Maremma e Chianti
La ricchezza di cittadine stimolanti, il clima
promettente, i paesaggi atttraenti, l'ottima predisposizone verso il turismo di
movimento che noi amiamo: ecco le ragioni che ci hanno spinto a tornare in
Toscana, anche se a breve distanza dalla nostra ultima visita.
In particolare, vogliamo visitare due zone di grande interesse naturalistico: la
Maremma ed il Chianti.
L'occasione del 'ponte' cosiddetto "25 Aprile -
1° Maggio" ci offre un periodo di tempo sufficiente a programmare una
interessante vacanza, ricca di stimoli, e contemporaneamente povera di stress.
24 Aprile 2002, Mercoledi
Terminato il lavoro, partiamo in direzione Sud, con il già sperimentato
obiettivo di dormire al mare.
Il traffico non troppo sostenuto ci consente di raggiungere agevolmente La
Spezia, dove sostiamo nell'area gestita dal'Associazione
Camperisti Spezzini. Come sempre, l'area è tranquilla e accogliente. Notte
riposante.
|
|
25 Aprile 2002, Giovedi
Approfittando di un impegno di alcuni di
noi, dedichiamo la giornata al relax costiero, gironzolando in bicicletta
sul lungomare e nel centro di La Spezia. Il clima è piacevole,
l'atmosfera quella delle 'prime vacanze primaverili', che mettono allegria
al solo pensiero.
In serata ci trasferiamo verso l'interno, a Prato, per riunirci al
gruppo e organizzare una ottima cena a base di pesce.
Passiamo la notte, tranquilla, nel parcheggio del ristorante.
|
|
26 Aprile 2002, Venerdi
Torniamo sulla costa, e sostiamo a Marina
di Pisa. Il clima si mantiene bello, e qualcuno fa addirittura il
bagno.
Molto piacevole, poi, la passeggiata in bicicletta che ci porta fino
all'inizio del porto di Livorno, con numerose esplorazioni delle
opportunità di accesso al litorale. Purtroppo, la presenza di numerosi 'bagni'
e aree riservate, alternate ad altre piuttosto degradate, rendono tali
opportunità piuttosto rare.
A Marina di Pisa esiste un'area attrezzata a gestione privata, proprio sul
mare, nella sona nord dell'abitato. Ottima comunque la tolleranza anche
per chi sceglie la sosta libera, purchè nel rispetto della segnaletica.
|
|
27 Aprile 2002, Sabato
Puntiamo decisamente a sud, e superiamo
Livorno e Cecina, lasciando poi la costa e addentrandoci un poco
nell'entroterra per visitare Suvereto. Sostiamo nell'area camper
comunale segnalata, che si trova all'ingresso del paese, sulla destra, in
direzione del campo sportivo. Chissà perchè, ci viene anche la
tentazione di avvicinarci al centro storico con uno dei veicoli, e
sperimentiamo il brivido dell'imprevisto, trovandoci praticamente
incastrati tra auto parcheggiate fuori dagli spazi delimitati, mura e
strapiombi. Da ultimo, ultimata la 'circonvallazione' dell'abitato, ci
aspetta uno spunto in salita con pendenza contronatura (cioè con il
camper inclinato dalla parte opposta a dove dobbiamo spuntare) che
sconsigliamo vivamente, anche se saremmo curiosi di vederne l'esito con
una trazione anteriore, vista la fatica fatta dal nostro treno posteriore
motrice.
Consiglio: sostare nell'area e visitare il borgo a piedi.
Ultimata la visita, ci dirigiamo senza indugio verso quella che era una
delle mete principali di questo viaggio, assai nominata ma da noi mai
visitata: Saturnia.
Siamo curiosi di conoscere queste terme di acqua calda, già note ai
Romani, che rappresentano una meta tanto popolare.
E non manca la puntuale comferma: quando si supera la curva giusta,
durante l'avvicinamento, non si può evitare di notare l'assembramento di
persone e veicoli, in sosta presso le 'cascate'.
Si tratta di una serie di vasche naturali (che a noi sono apparse un po'
troppo regolari e livellate per essere proprio naturali...) nelle quali si
riversano le acque sulfuree di una sorgente termale che eroga 800 litri di
acqua a 37° al secondo, secondo la documentazione ufficiale. Ovviamente,
sopra la sorgente sono sorte le Terme ufficiali, dove nel Maggio 2002 si
pagano 108 € a testa per entrare una giornata, o svariate migliaia di
€ a testa per trattamenti settimanali, e così sono divenuti molto
popolari i bagni - gratuiti - in queste acque di seconda mano che escono
dagli impianti delle Terme e scorrono dapprima in un fosso e poi in queste
'cascate'.
Parcheggiamo i nostri ingombranti veicoli sul ciglio della strada che
conduce in salita all'abitato di Saturnia, con una certa difficoltà e
sotto lo sguardo di aperto disprezzo dei sorveglianti in divisa del
parcheggio delle Terme. E in costume da bagno e accappatoio percorriamo
qualche centinaio di metri per raggiungere le cascate. Esiste anche un
parcheggio, dotato di sbarre orizzontali anti-camper.
E finalmente, chiedendo permesso, ci immergiamo: che goduria! Almeno
un'ora di assoluta, totale, completa goduria! E pazienza se ci sono un
sacco di persone, se nell'acqua si vedono dei microscopici vermetti rossi
- grossi più o meno come una ciglia - che si agitano da matti, se lo
spazio è ridotto e il fondo delle vasche irregolare. E' proprio una
sensazione insolita e piacevole.
Quando usciamo dall'acqua, rinfrancati e soddisfatti, decidiamo di tentare
la sosta nell'area per camper segnalata in paese (un paio di chilometri a
monte), dotata di servizio navetta. Con la fortuna che premia gli audaci,
riusciamo a parcheggiare negli ultimi posti liberi - ma scopriremo poi che
esiste un altro spazio disponibile, a sinistra entrando in paese, dove la
sosta è tollerata se l'area è piena, e trascorriamo una notte da
dimenticare a causa dei continui latrati di cani provenienti dalle case a
ridosso dell'area.
|
|
28 Aprile 2002, Domenica
Dopo una visita al centro di Saturnia,
che non prende tropo tempo, utilizziamo il servizio navetta per una
seconda immersione nelle 'cascate'. Notiamo che c'è chi respira i fumi
sotto alle cascatelle, chi sta a bagno, chi si tuffa, chi si cosparge del
fango raqccolto sul fondo: insomma, una specie di trattamento misto e
completo.
Scopriamo anche che nel fosso che conduce le acque in uscita dalle Terme
verso le cascate vi è una enormità di persone a bagno, che si
trattengono ad apposite funi sistemate come appiglio. Qualcuno accenna
anche ad un improbabile rafting, presto interrotto a causa
dell'affollamento.
Veniamo anche a conoscenza del fatto che i pochi camper che avevano
sfidato il cartello di divieto di 'sosta e campeggio' all'esterno del
parcheggio sterrato sono stati multati, e infatti non ci sono più, mentre
l'indecente accampamento di tende - in parte moderne cupole da trekking e
in parte stracci sostenuti da canne tagliate sul posto, con tanto di
fuochi accesi al suolo - sono invece tranquillamente al loro posto,
dov'erano ieri pomeriggio. Malignamo pensando che l'obiettivo
dell'Amministrazione locale non è garantire il decoro nè l'igiene (dove
il paragone con qualche camper in sosta è impari), ma piuttosto quello di
riempire l'area l'area per camper in paese. E quindi viene giustamente
consentito ad alcune decine di persone di soggiornare 'liberamente' (da
intendersi: senza acqua potabile, servizi igienici, controlli di alcun
tipo) a due-tre metri dal corso d'acqua, mentre i camper no, quelli o
pagano per accedere all'area di sosta, o pagano la multa, o se ne vanno.
A prescindere da questi ragionamenti, il bagno è proprio piacevole. Ci
alterniamo in acqua, e godiamo il più possibile dei massaggi naturali
prodotti dall'acqua in caduta. Anche al forte odore sulfureo che pervade
l'aria ci si abitua presto, nella convinzione che 'faccia bene' anche lui.
Nel tardo pomeriggio la navetta (che
effettua corse orarie, tranne che alle 13:00) ci riporta in paese, dove
dopo una doccia con acqua 'pulita' ci rimettiamo in viaggio.
Destinazione, Pitigliano, che a
solo una decina di chilometri ci accoglie con il suo spettacolare profilo.
Il borgo medievale sorge infatti su un monumentale basamento di tufo, che
lo rende originale e imponente.
Pernottiamo nell'area di sosta segnalata in Piazza Nenni, nella parte
nuova e in alto dell'abitato. Visitiamo in bicicletta il borgo antico,
ricco di scorci attraenti e soprattutto di panorami mozzafiato verso il
basso e le sue incredibili fondamenta naturali.
|
|
29 Aprile 2002, Lunedi
Dopo una notte tranquilla, lasciamo
Pitigliamo alla volta di Sorano, a soli 10 chilometri. Sostiamo nel
parcheggio del cimitero e visitiamo la Fortezza Orsini, splendido esempio di
fortezza medievale perfettamente conservata e restaurata, e completamente
visitabile (l'interno e i sotterranei a pagamento, 2 €).
Ci dirigiamo poi verso Nord, raggiungendo
in una trentina di Km tra grandiosi panorami l'abitato di Piancastagnaio,
dal quale la vista si estende sull'ampia vallata a sud del Monte Amiata.
Che, dopo pranzo, decidiamo di scalare: in camper, s'intende.
E, superando Abbadia S. Salvatore, ci
avviamo verso la vetta del Monte Amiata, scopriamo così superbi
panorami boschivi, davvero straordinari.
Sulla vetta troneggia una grande croce in ferro, e poco più in là c'è
una statua della Madonna cara agli Scout, che l'hanno invasa di ex-voto e
ricordi. Panorami sconfinati, con l'unico neo rappresentato da decine di
antenne e ripetitori che con i loro tralicci certo non valorizzano
l'immagine assolutamente pregevole, dal punto di vista naturalistico, del
Monte Amiata. Assolutamente nessun problema per la sosta negli ampi
parcheggi, non tutti pianeggianti.
La discesa ci porta poi a Chianciano Terme, dove esistono varie
possibilità per la sosta, tra le quali noi abbiamo scelto quella prossima
al centro storico.
|
|
30 Aprile 2002, Martedi
Da Chianciano, elegante e molto orientata
al turismo termale e alberghiero, ci spostiamo a Montepulciano,
sostando nelle ampie aree per camper poste alla base dell'abitato. In
questa occasione, il piazzale principale vicino ai Vigili del Fuoco era
occupato dalle giostre, ma abbiamo trovato agevolmente spazio delle
terrazze recentemente aggiunte poco più in basso, dove è già anche
disponibile il rifornimento idrico.
Gradevole passeggiata nel centro, con molte attrattive per i buongustai e
grandiosi panorami.
Nel pomeriggio ci addentriamo nelle dolci
colline del Chianti, sostando a Gaiole. Facciamo acquisti nella
celebre macelleria 'Chini', il cui orgoglio sono gli allevamenti semibradi
di cinta senese, un incrocio tra maiale e cinghiale, dai quali si
ottengono salumi di eccellente qualità.
Per la cena ci lasciamo tentare dall'Osteria del Ponte, dove ci servono
delle 'Fiorentine' che non sono all'altezza di antipasti e formaggi. Il
vino è onesto, il prezzo non può essere giudicato economico.
Notte tranquilla nei pressi della palestra comunale.
|
|
1 Maggio 2002, Mercoledi
Inizia il viaggio di rientro, con
un'ultima sosta a Greve in Chianti (circa 25 Km da Gaiole).
Ottima la logistica, grazie ad alcuni parcheggi non lontani dal centro,
che è rappresentato da una grande piazza sulla quale si affacciano molti
negozi che vale la pena di visitare. In particolare, ci è molto piaciuta
la macelleria Falorni, un vero tripudio di bontà alle quali è difficile
resistere.
All'uscita Nord del paese è anche segnalata una funzionale area
attrezzata per camper, gratuita e dotata di un comodo camper
service.
Rientro in autostrada senza alcuna coda,
neanche a Genova: si vede che molti altri sono più fortunati di noi e
prolungano la vacanza...
|
|
Qualche considerazioni conclusiva
Nonostante il viaggio si sia svolto durante il ponte 'comandato' del 25
Aprile-1° Maggio, non abbiamo avuto troppi problemi di traffico nè di
sovraffollamento delle aree di sosta. A conferma del fatto che rinunciando
alla pretesa di ammassarsi tutti quanti, negli stessi giorni, negli stessi
posti, si può tranquillamente godere di questa forma di turismo. Proprio
una vera goduria!
Come già ci è capitato di dover fare in
passato, sottolineiamo con piacere l'intelligenza di molte Amministrazioni
Comunali nelle zone da noi visitate, le quali hanno colto le potenzialità
del turismo itinerante e sono riuscite, offrendogli un minimo di
infrastrutture logistiche, a convogliarne una parte presso il loro
territorio, ottenendo il duplice scopo di divulgarne la felice realtà e di
favorire il locale tessuto commerciale, che trae non poco giovamento dalle
tante famiglie in camper che transitano e sostano presso di loro. |
|
Viaggio effettuato ad Aprile 2002 da Cinzia Nesi
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località
toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |