6 luglio 2007
Grazie alla A26 che conduce proprio sull'estremità sud del grande specchio d'acqua prealpino, raggiungiamo la nostra meta senza il minimo intoppo stradale (evidentemente molti hanno deciso per il mare o per le Alpi...). Usciamo al casello di Arona e in qualche minuto siamo alla reception del Camping Eden, dove una gentile addetta all'accoglienza ci illustra il regolamento e ci accompagna a prendere posizione nelle nostre piazzole.
Il campeggio, molto curato, ha una forte presenza stanziale, e riserva a camper, tende e turisti di passaggio (abbiamo visto diversi stranieri in motocicletta e anche in bicicletta, che pernottano e poi proseguono il loro itinerario) una bella zona a prato, in direzione del lago.
Noi abbiamo scelto questo campeggio per il fatto che si affaccia direttamente sulla riva del lago, dispone di una spiaggia privata, ed offre la possibilità di un comodo alaggio di piccole imbarcazioni e natanti, volendo anche con l'ausilio delle attrezzature per il varo predisposte dalla direzione.
Ci sistemiamo in pochi minuti in due piazzole contigue, con vista lago, comode ai servizi, ombreggiate e livellate.
Cena in allegria e notte tranquilla.
7 luglio
Di buon mattino, fervono i preparativi per il varo del gommone dei nostri amici che ci hanno accompagnato.
Partecipa all'evento anche una famiglia di cigni, che ci fa visita festante e dimostra di gradire la colazione che le offriamo.
La necessità di un aiuto specialistico per l'avviamento del motore viene brillantemente risolta ricorrendo ad un disponibilissimo artigiano con negozio di articoli nautici a pochi passi dalla stradina di accesso al campeggio. Dopodiché, finalmente, possiamo entrare in acqua.
Per noi, che siamo poco abituati a questo tipo di escursioni, la gita è molto bella: le acque del lago sono molto tranquille rispetto a quelle di mare. Il traffico non manca, ma con un minimo di attenzione tutti riescono a trovare la propria via e a godersi la bella giornata.
Il campeggio Eden si trova, come abbiamo detto, sulla sponda sud-ovest del lago, e ricade all'interno del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago. Dunque lasciamo la riva a remi, per rispetto dei legittimi abitanti dei canneti e delle altre zone rivierasche. Superate le boe che delimitano l'area protetta, il motore fa il suo dovere e ci porta, zigzagando tra la riva Piemontese e quella Lombarda, ad ammirare paesini e dimore, luoghi pubblici di svago e ville con splendidi giardini.
L'aria pulita, la leggera brezza del viaggio, il sole che ci abbronza e l'acqua che ci circonda e ci rinfresca rendono la giornata particolarmente riuscita e gradevole.
Pranziamo sulla riva Piemontese, attraccando su una spiaggia pubblica all'altezza di Lesa. Qui il Comune ha predisposto anche una fontanella e una doccia. Alcune famigliole come noi godono la bella posizione, su una pulita spiaggia di ciottoli.
Ripartiamo nel pomeriggio, puntando la prua ancora a nord. E raggiungiamo le eleganti isole Borromee, che doppiamo per ammirarle da un punto di vista insolito.
Attracchiamo all'isola dei Pescatori, per ristorarci all'ombra di una pergola di un bar. L'isola ormai vive di turismo, e molti negozietti attraggono l'attenzione dei visitatori, inclusi noi. Con alcuni souvenir nelle borse ripartiamo per il rientro, superando l'isola Bella e ripetendo in senso inverso la bella 'gommonata' dell'andata. Sono circa le 19 quando, a serbatoio quasi vuoto, il viaggio termina in bellezza sulla piccola spiaggia del nostro campeggio.
Una bella doccia e poi una mega cena, commentando i paesaggi visti e l'abbronzatura avviata in modo piuttosto evidente.
8 luglio
La domenica mattina, programmi diversificati: mentre le componenti femminili della spedizione si orientano ad una approfondita esplorazione delle opportunità commerciali della zona (i negozi sono aperti anche di domenica, e questa lodevole iniziativa va senz'altro premiata), i maschietti si attrezzano per quella che si preannuncia come una memorabile battuta di pesca. Pieno di benzina (distributori self-service a qualche centinaio di metri dal campeggio), esche consigliate per la pesca nel lago a dieci minuti in bicicletta.
La prima parte del programma viene espletata con grande successo e piena soddisfazione (anche da parte dei commercianti), mentre per la pesca forse non è stato tenuto conto di qualche particolare oscuro (che i pesci di domenica non partecipino con voglia? che non avessero fame?), fatto sta che - nonostante una tenacia da sottolineare - il bottino non è stato all'altezza delle attese. Ci si consola con il fatto di non aver troppo pesce da pulire... e poi le cuoche, previdenti (e di buon umore per gli acquisti fatti), avevano previsto un menu alternativo che fa presto dimenticare i risultati dei pescatori.