https://www.rsi.ch/news/mondo/C...
In risposta al messaggio di sergiozh del 04/05/2023 alle 20:47:12Ho avuto spesso a che fare con casi simili. La morte o la sopravvivenza spesso è anche legata alla sfortuna. Questa volta però nulla è capitato per la professionalità degli operai ANAS che dai pochi segnali hanno capito cosa stesse capitando. Non è automatico.
Io credevo che la puntualita‘ fosse una peculiarita‘ svizzera. E invece devo ricredermi. Mah. ...
In risposta al messaggio di sergiozh del 05/05/2023 alle 21:26:22Gli antichi romani costruivano i ponti con le arcate centrali più grandi delle altre e non lesinavano sui materiali e sui costi.
bisogna vedere se era carente la progettazione o la realizzazione o entrambe le cose.
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/05/2023 alle 21:42:19ora i ponti in italia vengono costruiti dai moderni romani e senza arcate. vedi tu.
Gli antichi romani costruivano i ponti con le arcate centrali più grandi delle altre e non lesinavano sui materiali e sui costi.
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/05/2023 alle 21:17:12Queste opere si fanno con gara europea. Non so nulla dello specifico, ma la ditta potrebbe arrivare da ovunque.
Nel meridione in particolare ma anche nel resto d'Italia chi è che vince gli appalti per costruire i ponti e le strade in genere ? Qualcosa penso di sapere, ma non si può dire.
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/05/2023 alle 00:01:47Dani, dai non fare l'ingenuo, ma quale bando europeo, in Calabria? è stato realizzato dagli enti locali e sappiamo tutti quali sono.
Queste opere si fanno con gara europea. Non so nulla dello specifico, ma la ditta potrebbe arrivare da ovunque. Noi non siamo né CTU né giudici, non sappiamo nemmeno se la responsabilità è da attribuire al RUP, ai progettisti, all'impresa o a qualche consulente o subappaltatore. Ripeto, difficilmente non ci saranno importanti contenziosi.
In risposta al messaggio di ezio59 del 06/05/2023 alle 14:18:48Non faccio per nulla l'ingenuo solo che non mi va di trarre conclusioni affrettate. Inoltre le cose non sono mai semplici. La lentezza di certi lavori al sud nasce spesso per una ossessiva tendenza al rispetto letterale e formale delle norme. Dubito che Anas oltretutto segua procedure diverse al sud. L'infiltrazione della criminalità nei lavori pubblici oltretutto non avviene in maniera banale, ma più subdola, attraverso subappalti e prestanome. Non necessariamente comporta lavori fatti male soprattuttose lo scopo è il riciclo del denaro. E poi comunque alla fine qualcuno sui lavori la firma l'ha messa e se ne prende la responsabilità.
Dani, dai non fare l'ingenuo, ma quale bando europeo, in Calabria? è stato realizzato dagli enti locali e sappiamo tutti quali sono. Malgrado i 33 anni trascorsi e una spesa di decine di milioni di euro, solo 11 dei 25chilometri totali sono percorribili. Secondo l’Eco dello Jonio, a cedere sarebbe stata una delle tratte costruite più di recente e aperta al traffico poco meno di 10 anni fa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 07/05/2023 alle 07:37:12Ognuno è convinto per quello che sa. Io dalle relazioni lette sulle infiltrazioni mafiose quando ero in servizio ho tutta un'altra visione. Però questa è grossa: "lentezza dei lavori al sud per il rispetto delle norme " .
Non faccio per nulla l'ingenuo solo che non mi va di trarre conclusioni affrettate. Inoltre le cose non sono mai semplici. La lentezza di certi lavori al sud nasce spesso per una ossessiva tendenza al rispetto letterale eformale delle norme. Dubito che Anas oltretutto segua procedure diverse al sud. L'infiltrazione della criminalità nei lavori pubblici oltretutto non avviene in maniera banale, ma più subdola, attraverso subappalti e prestanome. Non necessariamente comporta lavori fatti male soprattuttose lo scopo è il riciclo del denaro. E poi comunque alla fine qualcuno sui lavori la firma l'ha messa e se ne prende la responsabilità.
In risposta al messaggio di ezio59 del 07/05/2023 alle 08:16:54Se per quello io ho a che fare con lavori pubblici. garantisco, Anas non da un lavoro così a pacca sulla spalla. I meccanismi sono molto più complessi. Questo non vuol dire che non ci siano infiltrazioni, sia chiaro.
Ognuno è convinto per quello che sa. Io dalle relazioni lette sulle infiltrazioni mafiose quando ero in servizio ho tutta un'altra visione. Però questa è grossa: lentezza dei lavori al sud per il rispetto delle norme .
In risposta al messaggio di dani1967 del 07/05/2023 alle 19:21:08Sono convinto che sia anche così, ma 33 anni per costruire una strada e un ponte che poi crolla non possono essere un tempo ragionevole per rispettare le normative e le procedure. O no?
Se per quello io ho a che fare con lavori pubblici. garantisco, Anas non da un lavoro così a pacca sulla spalla. I meccanismi sono molto più complessi. Questo non vuol dire che non ci siano infiltrazioni, sia chiaro. Il formalismo sono un aspetto, un modalità funzionale di questo sistema.
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/05/2023 alle 20:50:11Dipende, quelli che continuano a mungere lo stato per avere finanziamenti stanno anche 33 anni per fare una strada, perché se la finiscono subito è finito il gioco.
Le autorita‘ ticinesi dicono che l‘italia quando ha deciso poi e‘ molto veloce a fare strade e ponti.
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/05/2023 alle 12:30:29Come volevasi dimostrare
Qui si parla di 50 anni.
https://twitter.com/mathieumich...
https://twitter.com/lecho/statu...
In risposta al messaggio di sergiozh del 07/05/2023 alle 20:50:11Dipende dai casi. Noi abbiamo casi patologici e casi in cui si lavora celermente. La metropolitana della mia città è un esempio di rapidità dei lavori e anche di efficienza dei costi. Ma andando poco lontano, l'Asti Cuneo è un esempio di opera che non finisce. Questo caso, che conosco bene, ha grandi difficoltà per una eterna indecisione su alcune scelte strategiche. La ferrovia Torino Lione è un eterno problema, il terzo valico, malgrado il recente stop per una serie di intoppi tecnici che avrebbero bloccato il cantiere ovunque al mondo, va rapidamente. Di per se, una volta che hai i soldi, fatto un progetto decente e affidato i lavori, a nessuno conviene che si vada lentamente.
Le autorita‘ ticinesi dicono che l‘italia quando ha deciso poi e‘ molto veloce a fare strade e ponti.
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/05/2023 alle 13:41:38E cosa dici quando si fanno i piloni senza adeguate gabbie in ferro o con cemento di scarsa qualità, magari con anche qualcuno dentro che doveva sparire? Poi qui si stava parlando del ponte caduto che non è a Torino. Non capisco perché distogli l'attenzione su un cancro italiano ben presente.
Dipende dai casi. Noi abbiamo casi patologici e casi in cui si lavora celermente. La metropolitana della mia città è un esempio di rapidità dei lavori e anche di efficienza dei costi. Ma andando poco lontano, l'Asti Cuneoè un esempio di opera che non finisce. Questo caso, che conosco bene, ha grandi difficoltà per una eterna indecisione su alcune scelte strategiche. La ferrovia Torino Lione è un eterno problema, il terzo valico, malgrado il recente stop per una serie di intoppi tecnici che avrebbero bloccato il cantiere ovunque al mondo, va rapidamente. Di per se, una volta che hai i soldi, fatto un progetto decente e affidato i lavori, a nessuno conviene che si vada lentamente. Non sempre, non necessariamente tutto ciò è connesso con la malavita. Intanto perché per infiltrarsi la malavita ha bisogno di ditte dall'apparenza pulita e con un curriculum di lavori ben fatti. Questi lavori, rispetto ad anni fa, servono molto di più ai fini di riciclo, per il quale non conviene lavorare male. E potrebbero essere riciclati ovunque al mondo.