http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 10:29:00Personalmente, mi vedrei un aggeggio tipo domotica per controllo caldaie a distanza, WiFy su Android o IOS.
Ecco l'idea che sta emergendo in questa discussione, aperta a tutti, per poter realizzare qualcosa di semplice ed efficace, alla faccia di quello che propongono nei camper commerciali. Un sistema automatico che scollegale BS tramite un comando elettrico è la base di partenza. In condizioni normali, con tutto che funziona, le BS si possono ricaricare col pannello solare, col caricabatterie a 230, con l'alternatore, con l'Efoy/Zeus, ma se una batteria va in corto o un regolatore per pannello fotovoltaico impazzisce, o un caricabatterie si guasta, allora serve un'idea, qualcosa che intervenga automaticamente e scolleghi tutto quanto. Intanto dobbiamo avere un interruttore tripolare e una bobina a 12 volt, cioè un oggetto che scollega tramite un impulso elettrico le cose pericolose (batterie). Ora si tratta di mandare l'impulso di scollegamento a fronte di ceti eventi che noi, a priori, definiamo indice di pericolo. 1) Il più semplice è un pulsante manuale (come ho in casa mia) che permetta a chiunque di scollegare tutto semplicemente premendo un pulsante rosso, senza doversi preoccupare di cosa avviene tecnicamente. 2) Poi dei sensori termici che se rilevano delle temperature eccessive devono intervenire; termostati sulle batterie, sul caricabatterie, sul regolatore di pannello fotovoltaico e sul booster per chi ce l'ha. 3) Dopo aver lavorato sulla temperatura possiamo lavorare sulla tensione inserendo un circuito che se vede 15 e più volt (decideremo dopo quale valore) invia anche lui un impulso di scollegamento. 4) Mi viene in mente anche un sistema amperometrico da inserire manualmente in rimessaggio. Una banale bobina con poche spire formata da grosso filo rigido, con dentro un dry-reed (contatto elettrico in ampolla di vetro che si chiude se c'è un campo magnetico) da attivare manualmente quando si lascia il camper in rimessaggio. In condizioni normali arriviamo in rimessaggio dopo aver viaggiato e quindi con le batterie cariche. Se inserisco manualmente un sistema che invia l'impulso di scollegamento nel caso che esistano delle correnti superiori alle 5 ampere, ingiustificate in rimessaggio con le batterie già cariche, implemento una sicurezza veramente importante e posso lasciare il mezzo con potenti pannelli solari collegati e col 230 collegato, senza rischi. La discussione è aperta. Marco.
In risposta al messaggio di Panzer del 07/02/2021 alle 10:37:30non sono certo io a mettere in dubbio le competenze di tutti, non solo quelle di Emme, una delle poche persone con cui mi trovo in disaccordo in alcuni casi ma con la quale si è sempre tenuto un livello di discussione tecnico anche se su fronti diversi.
Senza polemizzare con nessuno, io dai meravigliosi anni settanta, ho sempre collegato alla rete di corrente tutti i camper che ho posseduto, rientro da weekend e attacco la 220, il vero problema non sono i camper, sono imiglioratori degli impianti elettrici, quelli che correggono, aggiungono, senza avere le capacità e l’esperienza di MARCO.alias GENIO 48, io in primis ho voluto per la prima volta migliorare l’impianto con una modifica di cui ero orgoglioso , quando l’ha vista Marco a momenti sviene...di gran carriera ho seguito alla lettera i suoi insegnamenti. chi ripara camper ogni volta si mette le mani nei capelli se li ha, ah si mia moglie voleva una presa, a si ho portato due cavi, ah si ho modificato... mah SECONDO ME la vera differenza é nei camper, tutti a parlare di coibentazione e questo è quello, é l'impiantistica la differenza tra un veicolo di livello è una scatola di scarpe con le ruote...
In risposta al messaggio di wippet del 07/02/2021 alle 10:58:55Dobbiamo pensare sempre alla semplicità e al consumo elettrico.
Personalmente, mi vedrei un aggeggio tipo domotica per controllo caldaie a distanza, WiFy su Android o IOS. Della serie che manda un allarme se il sensore supera una data temperatura, e io da remoto spengo tutto (nel nostro caso, non la caldaia, ma il caricabatterie). Giá bello che fatto, solo da adattare la sonda termica e lo stacco...o no?
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In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 10:29:00Aspetto con ansia il progetto e i vari link per acquistare il necessario per eseguire il tutto.
Ecco l'idea che sta emergendo in questa discussione, aperta a tutti, per poter realizzare qualcosa di semplice ed efficace, alla faccia di quello che propongono nei camper commerciali. Un sistema automatico che scollegale BS tramite un comando elettrico è la base di partenza. In condizioni normali, con tutto che funziona, le BS si possono ricaricare col pannello solare, col caricabatterie a 230, con l'alternatore, con l'Efoy/Zeus, ma se una batteria va in corto o un regolatore per pannello fotovoltaico impazzisce, o un caricabatterie si guasta, allora serve un'idea, qualcosa che intervenga automaticamente e scolleghi tutto quanto. Intanto dobbiamo avere un interruttore tripolare e una bobina a 12 volt, cioè un oggetto che scollega tramite un impulso elettrico le cose pericolose (batterie). Ora si tratta di mandare l'impulso di scollegamento a fronte di ceti eventi che noi, a priori, definiamo indice di pericolo. 1) Il più semplice è un pulsante manuale (come ho in casa mia) che permetta a chiunque di scollegare tutto semplicemente premendo un pulsante rosso, senza doversi preoccupare di cosa avviene tecnicamente. 2) Poi dei sensori termici che se rilevano delle temperature eccessive devono intervenire; termostati sulle batterie, sul caricabatterie, sul regolatore di pannello fotovoltaico e sul booster per chi ce l'ha. 3) Dopo aver lavorato sulla temperatura possiamo lavorare sulla tensione inserendo un circuito che se vede 15 e più volt (decideremo dopo quale valore) invia anche lui un impulso di scollegamento. 4) Mi viene in mente anche un sistema amperometrico da inserire manualmente in rimessaggio. Una banale bobina con poche spire formata da grosso filo rigido, con dentro un dry-reed (contatto elettrico in ampolla di vetro che si chiude se c'è un campo magnetico) da attivare manualmente quando si lascia il camper in rimessaggio. In condizioni normali arriviamo in rimessaggio dopo aver viaggiato e quindi con le batterie cariche. Se inserisco manualmente un sistema che invia l'impulso di scollegamento nel caso che esistano delle correnti superiori alle 5 ampere, ingiustificate in rimessaggio con le batterie già cariche, implemento una sicurezza veramente importante e posso lasciare il mezzo con potenti pannelli solari collegati e col 230 collegato, senza rischi. La discussione è aperta. Marco.
In risposta al messaggio di gandalf61 del 07/02/2021 alle 13:57:07Gandalf61, appena mi arriva il materiale faccio un'altra pagina sul sito web che spiega tutto quanto.
Aspetto con ansia il progetto e i vari link per acquistare il necessario per eseguire il tutto. La sicurezza in camper viene prima di tutto il resto.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 10:29:00Sono largamente d'accordo sull'impostazione.
Ecco l'idea che sta emergendo in questa discussione, aperta a tutti, per poter realizzare qualcosa di semplice ed efficace, alla faccia di quello che propongono nei camper commerciali. Un sistema automatico che scollegale BS tramite un comando elettrico è la base di partenza. In condizioni normali, con tutto che funziona, le BS si possono ricaricare col pannello solare, col caricabatterie a 230, con l'alternatore, con l'Efoy/Zeus, ma se una batteria va in corto o un regolatore per pannello fotovoltaico impazzisce, o un caricabatterie si guasta, allora serve un'idea, qualcosa che intervenga automaticamente e scolleghi tutto quanto. Intanto dobbiamo avere un interruttore tripolare e una bobina a 12 volt, cioè un oggetto che scollega tramite un impulso elettrico le cose pericolose (batterie). Ora si tratta di mandare l'impulso di scollegamento a fronte di ceti eventi che noi, a priori, definiamo indice di pericolo. 1) Il più semplice è un pulsante manuale (come ho in casa mia) che permetta a chiunque di scollegare tutto semplicemente premendo un pulsante rosso, senza doversi preoccupare di cosa avviene tecnicamente. 2) Poi dei sensori termici che se rilevano delle temperature eccessive devono intervenire; termostati sulle batterie, sul caricabatterie, sul regolatore di pannello fotovoltaico e sul booster per chi ce l'ha. 3) Dopo aver lavorato sulla temperatura possiamo lavorare sulla tensione inserendo un circuito che se vede 15 e più volt (decideremo dopo quale valore) invia anche lui un impulso di scollegamento. 4) Mi viene in mente anche un sistema amperometrico da inserire manualmente in rimessaggio. Una banale bobina con poche spire formata da grosso filo rigido, con dentro un dry-reed (contatto elettrico in ampolla di vetro che si chiude se c'è un campo magnetico) da attivare manualmente quando si lascia il camper in rimessaggio. In condizioni normali arriviamo in rimessaggio dopo aver viaggiato e quindi con le batterie cariche. Se inserisco manualmente un sistema che invia l'impulso di scollegamento nel caso che esistano delle correnti superiori alle 5 ampere, ingiustificate in rimessaggio con le batterie già cariche, implemento una sicurezza veramente importante e posso lasciare il mezzo con potenti pannelli solari collegati e col 230 collegato, senza rischi. La discussione è aperta. Marco.
In risposta al messaggio di anasta del 07/02/2021 alle 14:40:14Eccome se ci ho pensato a inclinare i pannelli manualmente.
a proposito di pannelli che non producono in inverno: circa un mese fa, in pieno inverno dunque, ho fatto caso che alle 13 il mio impianto di casa da 4,5kw in una giornata grigia sta producendo circa 500w. La differenza diirraggiamento principale rispetto al camper è che a casa ho una inclinazione tra i 20 e i 40°, sul camper no. Se sul camper inclinassi il pannello da 300 w avrei, circa, 30 w che fanno 2,5 A, anche se per poche ore faranno 10Ah, che rispetto a quasi nulla già è qualcosa. Nessuno ha mai pensato a realizzare un meccanismo manuale o automatico per inclinare il pannello? Basterebbe un semplice meccanismo tipo quello delle sdraie da mare... o un sistema fisso tipo apertura del cofano. Se si,, con quali risultati? Andrea
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In risposta al messaggio di Armando del 07/02/2021 alle 14:38:45Armando, sai una cosa... il sistema più economico inventato dagli allestitori per ricaricare la batteria dei servizi è quello di collegare in viaggio BS e BM/alternatore con un relè parallelatore.
Certo se una delle due batterie è in corto è un problema. Nel mio caso difficilmente avverrebbe a camper non presidiato e per tempi lunghi. Anche con i pannelli, tutt'al più avverrebbe per qualche ora. Sicuramente un dispositivoche segnali una batteria in corto eventualmente disconnettendola sarebbe utile. Mi chiedo quale sia la probabilità di casi del genere e se abbia senso automatizzare lo sgancio da ogni eventualità di malfunzionamento possibile e potenzialmente pericoloso. Oppure se non sia meglio (è un'ipotesi eh) prevenire con verifiche e/o cambi dei componenti che invecchiano.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 15:01:50Sicuramente deve esserci un telaio ben fissato, una spina di blocco in marcia, e magari farlo "antivento", cioè che si alza la parte posteriore. Anzi l'ideale sarebbe un sistema a doppia cerniera, tipo finestra apribile normale o a vasistas.
Eccome se ci ho pensato a inclinare i pannelli manualmente. Ma se non siamo in presenza di un piccolo pannello da 100 watt, dobbiamo tener presente che un pannello come metterò io di 100x170 cm è praticamente un'ala planante che, se non è fissata più che bene, è capace in viaggio di generare portanza e... volare via. Marco.
In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 15:09:37Sono convinto che succederebbe proprio come dici, nell'ipotesi che la BS sia in corto / corticchio.
Armando, sai una cosa... il sistema più economico inventato dagli allestitori per ricaricare la batteria dei servizi è quello di collegare in viaggio BS e BM/alternatore con un relè parallelatore. Di solito c'è un fusibileda 50 ampere sulla BS che dovrebbe saltare se la BS è in corto.. ma con la fortuna tipica dovuta all'intervento delle leggi di Murphy la nostra batteria non sarà in corto ma in... corticchio, giusto per assorbire solo 49 ampere dall'infaticabile alternatore. E 49 ampere a 11 volt (BS con un elemento in.. corticchio) sono ben 539 watt; dopo 20 Km di viaggio la BS è arrosto (se fossero 300 watt sarebbe lo stesso un guaio). Marco.
In risposta al messaggio di anasta del 07/02/2021 alle 16:16:34Questo è stato dibattuto più volte negli anni. In genere le conclusioni erano che costava, pesava e complicava meno mettere un pannello più potente. Tanto più al calare dei costi negli anni recenti.
Sicuramente deve esserci un telaio ben fissato, una spina di blocco in marcia, e magari farlo antivento, cioè che si alza la parte posteriore. Anzi l'ideale sarebbe un sistema a doppia cerniera, tipo finestra apribile normale o a vasistas. Andrea
In risposta al messaggio di Armando del 07/02/2021 alle 19:19:29La necessità di questa protezione si valuta ipotizzando quali sono i componenti che possono guastarsi all'improvviso, quindi niente preavviso cioè batterie, caricabatterie, regolatore fotovoltaico, ecc.. poi si deve valutare quali sono i danni che farebbero.
Sono convinto che succederebbe proprio come dici, nell'ipotesi che la BS sia in corto / corticchio. Ma con che frequenza avviene questo? Quel che intendo è che se pensiamo di premunirci con un intervento automatico perogni ipotesi sfigata .. beh non si finisce più. Ben vengano gli automatismi a prova di carabiniere (scusa Ezio, è un modo di dire, mio nonno era carabiniere) ma per i casi che hanno qualche realistica probabilità. O magari mettere segnalazioni che nel caso di deterioramento di certe caratteristiche ci consentano di intervenire in tempo.
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In risposta al messaggio di Armando del 07/02/2021 alle 14:38:45Le probabilità che una batteria vada in corto non sono tante, ma è altrettanto vero che queste probabilità vanno certamente di passo alla qualità della batteria stessa. Avere la classica batteria da mercatone o qualcosa di più sostanzioso fa la differenza, come su tutto il resto.
Certo se una delle due batterie è in corto è un problema. Nel mio caso difficilmente avverrebbe a camper non presidiato e per tempi lunghi. Anche con i pannelli, tutt'al più avverrebbe per qualche ora. Sicuramente un dispositivoche segnali una batteria in corto eventualmente disconnettendola sarebbe utile. Mi chiedo quale sia la probabilità di casi del genere e se abbia senso automatizzare lo sgancio da ogni eventualità di malfunzionamento possibile e potenzialmente pericoloso. Oppure se non sia meglio (è un'ipotesi eh) prevenire con verifiche e/o cambi dei componenti che invecchiano.
In risposta al messaggio di Emme48 del 07/02/2021 alle 12:13:10con "moda" intendo proprio ciò che hai detto tu. Qualche Ampere in più...
Dobbiamo pensare sempre alla semplicità e al consumo elettrico. wippet... la domotica va bene, molto bene, ma deve essere aggiuntiva e non obbligatoria per il funzionamento degli apparati. Con Google accendo tutte le lucidi casa mia, ma ho messo anche i deviatori manuali Vimar in abbinamento ai deviatori smart Sonof in modo da conservare comunque il comando manuale. Un termostato elettromeccanico fisso incollato sulla BS consuma zero ed è assistibile da un elettricista a nord di Budapest. Un magnetotermico con bobina di sgancio lo conoscono e lo assistono anche nel Burundi. Un pulsante rosso di emergenza è semplice e consuma zero. Un dry-reed consuma zero e la vita media attesa si misura in secoli... Il sensore di tensione, invece, va per forza fatto elettronico, evitando gadget cinesi che durano in vendita per 2 mesi e poi svaniscono nel nulla... un camper è per sempre e devo poterlo avere funzionante a lungo quindi servono componenti riparabili sempre o sostituibili in eterno con altri aventi la stessa funzione. Andrebbe fatto con un operazionale CMOS per limitare i consumi a vuoto... poi ci studio. Anche il famoso NE555 non va bene... ha un partitore interno da 15000 ohm (5k x 3) che ha un certo consumo, meglio il fratellino CMOS LMC555 il cui partitore è da 300.000 ohm (100k x 3) e a vuoto consuma 0,05 milliAmpere, cioò meno di un amperora ogni anno... Laikone... è vero, vanno di moda 300... 400 watt di poco costosi pannelli solari, ma questo perché in inverno rendono pochissimo, giusto quando abbiamo bisogno di tanta energia, quindi non è solo mania di watt, ma proprio la necessità di corrente per camper progettati sempre più bisognosi di upgrade in after-market (sarà un caso?). Come giustamente dicevi, 400 watt di pannelli solari in estate, in rimessaggio, potrebbero generare una corrente su una BS guasta, doppia di quella che ha creato l'ebollizione della batteria che ha originato questo 3D, quindi o senza pannelli col 230 che alimenta un caricabatterie da 15 ampere o con pannelli solari da 350 watt in rimessaggio, il rischio è lo stesso. Panzer, carissimo... l'impiantistica che rispecchia le normative offre molte opzioni non obbligatorie che, a volte, fanno la differenza... ma la sicurezza, a differenza delle prestazioni, non si tocca con mano, va immaginata con fantasia, ipotizzando lo scenario peggiore possibile abbinato al mancato funzionamento di apparati importanti e con la persona che in quel momento compie l'errore più madornale che si possa immaginare... solo l'esperienza potrà insegnare quanto questo scenario sia troppo ottimistico. Dopo questa riflessione sulle protezioni delle BS, potrò allestire il mio nuovo camper con il caricabatterie che mi pare, con tutti i watt fotovoltaici che mi servono in inverno, con l'Energy Power Evolution che in viaggio eroga fino a 35 ampere, essendo sicuro che se qualche temperatura, tensione o corrente esce dai ranghi, interverrà una protezione adeguata. Marco.