Quest’anno,
anche per i giorni di ferie contati, ci “limiteremo” ad
andare al nord della Svezia fino all’altezza di Kiruna e quindi
entrare in Norvegia in prossimità di Narvik, per poi
ridiscendere la Norvegia partendo dalle isole Lofoten.
Incontrati
gli altri equipaggi vicentini ci avviamo verso il valico del Brennero
(strada Valsugana e poi da Trento per l’autostrada) dove per il
tardo pomeriggio è concordato l’appuntamento con gli
amici fiorentini; al passo – comodo parcheggio nei pressi della
vecchia dogana - non fa per niente caldo ed all’ora di cena si
mette pure a piovere : speriamo bene, che non sia il preludio di una
vacanza all’estremo nord all’insegna del freddo e del
cattivo tempo………….
Dopo
cena decidiamo di fare un po’ di strada; muniti della vignetta
per l’autostrada austriaca (7,60 € valida 10gg.) e
percorso il Ponte Europa (8 €) scendiamo a Innsbruck e quindi in
direzione di Kufstein; piove, la visibilità è precaria
e ci sono restringimenti stradali per alcuni cantieri – insomma
condizioni poco ideali per un viaggio notturno.- A circa una 40 di
km. dal confine tra Austria e Germania ci fermiamo a dormire nel
parcheggio di una stazione di servizio.- Abbiamo percorso i primi 392
km.
05/08
Ci si alza presto e alle 7 siamo pronti per iniziare una giornata
durante la quale è opportuno fare quanta più strada
possibile; passiamo la periferia di Monaco, poi Norimberga e verso le
13 ci fermiamo per il pranzo in una delle tante possibilità di
sosta che si trovano lungo l’autostrada A3 in direzione di
Kitzingen. Dopo una mattinata variabile e piacevolmente fresca ,
scoppia un breve ma intenso temporale : ci rimettiamo alla guida
lungo la A7 e non trovando alcun intoppo riusciamo ad arrivare fino
in prossimità di Hannover dove, dopo avere scartato alcune
altre soluzioni, sostiamo per la notte in un ampio parcheggio con
toilette (per eventuali scarichi del wc a cassetta) abbastanza
defilato dalla carreggiata autostradale perciò i rumori del
traffico ci giungono molto attutiti.
La
sera è gradevole e possiamo prendere un caffè
usufruendo di una delle tavole in legno presenti; siamo a 1.103 km.
da casa.
06/08
Anche oggi lunga tappa di trasferimento verso la Svezia ed in
particolare Stoccolma che è la ns. prima mèta.- Tempo
un po’ uggioso al risveglio ma ampie schiarite verso nord
lasciano ben sperare.- Infatti ad Amburgo spunta il sole ed il clima
verso Lubecca e poi Puttgarden diventa molto estivo, anche se
ventilato. Per fortuna a Puttgarden sembra che il traghetto per Rodby
(€ 112 per andata e ritorno pagamento anche con carta di
credito) stia attendendo solo noi per salpare; la traversata di circa
45 minuti è molto piacevole ed anche all’aperto sul
ponte del traghetto si può stare in abbigliamento leggero.
Dopo
pochi km. in territorio Danese sosta pranzo nel primo parcheggio
utile : il caldo è quasi eccessivo, forse troppo per questa
latitudine……….non ci resta che sperare continui
per i prossimi giorni! Lavori in corso e strada ridotta ad una sola
corsia per senso di marcia ci rallentano per molti km. e con
l’occasione abbiamo modo anche di conoscere il senso civico del
popolo nordico : se c’è il limite dei 50 km./h. non si
sgarra e quindi tutti rigorosamente in processione !
Usufruiamo
di un camper-service prima di Ronnede e in un paio d’ore siamo
nei pressi di Copenaghen : per l’andata abbiamo decido di
testare il tunnel sottomarino ed il lungo ponte che conduce a Malmo:
probabilmente si guadagna in termini di tempo rispetto al traghetto
che più a nord porta ugualmente in Svezia – tra
Helsingor ed Helsingborg – ma il costo sembra veramente
esorbitante ( +/- 75 € a seconda della misura del mezzo pagabili
anche con c.c.).- Anche qui fa caldo con aggiunta di un buon tasso di
umidità : per correndo pochi km. verso l’interno, dopo
Lund, l’ambiente comincia a prendere colori più intensi
e durante il percorso si incontrano parecchie fattorie con cavalli
nei recinti.- Proseguendo lungo la strada 117 arriviamo a sera a
Vittsjo dove a sera sostiamo nel tranquillo parcheggio della stazione
ferroviaria , vicino a un laghetto.
Alle
20 con il sole ben alto non c’è quasi nessuno in giro;
solo qualche giovane che in auto si diverte a “sgommare”
lasciando più di qualche mm. di pneumatico sull’asfalto………in
ogni modo nessun problema, notte tranquilla – Siamo arrivati a
1.683 km. totali.
07/08
Umidità alle stelle, i camper gocciolano come avesse piovuto!
Invece sole pieno e strada E4 molto buona (non era così bella
nel ’97) ci fanno raggiungere Jonkoping, costeggiare per un
tratto il lagoVattern e quindi Linkoping, Norrkoping fino alla
trafficata tangenziale di Stoccolma; il navigatore di Ranieri svolge
bene il suo compito e ci fa arrivare abbastanza velocemente all’area
attrezzata di Langholmen.- E’ situata proprio sotto un
cavalcavia e il blocco servizi non è proprio
dei
migliori , insomma un ambiente non proprio idilliaco.- C’è
possibilità di scarico per wc sia cassetta che nautico e
scarico-carico acqua. Il costo è di 210 Sek (€ 47 ca.)
per 24 ore e il pagamento viene accettato solo con carta di credito.
Franco
si accorge di avere preso un sasso sul parabrezza : una piccola crepa
che in ogni modo non creerà problemi nel proseguimento. Dopo
cena decidiamo di andare verso il centro – in a/r una
passeggiata di circa 5 km. ma dopo alcuni giorni dedicati solo alla
guida è un toccasana per le articolazioni.- Oggi abbiamo
percorso 480 km. per un totale progressivo di 2.163 km. da Vicenza.
08/08
Mattinata bellissima, caldo e sole impietoso; ci avviamo a piedi
lungo il viale Soder Malarstrand già percorso ieri sera e ci
portiamo , non prima di avere prelevato un minimo di contante in uno
dei tanti Minibank (Bancomat), al lontanissimo museo Vasa (entrata
160 Sek) e, dopo un lauto pranzo in un Mac Donald’s , al
Palazzo Reale (esterno), alla piazza Sergels, cuore della città
moderna e passando per Gamla Stan (vecchio centro), al municipio dove
visitiamo le stanze interne (60 Sek per adulto – 30 Sek per i
ragazzi).- La strada a piedi è stata tanta, forse troppa, ed
il rientro ai camper è stato faticoso.-
09/08
Altra giornata estiva, ma che fortuna………prima di
tornare in centro città per assistere al cambio della guardia
al palazzo reale prepariamo i camper per la partenza pomeridiana.
Andando
a scaricare, ancora assonnato, facendo retromarcia assaggio la
durezza di un palo della luce provocando qualche danno al paraurti
che “ripariamo” con del nastro adesivo (poteva andarmi
molto peggio……….) Con informazioni turistiche
prese ieri, ci avviamo ad una stazione del metro a circa 300mt.
dall’area attrezzata ed in 10 minuti scendiamo a Gamla Stan ;
passeggiata nei dintorni fino alle 12,10 quando puntuale inizia la
pittoresca cerimonia del cambio della guardia reale.

Stoccolma
– Cerimonia del cambio della guardia
Dopo
pranzo , verso le 15 partenza verso nord (lungo la E18) in direzione
di Enkoping e quindi – strada 70 – per Borlange ed infine
Leksand situata all’estremità meridionale del lago
Siljan; all’entrata del paese dopo il ponte, in basso a destra,
troviamo ampio parcheggio libero nei pressi del porticciolo.
All’imbrunire abbiamo visto passare parecchi stormi di oche
selvatiche. Dopo cena il clima tiepido anche se umido, ci permette un
caffè e un paio d’ore in compagnia all’aperto.
Tappa
meno faticosa oggi, per un totale di km. 2.430.-
10/08
Il posto scelto per la notte si è rivelato tranquillissimo.-
Nuvole cariche di umidità al ns. risveglio ma destinate a
svanire non appena il sole comincia a scaldare; infatti si apre
un’altra splendida giornata (non è che le pagheremo
tutte in un colpo solo andando più a nord ?).- Bel paesaggio
di foreste percorrendo la strada alta sul lago Siljan : un po’
prima di Mora deviamo a sinistra (ci sono vistose segnalazioni) per
la stradina che porta al villaggio di Nusnas dove c’è la
fabbrica Ollson ( e relativi negozi) che produce - tra l’altro-
i tipici cavallini di legno rossi, simbolo turistico della Svezia.-
Dopo le spese per i souvenir proseguiamo per Mora e poi – sulla
strada 45 – in direzione di Sveg.- Ci fermiamo per pranzo in
località Sandsjons, sul lago, e qui abbiamo l’opportunità
per una prima sostanziosa raccolta di mirtilli.- La strada - fin qui
molto buona – diventa un po’ più tortuosa e
stretta deviando subito dopo per le altalenanti strade 310 + 296
verso Los e Karbole, per poi riprendere larga carreggiata (nuovamente
strada 45) fino ad Ostersund e, più oltre, a Stromsund.-
All’ingresso di questa cittadina, dopo il ponte sul lago,
prendiamo subito a destra : in prossimità del cimitero e di un
parco , in riva al lago, ci sistemiamo in un parcheggio asfaltato,
con panche e tavoli in legno.- Dopo cena festeggiamo Franco per il
suo compleanno, divorando i dolci che da “consumato”
pasticcere aveva preparato durante le soste della giornata.- A
ricordo dell’evento gli regaliamo una t-shirt personalizzata a
ricordo del viaggio in corso.- Siamo arrivati a 2.890 km. totali.
11/08
Brutta sorpresa al risveglio : il tempo è peggiorato !!
Partiamo e dopo pochi minuti inizia a scendere una fitta
pioggerellina accompagnata da densa foschia che rende il paesaggio
autunnale. Dove sono finiti gli splendidi colori e scenari gustati
fino a ieri sera ? La tristezza dura poco perché nel giro di
un’ora il cielo si apre lasciando spazio ad una giornata che un
po’ alla volta diventa splendida. Evidentemente siamo
assolutamente fortunati……………e
quando passiamo per Dorotea, Vilhelmina e Storuman il clima è
estivo, a differenza che a Vicenza dove, telefonando, il tempo è
quasi autunnale.
Proseguiamo
sempre lungo la strada 45 , vera spina dorsale del collegamento tra
il nord ed il sud della Svezia, in direzione di Arvidsjaur : ad una
decina di km. prima della cittadina ci appare in lontananza un
animale sulla strada che sparisce in fretta al ns. approssimarsi. Che
sia….una renna ? Sì , era proprio una renna ed altre ne
incontriamo in paese che passeggiano tranquille come fossero le ns.
mucche. Ad Arvidsjaur durante una breve sosta visitiamo la
ricostruzione di un villaggio Sami. Proseguiamo in direzione di
Jokkmokk tra foreste estese all’infinito e assenza completa di
luoghi abitati e una decina di km. prima del paese varchiamo il
circolo polare artico quasi senza accorgersene : ci fermeremo per le
foto ricordo, in Norvegia, quando al ritorno lo passeremo in uscita.-
A Jokkmokk troviamo parcheggio nel piazzale – campo da calcio
in terra battuta - di una scuola : ad ora di cena un grosso nuvolone
porta un pur breve temporale ma con pioggia battente. Poi tutto si
rasserena ed il termometro scende rapidamente a valori più
consoni a questa latitudine. – tot. km. percorsi 3.390.
12/08
Cielo terso e sole che scalda subito; uscendo da Jokkmokk , fatti
pochi km. in direzione di Gallivare notiamo un’area di sosta ai
margini di un bacino artificiale (averlo saputo in anticipo sarebbe
stata una sosta più piacevole per la notte trascorsa) e
qualche altra renna isolata.- La strada continua in saliscendi,
passiamo accanto ad una grande centrale elettrica, e percorriamo un
immenso e spoglio altopiano prima di scendere a Gallivare.- Si devia
per Kiruna prendendo la strada 45-E10; verso mezzogiorno siamo in
prossimità del paese di Jukkasjarvi, località nota
perché ogni inverno Vi viene costruito l’Ice Hotel, un
albergo di circa 80 stanze ovviamente tutto nella materia prima che
qui in inverno abbonda : il ghiaccio !
Ovviamente
in estate la costruzione, che viene allestita sul lago ghiacciato,
non esiste; c’è però la possibilità di
farsi un’idea del tutto visitando, in un capannone tenuto
costantemente a -5/-8° il bar ed altre sculture messe
sapientemente in risalto da giochi di luce. (l’entrata per 3
persone costa 300 Sek = 33 € ca).- Con una piccola aggiunta si
può avere il barman e bere – in bicchieri rigorosamente
di ghiaccio- qualcosa di analcolico.- Per accedervi ci hanno fatto
indossare degli ingombranti cappotti termici completi di cappucci e
guanti : che ilarità nel farci fotografare, tanto più
che – con il sole a picco – ci siamo presentati in
maniche e pantaloni corti !

Jukkasjarvi
– Ice Hotel
Usciti
, 500 mt. oltre si può visitare una deliziosa chiesetta ed
eventualmente –a pagamento – una ricostruzione di un
villaggio Sami ; prima di rientrare sulla strada principale, a destra
ci fermiamo in un’area di sosta in riva al lago; è
attrezzata di tutto, c’è anche un ambiente in cui
rifugiarsi in caso di cattivo tempo. Oggi non è assolutamente
necessario, che bello…………..e ci sono pure
un sacco di mirtilli ! Passiamo la circonvallazione di Kiruna, di cui
si vedono in lontananza le miniere di ferro, che è pressoché
deserta e ci avviamo verso il confine con la Norvegia percorrendo,
alti sulla costa (siamo a circa 300 mt. di quota), un lungo tratto
lungo le sponde del lago Tornetrask che fa parte del grande parco
nazionale Abisko, mentre sui monti all’orizzonte appaiono
vistose macchie di neve. Ci fermiamo per fare alcune fotografie, ma
cercando di scendere verso la riva, siamo assaliti da nuvole di
zanzare che ci costringono ad una veloce ritirata.
Varchiamo
il confine e i primi km. in territorio norvegese sono splendidi : la
strada scende tortuosa in uno stretto canyon, con piccoli laghetti e
cascatelle, piccole baite di vario colore. Un vero presepe, peccato
ci siano poche possibilità di sosta ; la discesa termina
direttamente sulla strada E6, sul mare, nei pressi di Birkjelo,
pochi km. a nord di Narvik.
Si
inizia la strada E10 (detta di Re Olav) che tortuosamente porta verso
l’arcipelago delle isole Vesteralen. Curiosamente notiamo che ,
probabilmente per particolari correnti d’aria, grossi ammassi
nebbiosi stazionano in alcune valli laterali ; entrandovi il sole
sparisce e quindi ci sono sensibili sbalzi di temperatura. Passiamo
il ponte di Tjeldsund che porta all’isola Hinnoya, la prima
delle Vesteralen e gli ultimi 50 km. per arrivare a Lodingen ci fanno
un po’ penare per la strada stretta e tutta curve.
Entrati
a Lodingen, superato il centro del paese, si trova un’area
attrezzata gestita dalla Lega Navale, su un piazzale asfaltato con
vista sul porticciolo, proprio sotto la rupe del piccolo faro.
Ci
sono tutti i servizi (carico- scarico acqua, scarico WC, corrente
elettrica, e una casa attrezzata con docce (pulite) ed eventuale
stanza uso cucina-soggiorno. Il costo per 24 ore è di 75 Nok
(oppure 10 €) + 3 € per l’allaccio elettrico.
L’importo si deve mettere in una busta, su cui riportare i
propri dati – targa , ora arrivo, ecc…- da inserire in
una cassettina.- Tira un vento piuttosto teso e freddo ed è
necessario indossare almeno la tutta da ginnastica ed il k-way, ma la
serata è completamente serena.- Breve passeggiata dopo cena in
paese (deserto o quasi) : le poche persone viste o incontrate non
sono né bionde né di carnagione chiara ma quasi tutte
con sembianze nord-africane !
A
mezzanotte è ancora sufficientemente chiaro tanto da
soffermarmi a lungo a guardare dal vetro della mansarda l’assoluto
silenzio e tranquillità del posto – abbiamo percorso 507
km. arrivando ad un totale di 3.897 km.
13/08
Il tempo non è granchè bello ed anzi peggiora
rapidamente appena lasciata Lodingen in direzione di Sortland :
lampi, tuoni ed acquazzoni violenti si susseguono ed il cielo è
scuro in modo impressionante. Percorso il grande ponte arcuato, ci
fermiamo a Sortland – dove non c’è anima viva in
giro - a prelevare al bancomat i primi contanti norvegesi. Mancano
poco meno di 50 km. a Melbu dove prenderemo il traghetto che ci
porterà alle Lofoten : mannaggia, le Lofoten sono una delle
mète più attese di questo viaggio e manco a farlo
apposta Giove pluvio si scatena ora !!
Anche
a Melbu il traghetto sembra aspettarci (Nok 204 per il camper + nok
60 per 2 persone) e quindi non sprechiamo proprio tempo; la
traversata dura circa 30 minuti e nonostante la pioggia ed il vento è
bello uscire sul ponte e vedere, mentre attraversiamo
l’Hadselfjorden, l’approssimarsi delle scure montagne
che caratterizzano queste isole.
Verso
nord ci sono alcuni squarci azzurri, il detto dice che “dopo la
burrasca torna sempre il sereno”, vuoi vedere che………………ma
sì, è proprio così, appena “sbarcati”
in località Fiskebol – sull’isola Austvagoy - il
tempo lentamente migliora ed il sole comincia a fare capolino : ci
fermiamo dopo una ventina di km. in un ampio parcheggio sulla
sinistra, che presenta un breve percorso in tavolato per salire ad un
punto panoramico su una bella insenatura. Guardando le cime con il
binocolo vediamo un volteggiare un paio di grossi uccelli che, dalla
grande apertura alare, potrebbero essere aquile marine.
Nel
primo pomeriggio ci portiamo a Svolvaer – capoluogo delle isole
– per una breve passeggiata in centro e nelle vicinanze del
porto : ci sono bancarelle che vendono tra l’altro i tipici
maglioni norvegesi ma i prezzi non sembrano convenienti.- Dopo la
delusione del primo mattino ora il sole fa da padrone e il temporale
ha pulito l’atmosfera rendendo tutto molto attraente.
Proseguiamo
sempre in direzione sud, - e deviando a sinistra per una strada
parecchio stretta (per fortuna ci sono varie slarghi per
l’interscambio con i veicoli incrocianti), ma molto panoramica
con scorci stupendi sul mare - andiamo ad Henningsvaer

Henningsvaer
caratteristico
paese di pescatori (parcheggio ampio a sinistra, subito dopo lo
stretto ponte, a pochi passi dalla piazzetta del piccolo centro) ;
in questo paese, da ottobre ad aprile giungono migliaia di
pescherecci per la pesca del merluzzo e qui Piero trova da acquistare
le prime esche adatte alla pesca in questi luoghi.- Percorriamo a
ritroso la medesima strada, poi transitando su alcuni ponti che
collegano le isole di Gimsoy e Vestvagoy, superiamo Leknes (non
andremo ad Eggum in quanto da quel versante c’è molta
nebbia )- ci fermiamo sotto la roccia dove è appeso il grande
simbolo con la nave vichinga, passiamo il tunnel sottomarino
(gratuito) sullo stretto di Nappstraumen che ci consente di pervenire
sull’isola Flakstadoy , deviamo quindi per Nusfjord e per
fortuna da questa parte di costa la nebbia non c’è,
probabilmente per il forte vento : il parcheggio a fine strada è
semi-vuoto e le rorbur rosse costruite su palafitte splendono al sole
del tardo pomeriggio.- Nusfjord

Nusfjord
si è
pressoché mantenuta com’era 9 anni fa : sui pontili sono
appese molte teste di merluzzo essiccate ed il “profumo”
del prodotto giacente nei magazzini impregna l’aria, si vedono
grandi e colorate meduse a pelo d’acqua e solo lo stridio dei
gabbiani ed il rumore del vento turbano, se così si può
dire, la quiete del posto.
Ci
eravamo promessi una visita al laboratorio di argento del sig.
Michele ma, probabilmente perché domenica, non abbiamo trovato
nessuno.
Ritornati
sulla strada maestra , proseguiamo tra spiagge bianche e mare con
colore splendido e giochi di luce creati dai raggi del sole che
bucano i banchi di nebbia attraversando i piccoli centri di Ramberg
ed Hamnoy, fino a Reine. Qui parcheggiamo nel piazzale dei bus, sul
porticciolo con una ventina di altri camper, quasi tutti Italiani.
Reine
è riparata dalla nebbia e tira un forte vento che ci consiglia
di rimanere al riparo nei camper.
Abbiamo
toccato km. 4.183 da casa.
14/08
Nessun disturbo durante la notte e tempo variabile ma tendente al
sereno. Passeggiata tra le vie del paese e poi si riprende per
percorrere gli ultimi km. di strada – forse i più belli
per il paesaggio,

Lofoten
– Uno dei tanti stupendi paesaggi
passando
per Moskenes e Sorvagen - fino ad arrivare al punto più
meridionale delle Lofoten raggiungibile su strada : il paese di A.-
Il parcheggio, appena usciti da una breve galleria, è ampio e
non ci sono ostacoli alla sosta.- Il centro della località è
a pochi passi e noi andiamo a visitare il museo dello stoccafisso :
il sig. Larsen che lo gestisce (è apparso in più
occasioni alle ns. televisioni in occasione di servizi da questi
posti (Linea Verde, Turisti per Caso, ecc. ed è anche
intervenuto alla Festa del Baccalà che si svolge ogni fine
settembre a Sandrigo) nel suo buon Italiano ci invita calorosamente
ad entrare e, saputo in particolare della ns. provenienza vicentina,
ci concede lo sconto sul biglietto d’ingresso (Nok . 90 per 3
persone).
Ci
racconta particolari sulla qualità del prodotto, sul mercato e
sugli intensi rapporti commerciali e negli ultimi tempi anche
turistici che si sono instaurati tra la Norvegia e l’Italia ,
Veneto e Vicenza in modo particolare. Vediamo un filmato sulla pesca
e sulla procedura dell’essicazione del merluzzo , ci sono
parecchi attrezzi per il trattamento del pesce e in una delle stanze
troviamo appeso alla parete il gagliardetto del ns. C.C. Vicenza e un
manifesto che reclamizza i ristoranti delle ns. parti, rinomati per
la cucina del “baccalà alla vicentina”. Per un
momento ritorniamo a casa…………..; come a
tutti quelli che visitano il piccolo museo ci viene offerto del caffè
caldo con deliziosi biscotti; una foto del ns. gruppo con il sig.
Larsen resterà a ricordo dell’incontro.

A
- Foto ricordo
E’
quasi mezzogiorno e, ricordandoci di avere visto un bel parcheggio
sul mare pochi km prima di arrivare in paese, mettiamo in moto i
mezzi e raggiungiamo un largo spiazzo sterrato poco prima del ponte
Djupfjordbrua. Che posto ! proprio una terrazza sul mare solo per la
ns. comitiva! Piero ne approfitta per gettare la lenza ma l’ora
dedicata alla pesca non dà alcuna preda. Il sole scalda ed è
piacevole stare seduti all’aperto e scrutare il mare : ma che
cos’è che si muove a pelo d’acqua ad una trentina
di metri dalla riva ? non è possibile sia una foca !!
Recuperiamo i binocoli e, no , non è una foca ma…un
grosso leone marino , che tiene in bocca un pesce di almeno ½
metro di lunghezza !!
Emozionati
dall’inaspettato avvistamento lo seguiamo a lungo ed egli
sembra ci stia scrutando con occhi attenti, sopra i grossi baffi.
Un
ultimo sguardo a questo posto incantevole – lo ricorderemo
senza dubbio con piacere nei prossimi mesi – e ci avviamo a
ritroso verso Svolvaer , dove tenteremo di salire sul traghetto delle
19 per portarci sulla terraferma, a Skuttvik. – In località
Hamnoy

Hamnoy
approfittiamo
del camper service (segnalato, sulla sinistra) per le operazioni
tecniche ai serbatoi. Non è un appuntamento tassativo quello
con il traghetto e quindi , per non fare interamente lo stesso
tragitto dell’andata, all’altezza di Leknes prendiamo a
destra la strada turistica 815 che segue la costa orientale in
direzione di Stamsund; il percorso a mio avviso non offre spunti
molto interessanti e la strada, tra l’altro è pure molto
stretta e a tratti sconnessa e in ogni modo alle 18,55 riusciamo a
salire sul traghetto (Nok 382 per il camper + Nok 140 per 2 persone).
Il tramonto è splendido, e la costa delle Lofoten è una
cosa meravigliosa vista dal mare

Lasciando
le Lofoten
come
nel ’97, anche in questa occasione, provo un po’ di
malinconia nel lasciare questo angolo di paradiso che, nonostante il
crescente sviluppo turistico, mantiene ancora aspetti naturalistici
quasi intatti.
La
traversata dura quasi 2 ore e in mare aperto si “dondola”
un po’, ma senza conseguenze fisiche.
A
Skuttvik, appena sbarcati, sostiamo in un piazzale sterrato che
troviamo sulla ns. destra.
Pochi
km. oggi, per un totale di 4.337.
15/08
E’ Ferragosto, ma qui non lo festeggiano………comunque
, sole ! sole pieno!
I
circa 40 km. della strada nr. 81 che da Skuttvik conducono sulla
principale E6 sono impegnativi sia per la carreggiata abbastanza
stretta sia soprattutto per i molti cantieri stradali , con tratti
sterrati in rifacimento. La E6, strada principale della Norvegia -
che la collega interamente da nord a sud – è senza
dubbio migliore ed alterna tratti montani a molte gallerie (di cui
una di quasi 8 km. veramente buia!) offrendo comunque nei tratti
“aperti” sempre paesaggi affascinanti. Percorsi i circa
150 km. fino a Fauste prendiamo a destra la strada 80 in direzione di
Bodo; poco prima di arrivarci seguiamo a sinistra le indicazioni per
Saltstraumen, dove c’è il ponte lungo 770 mt. sullo
stretto tra il Saltfjord e lo Skjerstadfjord, sul quale – per
una particolare situazione di maree – si forma una potentissima
corrente marina, con ottima possibilità di pesca.
Proprio
sotto il ponte c’è un grande parcheggio (eventualmente
utile anche per una sosta notturna) e percorrendo una breve stradina
si arriva sulla riva del fiordo dove ci sono molti pescatori
all’opera, uno dei quali molto abile (o particolarmente
fortunato) perché fa un bel bottino. Ci prova anche Piero che
mette a segno un paio di “colpi”.
Dopo
un paio d’ore di sosta riprendiamo la marcia e, per non
percorrere a ritroso la medesima strada del mattino, oltrepassato il
lungo ponte seguiamo la strada 812 – poco trafficata – ma
con caratteristiche tali per tortuosità e tratti di montagna
da non permettere media elevate. Tuttavia l’ambiente è
molto selvaggio e si sale fino a quasi 600 mt. di quota, dove la
vegetazione scompare totalmente. Rientriamo sulla E6 poco a sud di
Rognan e poi si continua costantemente a salire di quota fino ad
arrivare sul lungo altopiano dove si trova la struttura che evidenzia
il passaggio in entrata/uscita del Circolo Polare Artico. –
Foto, cartoline, souvenir sono d’obbligo : nonostante
l’imbrunire, la quota sui 4-500 mt. ed il cielo velato , non è
freddo.

Strutture
presso la linea del Circolo Polare Artico
All’intorno,
poco più in alto, ci sono vaste chiazze di neve, mentre una
renna solitaria cerca qualcosa da mangiare.
Discesa
verso Mo I Rana e circa 20 km. prima ci fermiamo per la notte in un
parcheggio (a sinistra), sul fiume, dotato di panche e tavole di
legno.- Abbiamo percorso un totale di km. 4.769 da casa.
16/08
Tempo variabile al risveglio, ma con buone possibilità di
sole. Passiamo Mo I Rana e Mosjoen e ci fermiamo alle belle cascate
di Laksforsen

Cascate
di Laksforsen
(brevissima
deviazione segnalata sulla destra e ampio parcheggio asfaltato); si
vedono nitidamente i salmoni che con balzi incredibili tentano di
risalire la corrente!
Il
sole è uscito come previsto e durante la sosta di mezzogiorno
riusciamo a raccogliere altri mirtilli che serviranno – a casa
- per preparare una buona grappa. In questo tratto di strada, dopo
non averne mai vista, troviamo ben tre pattuglie di polizia con
telelaser a controllo della velocità !!
Prima
di arrivare a Grong facciamo un’altra sosta alla cascata
Fiskumfoss (sarebbe molto bella, ma è senza acqua…) ,
all’annesso Namsen Lakseakvarium (acquario-museo dedicato alla
vita dei salmoni ed alla fabbrica dove è affumicato) ma il
tutto è, a ns. avviso piuttosto deludente.
Oggi
la stanchezza si fa sentire, in modo particolare durante l’ultimo
tratto di strada tra Stjordal e Trondheim percorso con il sole
accecante sugli occhi, molto caldo e traffico intenso, rallentato da
alcuni mezzi pesanti. Entrando in città si pagano alcuni
pedaggi (tra i 10 e i 20 Nok) e, con l’aiuto del navigatore,
raggiungiamo velocemente il bobilparkering - parcheggio assegnato ai
camper -(gratuito, ma senza alcun servizio) in quartiere Lade.…………..
In
tarda serata il tempo peggiora e, al momento di andare a letto,
pioviggina. Con i 482 km. percorsi oggi, siamo arrivati ad un tot. di
5.251 km.
17/08
Clima novembrino e piove. Ci spostiamo verso il centro e troviamo da
parcheggiare (a monetine) non molto lontano dalla cattedrale di
Nidaros (vediamo l’esterno) e poi ci portiamo nella zona
pedonale con bei negozi e centro commerciale. La pioggia cessa ed
esce timidamente il sole.
Ci
siamo prefissi di arrivare per sera ad Alesund (dopo aver percorso la
Strada Atlantica) e pertanto la ns. visita a Trondheim è
forzatamente breve : troviamo le indicazioni per Orkanger (strada
E39-65) , e prima di affrontare un tratto in salita notiamo una
grossa volpe rossa lungo il ciglio della strada. La strada diventa
molto stretta all’approssimarsi del fiordo
ed in località Valsoya (a circa 20 km. da Halsa) ci
fermiamo in un bel parcheggio con camper-service , limitrofo ad un
camping. Ad Halsa attesa di circa 30 minuti per il traghetto che ci
porterà a Kanestraum ( 65 Nok per camper + 75 Nok per 2
passeggeri).
Dopo
Kanestraum altri 20 km. di strada e poi a destra, in direzione di
Kristiansund, sborsiamo 98 Nok per un tunnel sottomarino; molto bello
questo tratto di strada e carina la cittadina , da quel poco che si
può vedere transitando. Anche qui dobbiamo attendere il
battello per Bremsnes (73 Nok per il camper + nok 41 per due
passeggeri). Da qui all’inizio della Strada Atlantica non ci
sono molti km. ed il cielo nel frattempo si è un po’
oscurato : sarà forse anche per questo che questa strada,
tanto attesa, a ns. avviso delude le attese mie ed anche quelle del
gruppo. Passate Vevang ed Eide c’è da passare una nuova
galleria a pagamento (20 Nok) in alternativa al vecchio percorso,
tortuoso e molto meno veloce da percorrere. Anche a Molde il
traghetto si fa attendere 20 minuti : a bordo attendiamo come sempre
in camper il passaggio del bigliettaio, che non arriva………Ebbene
sì, si sono scordati di passare a riscuotere la tariffa a
tutti quelli (bus, camion, camper ed auto) incolonnati sulla ns.
fila! Franco che si era sistemato sulla fila accanto paga
regolarmente (e ce lo farà pesare per alcuni giorni………….)
Beh, abbiamo risparmiato circa 170 Nok = circa 19 € !!
Dopo
lo sbarco a Vestnes, la strada E39 percorre una stretta valle e dopo
un lungo tratto in salita/discesa sotto un acquazzone , arriviamo ad
Alesund, dove nei pressi del porto ed a pochi passi dal centro
cittadino, perveniamo facilmente all’area attrezzata per i
camper, con camper service, bel blocco servizi con docce calde in
ambiente pulito (160 Nok pagabili alla biglietteria automatica con
monetine o con carta di credito).- L’area si trova direttamente
sul mare e mentre si rasserena e ci
viene offerto un tramonto fantastico,

Alesund
– Tramonto dall’area di sosta per camper

Tramonto
Piero
pesca un paio di sgombri. Siamo arrivati a km.5.585.-
18/08
Bellissima giornata anche oggi, ed il sole mette in risalto i colori
pastello delle case di Alesund , che apprezziamo molto in occasione
di una passeggiata per i quartieri del porto;

Alesund
– Quartieri del centro
dopo
un po’ di acquisti alimentari alla Coop lasciamo questa
stupenda (almeno a ns. avviso) cittadina percorrendo a ritroso la
strada fatta ieri sera – ma con il sole ora è molto più
interessante – in direzione di Andalsnes.
Si
segue in modo tortuoso le rive del Romsdalfjorden e prima di
raggiungere Andalsnes e di una lunga galleria ci fermiamo in un
parcheggio (in basso, sulla sinistra) : c’è la sede dei
pescatori locali, attrezzata all’esterno con panche e tavole.-
Sulla porta della sede-casetta è attaccata una lista compilata
con nomi e cognomi da coloro che nei giorni scorsi hanno pescato con
profitto : giusto ieri, un tale ha pescato un esemplare di 2 kg.!! Il
luogo è veramente meraviglioso : sul fiordo, con un ruscello
che scende dalla montagna sul quale un salmone tenta di risalire la
corrente, caldo ma con una bella arietta mitigante, colori del
paesaggio bellissimi…….Tutto molto bello : se fosse
sempre così sarebbe fa fermarsi una settimana………
Dopo
aver percorso pochi km. sulla strada E136 prendiamo a destra la ben
segnalata Trollstigveien (strada dei Trolls) che risalendo un
torrente, con 11 tornanti scavati nella roccia arriva al passo (ampio
parcheggio) a circa 700 mt. di quota : la sosta è d’obbligo
sia per far riposare il motore, sia per i negozi di souvenir, sia per
ammirare dall’alto la strada percorsa in precedenza.

I
tornanti della Trollstigveien
Tanto
si è scritto sulle caratteristiche di questa mitica strada : è
un po’ stretta, anche se ci sono a tratti slarghi che
facilitano l’incrociare con altri mezzi, ma tuttavia solo una
strada di montagna da percorrere tranquillamente, con attenzione ma
senza patemi di sorta. Mi sembra, tra l’altro, che siano stati
fatti dei muretti di contenimento – rispetto al ’97 –
che “proteggono” un po’ dal precipizio incombente.
Dopo il passo si sale ancora leggermente fino a superare i 1.000 mt.
s.l.m. e poi si scende lungo la bella valle Meierdal , con numerosi
rivoli d’acqua che si staccano dalle lingue di ghiaccio
visibili sui crinali circostanti; il verde è intenso e
dominante soprattutto scendendo di quota, quando ci sono numerose
coltivazioni di fragole.
Si
arriva a Valldal sul Nordallsfjord : pochissimi km. a destra fino a
Linge e breve traghettata per Eisdal (nok 126 per camper fino a 7 mt.
di lunghezza + 42 nok. Tot. per 2 persone); appena scesi dal
traghetto la strada si inerpica subito in modo netto (strada delle
Aquile) fino al valico Korsmyra a poco più di 600 mt. s.l.m.
ed il traffico si snoda lentamente per la coda inevitabilmente
formatasi da tutti i veicoli sbarcati, tra i quali alcuni bus
turistici e, dopo aver percorso una valle verdissima, ci si affaccia
con una vista spettacolare sul fiordo di Geiranger : c’è
uno slargo per la sosta (contromano) e una terrazza panoramica da cui
fare le foto di rito.

Vista
sul Geirangerfjord
Peccato
che di pomeriggio vengono un po’ controluce……….
Si
scende lentamente – molto meglio con le marce basse – per
non affaticare l’impianto frenante fino alle rive del mare ed
al piccolo paese : qui si trova da parcheggiare proprio dietro
l’ufficio postale ed a un piccolo supermercato , a fronte di un
grande negozio di souvenir dove “lasceremo” un po’
di soldi : con l’occasione ci viene confermato che, nonostante
un cartello indichi il “no camping”, potremo trascorrere
tranquillamente la notte dove abbiamo lasciato i mezzi.
All’imbrunire,
quando tutti i bus turistici se ne sono andati, il posto resta
deserto e di una tranquillità unica. Dal molo proprio davanti
al camper, Piero dedica un po’ di tempo alla pesca mettendo un
paio di prede in “carniere”. Oggi è stata
meteorologicamente una giornata a dir poco esaltante !! Siamo
arrivati a 5.787 km. percorsi.
19/08
Alle 7, quando siamo già pronti a partire il sole non illumina
ancora questo stretto fiordo incassato tra le montagne, ma in rada è
già arrivata e ancorata una nave da crociera. Ci siamo alzati
molto presto per evitare anche il prevedibile traffico intenso
percorrendo la stretta, ripida e piena di curve, strada che sale
subito fino al rifugio Djupvasshytta ed al lago Dyupvatn : arriviamo
a 1.000 mt. di quota dove “tira” un forte vento, ma il
cielo è terso ed il sole illumina le masse nevose presenti sui
crinali all’intorno. E’ una sensazione particolare e per
certi versi incredibile passare dalle rive del mare al paesaggio di
alta montagna in pochi km !
Tralasciamo
la strada sterrata a pagamento che a sinistra porta al monte
Dalsnibba e dopo aver costeggiato l’azzurrissimo lago giungiamo
ad un bivio : a destra si va a Stryn su strada nuova con lunghe
gallerie; noi invece ci arriveremo andando a sinistra verso Grotli e
percorrendo la ben segnalata strada turistica 258, tutta sterrata ma
con fondo in buone condizioni. Che bello !! che posto !! Un doveroso
pensiero va al collega camperista Elio (nik “Elfetto” su
CamperOnLine) che l’aveva consigliata nel suo diario di bordo !
Questo sterrato si snoda in una valle “lunare” , sempre
sui 1.000 mt. di quota, dove il silenzio regna sovrano, con cascate e
laghetti di un colore verde indescrivibile, con ghiacciai e chiazze
nevose all’intorno ed all’orizzonte.

Percorrendo
la strada turistica 258
E’
un percorso che allunga di una trentina di km. il viaggio ma che
consiglio a mia volta vivamente a tutti quelli che passeranno da
queste parti, soprattutto se il tempo è buono.
Al
termine della valle la strada torna in asfalto – ci sono alcuni
impianti per lo sci – e scende con strette svolte (incontriamo
anche pecore e capre) fino ad immettersi sulla strada principale
tralasciata in precedenza, in direzione di Stryn, Loen ed infine
Olden, proprio sulla parte terminale del Nordfjord, dove vediamo agli
ormeggi una grande nave della Costa Crociere dalla quale stanno
“sciamando” i numerosissimi passeggeri, in buona parte
ns. connazionali.
Noi
svoltiamo a sinistra verso Briksdal e percorriamo una stretta strada
che si snoda lungo una valle rigogliosa con deliziosi laghetti : è
necessario prestare molta attenzione alla guida perché si
incontrano spesso i bus turistici che ritornano dalla visita al
ghiacciaio e quindi, per agevolare le manovre di incrocio, è
consigliabile sostare per tempo al primo slargo utile.
Al
termine della strada ci sono alcuni parcheggi sterrati (pagamento con
monetine, 50 Nok) e saliamo a piedi per circa 50 minuti –
volendo c’è la possibilità di usufruire di
veicoli elettrici a pagamento – su sentiero a tratti ripido e
passando in prossimità di una grande cascata dove è
impossibile non bagnarsi , fino a toccare con mano una delle “lingue”
del ghiacciaio Jostedalsbreen, nell’omonimo parco nazionale.
Il
ghiacciaio si è molto ritirato da quando l’avevamo visto
nel 1997 ma i colori sono molto belli mentre osserviamo alcune
cordate di alpinisti che, con l’ausilio delle guide locali,
passeggiano ai bordi dei crepacci.

Ghiacciaio
di Briksdal
Si è
alzato un forte vento e tornando verso Olden il cielo si è
velato e si annuncia un probabile peggioramento delle condizioni
meteo. La strada che costeggia il Nordfjord è per un lungo
tratto incredibilmente stretta : seguendo le indicazioni stradali in
direzione di Forde (E39) saliamo ancora in montagna ed in pochi
ripidi km. ci riportiamo nuovamente a circa 700 mt. di quota per poi
ridiscendere repentinamente a Byrkjelo e poi a Skei. Costeggiamo il
lago Jolstravatnet ed il località Vassenden entriamo al
camping Plus Camp Jolstraholmen (nok 190 a camper) con piazzole su
prato.
Nella
tariffa è compreso l’allaccio elettrico, il
camper-service e le docce con acqua calda (locali puliti) poste nello
scantinato del contiguo market di alimentari.
Serata
umida e con cielo coperto.- Il contakilometri segna 6.031 km.
20/08
Ahi, ahi………piove !! le statistiche dicono che a
Bergen, dove arriveremo verso le 12, piove molto spesso……….
Che brutto inizio di giornata, nuvole basse, nebbia e pioggia a
tratti battente ci accompagnano mentre attraversiamo l’ancora
sonnolenta Forde e percorriamo poi un tratto collinare dove sono
indicati numerosi itinerari per lo sci di fondo.
A
Vadheim siamo sul Sognefjord che costeggiamo fino a Lavik dove
traghettiamo, dopo una buona mezz’ora di attesa, per Oppedal
(Nok 87 per il camper + Nok 62 per due persone tot.).
Mentre
siamo sul traghetto si aprono alcune schiarite beneaugurati; la
strada E39 verso Bergen è ora molto bella (tranne un tratto
finale in discesa con lavori in corso) , con molte gallerie, e
paesaggisticamente interessante, tanto più che nel frattempo è
uscito il sole.
Dopo
Knarvik, alcuni bei ponti ci portano alla periferia di Bergen
all’entrata della quale non è più richiesto il
pagamento del pedaggio, almeno ai turisti. A causa di coordinate
errate il navigatore ci porta fuori strada e ci avventuriamo verso la
collina per strade sempre più anguste finchè ad un
certo punto è necessario manovrare in spazi strettissimi ed
invertire la marcia. Purtroppo in questo frangente Ranieri provoca un
danno abbastanza consistente ad una fiancata del camper……..
E
pensare che, quando abbiamo sbagliato strada, eravamo a 300 mt.
dall’area attrezzata, semplicemente era sufficiente andare
diritto…………….
Arriviamo
verso le 13, non c’è molto posto ma per noi è
sufficiente : paghiamo 195 Nok per 24 ore (occhio, vogliono solo
soldi contanti), elettricità compresa , camper service (posto
in situazione poco felice) e forse anche le docce (di cui non
usufruiremo).- L’area è su asfalto, con spazio
abbondante tra un camper e l’altro, ed è direttamente
sul mare.

Bergen
– Nei pressi dell’area camper
C’è
l’autobus che passa e porta in centro città ma in 20
minuti tranquilli si può arrivare anche a piedi al cuore di
Bergen ed al mercato del pesce. Mentre stiamo facendo acquisti un
breve ma intenso scroscio di pioggia ci costringe a riparare sotto i
tendoni delle bancarelle. Poi rapidamente si rasserena e possiamo
passeggiare nella zona pedonale e tra le tipiche case del Bryggen.
A
tardo pomeriggio, mentre rientriamo, notiamo in porto la stessa nave
da crociera che era in rada a Geiranger ieri mattina : il sole è
ora implacabile e Piero, prima di cenare, si cimenta nella pesca dal
molo dell’area di sosta : magari poco, ma si prende sempre
qualcosa………Poco meno di 200 km. oggi, per un
totale progressivo di 6.217 km. tot.
21/08
Umidità elevatissima durante la notte tanto che sentendo
gocciolare dal camper, credevo piovesse. Invece bel tempo anche oggi
e traffico intenso – sulla corsia opposta in entrata in città
– mentre lungo la A6 andiamo in direzione di Voss.
Noi
però, dopo una trentina di km., prendiamo a destra le
indicazioni per Norheimsund dove perveniamo percorrendo prima un
tratto montano con impianti sciistici e stupende casette da
villeggiatura e poi scendendo per uno stretto canyon. Ora siamo
sull’Hardangerfjord e la strada che costeggia il mare, passando
per Oystese ed Alvik, è molto stretta; in questa zona il clima
deve essere particolarmente mite poiché si notano coltivazioni
con molti alberi da frutta.
Come
detto la strada è molto stretta e Piero, nell’incrociare
un autotreno, striscia – per fortuna non in modo grave –
la fiancata su una protezione in cemento .
Una
lunga galleria ci fa pervenire a Bruravik dove traghettiamo per
Brimnes (Nok 167 per il camper + 38 nok tot. per 2 persone); siamo
sul ramo terminale dell’Eidfjorden e dopo il paese omonimo
(Eidfjord) la strada si inerpica all’interno di una serie di
gallerie – dove veniamo rallentati dal lento procedere di un
vecchissimo camper Inglese. Al termine di questa parte di salita ci
fermiamo, a sinistra, nell’ampio parcheggio da dove si possono
ammirare le alte cascate di Voringfossen.
Da
qui poi la strada sale costante in modo leggero fino ai 1.200 mt. del
passo Dyranut, nel pieno dell’altopiano Hardangeviddda;
altopiano sterminato con laghetti, baite colorate ed imponenti
ghiacciai in lontananza sulla ns. sinistra di marcia. Qui, a
giudicare dagli altissimi paletti che segnano i bordi della strada,
d’inverno cadono metri di neve e sicuramente sarà
magnifico fare sci di fondo! Si scende a Geilo, rinomata stazione
sciistica, e poi a Gol dove iniziamo la valle Hallingdall che
percorriamo fin nei pressi di Noresund, dove ci fermiamo per la notte
in un ampio parcheggio a lato della strada, sulle rive di un lago. –
Siamo arrivati a km. 6.575.-
22/08
Tempo variabile con a tratti una debole pioggerellina. Solo un
centinaio di km. ci separano dalla trafficatissima circonvallazione
di Oslo (pochi Nok di pedaggio in entrata) e facilmente si notano le
indicazioni per la penisola di Bigdoy ed i suoi musei.
Sostiamo
nel parcheggio a tempo (a monetine) del museo Vichingo (entrata a 80
Nok) e da qui a piedi – 20 minuti – ci spostiamo al museo
Fram (100 nok biglietto famiglia). Non visitiamo il museo Kontiki –
già visto nello scorso viaggio – e mentre si rasserena,
ci spostiamo con i camper nei pressi del Frognerpark dove troviamo da
sostare (46 Nok fino alle ore 17 pagabili automaticamente con monete
o carta di credito) in un piccolo parcheggio di alcuni campi da
tennis.
Un
signore che passa, incuriosito ci chiede della ns. provenienza e nel
contempo ci rassicura sulla tranquillità della zona. Siamo a
100 mt. dal parco noto per le sculture del Vigeland che visitiamo
subito dopo un breve piovasco.
Il
meteo “regge” e ci avviamo con una lunga passeggiata fino
al centro della capitale, al palazzo Reale ed al Karl Johans Gate,
corso principale oggi gremito da studenti che vendono i testi usati
di scuola e “festeggiano” il primo giorno del nuovo anno
scolastico.
Il
ritorno ai camper è piuttosto faticoso (avremo percorso circa
8 km. tra a/r) e tiriamo tardi chiacchierando all’aperto dopo
cena, facendo ormai un primo bilancio della ns. vacanza che si avvia
al termine. Oggi abbiamo fatto poca strada, solo 123 km., che portano
il tot. a km. 6.698.-
23/08
Nuvole basse cariche di umidità. Percorriamo i pochi km. che
salgono in collina allo stadio di Holmenkollen e del suo famosissimo
trampolino per il salto con gli sci.

Vista
dal trampolino di Holmenkollen
Visitiamo
l’annesso museo dello sci (nok 150 biglietto famiglia per 4
persone) e saliamo, parte in ascensore e parte con due rampe di
ripide scale, fino alla sommità del trampolino : da sopra la
vista è entusiasmante sulla città e sul fiordo dove si
vedono grosse navi. E’ incredibile pensare cosa possa voler
dire scendere e saltare su due pezzi di legno da quest’altezza
!
Finita
la visita è tempo di iniziare il vero, lungo viaggio di
ritorno a casa . Sborsiamo i 20 Nok di pedaggio per l’uscita
dalla città e altri 17 Nok per un pedaggio nei pressi di
Svinesund, al confine con la Svezia.
Ora
che dobbiamo solo viaggiare non c’importa molto se piove , cosa
che puntualmente avviene sia percorrendo il tratto di strada che
attraversa Goteborg (forti temporali) sia più a sud in
prossimità di Halmstad.
A
Helsingborg il tempo è un po’ migliore anche se ci sono
forti raffiche di vento ; ci dirigiamo all’imbarco dei
traghetti ed anche qui non abbiamo tempi morti di attesa ed in breve
siamo in Danimarca, ad Helsingor.
Il
traghetto ci costa 279 Sek. con pagamento automatico – anche se
laborioso per le istruzioni in inglese - a ½ carta di credito
(digitato camper fino a 7 mt. e 2 persone). Percorriamo l’autostrada
fin nei pressi di Copenaghen e, dopo un breve temporale, ci fermiamo
per la notte nel parcheggio dell’area di servizio Karslunde. –
Tot. km. 7.292.-
24/08
Notte non certo tranquilla per il continuo traffico. Si parte molto
presto, ma il sole scalda quasi subito e ci accompagna fino a Rodby
dove, fortunatamente, saliamo “al volo” sul traghetto
quasi vuoto (pagato all’andata) che ci porta a Puttgarden, in
Germania.
All’altezza
di Amburgo “perdiamo” più di 1 ora a causa di una
lunghissima coda dovuta a enormi cantieri stradali e restringimenti
delle corsie di marcia. Fortunatamente non fa caldo e quindi
“maciniamo” molti km. fino a sera quando, in prossimità
di altri lavori in autostrada, non ci accorgiamo della giusta
indicazione , sbagliamo strada e ci ritroviamo sulla A5 con direzione
Francoforte.- A questo punto ci fermiamo alla prima area di servizio
, nei pressi di Alsfeld, per passare la notte – Arrivati a km.
7.951.
25/08
Ovviamente dormito molto poco. Partenza all’alba con pioggia e
nebbia : usciamo dall’autostrada e, percorrendo la strada 254
(attraversiamo alcuni paesi carini) andiamo a Fulda dove rientriamo
nella corretta A7. Fa abbastanza freddo e la pioggia ci accompagna
sempre lungo la A70 verso Bamberg e poi la A73 fino a Norimberga. Ci
fermiamo ad ora di pranzo all’altezza di Monaco presso l’area
di servizio Vater Stetten West, dove acquistiamo la vignetta per
l’autostrada Austriaca.
Il
forte vento ha spazzato via le nubi ed il cielo è terso e ci
godiamo un bel sole passando per Innsbruck, il Brennero e Vipiteno,
dove arriviamo per le 16.- Ranieri e famiglia ci salutano e sfruttano
le altre ore di luce per rientrare in anticipo a Vicenza.
Noi
invece sostiamo all’Autokamp ( 11 € tutto compreso) per la
notte; a piedi andiamo in centro a Vipiteno (è piuttosto
lunghetta……..) ed al rientro decidiamo di andare a
mangiare la pizza (molto buona) nel ristorante annesso al
parcheggio.- Siamo arrivati a km. 8.584.-
26/08
Dopo le operazioni tecniche partenza di buon’ora per Bolzano
con traffico intenso ma scorrevole; a Trento salutiamo Piero e
Mariella che proseguono verso Verona e Modena e noi, lungo la
Valsugana, arriviamo a Vicenza ben prima di mezzogiorno. Il ns.
viaggio è finito con un totale di 8.830 km.
Considerazioni finali
Premetto
che il diario di viaggio è solo frutto di impressioni e
ricordi del tutto personali, quindi i giudizi negativi/positivi sui
luoghi e sulle situazioni vissute sono del tutto soggettive.
Per
prima cosa , ma molto importante, dobbiamo ringraziare chi di dovere
per il tempo splendido che ci ha accompagnato per la quasi totalità
del viaggio. Prima di partire avevamo tanto sperato di non trovare
molta pioggia ma mai, proprio mai , avremmo sperato di trovare così
bel tempo !
Infatti
le ore di pioggia sono state veramente irrisorie, per di più
durante i trasferimenti in camper e quindi non hanno minimamente
ostacolato le ns. gite. E che caldo, ad essere pignoli fin troppo a
Stoccolma…………..
Tre
settimane sono appena sufficienti per fare questo giro : è
necessario prepararsi bene psicologicamente a dover fare parecchia
strada quasi tutti i giorni anche se poi si viaggia volentieri,
“distratti” dalle bellezze naturali che si incontrano .
Soprattutto se i giorni di ferie sono contati
è’bene prepararsi una tabella di marcia, prima di
partire, in modo da ponderare i tempi di sosta e visite, per non
dover poi avere giornate massacranti nel tentativo di recuperare ; è
bene sapere che comunque a qualcosa si dovrà rinunciare : p.e.
a me sarebbe piaciuto molto fare un’escursione in battello
lungo i fiordi delle Lofoten, ad altri effettuare una mini-crociera
sul fiordo di Geiranger : gite di poche ore che fanno “perdere”
comunque almeno ½ giornata . Sarà per la prossima
occasione, tanto – se tutto va bene – ci torneremo………….
Abbiamo
rivisitato molti posti visti nel 1997 ma ricorderemo sempre
volentieri le immense foreste, i tanti laghi, i colori intensi dei
prati , delle valli e del mare, le magnifiche isole Lofoten (la vista
del leone marino, la conoscenza con il sig, Larsen, il villaggio di
Nusfjord e i tanti paesaggi idilliaci), i molti traghetti,
l’imprevista bellezza di Alesund, i fiordi ……………..
Le
strade sono generalmente con fondo in condizioni molto buone (meglio
sicuramente di quelle Italiane….), però molto strette
lungo i fiordi , dove è necessario guidare con estrema
prudenza per il sovente incrocio anche con autotreni e autobus.
Tutti
rispettano in modo rigoroso i limiti di velocità e,
probabilmente per le pesanti sanzioni, è opportuno adeguarsi :
la polizia non si vede quasi mai, ma poi quando meno te lo aspetti
sei “puntato” dai misuratori elettronici della velocità
: quindi, occhio….!
A
livello di informazioni pratiche in Svezia esistono lungo le strade
parecchie opportunità di sosta libera e spesso con strutture
adatte allo scarico-carico delle acque e lo svuotamento del wc a
cassetta (qualche difficoltà in più per i camper con wc
nautico per i quali è da prevedere un travaso su tanica).
Sono
stato piacevolmente sorpreso invece per le strutture trovate in
Norvegia : bei parcheggi e varie opportunità di sosta, molte
segnalazioni di camper-service, insomma un paese molto ospitale con i
camperisti.
Il
gasolio, caspita quanto ne abbiamo consumato (il mio mezzo è
un ducato 2800 JTD e non fa oltre i 7,5 -8 km. con 1 litro) ,
rispetto all’Italia costa di più : in Svezia da 1,285 €
/lt a 1,298 €/lt. – in Norvegia addirittura da 1,331 €/lt
a 1,409 €/lt . e sempre abbiamo pagato tranquillamente con la
carta di credito.
Anche
per gli acquisti alimentari, i traghetti principali (
Puttgarden-Rodby e Helsingor-Helsingborg), varie entrati nei musei e
gli acquisti di souvenir, la Visa è sempre stata bene
accettata.
Per i
traghetti locali sui fiordi è invece opportuno avere contante
a portata di mano che si può agevolmente prelevare da uno dei
numerosi sportelli bancomat (Minibank) reperibili ovunque. Su questi
traghetti la tariffa e molto soggettiva e dipende dall’occhio
del bigliettaio; noi con mezzo lungo mt. 6,20 qualche volta abbiamo
pagato per camper fino ai 6 mt. di lunghezza, altre volte per i
camper fino ai 7 metri. Non serve cercare di fare i furbi : se hanno
incertezze, ti chiedono il libretto di circolazione per verificare
l’esatta lunghezza del mezzo…….
E’
da tenere presente che nella tariffa del camper è compreso il
conducente, quindi in aggiunta pagano solo i passeggeri.
A mio
avviso i generi alimentari non sono molto più cari che da noi
; tuttavia noi avevamo fatto una discreta scorta soprattutto di acqua
minerale e le spese in loco si sono limitate agli elementi freschi
come il pane, i formaggi, i salumi.
Testo e foto di Umberto Cavaggion