TOSCANA CAMPER, MARE E BICI
Breve vacanza lungo i luoghi più affascinanti del litoraneo toscano esplorati in bicicletta con percorsi alla portata di tutti (o quasi) con un po’ di allenamento. I percorsi sono stati effettuati con un bambino di 9 anni, anche se allenato. I primi 4 itinerari sono fattibili anche con bici da trekking in grado di affrontare strade sterrate, l’ultimo occorre una mtb e avere una esperienza di guida in fuoristrada.
I GIORNO
Giro della laguna di Orbetello e tombolo della Feniglia : circa 38km, pianeggiante, 6 km di sterrato.
Arrivati ad Orbetello scopriamo che delle varie aree di sosta (delle miniere, da Renzo e da Ciro tutte chiuse), l’unica aperta è l’area Lanini a 4 km da Porto Santo Stefano alla fine del tombolo della Giannela in posizione comoda per la visita dell’Argentario. Si tratta in realtà di un piccolo campeggio con elettricità, carico e scarico in orari prestabiliti, wi-fi, docce calde, servizi (puliti) e lavandini tutto compreso in un prezzo non proprio popolare (camper 10 €, adulto 8 €, bimbi fino a 10 anni 5 € a inizio giugno 2016). Durante il giorno possibilità di sosta limitata a bordo strada (gratuita) o a pagamento lungo il tombolo della Giannella o all'entrata di Orbetello (5 € per tutto il giorno, non divieti per i camper, provenendo dal ponte P a sinistra). Inforchiamo le bici e ci dirigiamo verso Orbetello su strada abbastanza trafficata per circa 3,5 km fino al ponte.diga dove una pista ciclabile ci permette di osservare con calma il panorama sulla laguna e i numerosi uccelli acquatici che la popolano. Dopo un giro nel grazioso centro del paese usciamo dalla parte opposta e alla rotonda vicino alla porta d’ingresso prendiamo a destra la via Appia Antica, la seguiamo fino alla fine dove, appena prima che confluisca sulla strada principale, imbocchiamo la via a destra alberata che presto diventa vietata alle auto. Costeggiando gli stagni arriviamo ad Ansedonia dove si può salire agli scavi della romana Cosa, oppure imboccare la pista forestale del Tombolo della Feniglia e da, dopo una doverosa sosta al mare, tramite deviazioni segnalate, e al percorso didattico alla fine della pista (solo a piedi) riprendere l’asfalto per tornare al camper.
II GIORNO
Salita al Monte Argentario circa 15 km di cui 12 in salita su strada asfaltata, possibilità di scendere tramite sentieri (non segnalati)
A circa metà strada verso Orbetello si stacca la strada che sale in cima al monte (seguire indicazioni convento padri passionisti) che con salita costante e non troppa ripida raggiunge il convento da cui si gode una buona vista (parcheggio) e prosegue fino alla croce (raggiungibile con un breve sterrato pedalabile) da cui si gode la migliore vista sulla laguna. Per raggiungere la cima bisogna continuare ancora con alcuni saliscendi e una rampa finale che ci porta alla vetta occupata da una postazione dell’aeronautica militare e con una vista limitata, per cui, se non volete salire sulla cima non vi perdete nulla. Numerosi i sentieri e le strade sterrate che si staccano dalla strada, ma non avendo segnalazioni li abbiamo evitati. Pomeriggio al mare (per raggiungere la spiaggia calcolate circa 500 m dall'area di sosta.
III GIORNO
Giro dell’Argentario, circa 45 km con dislivello importante e tratto di sterrato di alcuni km
Seguiamo per qualche km la strada verso Porto Santo Stefano e, in prossimità di un parcheggio imbocchiamo una strada ciclo-pedonale ricavata da una vecchia ferrovia e dopo 3 gallerie illuminate e qualche spiaggetta raggiungiamo il paese che merita una rapida visita. A questo punto possiamo seguire la strada panoramica che fa il periplo o, per gli amanti della mtb, costeggiare il mare fino alla fine della strada e proseguire lungo il sentiero che, con rapidi strappi raggiunge una strada cementata, svoltare a sinistra e dopo una breve, ma ripidissima, salita si ricongiunge con la strada panoramica che seguiamo girando a destra facendo il giro in senso antiorario (il più facile, ma soprattutto stando lato mare ci godiamo il panorama). La strada prosegue alzandosi sulla costa rocciosa con viste sull’isola del Giglio prima e Giannutri in seguito. Si incontrano alcuni accessi a spiaggette sicuramente bellissime, ma raggiungibili con lunghe deviazioni da fare in salita al ritorno per cui decidiamo di soprassedere (ci rifaremo dopo). Alla deviazione che porta a Porto Ercole attraverso l’interno teniamo la destra e poco dopo finalmente la strada scende, a tratti anche ripidamente. Alle indicazioni per la spiaggia Mar Morto, una delle più vicine, imbocchiamo il sentiero, poco ciclabile, e in 15 minuti raggiungiamo la spiaggia rocciosa dove ci si bagna in piscine naturali di roccia. Ritornati sulla strada continuiamo in salita per scendere ripidamente su sterrato, deviazione per spiaggia in fondo alla discesa e dopo un’altra ripida salita arriviamo a Porto Ercole con il piccolo centro storico arroccato, seguiamo la ciclabile fino alle porte di Orbetello e da qui al camper. La strada, fino alla deviazione interna per Porto Ercole è fattibile senza problemi in camper, poi diventa stretta, scarsi i parcheggi. Il tratto sterrato è vietato anche alle auto.
Per il pernottamento ci spostiamo al parcheggio lungo il tombolo della Giannella, gratuito di notte (6 € di giorno), vicinissimo al mare.
IV GIORNO
Punta Ala – cala violina circa 18km strada sterrata con alcune brevi salite impegnative.
Ci spostiamo verso Punta Ala, ci fermiamo in un parcheggio gratuito, in questa stagione, vicino al campeggio Baia Verde (possibilità di pernottamento gratuito in P a Punta Ala ). Passiamo oltre il campeggio e seguiamo le indicazioni per cala Violina. La strada diventa presto sterrata e comincia a salire in maniera decisa per poi continuare con saliscendi anche impegnativi e dopo aver passato cala violina (la più bella) e altre calette fino a confluire su asfalto nei pressi di Follonica. Ritorno per la stessa strada. Il chilometraggio ridotto e la bellezza dei luoghi consigliano di essere fatta anche da chi non ha molto allenamento.
Nel pomeriggio visita al pittoresco centro di Castiglione della Pescaia (area sosta a circa 2 km dal centro). All’entrata del paese da nord un vasto e gratuito P per auto e autocarri mi invita ad entrare, ma vengo avvisati da alcuni camperisti che sono stati multati pur in assenza di qualsiasi divieto. Spostandomi lungo la circonvallazione del paese trovo uno spiazzo vicino al cimitero e poco lontano dal bel centro storico.
Trasferimento per la notte all’area di sosta le Caldanelle a Populonia (17 €, camper service solo di giorno, pernottamento gratuito) vicino al golfo di Baratti per l’ultimo giro.
V GIORNO
Golfo Baratti – Piombino circa 25 km di cui circa 15 su sentiero che richiede una mtb e abilità di guida in fuoristrada pur essendo di difficoltà media, alcuni passaggi da effettuare a piedi.
Seguendo le indicazioni arriviamo al golfo di Baratti, saliamo faticosamente fino a Populonia, rapida visita al centro storico, ritorniamo fino al P vicino al centro, attraversiamo il cancello e una mappa ci segnala i sentieri precorribili in bici (oppure scendere a piedi alla buca delle fate, bellissima spiaggia di scogli). Proseguiamo sulla sterrata (si può fare a/r lungo questa strada che non presenta difficoltà tecniche) fino ai resti di una chiesetta e poco dopo svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il sentiero 302 (bello da fare anche a piedi partendo da Baratti, no bici). Facendo attenzione agli altri ciclisti e agli escursionisti a piedi raggiungiamo il sentiero litoraneo e svoltiamo a sinistra lungo il sentiero per cala moresca alla periferia di Piombino. Prima della sbarra notiamo la sterrata in salita a sinistra che prenderemo al ritorno dopo una meritata sosta al mare. Il ritorno non presenta particolari difficoltà su strada sterrata e parte alcuni tratti un po’ ripidi in salita. Sosta bagno e ritorno a casa.