, così tranquillo di giorno e vivacissimo la sera. Rientrando in camper per la cena notiamo che nessun camper è arrivato a farci compagnia, ma noi decidiamo di fermarci ugualmente per la notte; di solito non rimaniamo mai in un posto da soli, ma in questo caso non ci sentiamo isolati perché il parcheggio è a ridosso di un residence pieno di gente. Cena, tv e nanna.
9 agosto: la notte è passata abbastanza tranquilla, essendo soli abbiamo dormito con un occhio chiuso e uno aperto, ma è andata meglio del previsto. Visto che è presto, dopo colazione andiamo in spiaggia e ci sistemiamo proprio in riva al mare, non c’è quasi nessuno. Purtroppo i sacchi dell’immondizia sono ancora lì, invece. Il mare è fantastico, azzurro e limpido. Quasi ci illudiamo che ci sia meno ressa del giorno prima, ma non ci siamo mai sbagliati tanto!! La situazione nel giro di un’ora degenera... è un delirio! La cosa che detesto non è la folla in sè, ma la maleducazione di molte persone che incuranti dello spazio vitale altrui si sistema tranquillamente sui tuoi piedi senza manco fare una piega. Ho visto tanta gente così solo a San Vito Lo Capo a ferragosto e nelle spiagge del Salento… noi resistiamo fino alle 5 poi letteralmente scappiamo, non ce la facciamo più. Dopo aver fatto la doccia partiamo verso il borgo di Marzameni a pochissimi km dalla località di San Lorenzo.
Troviamo posto nell'ampio parcheggio alle porte del paese su prato. Costo 10 euro x la notte. Il paesino è un vero gioiellino, con la piazzetta piena di localini, le viuzze suggestive. Ceniamo con un fritto al cartoccio e ci lasciamo coinvolgere dall'atmosfera vivace del paese. Rientriamo in camper dopo aver acquistato prodotti ittici da Campisi, una grande rivendita dove si trova un po’ di tutto in vasetto: filetti di tonno, sughi vari, salse, spezie.
10 agosto: notte abbastanza tranquilla. Dopo colazione, a base di brioches e granita, partiamo verso la località Santa Maria del Focallo. Questo per noi è un cambio di programma, infatti questo posto ci è stato consigliato da due simpaticissime signore conosciute il giorno prima nel delirio della spiaggia di San Lorenzo. Dopo aver fatto un po’ di spesa in un market sulla strada, seguiamo le indicazioni Ispica e poi Santa Maria Focallo. Troviamo una sosta camper appena arrivati direttamente sul mare. Non crediamo ai nostri occhi: una spiaggia lunga e praticamente deserta e un mare cristallino! L’aera è Soccorso Mare e chiedono 20 euro per il camper e due persone + 3 euro ogni persona in più. Noi quindi pagheremmo 26. Ci sistemiamo nell'unico spiazzo libero, ma non riusciamo ad attaccarci alla corrente per via "dell’affollamento" dei troppi cavi; pazienza facciamo senza e il gestore ci fa lo sconto di 5 euro. Notiamo subito una gran polvere che gira, causata dal fondo ghiaioso che caratterizza il parcheggio. C’è solo una doccia fredda, la calda è chiusa. Non c’è lo scarico per le grigie, solo per le nere, il che ci lascia un po’ perplessi. Comunque dopo aver sistemato le nostre cose scendiamo in spiaggia che è davvero a due passi e ci rilassiamo con bagni di mare e passeggiate. Lo Ionio ha lasciato il posto al Mediterraneo e lo spettacolo delle correnti è bellissimo. Percorrendo la spiaggia fino in fondo sulla destra si arriva ad un sentiero che ti porta dall'altra parte delle rocce, in cui si trovano meravigliose grotte che si affacciano direttamente nel mare cristallino. Si possono visitare scendendo le rocce e immergendosi in mare perché l’acqua è bassa, arriva si e no alla vita. Purtroppo anche qui la maleducazione impera: in questo angolo di paradiso si trovano carte, piatti di plastica bottiglie, resti di spuntini lasciati addirittura incastrati nelle rocce… ma dico, la gente pensa a quello che fa?? Questo è un argomento che mi fa davvero infuriare.
All'ora di pranzo la situazione polvere è insostenibile per via del forte vento che si è alzato, ci finisce addirittura in bocca mentre mangiamo! Il pomeriggio si fatica a tener aperto l’ombrellone in spiaggia e il sole caldo non si avverte molto grazie al vento. La sera l’area organizza una serata danzante speciale per San Lorenzo, noi con i teli ci stendiamo sulla spiaggia aspettando le stelle… ma ci vuole pazienza! I ragazzi si ritirano quasi subito, noi rimaniamo e siamo ricompensati da ben 3 stelle… non tantissime, ma danno soddisfazione!
11 agosto: notte abbastanza tranquilla anche se la musica per la festa era molto alta, il tutto si è concluso abbastanza presto. Scendiamo al mare e passiamo la giornata tranquillamente. Al pomeriggio si alza di nuovo il vento forte e noi decidiamo di lasciare il posto, anche perché vogliamo andare a Scicli. Scarichiamo le grigie a mano (avanti e indietro con secchi e bacinelle, assurdo, anche se ci è stato consigliato di farlo a terra!!!) e poi le nere, facciamo carico d’acqua e via! Sinceramente il posto è bello, ma per i servizi che offre è anche troppo caro.
Ci dirigiamo a Scicli e grazie al navigatore, croce e delizia, ci perdiamo un paio di volte e arriviamo percorrendo una stretta strada di campagna, sudando sette camicie. Ci troviamo in una piazzetta e prima di proseguire oltre fra vicoli e terrazzi bassi (è il nostro incubo, visto una precedente esperienza a Sciacca, in cui siamo rimasti incastrati in una via a senso unico…) chiediamo informazioni a una gentilissima vigilessa che ci consiglia di portare il camper nei pressi delle scuole, che si trovano nella parte bassa del paese. Seguiamo le indicazioni e arriviamo in un piccolo parcheggio di un supermarket, in effetti di fronte alle scuole, dove fortunatamente ci sono altri due camper appena arrivati! Anche loro sono indecisi sul da farsi, ma si sa, per i camperisti l’unione fa la forza e quando ne arriva addirittura un quarto decidiamo di fermarci tutti lì anche per la notte. Saliamo in paese dopo cena, che raggiungiamo dopo una breve camminata in salita a circa 500 mt. Scicli è famoso oltre che per essere patrimonio dell’Unesco, anche per essere il set del telefilm “Commissario Montalbano” di cui la sottoscritta è una grandissima fan. Infatti la sede del Municipio è, nella fiction, il commissariato di polizia; i turisti sono davvero tanti e tutti scattano foto alla famosa scalinata. Volendo si può vistare a pagamento una sal,a che diventa l’ufficio del questore, anch'essa utilizzata per le riprese del telefilm. Dopo aver fatto foto su foto noi ci addentriamo nei vicoletti e nelle piazzette di questo gioiellino di paese dove centinaia di abitazioni sono incastonate nei monti Iblei, sembra quasi un presepe! Sono molte le chiese da visitare, una fra tutte San Bartolomeo, che pare quasi una conchiglia fra le rocce! Alcune sono aperte altre no, essendo tardi.
Rientriamo in camper in tarda serata, soddisfatti della bellissima esperienza.
12 agosto: dopo una notte tranquilla e la colazione salutiamo i nostri "compagni" di parcheggio e andiamo verso Donnalucata, al mare. Abbiamo alcuni riferimenti di parcheggi gratuiti sul mare e in centro, ma il solito navigatore ci porta ad incastrarci di nuovo in una piazzetta piena di terrazzi bassi (il mio incubo). Prima che succeda un macello riusciamo a fare manovra e arrivare sul lungomare, che costeggia una magnifica grande spiaggia, ma di camper non se ne vedono; così andiamo alla sosta camper Piccadilly, ben segnalata, a circa 3 km dal paese. Anche se è quasi piena riusciamo a sistemarci: siamo un po’ stretti, ma siamo all'ombra e comunque comodi. Costo 25 euro, con docce fredde, calde a gettone, lavatrice e mare a pochi metri. La spiaggia è grande e lunga e poco affollata,il mare è mosso ma limpido e basso. Sulla sinistra, in lontananza si scorge Capo Passero. La sera si chiacchiera con i nostri vicini di camper dopo cena, poi tutti a nanna.
13 agosto: si avvicina ferragosto,e si vede! I camper continuano ad arrivare e li fanno sistemare praticamente ovunque. Noi passiamo la giornata tra bagni, sole e vento, che tanto per cambiare soffia a più non posso. Il mare è ancora mosso. Durante la mattinata passa il camioncino di frutta e verdura e noi non ci facciamo fuggire l’occasione di acquistarne un po’.
14 agosto: decidiamo di lasciare l’area. Ci troviamo bene, ma i ragazzi si lamentano per la lontananza dal paese e il non poter fare due passi la sera li ha annoiati un po’. Così decidiamo di andare verso Punta Secca, a una manciata di km e passare il ferragosto là. Sostiamo presso il parcheggio sterrato a 200 mt dal mare, dal faro e dalla casa di Montalbano. Chiedono 10 euro per la notte, 5 solo per la sosta diurna. Visto che ci sono altri camper ci sistemiamo qui e via subito in spiaggia, che è molto affollata, essendo quella del paese. Ci sono anche le docce fredde. L’acqua del mare è limpida e pulita e il carinissimo lungomare ci accoglie subito con il ristorante Enzo, utilizzato anch'esso per le riprese e le casette bianche tutte in fila. Tutto qui ruota attorno alla fama della serie tv. Il faro e la casa del commissario sono meta di tanti turisti, che scattano decine di foto. Eravamo stati qui anche nella precedente vacanza in Sicilia, ma avevamo sostato solo una sera. Sul lungomare vi è un avviso che ci informa che a breve nasceranno tartarughine di mare, da uova deposte a giugno dalla madre proprio sulla spiaggia di punta secca. Questa è una notizia che scalda il cuore! Le uova sono monitorate e transennate, un po’ lontane rispetto il centro. Passiamo la giornata tra bagni, foto e passeggiate. La sera dopo cena fuochi d'artificio sul mare per festeggiare il ferragosto.
15 agosto: notte tranquillissima! Andiamo in spiaggia preparandoci al delirio totale di persone, data la festa e invece rimaniamo stupiti nel vedere che di gente ce n’è proprio poca! Riusciamo ad andare addirittura in prima fila con i nostri due ombrelloni, che meraviglia! Oggi la giornata è spettacolare, calda, ma ventilata, con un mare piatto, appena appena increspato. A pranzo ci fermiamo a mangiare in uno dei tanti ristorantini sul lungomare facciamo il pieno di arancini, pane cunzato e altre prelibatezze. Rientriamo in camper nel tardo pomeriggio e dopo cena usciamo per fare una passeggiata e vedere la processione della Madonnina e di nuovo i fuochi d’artificio, senza farci mancare l’ennesimo cannolo e l’ennesima cassatella.
16 agosto: sveglia e colazione con calma e dopo aver scaricato e caricato nell'agricampeggio Capo Scalambri a 6 euro, si parte per il famoso castello di Donnafugata. Seguiamo le indicazioni di Santa Croce Camerina e in circa 20 minuti arriviamo in questa magnifica residenza. Le sue origini documentate partono intorno al 1600 con cui viene venduto un terreno comprensivo di torre saracena alla famiglia Arezzo, che ne terrà la proprietà fino quasi ai giorni nostri, cioè 1982. Viene avviata un‘imponente opera di trasformazione della struttura originaria, fino all'800 quando il barone d’Arezzo diede alla struttura l’immagine attuale. Il costo del biglietto, comprensivo di visita all'interno + parco è di 8 euro, gli interi e 4 euro i ragazzi dai 6 ai 18 anni. Volendo si può fare anche il biglietto per visitare o solo il castello o solo il parco. Noi facciamo il biglietto per la visita completa ed entriamo in questo posto affascinante e pieno di atmosfera. Purtroppo delle 128 stanze sono visitabili solo 23 ambienti, che comprendono la sala per gli uomini, le stanze da letto, l’appartamento del vescovo, il salone delle armi, sale da gioco e altre stanze veramente interessanti. Le stanze sono allestite con abiti stile 800, con le relative spiegazioni riguardo gli usi e i costumi dell’epoca; io rimango molto colpita e affascinata. Usciamo poi nel magnifico parco in cui sono presenti delle magnolie secolari enormi, oltre che tempietti e laghetti con ninfee; c’è anche un labirinto di pietra nel quale ci si può divertire ad addentrarsi; i ragazzi vogliono provare e così ci buttiamo fra le mura… sembra facile, ma non lo è poi così tanto! Riusciamo comunque a trovare il centro del labirinto e poi ad uscire, ma dato il caldo siamo un po’ provati! Attraverso una scalinata si accede alla bellissima terrazza, sede anche questa di un set del Commissario Montalbano (è la residenza del boss Sinagra), la vista è favolosa e da qui si può salire sulle torrette di avvistamento. Io rimango molto colpita dallo stile veneziano-orientaleggiante dell’edificio, è davvero particolare. Torniamo al camper che è passata ormai l’ora di pranzo (la visita è durata circa due ore abbondanti) e dopo mangiato ci concediamo un riposino. Nel tardo pomeriggio andiamo a Ragusa, per visitare Ibla, altra perla del barocco siciliano. Seguiamo le indicazioni che portano ai piedi della città vecchia, fino al parcheggio in cui possono sostare i camper; i mezzi sono tanti, ma siamo fortunati e mentre arriviamo, un camper ci lascia il posto! Ci informiamo per la notte e tutti rimangono lì, quindi ci tranquillizziamo subito. Armati della consueta macchina fotografica saliamo verso Ragusa Ibla, consapevoli che una sera solamente non è abbastanza per visitarla come si deve. Ci si ferma ad ammirare le sue vie, i suoi terrazzi barocchi con le figure sbeffeggianti, le sue chiese, tra cui la Basilica di San Giorgio costruita sopra un’alta scalinata che domina l’intera piazza circondata da palazzi tra cui Palazzo Arezzi. La piazza è bellissima! Arriviamo fino ai giardini Iblei dove ci sediamo su una delle panchine per una sosta. Ceniamo in un localino del centro per non perderci neanche un minuto della vivace atmosfera della città. Rientriamo in camper in tarda serata e ci fermiamo, come spesso accade, a scambiarci le impressioni con i vicini camperisti.
17 agosto: notte tranquillissima, ci prepariamo a un lungo viaggio, oggi lasciamo purtroppo la Sicilia e iniziamo la risalita lungo lo stivale! Il rientro è previsto per sabato e non vogliamo fare tutta una tirata, quindi abbiamo intenzione di fare tappa a Diamante, in Calabria. Arriviamo a Villa San Giovanni in tarda mattinata, ma contrariamente all'arrivo, il traffico è molto intenso e impieghiamo più di un’ora per imbarcarci. Salutiamo la Sicilia con un po’ di malinconia… Arriviamo a Diamante nel tardo pomeriggio, dopo un lungo viaggio e solo una breve sosta per il pranzo.
Proviamo a fermarci alla sosta camper Albatross, dove eravamo già stati l’anno prima, ma è piena; stessa cosa per l’area Tropical dove i camper sono davvero fitti. Un po’ sconsolati proseguiamo oltre Cirella fino ad arrivare alla frazione marina di Grisolia, dove ci sono diverse opportunità di sostare direttamente sulla spiaggia. Noi siamo stanchissimi e ci fermiamo allo stabilimento “Ultima Spiaggia” che fa anche sosta camper, costo 15 euro, direttamente sul mare (scarico un po' scomodo per via dei rami degli alberi). Ci sono solo due camper. Dopo esserci sistemati cena e nanna.
18 agosto: dopo una notte tranquilla scendiamo alla spiaggia che ha una parte iniziale di sabbia costellata di gigli di mare e una parte in ghiaia. L’acqua è fresca e limpida e i bagni non mancano; alle nostre spalle si vede il paese di Grisolia arroccato sul monte, molto suggestivo. La spiaggia pian piano si anima,ma è comunque molto tranquilla. La sera ceniamo in tutta tranquillità.
19 agosto: passiamo la mattina al mare e, dopo mangiato si parte, questa volta la destinazione è casa! Ci fermiamo a dormire poco dopo Roma e arriviamo a casa sabato 20 agosto,come previsto! Il traffico è stato intenso, ma siamo arrivati comunque senza problemi all'ora di pranzo.
E’ stata una bellissima vacanza resa tale da una serie di combinazioni: 1 i luoghi, davvero favolosi e la gente che ci ha accolto, 2 le persone incontrate: mai come quest’anno abbiamo avuto modo di instaurare amicizie on the road… tutte persone disponibili e simpatiche, tanto per citarne alcuni Enrico il toscano e la sua famiglia conosciuti a Tropea, il signor Giuseppe di Genova conosciuto a Donnalucata, i camperisti di Scicli, i compagni di avventura dell’incendio delle Gole di Alcantare, sono solo alcuni. 3 il tempo, che è stato magnifico, con un sole splendido, ma mai caldissimo, ben lontano dal calore insopportabile dell’estate 2015. Unica nota negativa la troppa spazzatura lasciata in giro; è un peccato rovinare luoghi così belli e la colpa è solo dell’uomo!