Pubblicato:
16/10/2013 da
massidt
Periodo:
27/07/2013 - 18/08/2013
(22 giorni)
Non specificato
Sabato 27 luglio
Siamo partiti dopo pranzo e abbiamo fatto una prima sosta a Modena per la messa. Abbiamo parcheggiato nel grande parcheggio tra la via Emilia e corso Italia e ci siamo diretti a piedi verso il centro con un caldo impressionante. Dopo la messa e un breve giro in centro siamo tornati al camper per cena. In serata ci siamo spostati a Bertinoro per dormire. Il paese si trova leggermente in alto e siamo riusciti a respirare in una delle giornate più calde e afose dell'estate.
Domenica 28 luglio
Ci siamo diretti ad Ancona per prendere il traghetto e siamo arrivati al check in con un paio di ore di anticipo (nonostante le 3 ore indicate sulla prenotazione).
Dopo check in e coda sotto il sole cocente ci siamo imbarcati sul traghetto della Superfast. Avevamo scelto l'opzione open deck ma, vista la presenza di numerosi camper, ci siamo trovati ancora nella parte coperta del garage (ci siamo evitati il sole durante il pomeriggio ma anche l'arietta fresca la sera).
Il traghetto è partito con la solita ora di ritardo alle 14:30 e ci siamo dedicati a diversi giri della nave e, nel tardo pomeriggio, ad un bagno in piscina. Dopo cena, tutti a letto. Mare per fortuna tranquillissimo.
Lunedì 29 luglio
La navigazione è proseguita regolarmente. Non ci siamo neanche accorti dello scalo ad Igoumenitsa, avvenuto mentre ancora dormivano, e siamo arrivati a Patrasso verso le 14. Usciti dal traghetto subito benzina (diesel a 1,37) e poi decidiamo di fare il giro in senso antiorario. Come al solito partiamo settimane prima a organizzare il viaggio ma la scelta della direzione da prendere la facciamo sempre all'ultimo.
Ci fermiamo a mangiare in uno spiazzo subito fuori Patrasso e proseguiamo dopo pranzo fino a Kalogria. Qua parcheggiamo in un ampio parcheggio sterrato al sole (sulla destra della baia) proprio di fronte al mare e usufruiamo di ombrelloni piantati sulla spiaggia ma senza nessuna presenza di stabilimento. Oltre al bagno in un mare veramente bello e pulito, ci siamo divertiti a scalare una ripida salita di sabbia che porta a circa 15 metri di altezza con una vista meravigliosa su tutta la baia. Lo consiglio vivamente. Nonostante i segnali di divieto, il parcheggio sembra essere una buona sosta anche per la notte. Noi decidiamo comunque di muoverci dopo cena e andiamo a dormire a Killini vicino al porto, su un parcheggio sterrato.
Martedì 30 luglio
Ci svegliamo e facciamo il bagno nella spiaggia di Killini. Niente di che, il mare è pulito ma la spiaggia non dice molto. Ma siamo all'inizio delle vacanze e la voglia di mare e di un bagno bastano. In più la spiaggia di sabbia accontenta i bambini che giocano.
Per pranzo ci facciamo tentare da una taverna sul mare (Anna) che promette souvlaki a 1 euro. In realtà i souvlaki sono quasi terminati e ci facciamo una grigliata mista di carne che non riusciamo a finire. Nell'attesa ci portano anche delle bruschette con ottimo olio greco. Totale: 38 euro in tutto.
Dopo pranzo ci dirigiamo verso Olimpia dove arriviamo verso le 17 e visitiamo il sito fino quasi all'orario di chiusura (ore 20).
Per la notte ci spostiamo a Kakovatos dove dormiamo in un parcheggio vicino ad un bar ma abbastanza silenzioso.
Mercoledì 31 luglio
Decidiamo di spostarci per il bagno visto che la spiaggia di Kakovatos non ci entusiasma. Torniamo sulla strada principale e proviamo con il paese successivo (Neohori): decidiamo di fermarci qua. La spiaggia è semplice ma l'acqua è bella. Riusciamo a trovare un posto abbastanza all'ombra per il camper anche se il posto migliore se lo sono accaparrato un gruppo di scout che ha fatto l'accampamento sotto gli alberi.
Dopo il pranzo riusciamo anche a caricare un po' d'acqua al bagno presente sulla spiaggia e ci dirigiamo più a sud.
Avevamo letto pareri molto positivi su Kalo Nero e quindi proviamo a diriger i lì: troviamo un bellissimo spiazzo sul mare con alberi a fare ombra e qualche camper già presente. L'acqua ha un colore decisamente più bello di quello della mattina e sulla spiaggia sono presenti alcuni nidi delle tartarughe Caretta Caretta. Purtroppo però il mare è abbastanza mosso e decidiamo di proseguire oltre perchè con i bambini non si riuscirebbe a fare il bagno. Peccato..sarebbe stato un bel posto.
Visto il mare mosso decidiamo di dedicarci a qualche visita e ci dirigiamo verso il palazzo di Nestore che si trova poco prima della baia di Gialova. Lo troviamo nonostante l'assenza di informazioni (si trova sulla strada principale) ma purtroppo è chiuso per lavori di restauro dal dicembre del 2012 fino a fine lavori.
Così procediamo oltre e arriviamo a Romanos in un ampio piazzale sterrato che dà direttamente sul mare. Facciamo un bel bagno nella spiaggia che si trova sulla destra, senza stabilimenti e con un misto di sabbia e rocce che creano piccole piscine. La spiaggia è molto riparata e quindi il mare è praticamente calmo.
Per la notte ci fermiamo nel parcheggio con l'idea di dirigerci a Voidokilia la mattina seguente con la luce.
Giovedì 1agosto
Appena svegli ci spostiamo verso Voidokilia e la scelta è azzeccata perché la strada per arrivarci in alcuni punti è stretta e fa piacere farla senza dover incrociare macchine in senso opposto o averne dietro che scalpitano. Delle varie strade che portano alla baia abbiamo scelto quella che da Romanos porta a Petrochori e quindi alla baia. Una volta arrivati a destinazione c'è un grosso parcheggio sterrato al sole.
La baia è splendida: una conchiglia con 180 gradi di spiaggia e un'imboccatura veramente stretta. Ne risulta un panorama mozzafiato, un'acqua calma e calda e una mattinata tra le migliori della nostra vacanza. Chiaramente non ci facciamo mancare una passeggiata lungo tutta la baia e una salita accennata in direzione del castello di Navarino. La spiaggia inizia a popolarsi in tarda mattinata ma per essere inizio agosto pensavamo peggio.
Dopo pranzo ci spostiamo verso il camping Erodios a Gialova per un po' di relax dopo tanto itinerare. Arriviamo al campeggio, molto pulito e ordinato, ci sistemiamo e andiamo nella spiaggia del camping. C'è qualche nuvola e la spiaggia non è particolarmente bella, così sfruttiamo i lettini per riposarci e poi cena e gelato per tutti (gelato non proprio buono)
Venerdì 2 agosto
Ci svegliamo con calma e andiamo a fare un bagno veloce nella spiaggia del campeggio. Visto che la baia non ci ha colpito particolarmente decidiamo di lasciare il campeggio e proseguire verso la punta sud del primo dito.
Arriviamo a Methoni per pranzo: nel primo pomeriggio decidiamo di sfidare il caldo e di visitare il castello ma rimaniamo delusi nello scoprire che l'orario di apertura è solo fino alle 15 (nella Rough Guide che avevamo lo dava aperto fino alle 19, ci dicono che l'orario è cambiato da quest'anno). Facciamo comunque una passeggiata sulla spiaggia costeggiando le mura ma non riusciamo ad arrivare fino alla rocca...peccato. La spiaggia di Methoni non è male ma decidiamo di spostarci a Finicouda per un bagno e facciamo bene. Parcheggiamo a due passi dal mare in un parcheggio che costa 2 euro (ma visto che siamo un camper sono 4) e ci buttiamo in spiaggia: la baia è molto bella e rimaniamo sulla spiaggia di ghiaia molto fine fino al tramonto. Cena in camper. Il proprietario del parcheggio ci chiede se vogliamo dormire lì e ci chiede altri 4 euro. Gli ricordiamo che poche ore prima avevamo concordato 4 euro per 24 ore e rinuncia (l'impressione è che ci abbia provato). Prima di ritirarci a dormire, passeggiata per il lungomare di Finicouda con negozietti e bancarelle...molto carino.
Sabato 3 agosto
Una volta svegli ci dirigiamo a Koroni, con l'idea di fare mare al mattino e visitare il paese nel pomeriggio. Andiamo verso la spiaggia di Koroni (la strada per arrivarci è la prima che si incontra e non è quella che va verso il paese) e la raggiungiamo non senza difficoltà: la strada è parecchio stretta e in un paio di punti rischiamo di toccate sotto. La spiaggia è comunque bella: molto lunga, si presta a belle passeggiate. Noi ci mettiamo nel punto più verso il paese, con le mura in alto e una chiesetta a far da cornice. In quel tratto la spiaggia è abbastanza stretta e ci sono alberi a fare ombra.
Dopo pranzo decidiamo di andare a visitare il paese: per farlo dobbiamo ritornare sulla strada principale e prendere la deviazione successiva per Koroni. Parcheggiamo prima di entrare in paese e facciamo una bella passeggiata fino al castello dentro le cui mura troviamo un bellissimo convento. Le suore ci invitano a fare un giro all'interno sia alla chiesetta che al parco, con una vista stupenda sul mare.
Tornati al camper decidiamo di andare a fare il bagno nella spiaggia vista dalle mura del castello: spostiamo il camper sul lungomare e ci dirigiamo a piedi nella spiaggia che si trova in fondo al paese. La spiaggia è quasi inesistente ma l'acqua e il paesaggio rendono questo bagno uno dei più belli fatti durante le vacanze.
Prima di cena ci iniziamo a spostare: la destinazione è Kardamili e vogliamo fare un po' di km con la luce. Arriviamo a Kardamili macinando parecchi km di curve a sera tarda e ci parcheggiamo in riva al mare in un posto tranquillissimo. Veniamo solo svegliati all'alba da una faina che si era sistemata sul cofano facendo rumore.
Domenica 4 agosto
Ci svegliamo e facciamo il bagno nella bella spiaggia di ciottoli di fronte alla quale abbiamo dormito. Per essere una domenica di agosto è quasi deserta e si sta benissimo: l'acqua tanto per cambiare è limpidissima e ci dedichiamo a lunghi bagni.
Mangiamo e facciamo la siesta sfruttando l'ombra del parcheggio.
Nel pomeriggio ci spostiamo poco più in giù: vorremmo una spiaggia di sabbia per far giocare i bambini ma quando vediamo dall'alto la spiaggia di Fonea non possiamo non fermarci. È una baia stretta e spettacolare, con ciottoli bianchi e mare dai colori fantastici, il tutto corredato da rocce a picco e faraglioni nel mare. Parcheggiamo in uno spiazzo sulla strada e scendiamo a piedi alla spiaggia: è forse il primo posto leggermente affollato che troviamo. Rimane comunque assolutamente vivibile e facciamo il bagno nuotando tra grotte e faraglioni. Rimaniamo fino al tramonto in spiaggia. Poi ci spostiamo a Stoupa dove ci fermiamo a dormire nel parcheggio di un supermercato sulla strada (sfruttiamo anche un rubinetto per riempire il serbatoio, svuotato a forza di docce)
Lunedì 5 agosto
Al mattino lasciamo il camper all'imbocco della strada per la spiaggia di Kalogria e ci dirigiamo a piedi fino alla spiaggia che è abbastanza stretta e profonda ma quasi interamente riempita da stabilimenti con almeno 4 file di ombrelloni. La spiaggia libera è a ridosso del mare e nel giro di poco si affolla in maniera quasi fastidiosa. C'è da dire che è uno dei mari più belli visti finora ma probabilmente è meglio viverlo fuori stagione.
Dopo pranzo ci spostiamo verso la spiaggia di Stoupa lasciando il camper in un parcheggio sterrato segnalato nei pressi di una chiesa in costruzione. Ci dirigiamo a piedi alla spiaggia che è ugualmente affollata ma essendo più lunga risulta essere più vivibile. Noi comunque decidiamo di affittare un pedalò e andare lontano dalle folle. Il gentilissimo ragazzo che ci consegna il pedalò ci consiglia di andare nell'insenatura che si trova subito a nord, prima della spiaggia di Kalogria. Troviamo infatti una bellissima grotta nella quale si può entrare con il pedalò e un mare per il quale rimpiangiamo di non aver preso con noi maschera e boccaglio.
Una particolaritá di entrambe queste spiagge è che sono caratterizzate dalla presenza di sorgenti di acqua dolce sotterranee provenienti dalle montagne. Queste rendono l'acqua più fredda soprattutto in alcuni punti. Divertente, soprattutto nella spiaggia di Kalogria, andare alla ricerca dei punti in cui l'acqua esce dal fondale di sabbia. Al largo della spiaggia di Stoupa abbiamo invece notato un vero e proprio vortice d'acqua che risale dal basso del diametro di alcuni metri.
La sera, dopo cena, ritorniamo in paese per una passeggiata e un gelato.
Dormiamo nel parcheggio dove, nonostante i segnali di divieto presenti un po' ovunque, nessuno viene a dirci nulla.
Martedì 6 agosto
Ci svegliamo con calma avendo fatto un po' tardi la sera prima e ci dirigiamo poco più a sud verso Agios Nicolaos. La spiaggia si trova dopo l'abitato, seguendo per qualche centinaio di metri la strada che costeggia il mare. Troviamo altri camper parcheggiati sotto gli eucalipti che si trovano dietro la spiaggia e troviamo spazio anche noi all'ombra. La spiaggia è abbastanza normale con un'acqua sempre limpida e pulita. Anche sulla spiaggia sono presenti diversi alberi che fanno ombra.
Di ritorno dalla spiaggia compriamo frutta da un camioncino parcheggiato sulla spiaggia e ci troviamo quasi a litigare con il venditore che voleva farci pagare più di 20 euro per 5 kg di frutta: nessun cartellino esposto e prezzi che variavano ogni volta che gli chiedevamo di ripesare le cose (siamo arrivati a 6 euro al kg per l'uva). Alla fine abbiamo risolto con 15 euro e una cattiva impressione. Visto il parcheggio molto accogliente sotto gli alberi abbiamo tirato fuori tavolo e sedie e abbiamo mangiato sotto gli eucalipti in compagnia di un paio di camper greci, fermandoci anche per la siesta del dopo pranzo.
Siamo partiti con calma: negli ultimi giorni di mare ne abbiamo fatto parecchio e noi saremmo anche per un pomeriggio di astinenza (i bambini sono chiaramente di altro avviso).
Abbiamo comunque intenzione di dirigerci più a sud per entrare nel Mesa Mani. Sbagliamo inizialmente strada imboccando quella costiera con un panorama mozzafiato: consultando però la cartina vediamo che più avanti diventa "bianca" e quindi decidiamo di tornare indietro e imbocchiamo la strada interna che porta ad Areopoli. Dopo infinite curve e saliscendi arriviamo: il paese non ci dice molto e decidiamo di proseguire per Pirgos Dirgui dove si trovano le grotte che visiteremo domani.
Scendendo verso le grotte vediamo una baia con parecchi camper parcheggiati: per raggiungerla bisogna però salire di un paio di km rispetto all'ingresso delle grotte e prendere un'altra strada dopo una taverna, con la sola indicazione "paralia".
Ci sistemiamo lungo il mare tra gli altri camper, a un metro dalla spiaggia di pietre bianche (solo la spiaggia, entrati nel mare c'è la sabbia) e i bambini, nonostante siano le 7 decidono di farsi ugualmente un bagno. Il mare è un po' mosso e non è limpidissimo ma aspettiamo la mattina seguente per un giudizio.
Tramonto, cena e riposo.
Mercoledì 7 agosto
Al mattino ci dirigiamo verso le grotte che aprono alle 10, facciamo i biglietti (12 euro adulti, 7 bambini) e parcheggiamo poco dopo la biglietteria. Dopo pochi minuti di coda iniziamo il tour delle grotte con una barca con pochi posti (ci stiamo noi e un'altra coppia) guidata da un signore con un piccolo remo di legno. Veniamo tutti dotati di salvagente anche se durante il giro pensiamo che sarebbe stato meglio un caschetto. La barca infatti naviga in mezzo alle grotte con alcuni passaggi veramente impervi. Veramente bello e suggestivo. Peccato per la mancanza di spiegazione da parte del navigatore che ha detto poche parole in greco. Finito il giro in barca c'è ancora un bel pezzo da fare a piedi nelle grotte prima di uscire all'aria aperta e subire il trauma di passare dal fresco al caldo. Decidiamo di fare un bagno nella baia vicino all'ingresso delle grotte e partiamo con il camper prima di pranzo per dirigerci verso la punta meridionale del Mani.
Avendo tempo a disposizione decidiamo di proseguire fin verso il capo segnandoci i punti da vedere e in cui fermarci al ritorno. Percorrendo quindi una strada spettacolare attraversiamo paesi veramente spettacolari (Vathia) e vediamo calette da sogno (Kiparissos) e arriviamo fino a Porto Kayio: poche case, un paio di taverne e il porto. Parcheggiamo in uno spiazzo messo a disposizione dalla taverna Porto e facciamo il bagno. Vicino alla spiaggia c'è anche un sentiero che in breve porta ad una chiesetta bizantina aperta (Agios Nicolaos). Per cena, andiamo a mangiare pesce alla taverna: personale gentile e cibo buono per un totale di 55 euro. Dopo l'abbondante cena, passeggiata in riva al mare e tutti a letto.
Giovedì 8 agosto
Ci svegliamo e andiamo verso Marmari, dove parcheggiamo lungo la strada a breve distanza dalla spiaggia. Il mare è splendido e si raggiunge attraverso una scalinata che passa all'interno del Marmari Paradise, un resort veramente eccezionale che non stona nel paesaggio in cui si trova e che è curato nei minimi particolari. Siamo parecchio a Sud e il caldo si fa sentire: complice anche la sabbia scura si riesce a fatica a stare fuori dall'acqua. E così molti bagni e si ritorna al camper per il pranzo.
L'idea è quella di fare un giro con il camper fino a Capo Tenaro nel dopo pranzo ma, una volta arrivati, decidiamo di fermarci. Nel nostro programma sommario delle vacanze avevamo un paio di giornate "bonus" da spendere qua e là e decidiamo di spenderle nel Mani che è di sicuro la parte che ci è piaciuta di più per la spettacolarità dei paesaggi, la bellezza delle spiagge, l'austerità dei paesi e l'autenticità greca.
Sistemiamo quindi il camper in uno spiazzo alla fine della strada in compagnia di altri 4-5 camper già sistemati. Sono presenti due bellissime baie e optiamo per quella a sinistra, vicino al tempietto dell'oracolo di Poseidone, che è meno frequentata.
Riusciamo a mettere tavolo e sedie fuori e mangiamo con vista verso il capo.
Venerdì 9 agosto
Appena sveglio decido di fare la passeggiata fino alla punta all'estremo sud di Capo Tenaro. Essendo tutta al sole, spero che facendola di mattina presto sia meno faticosa. Ci si mette circa mezz'ora a raggiungere il faro che indica il punto più a Sud dell'Europa continentale. Bella la vista sul mare e la passeggiata. Sulla strada sono anche presenti dei resti di una casa romana con un paio di mosaici in buono stato.
Ritornato al camper, optiamo per la spiaggia che si trova sulla destra. Rimaniamo strabiliati dai colori dell'acqua e dalla bellezza della baia. La spiaggia di ciottoli bianchi è piccola ma il mare è di una bellezza assoluta.
Mangiamo al camper e dopo pranzo riprendiamo la strada del ritorno con l'intenzione di visitare le spiagge che avevamo visto scendendo. Entrambe sono a Kiparissos. Ci fermiamo sulla prima che si incontra arrivando da Sud: un breve sentiero conduce alla spiaggia di ciottoli bianchi. Bagno fin quasi al tramonto.
Per il dopo cena e per la notte decidiamo di spostarci a Gerolimenas volendo fare due passi e prendere un gelato. Nel paese non c'è moltissimo (qualche taverna e poco altro) ma ci piace molto per la sua semplicità e la cura con cui è tenuto (le rocce della costa illuminate con fari, la piazzetta del paese piena di ragazzini che giocano, etc). Passeggiata lungo mare e poi tutti a nanna.
Sabato 10 agosto
Torniamo a Kiparissos per il bagno del mattino. Questa volta scegliamo la prima spiaggia che si incontra venendo da Nord, con un sentiero di 10 minuti segnalato lungo la strada. La spiaggia è decisamente bella, sempre con ciottoli bianchi, con una grotta in fondo alla spiaggia e un mare decisamente bello. La spiaggia si affolla abbastanza in tarda mattinata e notiamo anche qualche medusa che si aggira a poca distanza dalla riva.
Dopo pranzo partiamo per il terzo dito. Viaggiamo fino a Gityo dove ci fermiamo ad un campeggio per fare camping service dopo i diversi giorni nel Mani dove non abbiamo trovato nulla. Facciamo spesa e proseguiamo fino alla spiaggia del relitto, poco oltre l'abitato di Gytio. L'unica attrazione della spiaggia è appunto il relitto arenato sulla spiaggia e completamente arruginito. La spiaggia dice molto poco e inoltre qualche nuvoletta fa passare la voglia di fare il bagno. Appena dietro la spiaggia è presente comunque una buona area sosta per i camper, tanto che alcuni hanno deciso di aprire tendalini, tavoli e sedie. A noi non convince particolarmente e decidiamo di proseguire verso il terzo dito e ci fermiamo per la notte a Plitra, dove si può parcheggiate proprio sul mare all'ombra di grandi eucalipti, vicino ad un parco giochi.
Domenica 11 agosto
Andiamo al mare nella spiaggia di Plytra, carina ma abbastanza affollata. Il paese sembra frequentato solo da greci e l'affollamento è probabilmente dovuto al fatto che siamo in una domenica di agosto. Comunque bagno in un'acqua un po' sporca verso riva a causa del mare mosso della sera prima ma che diventa limpida andando poco al largo.
Mangiamo sotto gli eucalipti e dopo pranzo partiamo per Monemvassia che raggiungiamo nel pomeriggio. Lasciamo il camper nel parcheggio che precede il ponte ma ci accorgiamo che si sarebbe potuti andare oltre e parcheggiare poco dopo il ponte che permette l'accesso all'isola.
Ci avviamo a piedi fino alle porte della città con una passeggiata di circa 15 minuti (era possibile anche prendere un pullman) e ci perdiamo nei vicoli di Monemvassia affascinati dalla sua bellezza: stradine minuscole, chiesette ovunque e mura a picco sul mare.
Verso il fine pomeriggio ci avventuriamo anche verso la città alta, percorrendo salite e scale che conducono ai resti della vecchia città: merita sicuramente per la vista che si può godere dall'alto sul mare e su tutta la città bassa.
Una volta ridiscesi ci fermiamo a mangiare al ristorante To Kanoni, sulla piazzetta principale, caratterizzata da un cannone al suo centro. Mangiamo molto bene (dolmades e moussaka) e spendiamo in tutto 50 euro. Dopo cena nella piazzetta assistiamo ad un concerto tenuto da tre ragazzi con violino, violoncello e altri strumenti (percussioni, chitarra, etc): molto bravi e soprattutto caratteristici. A un certo punto lasciamo lo spettacolo e ci dirigiamo verso il camper percorrendo a piedi (e al buio) la strada del ritorno.
Dormiamo nel parcheggio senza che nessuno ci dica nulla.
Lunedì 12 agosto
Veniamo svegliati dal forte vento che, essendo il tratto di costa molto esposto, ha reso il mare abbastanza mosso. Decidiamo allora con calma, dopo un giro al parco giochi, di dirigerci verso Elafonissos.
Raggiungiamo il traghetto all'ora di pranzo, scegliendo la strada più lunga per Neapoli ed evitando quella secondaria che avevamo letto essere non facilmente percorribile con il camper.
Ci imbarchiamo dopo una ventina di minuti di coda e in altri 20 minuti siamo sbarcati (costo del traghetto: 29 euro). Una volta sbarcati decidiamo di dirigerci verso il campeggio Simos. Come letto in altri resoconti gli unici posti liberi sono in uno spiazzo sterrato e assolato insieme ad altri camper: c'è però l'elettricità e lo spazio per aprire il tendalino. Va anche considerato che l'ombra non è presente nemmeno nelle piazzole: decidiamo quindi di fermarci per poter vedere il mare che già dal traghetto ci è sembrato straordinario.
Ci dirigiamo verso la spiaggia nel pomeriggio e la raggiungiamo in pochi minuti: il mare è magnifico ma il panorama iniziale viene parzialmente rovinato dalla quantità di gente presente. Fortunatamente la spiaggia è grande e, avendo voglia di camminare qualche minuto verso l'istmo, si raggiungono tratti di costa ugualmente belli e più vivibili. Così facciamo e ci godiamo un bagno in un'acqua quasi caraibica. Poi passeggiata fino all'istmo dove si ha mare sia a destra che a sinistra. Aspettiamo quasi il tramonto, costruendo un enorme testuggine di sabbia che riceve complimenti dai passanti, con tanto di fotografie.
Cena al camper e riposo.
Martedì 13 agosto
Abbiamo deciso di alzarci presto per poter fare ancora un bagno in questa meravigliosa spiaggia prima di lasciare il campeggio. Ci svegliamo però con un forte vento: decidiamo comunque di fare un salto in spiaggia e ci rechiamo nello stesso punto del giorno precedente per vedere come sta la tartaruga: è sopravvissuta alla notte ma il vento in spiaggia è decisamente forte. Bagno giusto per dire che l'abbiamo fatto e si ritorna al camper: la sabbia alzata dal vento infatti arriva addosso ed è decisamente fastidiosa.
Lasciamo il campeggio e decidiamo di andare a vedere se la spiaggia dall'altro lato dell'isola è più riparata. Arriviamo fino a Palogria ma anche qua tira vento. Inoltre, sebbene l'acqua sia dello stesso colore, troviamo che la spiaggia non sia paragonabile con quella di Simos: molto meno caratteristica. Ne deriva che ci sia anche meno gente.
Lasciamo a malincuore anche questa spiaggia e ci dirigiamo verso il traghetto. Nonostante la gente e il vento siamo comunque contenti di essere venuti ad Elafonissos. Trovo che la spiaggia valga la pena di essere vista e vissuta.
Sfruttiamo le ore del dopo pranzo per viaggiare verso nord. Decidiamo di prendere la strada dell'interno e saltare per queste vacanze la costa orientale.
Ci dirigiamo quindi verso Sparta con meta Mistrà: arriviamo alle 18 e scopriamo che è aperto fino alle 20, così decidiamo di visitarlo sfruttando le ore meno calde.
Visitiamo prima la parte bassa, con le sue chiese e il convento. La visita ci porta via un'ora e mezza e ci resta solo mezz'ora per il sito alto. Raggiungiamo l'entrata superiore in camper e vediamo la chiesa di Santa Sofia, tralasciando il castello.
Mistrà vale assolutamente la pena di essere visitata: l'aria che si respira è di assoluta pace e tranquillità. Le chiesette e il convento sono in un ottimo stato e si fanno visitare molto piacevolmente.
A Mistrà incontriamo una famiglia di Perugia che incroceremo quasi tutti i restanti giorni della vacanza, facendo conoscenza con loro.
Dopo cena decidiamo di completare la risalita del Peloponneso e viaggiamo ancora in direzione Napflio. Arriviamo abbastanza esausti dalla strada e dai molti chilometri percorsi a Nea Kori, un paese lungo il mare appena prima di Napflio e ci fermiamo a dormire in una pineta vicino ad un parco giochi.
Mercoledì 14 agosto
Al mattino, dopo una sosta obbligata al parco giochi (uno dei più belli e meglio tenuti che abbia visto, con tanto di percorso ginnico per adulti con attrezzi di tutti i tipi) ci dirigiamo a Micene che visitiamo in mattinata. A parte il caldo, rimane nella memoria la porta dei leoni, il tesoro di Atreo e la discesa nel buio assoluto della cisterna muniti di pila.
Nel pomeriggio decidiamo di visitare Napflio. Dopo la mattinata a Micene non ce la sentiamo di salire al castello che domina il paese (rimarrà un piccolo rimpianto perché deve valere la pena, ma 890 gradini al sole erano troppi per tutti).
Facciamo un giro per le vie del centro: non ci sembra nulla di eccezionale se non un paesino molto turistico con negozietti e strade caratteristiche con molti fiori. Rimane comunque un bel paese e, a detta di molti, uno dei migliori del Peloponneso.
Sfruttiamo anche la presenza di una delle poche chiese cattoliche per andare alla messa prefestiva dell'assunta. Oltre a noi c'è un'altra famiglia italiana di Varese e ci lasciano leggere le letture anche in italiano.
Cena in camper e ulteriore giretto in paese che dura molto poco perché dopo la giornata piena i bambini sono stanchissimi e si torna al camper. Dormiamo sul grande piazzale del porto, in compagnia di una decina di altri camper.
Giovedì 15 agosto
Il programma del mattino recita Epidauro che raggiungiamo in meno di un'ora.
Rimaniamo estasiati dal teatro e dalla sua acustica. Facciamo anche un giro del sito archeologico, ma complice il fatto che è quasi l'una e che di resti rimasti in piedi ce ne sono veramente pochi, non rimaniamo particolarmente impressionati.
Dopo pranzo ci dirigiamo verso lo stretto di Corinto e parcheggiamo poco dopo per poter vedere e fotografare il canale e lo stretto da entrambi i lati del ponte. Purtroppo non passa nessuna nave e il bungee jumping è chiuso.
Procediamo oltre con l'intenzione di fare un bagno a Loutraki ma è ferragosto e il parcheggio é solo ai lati della strada: nulla da fare per il camper, così andiamo oltre dirigendoci verso il promontorio che si trova oltre Pocahora.
Costeggiamo il lago di V... e arriviamo in fondo al promontorio dove la strada finisce in uno slargo affiancato da un faro. Dall'alto notiamo una spiaggia raggiungibile con una comoda stradina: si trova in una posizione veramente invidiabile, circondata da resti archeologici e protetta dalle rocce che si trovano ai lati.
Inoltre, facendo snorkeling vediamo una grande quantità di pesce, nonostante non ci sia ottima visibilità in acqua e il fondale scenda subito molto.
Per la notte decidiamo di spostarci a Diakofto dove il mattino dopo vogliamo prendere il treno a cremagliera per Kalavrita. Arriviamo a destinazione dopo mezzanotte e troviamo un paese che sembra un cantiere unico con strade sterrate e lavori in corso ovunque. Fatichiamo non poco a trovare il parcheggio della stazione e ci fermiamo lì per la notte. Scopriremo il giorno dopo che esiste un parcheggio comodo sulla spiaggia.
Venerdì 16 agosto
Sveglia presto per prendere il primo treno per Kalavrita alle 8:45. Dopo aver comprato i biglietti (57 euro in tutto) saliamo sul trenino a due vagoni: nuove e ben tenuto, con tanto di aria condizionata. Il percorso si snoda all'interno della gola, sfruttando le rotaie a cremagliera nei punti di maggiore pendenza e procedendo sempre comunque in maniera molto lenta. Si passano scorci meravigliosi, con viste a picco sulla gola, passaggi in gallerie scavate nella roccia di poco più larghe del treno e si arriva a Kalavrita in circa un'ora.
Contrariamente a quanto letto nella guida Rough Guide, il paese è carino: sembra di vedere un nostro paese di montagna e in effetti qua d'inverno si scia. Strada principale (e unica degna di nota) che attraversa il paese con negozietti ai lati. Domina su tutto il paese il destino che l'ha segnato nel 1943 quando i nazisti uccisero l'intera popolazione maschile. Visitiamo il monumento commemorativo che si trova a 15 minuti di cammino verso la collina e il museo che si trova vicino alla stazione: entrambi fanno venire la pelle d'oca e si rimane senza parole.
Prendiamo alla mezza il treno del ritorno guadagnando i posti appena dietro il conducente: ne vale la pena avendo un'ottima visuale sul percorso del treno.
Al pomeriggio cerchiamo un posto per un ultimo bagno e ci dirigiamo a Paralia Trapezas dove troviamo posto sul lungomare: il mare è un po' mosso e sporco. È la prima volta in tre settimane che facciamo il bagno in un mare non limpido ma siamo alla fine e ci godiamo comunque il pomeriggio in spiaggia.
Dopo cena ci spostiamo verso Patrasso e dormiamo vicino alla spiaggia, poco dopo Egio.
Sabato 17 agosto
Al mattino ci dirigiamo con calma verso Patrasso per prendere la nave direzione casa. Facciamo un giro a Rio con il camper per vedere il bel ponte che collega il Peloponneso con la Grecia continentale e per cercare un campeggio per fare camper service (il campeggio di Rio lo troviamo ma è desolatamente chiuso).
Proseguiamo verso Patrasso e ci imbarchiamo puntuali. Il pomeriggio passa in traghetto.
Domenica 18 agosto
Sbarchiamo ad Ancona verso l'ora di pranzo e ci dirigiamo verso casa trovano un bel traffico e arrivando solo per l'ora di cena.
Stanchi ma soddisfatti di questa bellissima vacanza. La Grecia, come sempre, non delude: paesaggi, spiagge, luoghi da visitare e ospitalità delle persone sono assolutamente uniche.