![]() |
|
![]() |
|||
![]() |
VIENNA - POLONIA - BERLINO - CASTELLI DELLA BAVIERA
EQUIPAGGI: PERIODO: 2 - 24 agosto 2002. ITINERARIO: Tarvisio, Vienna, Auschwitz (Oswiecim), Wielitza (miniera di sale), Cracovia, Czestochowa, Danzica, Leba e Parco Slowinsky, Berlino, Castelli di Ludovico II in Baviera, Brennero. Il viaggio ha inizio il venerdì pomeriggio del 2 agosto e punto d'incontro (il primo equipaggio parte da Roma, mentre gli altri 2 partono da Pisa) è la stazione di servizio "Calsorto" nell'autostrada per il Tarvisio, poco dopo Venezia. Dopo i saluti e una veloce colazione (il traffico è già intenso!) si parte per l'Austria. Con grande sollievo notiamo che la maggior parte dei camper e delle caravan ci lasciano poco dopo per dirigersi verso la Croazia. Alla frontiera compriamo il bollino settimanale per le autostrade austriache (obbligatorio!) ed arriviamo a Klagenfurt per l'ora di pranzo. Sostiamo in bel posticino panoramico proprio sopra il lago con un bel sole e tanto caldo ma l'allegria del gruppo fa sopportare ogni calura. Riprendiamo il viaggio ed a Vienna sostiamo presso il camping "NEUE DONAU", accogliente, pulito e con comodo autobus, il 91/A, che ci porta in poco tempo a One City da cui si prende la metro, U1, per il centro. Vienna e Shonbrunn sono sempre bellissimi e nonostante il tempo brutto ci affascinano ancora una volta. Rosita poi è eccitatissima per la visita alla residenza della principessa Sissi, all'Holfburg!
Il 5 agosto arriviamo a Oswiecim il cui nome tedesco, Auschwitz, è tristemente famoso e sostiamo presso il parcheggio a pagamento che si trova all'entrata del campo. Arriviamo a Wielitzca in serata e troviamo una simpatica sistemazione presso il Motel "NA-WIERZYNKA", dove nel piccolo ma delizioso giardino vi è una comodissima e pulitissima area attrezzata. Il paese poggia sopra 200 km di gallerie scavate per estrarre il sale e qui vi è la miniera di sale più antica d'Europa ancora in attività. In questa miniera si lavora da più di 1000 anni ed è considerata patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1978. Qui vi lavorò anche Papa Giovanni Paolo II. Il giacimento di sale si è formato 18-20 milioni d'anni fa ed è stato protetto contro la dissoluzione dalle argille e dalle ardesie impermeabili che lo circondano. Il sale viene estratto da 26 pozzi superficiali e 180 sotterranei; ci sono 2040 scavi di differente grandezza collocati su 9 livelli e uniti da corridoi; il 1° livello è a 64 mt di profondità, il 9° a 327 mt sotto terra. Adattata a fini turistici è una miniera che scende fino a 355 mt di profondità su 8 livelli. Le visite sono tutte guidate ma solo in inglese, quindi, è meglio munirsi di libricini-guida in italiano all'ingresso. Per scendere fino a 135 mt si utilizza una interminabile serie di scale e poi inizia la parte della miniera dove vari minatori-artisti scavarono, nel minerale, statue e stanze documentando la storia, le professioni e le superstizioni di chi viveva lì, praticamente tutta la sua vita. Eccezionale per vastità e decorazioni è un imponente ambiente, dove tutto è scolpito nel salgemma, bassorilievi, altare e lampadari raffiguranti l'interno di una cattedrale e che, infatti, fu utilizzato come chiesa e dove, ancora oggi, vengono fatte celebrazioni pubbliche e religiose. Il ritorno in superficie avviene con un caratteristico ascensore a due piani.
A 13 Km da lì troviamo Cracoviae ci sistemiamo dopo vari tentativi (le indicazioni in Polonia sono scarse e le strade sono, ovunque, terribilmente deteriorate dai mezzi pesanti) nel camping "KRACOWIANKA" alla periferia della città. Per raggiungere il centro, ad appena 6 km, le nostre bici sono l'ideale. La città fu capitale della Polonia nell'epoca del medioevo e del rinascimento, ossia nel periodo della maggiore magnificenza del paese. La corte attirava i più celebri artisti dell'Europa di allora, e si possono ancora oggi ammirare le loro opere.
Considerata una delle più belle città europee, è entrata tra le prime 12 bellezze mondiali da salvare nell'elenco dell'Unesco, ed è Patrimonio dell'Umanità dal 1978. Cracovia ha avuto, inoltre, il titolo di Capitale Culturale d'Europa nell'anno 2000. Il suo cuore è il Wavel, la parte alta della città, dove, situati su una piccola altura e cinti da mura, ci sono il Castello Reale, la Cattedrale e altri meravigliosi edifici. La visita degli Appartamenti reali, del Tesoro, dell'interno della cattedrale, luogo dell'incoronazione dei re polacchi, oppure dei suoi sotterranei, dove si trovano i sarcofagi reali, sono la meta di tutti i turisti che giungono a Cracovia. Per visitare l'interno del Palazzo (o Castello), con le sue splendide stanze, i famosi arazzi ed il tesoro, occorre recarsi alla biglietteria posta subito dopo la porta d'accesso, mentre per entrare nella cattedrale il biglietto si acquista presso un'altra biglietteria posta nell'edificio di fronte all'ingresso della stessa. Di notevole interesse, inoltre, il Rimek (il vecchio mercato coperto) ed il quartiere ebraico, oggi restaurato, dove sono state girate alcune scene del film "Schindler's List". Da non perdere dal campanile della chiesa principale sulla piazza Kosciol Mariacki, ad ogni ora, il suono della tromba che ancora ricorda l'arrivo degli invasori.
Da qui riprendiamo il viaggio verso Varsavia ed anche qui, causa indicazioni stradali imprecise e la lingua (in pochi parlano inglese), solo dopo tanti giri a vuoto riusciamo a trovare il Camping 123. L'area è piccolissima ed i servizi non eccellenti ma il posto è tranquillo e con il tram n.2, la cui fermata è lì a due passi, arriviamo fino in centro. Capitale della Polonia da 400 anni Varsavia è stesa sulle due rive del fiume Vistola. La città non è solo il centro amministrativo, culturale e scientifico della Polonia, ma anche centro industriale, di grandi affari, di turismo; ha comodi collegamenti aerei, ferroviari e stradali con tutta l'Europa.
Riprendiamo il viaggio, questa volta con tanti km da fare, verso Danzica (Gdansk). Sostiamo presso il Camping n.10 che, ci dicono alcuni camperisti italiani, essere dello Stato e lasciato al degrado perchè ben presto chiuso e riutilizzato per altri usi. In effetti lascia molto a desiderare, ma per noi va bene lo stesso dato il solito girovagare interminabile prima di trovare indicazioni precise.
Per Danzica il 1997 è stato un anno particolare perché ha festeggiato il millennio della sua esistenza. Nel passato fu una delle più possenti città anseatiche del Baltico, nota per la sua straordinaria ricchezza. Lo testimoniano i palazzi borghesi presso il Dlugi Targ (Mercato Lungo), il municipio, la Corte d'Artù e molti altri. Lasciata Danzica, proseguiamo verso la penisola di Hel, lunga lingua di terra che si proietta nel Mar Baltico. Visto il tempo bello ci concediamo due giorni di relax sul mare presso il Camping "CHLUPY V" a Chlupy. Il campeggio è affollatissimo e scopriamo che quasi tutta la costa baltica, grazie ad un "corposo" vento, è meta preferita dei windserfisti. Ciò che più ci colpisce di questo mare è il suo colore verde (insolito per noi) e che non è per nulla salato.
Ripartiamo da Chlupy ed arriviamo, nel pomeriggio, a Leba (in polacco si pronuncia "ueba" perché la lettera L con in taglio centrale si legge U). Sostiamo al Camping n.21 "MORSKY". Il campeggio è bellissimo ed anche la cittadina è veramente accogliente. Cominciamo ad avere notizie di disastri successi a Praga ed a Dresda, in Germania, così siamo costretti a modificare il nostro itinerario di viaggio ed a cancellare la bellissima Praga dai nostri programmi iniziali. Avendo così più tempo ci godiamo con tutta calma le bellezze del posto. A Leba inizia quello che è conosciuto come il Sahara polacco, ovvero il Parco Slowinsky che è nell'elenco delle Riserve Mondiali della Biosfera dell'UNESCO. Esso si estende lungo il litorale del Baltico per 181 km ed è stato inaugurato nel 1966. La sua maggiore attrazione sono le dune mobili, fra le maggiori di questo tipo in Europa. Si spostano seguendo lingue di terra sabbiose che separano i laghi Lebsko, il terzo della Polonia per grandezza, e Gardno dal mare per 17 km. La maggiore raggiunge un'altezza di oltre 40 metri. Tutte insieme creano un vasto terreno che ricorda i deserti di sabbia (chiamato appunto il "Sahara polacco"). E' qui che Rommel fece addestrare le sue Afrikakorps prima della conquista di Tobruk ed è qui che si trovano ancora le testimonianze di basi di lancio delle famigerate V-2 che terrorizzarono l'intera Europa. Attorno al litorale sabbioso vi è un fitto bosco di querce e pini che fanno pensare quasi a paesaggi montani. Per accedere alle dune, con le nostre bici, arriviamo a Rabka che dista 2,5 km da Leba attraverso una comodissima strada e da qui, pagando un ingresso di 3 szloty a persona più 2 per le bici raggiungiamo, dopo altri 6 km, quello che è lo spettacolo più entusiasmante visto fino ad ora.
Il 17 agosto riprendiamo il viaggio e tra nidi di cicogne e paesaggi emozionanti lasciamo la Polonia ed entriamo in Germania. Pernottiamo a 70 km da Berlino presso la stazione di servizio ELF, poiché non abbiamo nessuna voglia di girovagare per Berlino di notte in cerca di sistemazione.
Altra tappa d'obbligo è Postdam, alla periferia della città, con il suo imponente castello di Sanssouci. Ripartiamo nel pomeriggio per Monaco e, grazie alle indicazioni di camperisti tedeschi, riusciamo ad evitare l'ondata di piena dell'Elba, che purtroppo ha fatto grandi danni lungo tutto il suo corso, ed arriviamo a Fussen, a sud di Monaco, in serata e ci sistemiamo nella comodissima area di sosta attrezza poco fuori il paese (ben segnalata!). Doccie calde con gettone, ma CS ed elettricità più servizi igienici con 12.50 euro al giorno. Il mattino dopo, molto presto per evitare lunghe code alla biglietteria, ci spostiamo per raggiungere il Castello di Ludovico II a circa 4 km dal paese. Neuschwanstein e Hohenschwangau sono due magnifici castelli ottocenteschi situati lungo la famosissima "Romantische Strasse". Vicino al castello di Neuschwanstein vi è Marienbrucke (il ponte di Maria): la parete di roccia che confina direttamente con il lato sud del castello precipita nella gola di Pollath, il cui nome deriva dal torrente omonimo che passando sotto il ponte alimenta una cascata di 45 metri d'altezza. Questo ponte, capolavoro tecnico di quell'epoca, attraversa la gola a 92 metri d'altezza dalla cascata. Nel 1866 la famiglia reale assegnò l'incarico di costruirlo alla ditta MANN e la costruzione venne chiamata "Ponte Maria" per ricordare la regina Maria, madre di Ludovico e moglie di Massimiliano. Per arrivare ai castelli ed al ponte c'è una bella passeggiata nella frescura del bosco ma per chi non se la sentisse di camminare c'è un servizio bus o le caratteristiche carrozze a cavallo. All'interno dei castelli la visita è rigorosamente guidata. Forse stimolato da queste romantiche atmosfere…o forse per l'ora, il nostro stomaco reclama e non ci resta che porvi rimedio con un bel piatto di pastasciutta all'italiana. Che volete…anche noi italiani, in questo, siamo degli inguaribili "romantici"! Da Fussen oltrepassiamo il confine con l'Austria (di nuovo l'acquisto della vignetta per l'autostrada!!) ed oltrepassiamo Innsbruck in serata. Ora abbiamo fretta di superare il Brennero perché le notizie sul traffico che ci arrivano non sono delle migliori. Sostiamo in un'area di servizio, poco dopo il confine italiano, perché è già molto tardi ed un'antipatica pioggia ci ha tenuto compagnia per gran parte del viaggio.
Al mattino si riparte ma il traffico è già caotico tanto da costringerci ad uscire a Carpi e prendere, dopo Parma, l'autostrada della Cisa, decisamente meno congestionata. Arriviamo a Pisa nel pomeriggio e qui troviamo un degno "finale" per le nostre vacanze 2002: i lucchesi (Armando e Rosita) insieme agli altri pisani (Antonio, Antonella e Nicola) ci hanno preparato, a Massa Macinaia alle porte di Lucca, una cena pantagruelica che ci ha lasciato senza parole! Enrico, Angela e Marco il mattino dopo (è già il 25 agosto, domenica), con tanta tristezza salutano Mario, Daniela, Sara ed Enrico e ritornano anche loro a casa, nella calda, afosa ed ancora quasi deserta Roma. Viaggio effettuato nell'Agosto 2002 Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE. |
|