In risposta al messaggio di IZ4DJI del 05/12/2020 alle 14:52:29"Mia moglie non vola, mai volato e mai volerà"
Si, mia moglie è un po piu schifiltosa per certe cose, infatti mai usato docce e WC di nessun campeggio, neppure quelli immacolati, ma non è un problema perchè in camper si ha tutto ancora piu comodo, basta trovare acquae scarico. Mia moglie non vola, mai volato e mai volerà, ma a me va bene, perchè odio alberghi e aeroporti e stare tra la gente e quindi o in camper (casomai tenda) o piuttosto sto a casa. Io penso che dopo un trauma iniziale, di cui il sottoscritto sarà parafulmine e vittima sacrificale, poi alla fine le piacerà. Ovviamente neppure pensare a usare la doccia o WC di un campeggio, ma neppure ristoranti o simili, di quello sono sicuro. Come deserto, in Marocco, so che è piu che altro sassoso, ma arrivando a Merzouga dovrebbe esserci modo di vedere anche la sabbia. In Tunisia, mi ero gia preparato un bel percorso, poi saltato tutto per motivi di sociopolitici, temo di piu un AK47 che la sporcizia o prendersi il cagotto Arrivare fino all oasi di Ksar Ghilane, un po di sabbia si sarebbe vista, poi attraversare il lago salato, nonchè attraversare le montagne su piste sterrate, mi avrebeb sicuramente soddisfatto a sufficenza. Libia, penso che ora sia neppure pensabile.
https://it.wikipedia.org/wiki/M...
In risposta al messaggio di salvatore del 05/12/2020 alle 18:24:15io ho volato e anche pilotato velivoli ultraleggeri quando avevo 30 anni, e anche fatto un bel buco per terra cavandomela come miracolato, ma su quei piccoli aerei mi piace e mi sento tranquillo, non mi piacciono quelli di linea, ma per l ambiente chiuso e la gente.
Mia moglie non vola, mai volato e mai volerà Anche io In realta' un paio di voli in anni ormai lontanissimi li ho fatti, ma mi sono bastati. Neanche a dirlo, a mia moglie piacciono i posti lontani e quindi vola. Quindi ognitanto mi tocca farla partecipare a qualche viaggio organizzato. Ovviamente neppure pensare a usare la doccia o WC di un campeggio, ma neppure ristoranti o simili, di quello sono sicuro. Anche io Neanche a dirlo, a mia moglie piace molto andare al ristorante e quindi ogni tanto mi tocca accontentarla. Come deserto, in Marocco, so che è piu che altro sassoso, ma arrivando a Merzouga dovrebbe esserci modo di vedere anche la sabbia. In realta' la maggior parte del deserto del nord Africa e' sassoso e si chiama hammada: immense pietraie decisamente squallide. Quello che noi identifichiamo con deserto, cioe' le dune sabbiose, si chiama erg. Vedo che tu un pensierino al Marocco lo avevi fatto A Merzouga c'e' l'unico sistema di dune classiche del Marocco. Posto ideale per chi vuole vedere comodamente un pezzettino di erg, ma nulla di paragonabile al grande erg libico o algerino Fino a qualche anno fa Merzouga si raggiungeva tramite pista. In anni recenti hanno pensato bene di costruire una serie di alberghi con relativa strada a grande scorrimento. Ovviamente e' possibile arrivarci senza problemi anche in camper, ma non so se sia consentito il pernottamento. In Tunisia, mi ero gia preparato un bel percorso... La Tunisia e' comoda da raggiungere ed e' tutto sommato abbastanza organizzata. Ma se si vuole vedere Il Deserto, bisogna andare in Libia o in Algeria, naturalmente in fuoristrada. Mi risulta che qualcuno in Algeria - anche in tempi recenti - ci andava. Se vuoi attaversare meravigliose montagne su piste sterrate, il tuo posto e' sicuramente il Marocco. Nulla a che vedere con le aride montagne della Tunisia.
https://meinwomo.net/aires-camp...
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Rucki del 05/12/2020 alle 22:27:17Ricordavo la foto con i due cammelli giganti!
L`ultima volta che sono stato a Merzouga oramai era nel 2012, dove ci sono gli alberghi ho visto un campeggio in esso cerano almeno 10 camper mi ricordo bene che diversi erano impolverati molto bene , quella notte hodormito nel cortile della Kasbah Tomboutou nella foto . Dove abbiamo cenato,dormito gratis , 200litri di Acqua , scaricato . Per prosseguire verso il confine Algerino fintanto che i militari ci hanno fermati per prosseguire poi poi verso Zagora , anche li sosta in un albergo con tutti i serzizi carico e scarico . Nel gennaio 2012 la pista da Merzouga a Zagora era percorribile perché il lago era secco , su questa pista quando piove si forma un lago e passarci a fianco é anche un problema , roccie sabbia . Saluti Rucki
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di alexf del 06/12/2020 alle 09:58:23ciao Alexf
Buongiorno e buona domenica, intanto direi che queste due pagine riguardanti il Marocco si potrebbero unificare visto che viaggiano in un buon parallelo e gli spunti per un viaggio in 4x4 sarebbe alquanto particolare inquesto paese visto che, è in gran parte asfaltato. Comunque anche con un 4x2 si possono raggiungere gran parte delle località di questo bellissimo paese. Noi siamo stati 2 volte in Marocco nel 1996 e nel 2001. Ai tempi del primo viaggio non era molto facile reperire informazioni come oggi e quindi mi sono preparato su molti aleatori passaparola ma anche su un bellissimo Road Book fatto da Luigi Barbato che ho praticamente imparato a memoria. Questo viaggio ha perlopiù riguardato il Marocco classico oltre alle dune di Merzouga con il consueto giro in cammello sulle dune per assistere al sorgere del sole. Naturalmente c'era grande apprensione per il tragitto di avvicinamento su sterrato. Visto che oggi non ci si può muovere e, qui nel Veneto, il maltempo imperversa, inserisco alcune vecchie foto. .Il gruppo era composto da 4 camper dei quali un equipaggio di vecchi amici più due conosciuti grazie alla risposta data ad un'inserzione nella rivista Plein Air. Fu un viaggio bellissimo e privo di complicazioni. Unico e piccolo inconveniente a Fez dove l'andammo a visitare accompagnati dalla guida del campeggio che, contrariamente alle assicurazioni fatteci, non era una guida ufficiale. Nel caotico souk questo ragazzo fu arrestato dalla polizia e portato in centrale. Senza tanto pensarci ci siamo fatti indicare la posizione e tutti insieme siamo andati a 'liberarlo' dopo un'estenuante trattativa. Una cosa molto fastidiosa era il continuo assalto dei ragazzini ad ogni sosta e pure un paio di sassaiole. Durante la notte si sostava nei campeggi, abbastanza presenti anche se un po' fatiscenti ma bisognava stare attenti alle soste pranzo dove in luoghi, apparentemente appartati, spuntavano sempre miriadi di insistenti ragazzini. Le strade più a sud con careggiata molto stretta ma, oltre alla striscia asfaltata corsie in pietrisco dove poter scendere quando si incontrano altri mezzi. Purtroppo lo scalino tra asfalto e ghiaino a volte era molto alto con conseguente pericolo di sbandamento oltre l'imponente quantità di pietrisco che veniva sollevato e pericoloso per cristalli e carrozzeria in genere. Contrariamente a quanto pensavo il francese non è molto conosciuto e comunque al pari dello spagnolo e pure un po' di italiano. Come dicevo siamo arrivati a Merzouga senza particolari difficoltà, abbiamo aiutato a disinsabbiarsi 2 furgoni di ragazzi tedeschi. In prossimità delle dune non c'era nulla poi, dei ragazzi, ci hanno invitati a spostarsi vicino a delle capanne da dove partivano delle escursioni con i cammelli e ne abbiamo aproffittato.
In risposta al messaggio di Armando del 07/12/2020 alle 14:28:24intendi come la spedizione che fece mio nonno nel 52 ?
Dai che facciamo la spedizione del 1950
In risposta al messaggio di alexf del 07/12/2020 alle 15:34:51grazie del "bocia"
Max, sei ancora un 'bocia'! Bellissima questa foto, raccontaci di più!
In risposta al messaggio di alexf del 06/12/2020 alle 16:38:19Ciao Alex leggo solo ora il tuo post. Era il 2001 e ci siamo conosciuti nel campeggio di Ourzazate per tramite di Pietro di Parma che era nel tuo gruppo. Io conoscevo Pietro perchè qualche anno prima, insieme ad altri compagni di viaggio, avevamo fatto Cipro e Israele in camper.
Nel 2001 siamo tornati in Marocco ma, questa volta, ci siamo spinti più a sud. Mi interessava vedere il mercato dei cammelli di Guelmin, entrare e sostare a Fort Bou Jerif. Percorrere la strada da Guelmin, Tata, Foum Zguidper arrivare a Zagora ma, al bivio di Foum, un camionista ci sconsigliò quest'ultimo tratto e così proseguimmo per Ouarzazate e poi Zagora. Anche questa volta non potevamo mancare le spettacolari dune di sabbia che, qui in Marocco, sono solamente nell'Erg Chebbì (Merzouga) belle ed imponenti. Purtroppo durante la serata si alzò un brutto vento di sabbia che invase i camper e complicò non poco in rientro verso nord per mancanza di visibilità. Abbiamo perso un giorno intero a togliere sabbia, nella griglia del frigorifero ne avevo in quantità industriali ed i filtri aria del motore intasati, fortunatamente avevamo dei filtri di ricambio. Il Marocco rimane un paese molto bello e facilmente visitabile chissà mi riprenda la voglia di tornarci.
In risposta al messaggio di beppeg del 08/12/2020 alle 11:55:58
Ciao Alex leggo solo ora il tuo post. Era il 2001 e ci siamo conosciuti nel campeggio di Ourzazate per tramite di Pietro di Parma che era nel tuo gruppo. Io conoscevo Pietro perchè qualche anno prima, insieme ad altri compagnidi viaggio, avevamo fatto Cipro e Israele in camper. Deduco che forse a distanza di 1 giorno eravamo a Merzouga. Ricordo anche io la tempesta di sabbia. Non vedo l'ora di tornare. Ciao Beppe
In risposta al messaggio di Max 59 del 08/12/2020 alle 11:41:35
grazie del bocia zio Alexf cerco di passare il tempo , du biglie...spero di non irritare nessuno scherzando. Ho poco da dire sulla foto inserita , pensavo che postando le faccine in risata si capisse l'ironia ! Sitratta semplicemente di una cartolina avuta in omaggio anni fa . Piuttosto Tu avresti da raccontare sui tuoi passati Algerini lavorativi , eri nella zona petrolifera di Hassi Messaud o altro? come si passava il tempo libero ? rapporti con i locali ? probabilmente prima del 91 , mi pare di ricordare che poi ci furono degl' omicidi vs lavoratori Francesi e se non ricordo male un rimpatrio forzato ? Se non si entra troppo nella privacy credo molto interessante leggere esperienze lavorative e di vita vissuta in paesi cosi' diversi . questa sotto e' vera ...ante aircamping ,ante furgone,ante camper , l'avevo gia postata tempo fa , li un po' di aneddoto c'e' : in agosto 78 c'era il ramadan e gran caldo ! da giovani sprovveduti giravamo a torso nudo in quello che era un paese ancora un po' chiuso ai costumi Europei, durante la visita di Chefchaouen fummo richiamati e portati in gendarmeria per una gran tirata d'orecchi ...facemmo di necessita' virtu acquistando un caffetano a testa risolvendo parzialmente il problema del caldo e totalmente della nudita' pettorale mitica R4 saluti
In risposta al messaggio di alexf del 08/12/2020 alle 16:44:08Ciao Alex non preoccuparti della privacy su queste cose.
Ciao Beppe, per privacy non volevo menzionarti ma è andata proprio così. Nella confusione del campeggio di Ouarzazate pur senza vederlo hai riconosciuto la voce squillante di Pietro, un'incredibile e bella coincidenza.Mi ha raccontato che siete stati in Israele nel 1998 e poi, con Pietro ci siamo tornati nel 1999 tutto il viaggio via terra e ritorno da Haifa in traghetto. Sono stati anni stupendi, viaggiare era semplice e si era ovunque i benvenuti ora tutto è precipitato però, almeno abbiamo delle foto da poterci scambiare e raccontare qualche aneddoto. QUando leggo la tua firma mi viene sempre alla mente quel polveroso campeggio ma pregno di un'atmosfera unica. Un'abbraccio Beppe.
In risposta al messaggio di alexf del 08/12/2020 alle 17:16:46ciao " zioAlex"
Non ero nel settore petrolifero ma in quello zootecnico, fornivamo allevamenti di polli 'chiavi in mano'. Il primo viaggio nel 1978 e l'ultimo nel 1987 con permanenze in loco che sono arrivate anche a 6 mesi continuativi.Ero residente ad Algeri ma ho viaggiato praticamente in tutte le regioni compreso il profondissimo sud. Lavoravamo con il ministero dell'agricoltura che ci dava un terreno solitamente in zone disagiate e li dovevamo costruire pozzi, strade, case per chi avrebbe seguito gli allevamenti e poi anche macelli, incubatoi, celle frigorifere e via via tutta la filiera. Io seguivo la parte tecnica, un po' in sede per studi, progetti preventivi ed esecutivo ed in loco la realizzazione, collaudo ed avviamento. Avevo quindi contatti locali che andavano dal ministro al 'povero del villaggio' che veniva assunto per accudire ai nostri impianti. Abbiamo fatto qualcosa di importante anche con i militari quindi conoscenze analoghe anche nell'esercito. Verso la fine della mia permanenza un tecnico illuminato riuscì il governo a far aprire ai privati e dare loro la possibilità di pagare piccoli impianti in valuta e fu così che ottennero l'indipendenza nazionale in uova e carne di pollo. In questo modo abbiamo invaso l'Algeria di piccoli impianti, facilissimi da gestire e sparsi in tutto il loro immenso territorio. Un lavoro di grande soddisfazione e ricordo sempre lo stupore negli occhi quando vedevano uscire dai nostri impianti i camion carichi di uova e carne. Come dicevo io vivevo al Algeri ma avevamo dei campi un po' ovunque e, quasi sempre, ero nei cantieri ma spesso ero richiesto al ministero. Ero ed eravamo ovunque benvoluti, feste in ambasciata, feste di inaugurazione, matrimoni dei nostri collaboratori locali, feste paesane ricche e povere, contatti poveri ma sinceri, amici ovunque sia altolocati che di povera gente...non mi fermerei ma di parlarne. Ero molto richiesto e per me diventava sempre più difficile tornare a casa, poi iniziarono gli attentati, i posti di blocco reali e fasulli. estremamente pericolosi. La mia azienda mando delle auto blindate e ad Algeri prendemmo una villa 'fortificata' ma cominciavo a non fidarmi più di viaggiare e la mia famiglia era molto preoccupata. Riuscii, seppur con grande fatica, a sganciarmi cambiando paese e fu per gli USA ed il Giappone seppur con minor impegno e soddisfazione. Il ministero però mi volle ancora per qualche giorno perchè volle farmi vedere come avevano recepito i nostri insegnamenti sulla gestione e manutenzione degli impianti. Tornai quindi nel 1995 e feci km e km in convoglio blindato ma ovunque fui accolto con grandi feste e, qualche volta, mi scesero anche delle lacrimucce. Nel 2011 organizzai un viaggio in camper in Algeria, in camper fino a Djanet poi con i fuoristrada e tenda per 3 notti e 4 giorni nel deserto del Tadrat. Un viaggio stupendo, l'ultimo fatto in camper.
In risposta al messaggio di beppeg del 08/12/2020 alle 18:15:03
Ciao Alex non preoccuparti della privacy su queste cose. Sono stati anni bellissimi con viaggi importanti e impegnativi ed effettivamente noi italiani eravamo portati in palmo di mano ovunque ci si trovasse. Oggi non è piùcosì. Vedo nella tua ultima foto Pietro vicino al suo pick-up .... eravamo più giovani. Di Pietro ho avuto qualche notizia indiretta in questi anni da cui mi è parso di capire che si sia distinto bene. Ricordo sempre anche io quel campeggio dove noi arrivammo forse poco prima che voi partiste o forse ci fermammo un giorno in più di voi non ricordo. Ricordo però che mentre eravamo nella piscina (di fronte al campeggio ?) venne giù un temporalone pazzesco ... abbiamo fatto piovere in Marocco ! Dei viaggi di quegli anni oltre ai ricordi dei luoghi sono rimasti parecchi contatti con amici viaggiatori. Alcuni li vedo o li sento spesso altri saltuariamente, ma è sempre come se il tempo non fosse passato. Da allora ho fatto ancora dei viaggi importanti ma negli ultimi anni, oltre alle difficoltà esterne, ho avuto numerosi problemi da affrontare ... qualcuno l'ho risolto altri no. In questi anni il camper si è mosso poco e praticamente niente in questi ultimi 15 -16 mesi. Mia moglie è già in pensione da un paio di anni e io dovrei andarci fra 3 mesi circa. Speriamo di riuscire come di dice a ripartire anche se ho quasi paura a dirlo. A me piacerebbe al più tardi nella primavera del 2022 essere lì. Non credo che quest'anno sia fattibile, ma intanto lavoriamoci sopra hai visto mai che ci rincontriamo lì ? Un abbraccio anche a te. Beppe