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11/08/2007
Sabato Partiamo da Motta di Livenza ( TV), e attraverso le
Dolomiti passando da Agordo, Dobbiamo, Brunico, Vipiteno, valichiamo il
Brennero e prolunghiamo la prima giornata fino a Fulda in Germania. Sostiamo e pernottiamo nel parcheggio indicato ai
camper in Welmarer Str. Gratuito il Sabato e Domenica. Sfruttiamo la serata per sgranchirci le gambe in
paese attraversando lo Schloss e l’imponenente Dom per arrivare in
Pauluspromenade e scoprire con sorpresa che c’è vita in centro. Ci proponiamo
di rivisitarla con calma. 12/08/2007
Domenica Altra tappa di trasferimento che interrompiamo per
visitare Hildesheim.
Parcheggiamo sul posto e ci lasciamo colpire dal Markt con un bel Rathaus e una
splendida Tempelhaus. Una visita al tanto decantato Dom dove spicca un prezioso
portale ed una colonna che sale a spirale raffigurante la vita di Cristo.
L’altra chiesa di St. Michael invece è chiusa per restauro. Procediamo e chiudiamo la giornata a Flensburg, quasi
al confine con la Danimarca. Il parcheggio camper è ben segnalato ed è tranquillo
per la notte, purtroppo lontano dal centro. Questo non ci impedisce di testare
il territorio e fare una sgambata in centro, sostanzialmente una lunga via, che
con grande sforzo creativo è chiamata Sudermarkt e Nordermarkt. Passeggiata piacevole e proficua perchè impreziosita
da un gelato italiano a 60 €/cent la pallina. E cominci ad incazzarti perché a Motta di Livenza, la
kugel costa 90 €/Cent. 13/08/2007
Lunedì Danimarca arriviamo! Primo contatto con un minuscolo
abitato dal nome Mogeltonder. E’ un bel biglietto da visita. Praticamente è
solo un viale (Slotsgade) costeggiato da tipiche abitazioni con il tetto in
paglia che lasciano l’ impressione che il tempo si sia fermato. Dopo 45 Km arriviamo alla tanto decantata Ribe:
città vichinga. Il parcheggi sono molti e non abbiamo avuto nessun
problema a trovarli in quanto sono ben segnalati. La visita inizia percorrendo il Torvet, la piazza
centrale per poi visitare la Domkirke.
Premesso, se non lo avete capito dai viaggi precedenti, che non capiamo un fico
secco di arte e pare che non miglioriamo con l’età, questa presunta meraviglia
ci lascia indifferenti. Ad aggravare il tutto, una recente presunta opera di
Pedersen che rallegra l’abside, la cui difficile descrizione risulterebbe
migliore dell’ affresco. Al di là delle facili battute il paese è molto carino. Pomeriggio dedicato allo shopping alimentare e tra i
tanti supermercati scegliamo il Fotex ( con una sola T ) perché il nome ci
infonde sicurezza ed in effetti non rimaniamo delusi. I prezzi sono mediamente più cari di un 20-30 %
rispetto all’Italia che come sappiamo non è un paese a buon mercato. Jelling,
prossima meta, è consigliatissima dalla guida del Touring per la presenza di
due pietre runiche del X secolo. Ebbene a meno che non siate appassionati
archeologi, storici, teologi, tombaroli ecc. la vista delle pietre runiche si
rivelerà quantomeno deludente se non addirittura ostile per il chilometraggio
speso. La storia di queste pietre vede l’incisione di quello che si suppone
essere un Cristo con alcune scritte di
circostanza che non sono in grado di decifrare ma per un attimo ho pensato
significassero: “Un giorno verranno dei pirla da lontano a vederci.” Urge spostamento ad Arhus dove pernottiamo sul
parcheggio indicato nel porto sulla Havengade. E’ permessa la sosta notturna
gratuita, tanto non si dorme causa l’andirivieni di TIR che si dirigono verso i
vicini traghetti. 14/08/2007
Martedì La visita ad Arhus comprende il Radhuset, moderno municipio,
la Domkirke, e il quartiere latino piacevole isolato ricavato sulle rive del
Vadestet, fiume interrato. Visitiamo il Den Gamle By, un piacevole villaggio
costituito da edifici di diverse epoche estirpati dai luoghi originari, che
rappresentano l’edilizia danese del XVII fino al XIX secolo. Il tutto integrato
in perfette ricostruzioni degli interni e da annoiati figuranti. La visita
prevede 2 ore ma se siete meticolosi potete passarci mezza giornata ( 12,60 € a
capa ). Edeltoft,
a pochi chilometri è una piccola cittadina sul golfo con case colorate e una
pittoresca via principale. Andando verso il porto decidiamo di compiere un gesto
estremo acquistando delle aringhe affumicate. Per inciso l’unica cosa economica
in Danimarca. Era dai tempi dell’ultimo viaggio in Olanda che sognavo un’aringa
affumicata, folgorato da una visione di una signora al mercato che verso le
dieci, mentre avevamo ancora il gusto del caffè in bocca, ne ingoiò una in
diretta di fronte alla bancarella del pesce. Terrorizzati da una futura notte di movimenti di
stomaco e ruttini affumicati, decidiamo di affrontare il mostro, scoprendo che
è semplicemente deliziosa, per nulla indigesta. Una rivelazione. Prossimo spostamento a Fyrkat, vicino ad Hobro per vedere
un museo e la ricostruzione del villaggio vichingo ma arriviamo tardi e
desistiamo. Ricordate che chiudono tutto alle 17.00. In compenso la visita al vicino paese di Hobro
ci lascia disgustati, ricordandoci alcuni paesi Slavi durante il regime
comunista. Presumo che il nome del paesino volesse avvertirci di questo. Fuggiamo ad Aalborg, cittadina di ben altro spessore e
convincente sotto tutti i punti di vista. Sono le 18.00, non c’è un cane e la
visitiamo transitando per Ostergade, la zona pedonale. Pernottiamo nel vicino camping Strand Parken (http://www.strandparken.dk/).
Ricordate che bisogna tesserarsi per andare in camping. Sono 25 DKK al colpo
oppure un abbonamento annuale di 90 DKK, oltre al costo del campeggio, inoltro,
se pagate con la carta di credito ci aggiungono anche il 4% di commissioni. Non
avevo più fazzoletti. Importante segnalare che in autostrada parecchie, per
modo di dire, aree di sosta sono predisposte per il carico/scarico dei camper,
ma questo lo scoprirete solo entrandoci! 15/08/2007
Mercoledì Da Aalborg, non paghi delle pietre runiche, dopo 3 km
siamo a Lindholm
Hoje, necropoli vichinga. Constatiamo che gli innumerevoli massi
disegnano le tombe dei defunti. Triangoli, ovali o forme di scafi a seconda del
sesso e della professione. Visto che il cane è il miglior amico dell’uomo,
questi sebbene godesse di ottima salute veniva tumulato con il defunto. Spostamento vicino a Lonstrup per vedere il faro insabbiato.
Per la precisione tra questo paese e Norre Rubjerg. Ebbene lasciatevi stupire. Lasciamo
il camper in una piazzola dopo aver percorso qualche chilometro nella sabbia
battuta, di fronte a noi delle notevoli dune si alzano improvvisamente. La
scalata di queste viene premiata con una vista mozzafiato sul mare del Nord e
su questo faro semisepolto dalla sabbia. Continuiamo l’escursione seguendo un
sentiero in costa sulle falesie di sabbia e raggiungiamo una chiesetta prossima
al paese di Lonstrup. Altra chiesa particolare quella che si incontra sulla
strada per Skagen. Tre km prima del paese sulla destra non perdete il
riferimento Den
Tilsandede Kirke. Torre di una chiesa Medioevale, dalla storia
strana, semisepolta dalla sabbia, testimone del villaggio sepolto nel XVIII
secolo. Skagen
non è nulla di straordinario anche se piuttosto frequentata fino alle 15.59.
Dopo il nulla. Riusciamo a vedere una esibizione in una pasticceria di un tizio
che lavora il caramello o la liquirizia con notevole maestria. Però le nostre
attenzione vanno a delle aringhe affumicate “serie” non blisterate che lasciano
quel fantastico profumo di incendio spento per i successivi due mesi. Ma vi
garantisco sono una delizia. La cosa più importante da vedere quando si arriva a
Skagen non è comunque l’aringa bensì Grenen e la lingua di terra dove si incrociano i
due mari, che casualmente in quel giorno erano piuttosto nervosi. Una ottimistica
guida locale sconsigliava di portare i bambini in spiaggia per non riprenderli
in Svezia. Non aspettatevi di vedere la biblica separazione
delle acque tuttavia il fascino è garantito con tanto di faro nelle vicinanze.. Da qui non possiamo che tornare verso sud e ci
fermiamo per il pernottamento in un paese chiamato Skanderborg nel parcheggio vicino
al parco ed alla biblioteca. Dopo cena per favorire la digestione dell’aringa
percorriamo il centro in totale solitudine senza nessun locale pubblico aperto! E’ il 15 agosto alle ore 21 e deduciamo che Danesi non sono un popolo di tiratardi. 16/08/2007
Giovedì Lasciamo il villaggio fantasma di Skanderborg per
arrivare a Odense,
paese natale del famoso H. C. Andersen. Nella piazza Flakhaven è in corso una
splendida festa dei fiori che coinvolge anche il giardino della casa dello
scrittore. Il tutto conferisce un alone particolare alla città, piacevole da
visitare con una bella Skt. Knuds Domkirke. Bella anche l’area circostante la casa di Andersen
perché era nella parte povera della città che conserva ancora le case
caratteristiche dell’epoca. A Roskilde si va per il Domkirke. Notevole chiesa che
conserva all’interno le tombe di praticamente, tutti i regnanti della nazione.
Tra le cose particolari spiccano dietro l’abside i consueti quadri scuri e
tetri dei vescovi che nel passato hanno gestito la diocesi. Ebbene con somma sorpresa, sprezzante del passato, il
quadro dell’ultimo di questi sembra fatto con una fotografia in bianco/nero e
lavorato con Photoshop. Un tocco di modernità in questo ambiente austero. Ci spostiamo verso la darsena di Roskilde Fjord dove
c’è un museo delle navi vichinghe con dei volontari le riparano o le
ricostruiscono utilizzando gli utensili dell’epoca. Arriviamo a Copenaghen in un triste ma funzionale e
strategico City Camping (http://www.filippa.com/citycamp/welcometocitycam.html)
17/08/2007
Venerdì Giornata totalmente dedicata a Copenaghen. Prendiamo il bus 1/A
dalla vicina stazione e scendiamo
vicino alla Sirenetta. Da lì per il Castelletto fino ad arrivare allo Stroget,
poi la Radhuspladsen ecc. ecc. Seguiamo la guida del Touring e qualche
riferimento di Plainair. Non manchiamo una visita alla vecchia e nuova
biblioteca, Black Diamond, tra le cose più piacevoli, fino ad arrivare a Cristiania. Ormai un ricovero
alternativo caratteristico a testimonianza di una utopia finita male se non
addirittura commerciale. Serata in chiusura su NyHavn sicuramente una delle
cose più carine di Copenaghen che per il resto non ci ha lasciato entusiasti. Attenzione,la città è graziosa ma forse avevamo
aspettative molto elevate e quindi, per esempio lo Stroget c’è sembrato
caotico, sporco e qualitativamente di basso spessore. Ci spostiamo in serata a Dragor dove crediamo di trovare
il museo d’Arte Moderna, invece ci limitiamo a pernottare vicino al porto,
peraltro vietato ai camper. Il museo è altrove, e questo era un segno da
cogliere. 18/08/2007
Sabato Infatti è a Ishoi che dobbiamo recarci. Il tanto decantato
museo denominato Arken ( http://www.arken.dk/default.asp?ID=12 ) progettato da Robert Lund, a mio avviso in
uno dei suoi più tristi periodi, vuole sembrare uno scafo di una nave, come
anche la nuova biblioteca ed invece finisce per sembrare una brutta copia di
quello di Libenskind a Berlino. Non facciamo una grossa fila per entrare ed infatti
rimaniamo soli per un’ora prima dell’arrivo di una comitiva di vecchietti
sfaccendati, probabilmente in gita dalla vicina casa di riposo. Il motivo è rappresentato dalla mostra attuale
denominata “Images of man today” della quale vi risparmio i contenuti tanto,
per vostra fortuna, quando leggerete
questo diario sarà finita. Ci consoliamo nel bar del museo perché, come recita il
sito ed il biglietto : Free admission to Arken’s cafè… ci mancherebbe anche il
pagamento dell’ingresso al bar!! Turbati da questa esperienza andiamo a vedere il
castello di Hillerod
denominato la Versailles danese. In effetti il Frederiksborg è un gran bel
castello barocco/rinascimentale. Affrettatevi ad acquistare dei souvenir perché il
vicino negozio il sabato chiude alle 13.30!! Helsingor è
una piacevole cittadina che ospita il celebre castello di Amleto: Kronborg
Slot. Ovviamente arrivando poco dopo le 16.00 non c’è
nessuno in giro. Fortunatamente in prossimità del porto c’è una stanca sagra
dove, oltre alla birra, i visitatori possono salire gratuitamente, ripeto
gratuitamente, nei velieri. Noi ci aggiriamo circospetti e passeggiamo attorno al
mitico castello per poi dirigerci verso il traghetto per la Svezia. Con 2,80 € e mezz’ora di navigazione, si và
ad Helsingborg,
cittadina Svedese dall’altra parte dello stretto. Camminiamo per raggiungere il
bel centro caratterizzato da una scalinata di 100 gradini che porta ad un
belvedere, dominato da una torre circolare. Bello anche il municipio. Ma il
ricordo più forte di questa cittadina è rappresentato da una sfilata d’auto
d’epoca di grossa cilindrata che noncuranti del normale traffico cittadino
sgommano fumosamente come neanche al motorshow, attorniate da ali festose di
curiosi. Un locale precisa che il tutto è assolutamente illegale e si svolge
prima di una importante competizione, mentre la Polizia locale sta facendo una
pausa birra. Rientriamo mentre nel breve tragitto del traghetto i
locali fanno scorta di birra e
cerchiamo un posto per dormire. Sono le 22.01 ed il camping è chiuso quindi
troviamo un tranquillo parcheggio. 19/08/2007
Domenica Lunga tirata fino all’isola di Mon per vedere le falesie di gesso.
Avevamo già visitato la Normandia quindi eravamo preparati, ma queste ci hanno
sorpreso perché sono bianchissime, sono di gesso, e perché la passeggiata in
costa è immersa nel verde con una splendida vegetazione. Una delle cose più
belle viste in questa nazione. Ci si arriva passando per Tiege e si termina su una
strada sterrata con un parcheggio che purtroppo è vietato ai camper. Per chi
dispone di un mezzo lungo è consigliabile fermarsi in una piazzola precedenti.
25 Dk per il park e vi godete uno spettacolo. Altra tirata fino a Rodney dove ci imbarchiamo per
Puttgarden. Il costo è di 56 € e le partenze molto frequenti. E differenza di
Rostok i prezzi non sono sensibili alle
stagioni né ai giorni della settimana. Arrviamo a Lubecca nel tardo pomeriggio parcheggiando vicino
al fiume. Sono comunque molte le possibilità per i camper. Il rathaus di questa città è splendido, ma non
scherzano le varie chiese, la porta del sale, ecc. ecc. Vale certamente una
visita accurata. 20/08/2007 Lunedì Giornata di
traferimento a Berlino. Tappa a Ratzeburg, cittadina tra due laghi. Niente da
segnalare. Poi dopo 60 Km Schwerin, dove soffriamo non poco a parcheggiare.
La cittadina gode di uno splendido castello dai molteplici stili e qualche
altra struttura come l’arsenale, il Dom, il Markt. Sarebbe anche carina ma ci siamo innervositi a cercare
parcheggio. Si può vivere senza visitarla. Arriviamo nel pomeriggio in prossimità dell’aeroporto
di Tegel prossimo a Berlino. Ci accampiamo nel Hotel & City Camping (http://www.hettler-lange.de/p2/en/deauswahl.html) Struttura non 5 stelle ma strategica per arrivare in
centro. 21/08/2007
Martedì Dal campeggio bus X33 fino alla fermata U7
Horselhorst poi iniziamo a riprendere le cose trascurate dal precedente
viaggio: Alexanderplatz. Mitte, Rathaus, Unter den Linden, Bundestag, porta di
Brandeburgo. 22/08/2007
Mercoledì Check Point Charlie, Kreutzberg,
Potsdam platz, monumento all’Olocausto 23/08/2007 Giovedì Lasciamo Berlino ed il relativo Hotel & City
camping ottimo per i motivi sopraccitati e per i discreti servizi. Attenzione
che cercano di furbeggiare, oppure sbagliare il conto in buona fede. Tranquillo ritorno passando per Coburg. Paese che ci sorprende
positivamente per l’area attrezzata camper a pochi passi dal centro. Splendida
la piazza del mercato( Markt ), la Schlossplatz e il castello di Ehrenburg, ma
la sorpresa più forte è dopo una bella
salita attraverso il parco per il Veste Coburg. Una splendida fortezza ! In serata ci spostiamo a Bamberg, ma fatichiamo a
parcheggiare e troviamo un paesino confinante dove pernottare tranquillamente
vicino agli impianti sportivi. 24/08/2007
Venerdì Entriamo in Bamberg e sfruttiamo uno dei parcheggi con
navetta P+R. Bamberga è patrimonio dell’UNESCO ed è tutta da
vedere. La parte vescovile con il Dom bifronte, la stessa
Domplatz e la Neue Residenz. Nella parte civile l’Altes Rathaus con la casetta
sospesa. Rothenburg
ob der Tauber è una splendida cittadina medioevale con la cinta
intatta. Attrezzata turisticamente con parcheggi dei camper. Noi abbiamo preso
il P3 4€ 2 ore oppure 10 € il giorno. Assolutamente da non perdere anche se
spudoratamente turistica. Ultimi 100 Km per pernottare a Ulm nel parcheggio
della fiera e chiudere degnamente la giornata 25/08/2007
Sabato Rientro con breve tappa a Fussen, sempre gradevole.
In serata arrivo a Motta di Livenza. Conclusioni. Le aspettative sulla Danimarca erano alte e forse
questo c’ha condizionato. Dopo aver visto la Normandia e l’Olanda ci
aspettavamo ancora di più, che non è arrivato. La Danimarca non ha le stesse attrattive dei paesi
sopraccitati, è più trasandata e pure più
costosa. Apprezziamo la natura, consapevoli del clima, la semplicità delle
persone ma ci delude la mediocrità delle città, gli orari poco consoni al
turista 10.00-16.00 che precludono parecchie visite. E i costi ingiustificati. Visitatela se avete già visto parecchie cose, ma non
mettetela tra le priorità, rimarrete delusi. Riepiloghiamo: Equipaggio: 2
persone Camper: CI
Riviera 5,5 m Km: 4.800 Spesa totale: 1.450
€ di cui 577 € di gasolio Sintesi
Riepiloghiamo: Equipaggio: 2
persone Camper: CI
Riviera 5,5 m Km: 4.800 Spesa totale: 1.450
€ di cui 577 € di gasolio Pasquale Calderan Viaggio effettuato in Agosto 2007 da P. Calderan Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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