In risposta al messaggio di Hunter85 del 02/06/2021 alle 00:33:32Quando si fanno i test la prima cosa è stabilire cosa vogliamo ottenere:
Questo test mi sembra più interessante. -anche se usa una batteria, vediamo una certa stabilità nei valori per più tempo, non pochi secondi. Questo mi fa pensare che realmente la batteria chiedeva più di quanto disponibile(infatti É molto facile chiedesse sempre più dein72 watt che vediamo produrre il pannello). -parla di altre cose come qualità costruttiva dei materiali. É evidente la superiorità del tracer bn Epever,totalmente in monoblocco di alluminio. Victron usa una plastica di alta qualità su base di alluminio (credo nylon o plastica on fibra, ma non sono sicuro, ma É plastica buona, ce l ho sull Inverter). Epever nel tracer an usa una plasticaccia economica su una bella base di alluminio. Poi parla della qualità dei morsetti. -infine parla della velocità di tracking dove victronenergy e epever triron/tracer sono i più veloci : 20 secondi contro 30/60 secondi del símil-renogy. Questo ha un piccolissimo vantaggio in caso di nuvole... Magari più grande se l illuminazione cambia continuamente. PER me ha più valore vedere i watt stabili che quel picco di 1 secondo del test precedente. Dove tralantro il victronenergy É evidente che non lavora in mppt, perché fa 30 watt meno degli altri una volta stabilizzato. Quindi non sappiamo quanto farebbe veramente in mppt, a parte quel picco di 1 secondo.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 02/06/2021 alle 10:18:30Sono d accordo in via generale... Anche sui pannelli, col costo odierno, ho sempre sostenuto che É meglio avere 600 watt di pannelli da 120 euro x 300 watt, che 300w di un pannello supermega blasonato e costoso.
Quando si fanno i test la prima cosa è stabilire cosa vogliamo ottenere: - Numeri fantastici da millantare nei depliant, ripetibili in laboratorio in caso di contestazione. - Numeri poco accurati e precisi ma molto somigliantialle reali condizioni di utilizzo. In aiuto di questi dubbi Amletici ci viene la normativa che, a volte, descrive in maniera precisa come devono essere fatti certi test in modo da poter fare un confronto alla pari tra oggetti di produttori diversi. Alla fine conta il rapporto euro/Watt. Come dicevo prima... per avere più Watt conviene aggiungere 100 euro investendoli nella qualità del regolatore o 100 euro di pannello fotovoltaico in più? Con 99 euro si compra un pannello da 170 Watt. 99 euro investiti su un regolatore migliore non daranno mai 170 Watt in più di differenza. Quindi possiamo dire che un regolatore fotovoltaico di elevata qualità ha senso solo in virtù di migliore affidabilità o di spazio limitato per i pannelli solari. Ma anche qui possiamo eliminare uno dei due motivi che rendono conveniente un regolatore costoso, l'affidabilità. Invece di un regolatore da 30 Ampere ne possiamo mettere due da 15, che potrebbero costare lo stesso prezzo, ma col vantaggio della ridondanza completa, pannello solare compreso, quindi possiamo arrivare a dire che due regolatori mediocri e due pannelli sono più affidabili di un regolatore di elevata qualità collegato a due pannelli. Se poi i mediocri hanno delle caratteristiche elettriche non oscene allora la scelta è fatta... Però dobbiamo valutare bene le caratteristiche prestazionali, evitando di chiederle a chi li produce o li vende (non chiedere all'oste com'è il vino), e qui comincia la giungla delle prove che si trovano in rete, alcune oneste, alcune sponsorizzate, alcune in buona fede ma inconcludenti o fuorvianti perché eseguite senza logica professionale. Marco.
https://www.amazon.es/Regulador...
In risposta al messaggio di enzov1100 del 02/06/2021 alle 22:19:18Le dimensioni di un trasformatore dipendono dalla potenza e dalla frequenza.
Riguardo le bobine, mi è venuto in mente che la moria degli alimentatori switching, che hanno circuteria PWM probabilmente simile alla parte finale dei regolatori, è dovuta alla alta frequenza a cui sono sottoposti i condensatori,punto debole di queste apparecchiature. Non potrebbe essere che con dimensioni più grandi e frequenze più basse sollecitino meno i condensatori? Però non sono elettronico e quindi sono solo mie personali supposizioni.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 03/06/2021 alle 06:29:31Molto chiara la spiegazione sui mosfet e su come e quando generano calore(chiara per quello che so io, cioè niente, nemmeno cos è veramente un mosfet
Le dimensioni di un trasformatore dipendono dalla potenza e dalla frequenza. Un trasformatore da 1 kW europeo che lavora a 50 Hz è più grande di uno americano che lavora a 60 Hz. Negli switching si lavora anche a 20.000Hz, per questo i trasformatori sono microscopici. I componenti che diventano critici all'aumentare della frequenza sono i Mosfet che vengono usati come interruttori che, TEORICAMENTE, non scaldano perchè quando passa corrente la tensione è zero (Mosfet in conduzione) e quando c'è tensione la corrente è zero (Mosfet aperto). Durante il passaggio da aperto a chiuso di un Mosfet e soprattutto durante il passaggio da chiuso ad aperto, c'è un brevissimo istante in cui il componente non è ne aperto ne chiuso e quindi c'è una certa corrente in presenza di una tensione, di conseguenza abbiamo una potenza, cioè calore. Quindi per lavorare a frequenze più alte servono componenti migliori, oppure scalda di più ed è meno affidabile. Se la frequenza è alta, gli istanti in cui si genera calore si verificano spessissimo e il Mosfet scalda di più La frequenza di taglio di un Mosfet è quella alla quale si susseguono chiusure e aperture l'una dietro l'altra. Il tempo necessario perchè un Mosfet entri in conduzione o si apra è breve ma non nullo e durante quel periodo il componente scalda... Più frequenza = più calore. Sopra un'onda quadra ideale, sotto quella reale... solo per il tempo che ho evidenziato in blu non si produce calore. I condensatori elettrolitici si rompono per sovratensione o per sovratemperatura, non per frequenza alta. Oppure si guastano per corrosione dei contatti in zinco anzichè in rame, progettati espressamente per corrodersi nel tempo e farci ricomprare un oggeto che altrimenti durerebbe per sempre (obsolescenza programmata). Questo è uno dei motivi che mi fanno guardare sotto il cofano per capire come sono realizzati gli apparecchi elettronici e che componenti usano. Era il 1999 la prima volta che ho incontrato dei condensatori elettrolitici con i contatti di zinco corrosibile invece che di rame. Marco
https://www.morningstarcorp.com...
https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di enzov1100 del 03/06/2021 alle 11:25:46...legate alla qualità dei componenti...
Sugli switching noi abbiamo sempre avuto problemi sui condensatori, in rete avevo trovato questa spiegazione dei guasti, qui non ho il sonoro ma se ricordo bene parlava di esplosioni dei condensatori causa frequenze elevate.
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In risposta al messaggio di enzov1100 del 03/06/2021 alle 11:25:46Enzo, questo tizio ha aperto il vecchio tracer A, il tracer an ne il tuo triron...
Sugli switching noi abbiamo sempre avuto problemi sui condensatori, in rete avevo trovato questa spiegazione dei guasti, qui non ho il sonoro ma se ricordo bene parlava di esplosioni dei condensatori causa frequenze elevate.
https://youtu.be/3av9QDqLjyo
https://youtu.be/u4WDBnqrkZU
https://youtu.be/zTBrktPQdCM
In risposta al messaggio di Hunter85 del 03/06/2021 alle 12:54:21Tryron 22 10 N
Enzo, questo tizio ha aperto il vecchio tracer A, il tracer an ne il tuo triron... Come pregi indica le saldature top quality, I cavi grossi, la bobina tutta isolata , i mosfet messi sotto a contatto con la piastra dissipatricee la copertura isolante trasparente su tutta la scheda per l umidità (questa cosa ho visto che non è presente sui regolatori cinesi super economici... E nemmeno i mosfet al contrario a volte... Come difetti il fatto che non lavora in mppt sotto 10 watt (notato anche da me). Poi mostra entrata e uscita con amperometro dedicato, e spiega il discorso negativo comune positivo comune Se ti interessa... É anche sottotitolato..
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In risposta al messaggio di Emme48 del 03/06/2021 alle 15:10:11Non ne ho idea..
Tryron 22 10 N Quel 10 vuol dire che i pannelli solari possono raggiungere i 100 Volt, che ci fanno dei condensatori elettrolitici da soli 100 Volt su un oggetto che può arrivare fino a 100 Volt? Marco.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 03/06/2021 alle 17:36:42Se fossero in serie (200 Volt) allora andrebbe bene, ma non se sono in parallelo.
Non ne ho idea.. Cmw 100 v É la tensione a circuito aperto del pannello supportata... Mentre il range di lavoro mppt arriva a 72 volt. Quanto dovrebbe essere il condensatore?piu o di meno? Sono 2 quelli da 100.. Sono separati o in serie? Comunque quel video è sponsorizzato.. Ho visto che il prodotto Gliel hanno mandato gratis... L ho notato ora...
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In risposta al messaggio di Emme48 del 03/06/2021 alle 15:10:11Ho ri controllato il mio.. Per curiosità
Tryron 22 10 N Quel 10 vuol dire che i pannelli solari possono raggiungere i 100 Volt, che ci fanno dei condensatori elettrolitici da soli 100 Volt su un oggetto che può arrivare fino a 100 Volt? Marco.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 03/06/2021 alle 19:54:07Purtroppo non posso capire il tuo dubbio
Uno dei componenti di potenza è usato come diodo. Dei 3 piedini posti a triangolo, il centrale è da solo, i 2 laterali sono collegati insieme. Strano... Marco.
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Non ho capito cosa c'entri la 230V, il TV e' corredato di alimentatore esterno ma il suo funzionamento quanti ...
Szopen - 2025-04-20 11:14:14
Consigli ovvi, ma Assocamp conosce il mondo dei concessionari? Affidarsi a "professionisti"? Non sanno neppu...
peugeot106 - 2025-04-16 10:33:31
Adoro Gubbio ma devo tornarci per poter ammirare la mostra di Van Gogh! Bellissima location da "illuminare" c...
adarella - 2025-04-16 08:18:19
Un ottimo spunto per un piccolo tour sul "lato" adriatico della nostra splendida penisola. Grazie per aver con...
adarella - 2025-04-16 08:11:41