In risposta al messaggio di ledzep del 09/12/2020 alle 09:35:22
Nei primi anni novanta per due volte ho partecipato a delle missioni di aiuto ai Saharawi, profughi nel deserto algerino tra Sahara Occidentale e Mauritania. Portavamo, su mezzi anch’essi destinati ad essere donati, aiutialimentari e sanitari. Traghetto da Napoli ad Annaba, traversata dell’Atlante e finalmente il deserto. Mi ero proposto come fotografo ma alla domanda “Sai guidare il camion?” la risposta non poteva che essere “Si, Certo!”. Non ritenni necessario rivelare di non averlo mai fatto e nemmeno di non avere la patente C, contavo sulla bassa probabilità di incontrare vigili nel mezzo al Sahara. In convoglio seguivamo le guide Saharawi: il loro modo di affrontare il deserto era uno solo...a tavoletta . Esperienza di guida entusiasmante. La mia compagna di cabina era una ragazza giapponese. Uno scricciolo di un metro e 50 che, mentre col camion lanciato a 100 orari mi godevo curve in controsterzo e salti, si aggrappava a qualsiasi cosa per evitare di volare fuori dal finestrino. Ci fermammo sull'orlo di un canyon chiamato valle della luna tutto fatto di pietre nere. Stupefacente. E stupefacente fu quando, girandomi, vidi...nessuno. Ero stato talmente preso dalla guida che ci eravamo persi. Proseguimmo nella direzione che più o meno ci avevano indicato. Giù nel canyon, poi la salita dall'altra parte e, dopo un paio d'ore, vedemmo una macchina che ci aspettava. Noi ci eravamo persi, loro no. Uno dei mezzi della carrovana era una vecchia ambulanza allestita su un Fiat 238 che dopo un paio di giorni fece quello che ci si poteva aspettare da un Fiat 238: sputare acqua bollente dal radiatore. Diverse soste, molte discussioni tra meccanici, sentenza inappellabile: la povera ambulanza non era in grado di continuare. “ci vorrebbero dei manicotti nuovi” “al campo ce li abbiamo” “allora possiamo lasciarla qui e torniamo tra un paio di giorni a prenderla” “va bene. Lasciamola qui. Ma prima leviamola dal mezzo della strada” “…” Spingemmo l'ambulanza. Dal nulla al niente.
In risposta al messaggio di alexf del 09/12/2020 alle 10:07:34Ciao Alex ... per fortuna "stiamo invecchiando".
Buongiorno e ciao Beppe, Con Pietro abbiamo fatto ancora qualche bel viaggio ma poi si disfò di tutto e divenne stanziale preferendo la pesca ed altri hobby. Noi qualche altro viaggio lo abbiamo fatto ma ora è tutto piùdifficile se non proprio pericoloso. Noi siamo in pensione da un bel po' ma abbiamo poi l'impegno delle nipoti e, visto che la mamma è insegnante, siamo liberi solo durante le vacanze scolastiche che non è poco. Però ci muoviamo poco, non ci piacciono tanto i viaggi e le uscite ripetitive, nei viaggi sul nord manca o è più difficile o meno interessante il contatto con la gente, non c'è calore e coinvolgimento ed alla fine lo stimolo diventa minimo, il paesaggio od i soli monumenti non ci bastano. Oggi i viaggi sono anche costosi, il gasolio e le autostrade costano, converrebbe hotel ed aereo ma non è la stessa cosa, non si vivono gli avvicinamenti ed le variazioni geografiche e culturali per raggiungere un dato popolo. Oggi c'è anche il Covid senza considerare eventuali attentati nelle città europee ma, questo, non ci limita affatto. ...o forse stiamo proprio invecchiando.
In risposta al messaggio di Max 59 del 09/12/2020 alle 09:15:00
ciao zioAlex grazie per il bel racconto e per la strepitosa foto del Tadrar , e' forse la zona dei graffiti rupestri ? Nel 90 con un amico si era combinato in aprile con ferry da Marsiglia di raggiungere Algeri e proseguirex Tamanrasset ed Assekrem via transahariana e ritorno per la pista di Amguid . Fu un vero fallimento ! con tempesta di sabbia continua ad In Salah stoppammo il viaggio , non avevo lo snorkel e trovai sabbia oltre il filtro dell'aria , troppa paura di perdere l'auto che usavo sopratutto x lavoro . Il ripiego fu visitare Gardaia , la zona di Ouargla , Timimoun e le montagne della Cabilia ... insomma il sud Algerino mi e' rimasto li ! vecchi scatti riesumati da diapo bisognerebbe aprire un topic sui viaggi d'epoca ed esperienze inconsuete, bello leggere, raccontaci ancora tante cose saluti
In risposta al messaggio di alexf del 09/12/2020 alle 11:03:54ehhh Alex ... che belle foto !!
Max, qui si parla di Marocco e l'Algeria sarebbe fuori ma, si potrebbe sempre cambiare titolo, Tunisia, Algeria e Marocco sono un trittico facilmente raggiungibile ed estremamente interessante. Il nostro viaggio in Algeriaera principalmente dato dall'interesse per le pitture rupestri che abbiamo visto in grande quantità. COmunque alche il nord è molto interessante, ha delle stupende città romane ed enormi spiagge senza nulla attorno. Poi le oasi alle porte del deserto e che tu hai menzionato. Gardajà merita un viaggio, la prima volta che l'ho vista ne sono stato folgorato e conquistato dalla sua gente che poco ha a che fare con certe dottrine musulmane, stupefacenti. I Mozzabiti (abitanti del M'zab) sono dei grandi commercianti ed a Gardajà si trova di tutto. Prima del nostro viaggio avevo fatto controllare per bene il camper ma ad un certo punto la pinza di un freno anteriore cominciò a fare il caratteristico rumore della completa usura del materiale di attrito e quindi frenavo ferro con ferro. Naturalmente non avevo con me il ricambio ma, in un'officina ed il perfetto stile arrangiamento arabo un meccanico tappo il tubo dell'olio con un piccolo chiodino facendomi così frenare con tre ruote...tirava un po' a sinistra ma gli spazi di arresto accettabili. Sapevo che a Gardajà avrei trovato i ricambi essendo il mio anche un Ducato Maxi e non molto conosciuto. Alla Fiat locale fu sguinzagliato un bimbetto munito di bici e dopo 20 minuti tornò con le pastiglie marcate Peugeot, dopo altrettanti minuti potei riprender il viaggio. Foto della mia prima Gardajà (1980): Le città romane di Djemila e Timgad oltre al Balcone di Rouffi per raggiungere quest'ultima. Le cascate solfuree di Guelma con alla sommità le immancabili terme romane purtroppo oggi praticamente smantellate.:
https://www.prehistoire-du-maro...
Il Sing Gandini é uno dei specialisti del settore . Nella foto vedete una tomba ( in tedesco Antennengräber ) tomba antenna ? o tomba tipo antenna ? Forse qualcuno conosce meglio di mé il nome ...Poi sé mi ricordo bene sono quasi un centinaio tutte Sacheggiate , il poblema che si vedono solo dal cielo essedo sui 680 m di lungezza e poste (credo di dicordare )tute verso Sud estIn risposta al messaggio di Rucki del 09/12/2020 alle 12:48:16grazie Rucki
Se interessa per info di pitture rupestri e tombe Ecc, . Il Sing Gandini é uno dei specialisti del settore . Nella foto vedete una tomba ( in tedesco Antennengräber ) tomba antenna ? o tomba tipo antenna ? Forse qualcunoconosce meglio di mé il nome ...Poi sé mi ricordo bene sono quasi un centinaio tutte Sacheggiate , il poblema che si vedono solo dal cielo essedo sui 680 m di lungezza e poste (credo di dicordare )tute verso Sud est Rucki