11 APRILE
Contro ogni previsione alle 17 siamo pronti per partire da Novara e per noi è già un autentico miracolo (Paolo lavora sempre il sabato). Vista l’età delle bimbe e la lunghezza del viaggio che ci aspetta decidiamo di guidare tutta la notte dandoci il cambio più o meno ogni 3 ore. Abbiamo in corpo tanta adrenalina forse perché è un viaggio che desideriamo fare da tanto e che abbiamo da lungo tempo organizzato.
12 APRILE – CORDOBA
E’ il giorno di Pasqua. Purtroppo per problemi lavorativi non siamo potuti partire prima e quindi goderci la spettacolare Settimana Santa, tanto celebrata in Andalusia. Ci fermiamo solamente per fare colazione a Valencia verso le 8.00 e un pranzo veloce più o meno nei paraggi di Belen. Tra distese di ulivi e aranci arriviamo alla nostra prima meta esattamente dopo 24 ore dalla partenza:
Cordoba e precisamente al
Camping El Brillante (Avenida El Brillante 50;
www.campingelbrillante.com) . IL campeggio è in posizione strategica per visitare la città, infatti appena fuori c’è la fermata del bus (N10 o N11) che in pochi minuti porta in centro città. Il biglietto costa €1.10 e si fa sul bus, passa ogni 20 minuti dalle 7.00 del mattino alle 23.00. Si sale agevolmente con passeggini e si scende vicino al centro commerciale. Il campeggio è molto silenzioso, pulito e le piazzole sono ampie e alberate (costo per notte con elettricità €28; la giornata finisce alle 12.00).
Ci facciamo subito una doccia e con l’adrenalina che ancora abbiamo in corpo decidiamo per una visita a Cordoba by night. Tutte e tre le città meritano una visita serale; si respira un’atmosfera diversa, suggestiva e quasi magica.
Ceniamo alla Bodega Mezquita (di fronte all’omonima moschea) che vivamente consigliamo per le ottime tapas e il buon vino Don Josè (Montilla Moriles), che rimpiangeremo per tutta la durata della vacanza!
Rientriamo in camper accusando un pochino la fatica del lungo viaggio.
13 APRILE – CORDOBA
Ci svegliamo con tutta calma, colazione e pulman alle 10.20. Prima tappa il convento dei Cappuccini che vediamo solamente da fuori perchè è in corso un funerale. Tra le casette bianche coi balconi in fiore raggiungiamo Plaza della Corredera, anfiteatro romano di gladiatori e successivamente luogo di corride. Da qui si raggiunge Plaza del Potro con una fontana in pietra a forma di puledro. E’ su questa piazza che si affaccia il vecchio Ospedale della Carità, oggi sede del museo Julio Romero de Torres e del Museo de Bellas Artes. Ovunque aleggia un profumo di aranci che ci accompagnerà per tutta la visita della città (eccezione fatta nei momenti in cui passano i carrettini turistici trainati dai cavalli sui quali mia figlia ha tanto implorato di salire e che noi abbiamo sempre negato!). Consiglio: in questa piazza ci sono due bottegucce di souvenir, se si volesse acquistare qualcosa è meglio farlo qui perché intorno alla Mezquita i prezzi si alzano!). A mezzogiorno mangiamo un panino seduti al tepore del sole sul ponte romano costruito sul Guadalquivir, il fiume che attraversa Cordoba e Siviglia. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso l’Alcazar ma, non verificando prima gli orari di apertura, per pochi minuti la traviamo chiusa!( La domenica e festivi chiude alle 14.30 e oggi e Pasquetta). Allora via verso la Mezquita. Meravigliosa, unica dal punto di vista architettonico, la più grande in Europa e terza al mondo dopo Gerusalemme e Damasco. A differenza di queste ultime, ha uno sviluppo orizzontale che può contenere fino a 14.000 persone!. Nasce sulle rovine visigote e romane, si ingrandisce nel corso dei califfati. La particolarità è che nella moschea iniziata nel 721 è stata costruita una cattedrale nel XIV sec., sventrando una parte di moschea. Anche il patio degli aranci è bellissimo (entrata €8 a pers + €3.5 di audioguida che qui merita). Usciti mi dedico all’acquisto di orecchini e bracciale in filigrana, lavorazioni tipiche di Cordoba insieme al cuoio. Paolo è a caccia del buon vino bevuto la sera precedente e così torniamo alla Bodega per chiedere informazioni. Felicemente scopriamo che loro lo vendono con il 20% di sconto (nel supermercato costa 18€ e da loro € 10!). Contenti dell’acquisto indovinato ci dirigiamo verso i bellissimi vicoletti della Juderia, il vecchio quartiere ebraico che forse a Cordoba è il più suggestivo di tutti. Anche la Sinagoga è chiusa perché è lunedì. Passiamo davanti all’ Hammam Banos Arabes, mi avvicino a prendere un volantino con un desiderio immenso di fermarmi ma le bimbe sono ancora troppo piccine e mi accontento di buttare l’occhio in quella splendida sala d’ingresso in perfetto stile moresco (questi sono gli hammam arabi originali quindi suggerisco a chi avesse tempo di fermarsi un paio di ore a rilassarsi). Percorriamo tutta la Juderia fino alla Porta Almodovar e da qui usciamo per riprendere il bus e tornare in campeggio.
Cordoba ci è piaciuta moltissimo, è molto raccolta e si gira bene a piedi.
14 APRILE – CORDOBA – SIVIGLIA
Paghiamo il campeggio (€56.1 per 2 notti) e via verso Siviglia. Ci vuole circa 1h e 45 minuti. Cerchiamo invano il camping Sevilla senza risultati (alcuni diari di bordo già segnalavano la sua chiusura) e ci spostiamo in periferia poiché Siviglia città non offre campeggi. Arriviamo in località Dos Hermanas al CAMPING CLUB. Questo campeggio si trova a circa 12 Km dalla città, visibile dalla strada. Appena fuori dal campeggio c’è il bus 131 che passa ogni ora (costo € 1.30; ultima corsa alle 22.15). Il gestore non è molto socievole, ci fa posizionare dove vogliamo, ma il campeggio sembra vecchio e completamente abbandonato e a noi non piace per nulla! Così pranziamo e ci prepariamo per la prima visita a Siviglia. In 20 minuti di bus arriviamo nella Plaza du Portugal e in pochi minuti a piedi siamo in calle san Ferdinando, praticamente dietro l’Alcazar, la nostra prima meta. Che meraviglia!! (entrata € 7.5 a persona, bimbi gratis sotto i 16 anni). Costruito nel 913 come fortezza per i governatori cordoviani, teatro di vita e amori dei regnanti illustri è oggi patrimonio dell’Unesco molto simile all’Alhambra di Granada. Nel 1480 Ferdinando e Isabella trasferirono qui la loro corte e attualmente conserva la funzione di palazzo reale (ai piani superiori si trova il Quarto Real Alto ovvero le camere per i sovrani di Spagna in visita a Siviglia). Da vedere il Patio del Leon, il Patio della Monteria (dove Isabella e Ferdinando controllavano i commerci con le Americhe) e il Palacio Don Pedro (alleato dell’emiro musulmano di Granata dal quale si era fatto mandare i costruttori dell’Alahambra…da qui la visibile somiglianza tra le due costruzioni!)
Passiamo davanti alla Torre dell’Oro lungo il Guadalquivir, divenuta il simbolo di Siviglia e Plaza de Toros che non visitiamo all’interno; scelta di cui ci pentiremo perché dopo quella di Ronda è l’arena più antica di Spagna! Nei paraggi Giulia implora l’acquisto del vestitino di flamenco appeso in tutte le città andaluse e le regalano anche le nacchere. Cerchiamo un locale per cenare, tra quelli segnalati dalla lonely planet quasi tutti in Calle Mateos Gago ma sono piccoli e strapieni così finiamo al ristorante Sacrestia che non ci soddisfa particolarmente. Rientriamo col bus in campeggio.
15 APRILE – SIVIGLIA
Questo campeggio proprio non ce gusta così paghiamo €25.1 una notte e ci spostiamo a Siviglia. Troviamo un parcheggio dietro la stazione dei bus, lungo il fiume e dopo l’arena; è un po’ scomoda l’entrata ma ci si può fermare anche la notte c’è il guardiano 24h su 24 a cui pagare €8.10 per 24 ore…fantastico e soprattutto in pochi minuti a piedi si è in centro Siviglia. Consigliato. Visitiamo la Cattedrale davanti all’Alcazar e anch’essa patrimonio dell’Unesco, con la tomba reale e quella di Cristoforo Colombo; saliamo sulla torre della Giralda (inclusa nel biglietto della cattedrale €8.00) non ha gradini ma 34 rampe belle ampie! Dall’alto la vista su Siviglia è favolosa! Usciti ci dirigiamo verso est nel Barrio de Santa Cruz, la Juderia, ossia il vecchio quartiere ebraico. Stradine strette, fiori, piazzette con tanto di panchine piastrellate coloratissime (le ceramiche sivigliane meritano di essere acquistate) e alberi di arancio che fanno da cornice (molto bella plaza Elvira). Ripercorriamo calle Gago verso plaza de s. Francisco, sede di mercati in epoca musulmana e più tardi dell’inquisizione; oggi è la piazza principale della città. Da qui parte calle Sierpes la via pedonale con negozietti eleganti che vendono anche scialli e pettinini andalusi. Consigliamo a questo punto di fermarsi un attimo alla Confiteria La Campana (segnalata da tutte le guide e sperimentata da noi personalmente: qui abbiamo assaggiato le migliori meringhe del mondo!!
Si torna in camper molto appagati e soddisfatti e ci si ferma qui per la notte…pentiti di non aver trovato il parcheggio ieri.
16 APRILE – SIVIGLIA-GRANADA
Si parte per la nostra ultima meta:
Granada. Prima però decidiamo di fare tappa nella cantina “Bodegas Delgado” (
http://www.bodegasdelgado.com/) che secondo quanto scritto sull’etichetta del buon vino S. Josè dovrebbe travarsi “casualmente” lungo la nostra strada , e precisamente a Puente Genil . Così facciamo una piccola deviazione (che vale sempre la pena quando il vino merita). Usciamo dalla A92 al km 106 per prendere la A3…e Paolo ce la fa a trovare la cantina riuscendo a pagare il vino €6.60 contro i 18 del supermercato! Facciamo la scorta e alle 14 arriviamo al Camping Sierra Nevada (seguire sempre per Granada, uscita 123 dalla circonvallazione; il camping si trova subito dopo la stazione degli autobus). Campeggio molto ben tenuto,con piazzole grandi, bagni puliti e riscaldati, accoglienza ottima, parlano anche italiano; qui si può comprare la mappa di Granada; costo €34.5 per 4 pers + camper). Appena fuori dal campeggio sulla sinistra c’è la fermata del bus 3 o 33 (€ 1.2 x pers. ) che ferma davanti alla cattedrale (3 km circa). Andiamo subito in centro e ceniamo da Boabdil in calle Elvira, segnalato dal ragazzo gentile della reception. Mangiamo bene (qui se bevi seduto al bancone, le tapas te le offrono gratis! Il proprietario è molto simpatico).
17 APRILE – GRANADA
Sveglia, colazione e via…oggi ci aspetta una giornata tosta! In mattinata giriamo per le stradine strette dell’Albaycìn,il vecchio quartiere arabo che sorge su una collina di fronte all’Alahambra. Dalla chiesa di San Nicola infatti si gode una vista particolare sull’Alahambra (che merita la fatica della salita soprattutto spingendo due passeggini). Alle 14.00 siamo dalla parte opposta, davanti alla biglietteria dell’Alhambra (avevo già prenotato i biglietti sul sito
http://www.alhambra.org/; al momento della prenotazione dovrete decidere se visitare il palazzo nazaries al mattino (dalle 8.00 alle 14.00) nel pomeriggio (14.00-20.00) o la visita nottura (20.00-24.00) a seconda della disponibilità di posti. Verrà rilasciato dal sistema un codice da stampare col quale andare alla biglietteria, esibendo carta di credito e carta d’identità di chi ha fatto l’acquisto; costo entrata €13 a pers.). Sul biglietto viene stampato l’orario in cui si dovrà visitare il Palacios Nazaries, orario che bisogna rispettare altrimenti salta la visita. Alhambra significa fortezza rossa è una vera città murata; lo stile grandino nell’ A. rappresenta il punto supremo raggiunto dall’arte Andalusa. Prima fu la sede del fondatore della dinastia nasride, poi palazzo reale dei re castigliani, oggi patrimonio culturale dell’umanità. Visitiamo l’Alcazaba con i giardini, la torre della vela, il palazzo di Carlo V, i giardini del Generlife e alle 19.00 siamo davanti al palacios Nazaries…(come da prenotazione)…davvero meraviglioso!
Usciamo stremati ma contenti. Riprendiamo il bus e torniamo in campeggio.
18 APRILE- GRANADA- ROSAS
Ci prendiamo la mattinata di relax e lasciamo il campeggio per le 12.00 come da regolamento. Si viaggia tutto il pomeriggio e per la cena siamo a Valencia. Dopo aver messo le bimbe a nanna decidiamo di avvicinarci al confine con la Francia perché la giornata di domani la vogliamo trascorrere al mare; lo dobbiamo alle nostre bimbe che sono state a dir poco fantastiche. Alle 3.00 di notte siamo a 10 km da Rosas, in un autogrill, l’ultimo prima del confine. Siamo molto vicini a Cadaques dove c’è il museo di Dalì.
19 APRILE – Rosas
Ci fermiamo nel campeggio di Rosas proprio vicino alla spiaggia (qui c’è ovunque il divieto di sosta per camper). Le bimbe impazziscono di gioia e si scatenano in spiaggia. Riusciamo anche a pranzare fuori perché il sole è caldo. Il paesino di Rosas è carino come pure la spiaggia ben riparata perché si trova nell’omonimo golfo. La sera ceniamo in un localino,“Le Tre caravelle” , piccolo ma molto particolare che si è guadagnato un sacco di premi dalla giuda Routar. Mangiamo molto bene e lo consigliamo anche perché la signora che lo gestisce è molto cordiale.
20 APRILE – Rosas - Novara
Il tempo non è dei migliori così facciamo tappa in un negozio dove compro la pentola per la paella e tutto il set per la crema catalana (che adoriamo) e verso le 13 si riparte…che tristezza… Bellissimo viaggio tanto atteso che ha ripagato in pieno le nostre aspettative….ancora una volta grazie camper!