In risposta al messaggio di dani1967 del 27/01/2023 alle 20:16:16La guerra è guerra ed è fatta dai militari, la deportazione è stata tutta un'altra cosa.
Nella vita ci si può trovare al momento giusto nel posto giusto o al momento sbagliato nel posto sbagliato. Oggi se sei ucraino o russo ed hai 20 anni sei nel tempo e posto sbagliato. Certo che ricordo, ma deve essere una memoria attiva, non manierismo.
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/01/2023 alle 21:39:20È una parola che non dovrebbe più esistere.
La guerra è guerra ed è fatta dai militari, la deportazione è stata tutta un'altra cosa.
In risposta al messaggio di eolo 58 del 27/01/2023 alle 22:10:02Le patate. Pensa che mio padre è stato sorpreso da un tedesco mentre stava prendendo delle bucce di patate da una latrina e la guardia voleva eliminarlo. È intervenuto un prete che ha preso il suo posto dicendo alla guardia " è giovane lascialo vivere, prendi me che ho già una certa età" mio padre è tornato, lui è stato giustiziato sul posto. Questo è solo uno dei pochi episodi che raccontava.
L'altro giorno quando ho sentito la Senatrice Liliana Segre dire basta con gli Ebrei, sempre a parlare della Shoà pensavo avesse perso la ragione, invece lo diceva come monito per far capire che si tende a sminuire a sempliceroutine una cosa che è stata di un'abberrante spaventoso e che nelle nuove generazioni lo si classifica come una cosa che è passata di moda come gli anni 60/70/80 e così via. Oggi più che mai che si stanno riafacciando spettri come la follia NaziFascista e la supremazia di una nazione dobbiamo ricordare e far conoscere a cosa può arrivare la cattiveria umana. Mia mamma ha avuto 5 fratelli maschi e lei ragazzina 15/16 anni ha visto 4 dei suoi fratelli uscire dalla porta di casa e per 4/5 anni non ne ha più avuto notizie, poi un bel giorno li ha rivisti per fortuna tornare . Uno era finito nella campagna di Russia tornando con 25kg di meno ma vivo, un'altro si è fatto la Guerra del deserto e preso degli inglesi è stato mandato negli Stati Uniti prigioniero ed è tornato a guerra finita. Il terzo ha fatto parte degli Italiani in Grecia e si è salvato dall'eccidio di Cefalonia messo in atto dai tedeschi per rappresaglia con i reparti Italiani a guerra finita 8 settembre del 1943. Il quarto è finito preso dai tedeschi in un campo di lavoro in Germania e per salvare la pelle oltre a dover lavorare, alla notte sgattaiolava con altri che avevano il coraggio se non la disperazione fuori dalla baracca e andavano a rubare le patate in un campo per sfamarsi e salvare il .ulo ai loro compagni di prigionia. Loro ce l'hanno fatta ma tanti... troppi non sono tornati.
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In risposta al messaggio di ezio59 del 27/01/2023 alle 22:35:44
Le patate. Pensa che mio padre è stato sorpreso da un tedesco mentre stava prendendo delle bucce di patate da una latrina e la guardia voleva eliminarlo. È intervenuto un prete che ha preso il suo posto dicendo alla guardiaè giovane lascialo vivere, prendi me che ho già una certa età mio padre è tornato, lui è stato giustiziato sul posto. Questo è solo uno dei pochi episodi che raccontava.
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/01/2023 alle 21:39:20le guerre hanno sempre portato degli orrori per le popolazioni civili. Certo, la shoah è stata diversa perché è cominciata ben prima, ma lo stile anche oggi è quello.
La guerra è guerra ed è fatta dai militari, la deportazione è stata tutta un'altra cosa.
In risposta al messaggio di alberto21 del 28/01/2023 alle 10:02:56Allora anche tu sai cosa ha significato sedersi a tavola con chi ha patito la fame per anni.
dopo l'8 settembre mio padre si è fatto un paio d'anni di prigionia in Germania, non ha raccontato molto; una cosa sola: la fame, una grande fame
In risposta al messaggio di alberto21 del 28/01/2023 alle 10:02:56Io ricordo i miei Zii 4 figli, il minore lasciato a casa, 3 spediti prima in Grecia, poi in Russia.
dopo l'8 settembre mio padre si è fatto un paio d'anni di prigionia in Germania, non ha raccontato molto; una cosa sola: la fame, una grande fame
https://it.m.wikipedia.org/wiki...
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/01/2023 alle 19:14:31Un elenco dei campi di internamento Italiani.
Nella giornata della memoria si dimenticano molte cose. Ad esempio i campi italiani27internamento_civile_in_Italia oppure del ruolo italiano molto più attivo di quanto si pensi sulla vicenda. O di quanti nonni e bisnonniebbero un ruolo attivo a riguardo. Ovviamente non quello di chi ha scritto. Ricordare Auschwitz e non Fossoli, una campo di transito gestito interamente da italiani è profondamente ipocrita.
https://campifascisti.it/elenco...
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http://www.storiaxxisecolo.it/d...
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/01/2023 alle 21:39:20Non e‘ un vero paragone ma anche i russi hanno ‚spostato‘ tanti adulti e bambini ucraini in russia e non si sa dove sono finiti.
La guerra è guerra ed è fatta dai militari, la deportazione è stata tutta un'altra cosa.
https://sonda.it/prodotto/gli-u...
https://it.wikipedia.org/wiki/P...
In risposta al messaggio di sergiozh del 30/01/2023 alle 00:49:04L'elenco degli internati è lungo e le categorie che hanno sofferto sono tante, ma per piacere non chiamarli "ospiti" perchè l'ospitalità è un'altra cosa.
Sugli ospiti dei lager tedeschi di cui si parla poco e che furono anche discriminati dagli altri prigionieri:
In risposta al messaggio di archimede1 del 28/01/2023 alle 13:39:53Comunque non si sente mai qualcuno che ricordi gli avi che erano dalla parte sbagliata. Io invece sono tra questi. Mio nonno materno fu dalla parte sbagliata almeno fino all'8 settembre, quando poi sostanzialmente si imboscò. Non so ovviamente se ebbe una diretta influenza sulla questione dei campi, ne dubito visto che lui partecipò soprattutto con la penna, ma francamente, non ne ho la certezza, ne mia madre ne i miei zii sanno cosa faceva quando usciva di casa e i dati storici sono pochi. Non c'è nulla di male in questo, mio nonno l'avrò visto se va bene 4-5 volte quando ero completamente infante e certo non ha partecipato alla mia formazione, salvo mia madre che mi diceva che si rivoltava nella tomba ad ogni mio errore di ortografia.
Io ricordo i miei Zii 4 figli, il minore lasciato a casa, 3 spediti prima in Grecia, poi in Russia. 2 ritornati, al ritorno trovarono le camice nere che per obligo li volevano a combattere con loro contro gli Italiani.Ricordo mio zio Fiore mentre raccontava, se devo continuare la guerra la continuo per conto mio. Preferirono andare in montagna a combattere il fascismo e il nazismo. Tanto diceva, il freddo delle nostre montagne non era niente rispetto a quello patito in russia . Il terzo è rientrato 20 anni fa in una cassetta militare. Era disperso in russia. Onore a chi ci ha liberato dalla barbarie.
https://www.primolevi.it/it/pri...
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2023 alle 11:00:27Per quanto mi riguarda mio padre fu catturato a Bolzano a seguito del rifiuto di stare dalla parte italiana sbagliata, fu concentrato sempre a Bolzano sul lungo Talvera, dove era stato allestito un campo temporaneo gestito dalle SS "italiane" se così si può dire degli Alto Atesini che hanno combattuto con quella divisa, poi caricato su un carro merci assieme a tanti altri Quindi il tutto nato in Italia e finito in Germania. Qui pochi giorni prima della sua cattura
Comunque non si sente mai qualcuno che ricordi gli avi che erano dalla parte sbagliata. Io invece sono tra questi. Mio nonno materno fu dalla parte sbagliata almeno fino all'8 settembre, quando poi sostanzialmente si imboscò.Non so ovviamente se ebbe una diretta influenza sulla questione dei campi, ne dubito visto che lui partecipò soprattutto con la penna, ma francamente, non ne ho la certezza, ne mia madre ne i miei zii sanno cosa faceva quando usciva di casa e i dati storici sono pochi. Non c'è nulla di male in questo, mio nonno l'avrò visto se va bene 4-5 volte quando ero completamente infante e certo non ha partecipato alla mia formazione, salvo mia madre che mi diceva che si rivoltava nella tomba ad ogni mio errore di ortografia. Ma noi non possiamo cancellare la nostra storia; anche qui scrivono quelli che hanno storie dalla parte giusta, e non potrebbero fare altrimenti, ma mai e poi mai si sente uno dire eh, mio bisnonno era un custode dei lager. A differenza dei tedeschi l'Italia ha semplicemente cancellato un pezzo di storia, sia come memoria collettiva che individuale famigliare. Parliamo dei campi di prigionia tedeschi come se fossimo eredi degli ebrei, di quelli che sono finiti li dentro, e non di quelli che ce li hanno mandati. Poche, davvero troppe poche ammissioni di colpa collettiva. Ecco, quindi parlare in Italia di giornata della memoria forse dovrebbe risvegliare un po' di più la memoria, e a quasi 100 anni dai fatti se non è più possibile un reddere actionem giudiziario o economico, almeno uno storico andrebbe fatto. Il che non vuol dire che qualcuno deve genuflettersi, oggi la mia posizione di nipote di federale fascista non è differente da quella del nipote di un partigiano, cosa centriamo con i nostri nonni, ma magari provare a scrivere la storia anche con le parti mancanti, anzi, per una volta evidenziando le parti più scomode. Che strano che si facciano i film su Perlasca e non sui campi in Italia. da .. Il prigioniero Levi guarda uno dei gendarmi, un emiliano dai lineamenti regolari, e gli dice: “Si ricordi di quello che sta vedendo, si ricordi che lei ne è complice, e si comporti di conseguenza”. L’uomo, con l’espressione del viso impietrita dal terrore, lo accompagna a prendere un po’ d’acqua, preziosa, alla fontanella che sta all’inizio dei binari. “Ma che cosa posso fare io?” chiede con voce smarrita. “Faccia il ladro, è molto più onesto” gli risponde semplicemente la sua vittima»
In risposta al messaggio di ezio59 del 30/01/2023 alle 13:36:26Allora la butto sul provocatorio, ma non nei tuoi confronti, capisci, può valere per chiunque. Immagino che questo sia avvenuto l'8 settembre. Le leggi razziali sono state emanate nel 1938. Sei assolutamente certo che subito dopo il 1938 non abbia collaborato a catalogare gli ebrei per formare gli elenchi nelle prefetture che poi, presi in mano, hanno portato alla deportazione ? E' verosimile di no, ma è una domanda che raramente ci si pone. Questo è il conto con la storia che si evita di fare. Ripeto, io questa certezza non ce l'ho per nulla.
Per quanto mi riguarda mio padre fu catturato a Bolzano a seguito del rifiuto di stare dalla parte italiana sbagliata, fu concentrato sempre a Bolzano sul lungo Talvera, dove era stato allestito un campo temporaneo gestitodalle SS italiane se così si può dire degli Alto Atesini che hanno combattuto con quella divisa, poi caricato su un carro merci assieme a tanti altri Quindi il tutto nato in Italia e finito in Germania. Qui pochi giorni prima della sua cattura
Non ho capito cosa c'entri la 230V, il TV e' corredato di alimentatore esterno ma il suo funzionamento quanti ...
Szopen - 2025-04-20 11:14:14
Consigli ovvi, ma Assocamp conosce il mondo dei concessionari? Affidarsi a "professionisti"? Non sanno neppu...
peugeot106 - 2025-04-16 10:33:31
Adoro Gubbio ma devo tornarci per poter ammirare la mostra di Van Gogh! Bellissima location da "illuminare" c...
adarella - 2025-04-16 08:18:19
Un ottimo spunto per un piccolo tour sul "lato" adriatico della nostra splendida penisola. Grazie per aver con...
adarella - 2025-04-16 08:11:41