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Mezzo: Rimor Superbrig 630 Equipaggio: Pier Ugo (38 anni), Stefania (38 anni), Leonardo (4 anni),
Irene (2 anni). Periodo: 05 Agosto 2005 -21 Agosto 2005 Il Piemonte offre a chi vuole trascorrere una vacanza nella natura
possibilità infinite d’alta qualità. Le Alpi presentano qui cime fra le più
alte, anche se un po’ brulle e spoglie rispetto ad altre zone, ed escursioni a
non finire. Anche nei mesi estivi più trafficati la pressione turistica è
relativamente bassa ed è possibile visitare tutta una serie di reperti bellici
costruiti a difesa del confine sia dalla parte italiana che da quella francese.
Esiste inoltre una fitta rete di strade militari a servizio dei diversi forti
presenti su queste montagne, percorribili a piedi ma soprattutto in bicicletta. Venerdì 05 Agosto 2006 – Partenza da Imola. Pernottamento in autostrada. Il traffico è scarso. Sabato 06 Agosto 2005 –Risaliamo la Valle di Pesio (http://www.parks.it/parchi.cuneesi/iti.html
). Questa vallata presenta un paesaggio dolce. A valle, il punto che attrae la maggior
parte dei turisti è la celebre Certosa di Pesio, bel complesso religioso dalle
forme tardo-rinascimentali (ampio parcheggio nei pressi anche per la sosta
notturna). Purtroppo esiste un divieto di salita per i camper fino al Pian di
Gorre, dove si trova l’omonimo rifugio, punto di partenza delle più frequentate
escursioni all’interno del parco. Dalla Certosa si può salire però salire fino
a Villaggio Ardua dove vi è un parcheggio sterrato (Parcheggio Gambin) dotato
di aree pic-nic con comodi tavoli. Non è un'area attrezzata, mancando di presa
d'acqua e pozzetto di scarico, però la sua posizione e le poche piazzole erbose
e appartate ne fanno un buon campo base per la visita all'area protetta
(attenzione allo sbalzo posteriore del mezzo percorrendo la breve rampa di
accesso, per via del cordolo in cemento del canale di scolo dell'acqua
piovana). Il parcheggio è attrezzato con tavoli e panche in legno e subito nel
bosco, ai piedi del prato dello spiazzo, c’è una fonte di acqua potabile. Da
qui una breve strada sterrata lungo il fiume porta fino a Pian di Gorre.
Costeggiando il corso del torrente Pesio dopo 30-40 minuti si giunge ad un'area
faunistica con torretta d'osservazione dove sono presenti alcuni esemplari di
cervo e capriolo. Scendendo verso Cuneo, un'area dotata di presa d'acqua e
pozzetto si trova lungo la strada poco a valle di San Bartolomeo, giusto
accanto al torrente. Nel pomeriggio andiamo ad arrampicare a Chiusa di Pesio e
successivamente cominciamo a risalire verso il Colle di Tenda. Lungo la strada
ci fermiamo a Vernante (http://www.comune.vernante.cn.it/
), la città di Pinocchio, che sorge sul fondovalle, allo sbocco della Val
Grande. Sulle abitazioni del centro storico, sono stati dipinti oltre
centocinquanta "murales" che raccontano le vicende del burattino più
celebre del mondo. Molto carino per bambini passeggiare cercando le immagini
della storia. Per la notte andiamo a PALAFRE’, in cima alla Val Grande. Qui la
strada finisce in un ampio parcheggio che è un ottimo punto di partenza per
escursioni nella riserva naturale. Questa zona oggi fa parte del parco delle
Alpi Marittime (http://www.parks.it/parco.alpi.marittime/pun.html
). Nel paesino c’è un’ottima rivendita di formaggi prodotti in loco. Domenica 07 Agosto 2005 – Poco sopra Vernante, su uno sperone di roccia, esistono ancora ben
conservate le rovine dell'antico castello medioevale detto "La
Turusela". Del castello rimangono oggi imponenti resti: la torre esagonale
e le mura circostanti da cui è possibile ammirare un bel panorama del paese e
delle montagne che lo circondano. Si può salire alle rovine dalla strada e
scendere, lungo un sentiero che però non è segnalato, nel bosco. Per la notte saliamo al COLLE DI TENDA (1871 m), la strada che sale da
Limonetto è quasi interamente asfaltata – eccezion fatta per gli ultimi 300
metri a partire dall'ultimo chalet/ristorante prima della frontiera. Prima di
cena visitiamo la zona dei forti Centrali, in questa zona vi sono ampi spazi di
parcheggio abbastanza in piano. La zona è molto panoramica. Passiamo una notte
tranquillissima in compagnia di altri due camper. Lunedì 08 Agosto 2005 – Dalla
zona del Fort Central sono possibili diverse escursioni sia a piedi che in
montain bike. Noi saliamo a piedi fino al forte Fort Pernante dove
pranziamo dopo aver percorso i vari camminamenti in rovina. Nel pomeriggio con
le biciclette facciamo un giro che ci porta a visitare i forti Fort Tabourd e Fort Pepin (http://www.peveradasnc.it/mtb/percorsi/vsiter/colletenda1.htm ). I paesaggi
sono molto ampi, ma purtroppo i forti sono molto rovinati e utilizzati come
ricovero per le pecore, al pascolo in queste zone. Per la Notte ci fermiamo
nuovamente presso i forti centrali. Martedì 09 Agosto 2005 – Oggi andiamo in Francia, non affrontiamo però la strada
non asfaltata che con stretti tornanti scende direttamente nella valle della
Roya (è una bella strada militare, ma i tornanti sono veramente molto stretti),
ma torniamo un pò indietro ed approfittiamo del tunnel del Col di Tende per
attraversare il confine. E’ una bellissima giornata per cui andiamo
direttamente a parcheggiare il nostro mezzo al campeggio Municipale di Tende dove
dormiremo stanotte (15 Euro/giorno) e partiamo per la visita la Castel Tournou.
Il campeggio si trova lungo il fiume Roya ed è facilmente raggiungibile dal
centro del paese di Tenda, prendendo una strada sulla sinistra che scende verso
il fiume. Da qui, utilizzando le bici per un bel tratto, saliamo seguendo le
indicazioni per Lac de Pia - Castel Tournou – Refrei, lungo la strada che porta
al “castello”, in realtà un forte, costruito nel 1940, all’interno di uno
sperone roccioso. Dove finisce la strada sterrata e comincia il sentiero
lasciamo le bici e procediamo a piedi. Fa un po’ caldo, ma in poco tempo,
salendo lungo un crinale abbastanza ripido, raggiungiamo il forte scavato nella
roccia che, muniti di pile, visitiamo accuratamente. Notte al CAMPEGGIO
MUNICIPALE DI TENDE. Mercoledì 10 Agosto 2005 –. Visita a TENDE (http://www.tendemerveilles.com/
) e LA BRIGUE (villaggio medioevale e barocco). Non vogliamo stancare troppo i
bambini per cui non visitiamo il Museo di Tende (Musèe des Merveilles http://www.cg06.fr/w_musee_merveilles/
) sicuramente interessante. Purtroppo anche gli itinerari presenti nel Parco
per visitare i graffiti sono eccessivamente lunghi per noi. Inoltre il tempo
non è particolarmente soleggiato per cui decidiamo di non fermarci nel Vallèe
des Merveilles (eventualmente procurarsi la cartina alle informazioni
turistiche - http://fun.chryzode.org/francais/merveill.htm
) e proseguiamo fino a Sospel da cui poi saliamo direttamente al COLLE DE
TURINI (altitudine 1607m) dove passiamo la notte in un ampio parcheggio
asfaltato in compagnia di altri camper. Giovedì 11 Agosto 2005 – Dal colle si può salire velocemente all’ALTOPIANO AUTHION (http://environnement.ecoles.free.fr/Haut-Pays/authion.htm
) nel Parco Nazionale del Mercantour (http://www.mercantour.eu/
). In questa zona di confine, interessata dalla guerra in diversi momenti della
storia dal settecento ad oggi, è possibile visitare i reperti bellici lasciati
soprattutto dall’ultimo conflitto mondiale. Una strada asfaltata ad anello
permette di visitare i numerosi ruderi di caserme, gallerie, postazioni e
trincee. Non stupisce che queste postazioni siano state costruite in queste
zone, in quanto la visuale è molto ampia ed è possibile ammirare vasti panorami
verso l’Italia. Scendendo dal Colle diamo un passaggio ad una famiglia di
francesi che stanno rientrando da un trekking di più giorni nella Valle delle
Meraviglie. Li accompagnamo fino a S. Martin Vesubie dove ci fermiamo a
visitare il piccolo e caratteristico paese (possibilità di parcheggio presso la
Piscina). Per la notte saliamo nuovamente, fino al COL DE LA LOMBARDE
(altitudine 2350 m); anche da qui si possono godere ampi panorami a 360°. Notte
tranquilla in solitudine nel parcheggio sul passo. Venerdì 12 Agosto 2005 – Dopo una bella passeggiata sul crinale e una visita alle diverse
postazioni presenti vicino al colle, scendiamo a S. Anna di Vinadio dove c’è
una falesia di arrampicata attrezzata specificatamente per i bambini. Questa
zona è molto frequentata in questa stagione poiché è in vicinanza del Santuario
di S. Anna (il più alto d’Europa a 2035 m). Ci sono comunque numerosi spazi utilizzabili
per il parcheggio sia vicino al Santuario che salendo per la strada chiusa fino
ad una fontanella. Il sentiero che conduce alle pareti di arrampicata è una bella
mulattiera lastricata che si inerpica tra le siepi di mirtillo, di cui facciamo
scorpacciate. E’ veramente un posto molto bello e le pareti di arrampicata sono
attrezzate a misura di bambino. Per la notte scendiamo a valle, dobbiamo andare a fare la spesa.
Parcheggiamo a VINADIO presso il campeggio municipale del paese (7 Euro/giorno,
carico e scarico). L’area è molto grande, proprio a fianco del fiume e del
forte ed è molto frequentata da campeggiatori locali. Sabato 13 Agosto 2005 – A VINADIO facciamo una bellissima visita al forte (http://musei.provincia.cuneo.it/musei/scheda_323.htm
). E' una delle più grandi fortificazioni del Piemonte, l'unica a racchiudere
un paese al suo interno. Un labirinto di camminamenti, postazioni per
artiglieria e locali adibiti a svariati usi. Non ci fu mai battesimo del fuoco
per questa fortezza ma oggi è in gran parte in rovina; solo una parte è utilizzata
per iniziative estive. Sembra comunque che ci siano lavori di ristrutturazione
in corso per permetterne un’apertura più ampia ai visitatori. Dopo aver sbrigato varie incombenze, risaliamo la valle Stura di
Demonte, fino a raggiungere mediante la comoda strada internazionale il colle
della Maddalena, oltre il quale si entra nel Dipartimento francese delle Alpes
de Haute Provence. Siamo nella valle Ubayette, domani vorremmo andare al Lago di Lauzanier (http://www.vallidicuneo.net/lago_lauzanier.htm
), per cui scendiamo fino a Larche e
svoltando a sinistra poco prima dell'abitato, ci dirigiamo verso la val
Fiourane, splendido vallone interamente compreso nella Reserve Naturelle du
Lauzanier, a sua volta parte del Parc National du Mercantour. Qui parcheggiamo al
termine della carozzabile. Fare attenzione perché il luogo è molto frequentato
e la strada di accesso abbastanza stretta per cui è necessario avvicinarsi al
parcheggio, abbastanza ampio, alla mattina presto o alla sera. Noi arriviamo
quando quasi tutti i visitatori sono già andati via e ci sistemiamo comodamente
per la notte a fianco del ruscello. I posti sono purtroppo tutti abbastanza in
pendenza per cui è un po’ difficile trovare una buon posizione ma vale la pena,
la notte stellata da qui è uno spettacolo da non perdersi. Domenica 14 Agosto 2005 – La giornata è stupenda, il paesaggio è di quelli che non si
dimenticano. Mentre facciamo colazione ci godiamo lo spettacolo di un gregge di
pecore che attraversa il pascolo oltre il torrente. Lasciato il camper, attraversiamo un bellissimo prato ed iniziamo a
salire dolcemente lungo un comodo sentiero. Il tracciato, molto frequentato, è
abbastanza semplice anche per i bambini e superando un modesto dislivello, porta
in poco più di un'ora allo splendido laghetto, dominato dalle imponenti
stratificazioni rocciose. Volendo dal lac du Lauzanier si può proseguire fino
al lac Derrière la Croix: soltanto 140 metri circa di dislivello separano
infatti i due specchi d'acqua. Per la notte ci spostiamo verso il Col de la Bonette (2715 metri). La strada
asfaltata che sale al colle è molto bella e facilmente percorribile. Sopra i i
2000 metri di quota la vegetazione arborea va via via scomparendo lasciando il
posto a magri pascoli popolate da marmotte. Notiamo diversi camper parcheggiati
in ampi spazi erbosi lungo la salita, soprattuto in una conca nei pressi di un
laghetto. Noi parcheggiamo a circa. 2500 metri, nei pressi di alcuni caseggiati
di chiara fattura militare, le Caserme di Restefond, di cui si può leggere la
storia in alcuni pannelli presenti sul luogo dove passiamo la notte. Questo
parcheggio è in una zona protetta, ma in generale conviene fermarsi per la
notte più in basso, perché sul crinale il vento è abbastanza fastidioso. Lunedì 15 Agosto 2005 - Anche oggi la giornata è splendida e dopo colazione facciamo il
cosiddetto "giro della Bonette" prendendo la strada (a senso unico)
che si arrampica sui fianchi della cima rocciosa per giungere al piazzale
sottostante la Cima Bonette, a quota 2802 metri. Il luogo è estremamente
selvaggio: nessun rifugio o costruzione, solo una stele di granito indica la
quota altimetrica e racconta la storia della strada. Sotto di noi si ha una
bellissima vista verso il Col de la Moutiere. Da qui si può salire in pochi
minuti sino alla Cima vera e propria (mt. 2860) dove una tavola di orientamento
ci permette di riconoscere l'infinita serie di vette che ci circondano. Il
panorama da quassù è quasi lunare ma imponente. Lungo la strada ci fermiamo a
visitare i bunker costruiti nel corso della seconda guerra mondiale. E’
necessario essere dotati di pile. I percorsi sono abbastanza impressionanti in
quanto queste costruzioni abbandonate sono ancora dotate di molte delle
attrezzature portate quassù al tempo della guerra. Lasciata la Cima Bonette, lungo la strada verso il Colle dell’Agnello, ci
incuriosisce la vista del forte di Mont-Dauphin (http://www.monuments-nationaux.fr/visitez/decouvrir/fiche.dml?lang=fr&id=95
) che, costruito su un promontorio, appare come una cittadella inespugnabile
nel mezzo della valle. Vauban scelse infatti questo promontorio per costruire
una fortezza in grado di di dominare la valle della Durance, il Queyras e la
strada del col di Vars. Il luogo merita una visita. Notte in Campeggio a Guillestre, purtroppo non
dotato di carico/scarico. Martedì 16 Agosto 2005 – Lasciamo il campeggio di buon ora e risalendo con il camper la valle
del Guil ci fermiamo a visitare Chateau-Queyras (1384m) (http://queyras.aparcourir.com/c_ville/ville_ChateauQueyras.html
), dopo il paese c’è un ampio parcheggio vicino al fiume adatto anche per il
nostro mezzo. La fortezza si trova sulla cima di un deposito glaciare che ostruisce
quasi interamente la valle. Ai piedi del castello è presente il vecchio borgo.
Un ponte levatoio permette di entrare nel forte che merita la visita. Sulle
pareti rocciose della gola ai piedi del castello c’è una ferrata, attrezzata
con funi, ponti e scalette, che sale fino alla cima del castello (adatta anche
per ragazzi). Per la notte ci sistemiamo in un parcheggio poco prima del Colle dell’Agnello. Ci siamo
fermati qui per goderci il sole fino a sera inoltrata il passo ed il versante
italiano sono già in ombra. Mercoledì 17 Agosto 2005 – Dal parcheggio dove abbiamo dormito, oppure dal parcheggio del passo,
è possibile effettuare numerose escursioni nei dintorni, in particolare verso
il bel Lac Foreant e alla cima del Pan di Zucchero. Noi ci accontentiamo di
salire alle pendici del Pan di Zucchero per goderci il panorama verso i laghi e
le valli francesi. Facciamo poi una tappa con il camper al passo, dove non è
però facile trovare posto per parcheggiare visto l’affollamento di turisti di
questi giorni. Ci sono belle aree di sosta anche poco dopo aver passato il colle,
verso l’Italia. Ci fermiamo, nei pressi di un laghetto. Da qui, salendo sul crinale
si possono ammirare splendidi paesaggi verso il Monviso. Verso l’ora di pranzo scendiamo per il carico e scarico presso l’area
attrezzata di Pontechianale (2 Euro – 5 Euro per la sosta 24 ore). Anche questo
luogo, piuttosto spartano, è molto frequentato da turisti locali. Proseguiamo, sempre immersi nel bosco, e saliamo dal paese di Sampeyre
verso Colle Sampeyre, spartiacque tra Val Maira e Valle Varaita. Nessuna
costruzione in vetta a deturpare il paesaggio. La cresta è coperta di pascoli
(e mandrie di mucche) anche se notiamo un certo traffico automobilistico. Ci
fermiamo con il camper proprio sul passo, in una piccola area adatta per il
parcheggio. Da qui, in mountain bike o a piedi si può imboccare la vecchia
strada militare sterrata che corre in cresta lungo circa 12 Km, 6 Km a ovest
verso il colle della Bicocca, e 6 Km a est fino al colle Rastcias. Lo sterrato
corre praticamente su una linea di livello attorno ai 2300 metri e presenta,
soprattutto verso ovest, delle viste indimenticabili. Dal colle della Bicocca,
che noi raggiungiamo in bicicletta, si dovrebbe poter raggiungire, a piedi, il
lago Camosciere. Il paesaggio da qui è comunque molto bello, spaziando dal
Monviso alla pianura. Questo pezzo di strada è purtroppo aperta anche al
traffico a motore e numerose auto si portano al colle della Bicocca (strada non
adatta ai camper). Passiamo una notte tranquilla al Passo. Giovedì 18 Agosto 2005 – Purtroppo ci svegliamo con la pioggia. Decidiamo quindi di
spostarci in Val Germanasca dove saliamo da Pinerolo, Fenestrelle, Prà Catinat,
al Colle delle Finestre. In questa zona è assolutamente da visitare la Fortezza
di Fenestrelle (http://www.fortedifenestrelle.com/
), recentemente recuperato ed aperto al pubblico grazie alla passione ed al
lavoro di alcuni volontari. La strada che sale da Prà Catinat è stata asfaltata fino al Colle delle
Finestre solo quest’anno, per il passaggio del giro d’Italia. Dal colle, dove
c’è un ampio spiazzo in piano dove è possibile pernottare, parte una strada che
scende verso la val di Susa. Il percorso, sterrato, è un pò difficile nella
parte alta dove i tornanti sono molto stretti poi diventa fattibile anche in
camper. Noi l’abbiamo percorsa l’anno scorso. Dal Colle delle Finestre si
possono andare a visitare numerose postazioni poste sopra il passo o salire sul
crinale, molto frequentato da animali selvatici. Poco prima del Colle delle Finestre parte la Strada dell’Assietta, che è
probabilmente la più famosa “strada dei cannoni” delle Alpi Occidentali.
Considerata il percorso militare più alto d’Europa, presenta lungo il tracciato
numerose fortezze che risalgono a differenti epoche storiche e costituisce un
vero e proprio museo a cielo aperto sulle fortificazioni di montagna. Il
gestore dell’area camper di Fenestrelle-Lago del Laux (bel luogo di sosta con
area barbecue dotato di tettoia, tavoli e sedie) dove abbiamo pernottato l’anno
scorso, ci ha detto che alcuni camper l’hanno percorsa, per cui domani, se il
tempo migliora proveremo ad andare anche noi. Notte al Colle delle Finestre. Venerdì 19 Agosto 2005 – Oggi abbiamo percorso la Strada dei Forti dell’Assietta (http://www.fortificazioni.com/forte/stradaassietta.htm
), 40 km di sterrato. Dal colle delle Finestre si scendono un paio di tornanti e si prende la
strada a mezza costa sulla destra, in direzione del Colle delle Assietta. Il
percorso, in alcuni tratti molto esposto e con strada piuttosto stretta, è
prima in leggera salita poi quasi sempre pianeggiante. La prima parte della
strada sterrata è effettivamente percorribile con attenzione anche se molto
stretta ed esposta, quindi problematica se si incontrano altri veicoli in senso
contrario o se risultasse necessario invertire la marcia. La parte finale del
percorso, verso il Sestriere, è invece terribile Dopo qualche chilometro si incontra una breve carrareccia che porta (a
piedi) alla punta Gran Serin dove sorge il primo forte della Piazzaforte
dell’Assietta, proseguendo sulla strada principale, a breve distanza si arriva
in vista del caratteristico monumento eretto in memoria della battaglia
dell’Assietta. Siamo sullo spartiacque tra la Val di Susa e la Val Chisone, il
paesaggio alpino è straordinario e si alterna su entrambi i lati della strada.
Più avanti , sulla destra, un’altra carrareccia porta, sempre a piedi, in circa
1 Km alla Testa de Mottas. Oltre è il Colle di Lauson, che ammette al versante
della Val Chisone e scende poi al Sestriere. Per percorrere i 40 Km, fermandosi
a visitare i forti, abbiamo impiegato tutta la giornata, e verso la fine abbiamo
avuto il timore di non riuscire ad uscirne. E’ stata un’attraversata molto
stancante, soprattutto per l’autista. Il percorso è comunque veramente molto
panoramico e vale la pena di essere visto, fermandosi spesso per visitare i
ruderi dei forti ed i gustarsi i bei paesaggi. Vista l’esperienza, conviene
percorrerne delle piccole parti utilizzando la montain bike dopo essersi
portati in quota con il mezzo (abbiamo incontrato molti ciclisti lungo il
percorso). Una volta raggiunti Sestriere, ci dirigiamo verso Cesana Torinese e la
Val di Susa: Le vacanze sono quasi finite e si comincia a rientrare. Per la
notte ci fermiamo a dormire nella piazza della Chiesa di Foresto (nei pressi di
Bussoleno) Sabato 20 Agosto 2005 – In mattinata portiamo i bambini ad arrampicare sulle pareti
sovrastanti l’abitato di Foresto, in un settore chiamata “Isola felice”.
Effettivamente il posto è molto bello, panoramico sulla valle e facilmente
raggiungibile con una comoda mulattiera lastricata. Nel pomeriggio andiamo a
vedere lo stupendo Orrido di Foresto, profonda gola scavata dal Rio
Rocciamielone, nelle rocce calcaree che sovrastano l’abitato. L’ambiente
dell’Orrido è tetro e spettacolare nel medesimo tempo e notiamo una ardita via
ferrata che ne percorre le pareti a picco sul torrente impetuoso (http://www.altox.it/ValsusaFerrate/foresto.htm
). Poi si parte, è ora di tornare a casa. Riviste
utili Vacanze in Camper in Italia –Touring Club Italiano –
2003 M. Boglione “ Le strade dei cannoni – In pace sui percorsi di guerra”
Blu Edizioni 2003 Peveragno (CN). Itinerari e Luoghi N. 116 – Agosto 2002 – [La Via dei Forti (Valli Susa
e Chisone)]. Itinerari e Luoghi N. 96 – Ottobre 2000 – [Trek in Alta Val Pesio].
Viaggio effettuato ad Agosto 2005 da Stefania, Pier Ugo, Leonardo ed Irene. Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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