https://aforisticamente.com/201...
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 18/09/2018 alle 15:23:52Nessuno mai ha avuto questa sensazione di perdita delle certezze, di bisogno delle proprie abitudini?
Modifico la domanda perchè forse troppo dispersiva. Inserisco una frase che mi ha colpito molto: Viaggiare è una brutalità. Obbliga ad avere fiducia negli stranieri e a perdere di vista il comfort familiare della casae degli amici. Ci si sente costantemente fuori equilibrio. Nulla è vostro, tranne le cose essenziali – l’aria, il sonno, i sogni, il mare, il cielo – tutte le cose tendono verso l’eterno o ciò che possiamo immaginare di esso. (Cesare Pavese) La trovo vera, devi avere fiducia quando ( e se) dormi in libera, nei lunghi viaggi magari non semplicissimi mi è capitato di rimpiangere, solo un attimo, il mio comfort familiar o, meglio, le mie certezze. Quando magari hai sonno e la natura meravigliosa ti sorprende con i suoi rumori, il mare in tempesta, il belato di una pecora sotto al tuo camper, i gabbiani in volo... Nulla ci appartiene è vero ma spesso ci si sente parte di quell'orizzonte, di quel cielo, di quell'infinito che è la nostra appartenenza al mondo. Qual'è la frase che più vi appartiene quando pensate ai vostri viaggi o meglio a voi stessi? ... Io amo questa... Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai. (Maometto)
In risposta al messaggio di Ummagamma del 21/09/2018 alle 16:53:39Irlanda, luglio 2016, ti scrivo le parole riportate nel diario:
... il belar di una pecora sotto il tuo camper... Indove si trova sto posto?
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 21/09/2018 alle 17:26:18Bello..
Irlanda, luglio 2016, ti scrivo le parole riportate nel diario: Mi ha svegliato una pecora col suo belato dopo una notte agitata su una spiaggia col mare e il vento a loro volta agitati. Ho freddo sotto le coperte nonostanteil pigiama invernale. Stanotte abbiamo spento il riscaldamento,l'aria faceva partire il rilevatore del gas. Ho nostalgia di casa, del mio letto, del silenzio della notte e la libertà dei miei gesti. Qui di fronte a questo panorama da togliere il fiato sento la mancanza delle mie certezze. Allungo il braccio per prendere lo smartphone, sento il bisogno di scrivere. Guardo l'ora sono le 5,30, prestissimo. Più tardi dopo il caffè sarò pronta a riempirmi gli occhi con la nuova giornata, per ora ringrazio la pecora che si è zittita e il mare che sento più lontano.
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/09/2018 alle 23:28:51Piemontesaccio scanzonato...
Cesare Pavese è morto suicida. Avrebbe dovuto viaggiare di più.
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/09/2018 alle 23:28:51Che fosse morto suicida non lo sapevo, ma, è stata la prima cosa che ho pensato dopo aver letto quella frase.
Cesare Pavese è morto suicida. Avrebbe dovuto viaggiare di più.
https://restaurars.altervista.o...
http://www.lafrusta.net/fili_le...
https://youtu.be/dN999t_89bc
In risposta al messaggio di zorretto del 22/09/2018 alle 20:04:34Ti correggo, ma certo non ti dico sei ignorante
Si viaggiare, evitando le buche più dure.... Dolcemente viaggiare rallentando per poi accelerare con un ritmo fluente nel cuore si viaggiare si viaggiare. ( Lucio Battisti)
In risposta al messaggio di zorretto del 23/09/2018 alle 00:56:09Ste bufale... mi sembrava strano
Non mi dire E io che credevo che le parole fossero invece di un tale Giulio Rapetti.
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 21/09/2018 alle 17:26:18Ho nostalgia di casa, del mio letto, del silenzio della notte e la libertà dei miei gesti.
Irlanda, luglio 2016, ti scrivo le parole riportate nel diario: Mi ha svegliato una pecora col suo belato dopo una notte agitata su una spiaggia col mare e il vento a loro volta agitati. Ho freddo sotto le coperte nonostanteil pigiama invernale. Stanotte abbiamo spento il riscaldamento,l'aria faceva partire il rilevatore del gas. Ho nostalgia di casa, del mio letto, del silenzio della notte e la libertà dei miei gesti. Qui di fronte a questo panorama da togliere il fiato sento la mancanza delle mie certezze. Allungo il braccio per prendere lo smartphone, sento il bisogno di scrivere. Guardo l'ora sono le 5,30, prestissimo. Più tardi dopo il caffè sarò pronta a riempirmi gli occhi con la nuova giornata, per ora ringrazio la pecora che si è zittita e il mare che sento più lontano.
In risposta al messaggio di Dash del 23/09/2018 alle 15:10:30"Il viaggio è maturazione".
Dimenticavo, nel correggere l'errore di PdA non ho scritto la citazione sul viaggio che piace a me... Grazie agli apostrofi di Naz (ormai l'ho dato perso...) m'è tornata in mente. Fermiamoci un attimo, arriveremo prima (proverbio Tuareg) Nel senso: non bisogna avere troppa fretta di arrivare. Il viaggio è maturazione. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 23/09/2018 alle 16:13:26Da Giulio Rapetti a Leone di Lernia... stiamo cadendo molto in basso. A Indietro tutta c'era quello che con la mano indicava il livello del pavimento... Non mi ricordo il nome, ma salterà fuori...
Il viaggio è maturazione. Citazione colta: Infatti... mi si sono marcite le banane.