In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 18:25:59Le batterie soffrono il freddo o il caldo eccessivo, dubito che nel doppio pavimento si possano sviluppare temperature così alte da far soffrire batterie e apparecchiature elettroniche
Altro problema spesso non considerato per la vita/ rendimento degli accumulatori è dove sono... Gli allestitori come il mio di fascia bassa, montano a caso secondo me.... Io ho le batterie e la centralina, in una cassapanca in dinette, peccato che ci sia sotto il doppio pavimento con la circolazione di aria calda del riscaldamento, quindi in inverno la temperatura del vano non è ottimale, so che qualcuno mi darà del metto, ma lavorando su apparecchiature a bordo di navi , dove c'è parte elettrica/ elettronica, pacchi batterie compresi, c'è ventilazione e refrigerazione. Visto che il vano coincide con il portello esterno di accesso al doppio fondo, pensavo di forare e applicare una ventola per convogliare aria dall'esterno, sotto termostato, magari anche con un interblocco manuale. È una idea stupida? Non ho mai monitorato la temperatura, soprat con riscaldamento acceso, ma sicuramente non è bassa. Aldo
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 18:25:59le batterie soffrono anche il caldo, ma tendenzialmente soffrono di più il freddo.
Altro problema spesso non considerato per la vita/ rendimento degli accumulatori è dove sono... Gli allestitori come il mio di fascia bassa, montano a caso secondo me.... Io ho le batterie e la centralina, in una cassapanca in dinette, peccato che ci sia sotto il doppio pavimento con la circolazione di aria calda del riscaldamento, quindi in inverno la temperatura del vano non è ottimale, so che qualcuno mi darà del metto, ma lavorando su apparecchiature a bordo di navi , dove c'è parte elettrica/ elettronica, pacchi batterie compresi, c'è ventilazione e refrigerazione. Visto che il vano coincide con il portello esterno di accesso al doppio fondo, pensavo di forare e applicare una ventola per convogliare aria dall'esterno, sotto termostato, magari anche con un interblocco manuale. È una idea stupida? Non ho mai monitorato la temperatura, soprat con riscaldamento acceso, ma sicuramente non è bassa. Aldo
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 18:25:59Non puoi pescare aria fresca dalla cellula da convogliare sulle batterie?
Altro problema spesso non considerato per la vita/ rendimento degli accumulatori è dove sono... Gli allestitori come il mio di fascia bassa, montano a caso secondo me.... Io ho le batterie e la centralina, in una cassapanca in dinette, peccato che ci sia sotto il doppio pavimento con la circolazione di aria calda del riscaldamento, quindi in inverno la temperatura del vano non è ottimale, so che qualcuno mi darà del metto, ma lavorando su apparecchiature a bordo di navi , dove c'è parte elettrica/ elettronica, pacchi batterie compresi, c'è ventilazione e refrigerazione. Visto che il vano coincide con il portello esterno di accesso al doppio fondo, pensavo di forare e applicare una ventola per convogliare aria dall'esterno, sotto termostato, magari anche con un interblocco manuale. È una idea stupida? Non ho mai monitorato la temperatura, soprat con riscaldamento acceso, ma sicuramente non è bassa. Aldo
In risposta al messaggio di eolo 58 del 07/06/2023 alle 17:54:30No, avevo capito bene, in parallelo. Ma poi ho fatto confusione quando hai detto del DC DC e il solare.
Si erano in parallelo ma sulla 80 arrivavano i cavi del DC/DC e caricabatterie mentre i cavi del fotovoltaico andavano sulla 100 e i 2 poli positivi batterie erano collegati con 5 metri di cavo tra loro Mi sembrava di esserestato sufficientemente chiaro nel primo che ho scritto, diciamo che avevo messo fisicamente le fonti di alimentazione un po’ qui è un po’ la Ma comunque alimentavo sempre tutte e 2 le batterie ugualmente in parallelo a seconda di che fonte usavo
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 07/06/2023 alle 18:31:30Attenzione. Le batterie al piombo TRAGGONO BENEFICIO DAL FREDDO in termini di vita.
Le batterie soffrono il freddo o il caldo eccessivo, dubito che nel doppio pavimento si possano sviluppare temperature così alte da far soffrire batterie e apparecchiature elettroniche
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 18:25:59Per capire se ha senso, come sempre, non si fa a sensazione. Cerca di capire le temperature in gioco. Confrontale con le schede tecniche delle tue batterie e vedi se serve fare qualcosa.
Altro problema spesso non considerato per la vita/ rendimento degli accumulatori è dove sono... Gli allestitori come il mio di fascia bassa, montano a caso secondo me.... Io ho le batterie e la centralina, in una cassapanca in dinette, peccato che ci sia sotto il doppio pavimento con la circolazione di aria calda del riscaldamento, quindi in inverno la temperatura del vano non è ottimale, so che qualcuno mi darà del metto, ma lavorando su apparecchiature a bordo di navi , dove c'è parte elettrica/ elettronica, pacchi batterie compresi, c'è ventilazione e refrigerazione. Visto che il vano coincide con il portello esterno di accesso al doppio fondo, pensavo di forare e applicare una ventola per convogliare aria dall'esterno, sotto termostato, magari anche con un interblocco manuale. È una idea stupida? Non ho mai monitorato la temperatura, soprat con riscaldamento acceso, ma sicuramente non è bassa. Aldo
In risposta al messaggio di Hunter85 del 07/06/2023 alle 19:06:44All'utente non gli frega una cippa del ciclo vita, gli interessa di più, che con il freddo duri il più possibile
Attenzione. Le batterie al piombo TRAGGONO BENEFICIO DAL FREDDO in termini di vita. Riduce l attività chimica, la corrosione delle piastre e allunga la vita (un po' come in ogni ambito chimico) Non franitemdiamo di nuovoparlando genericamente. Il freddo riduce la capacità disponibile sul momento e aumenta la resistenza interna. 100ah a 20 gradi diventano 80ah a 0 gradi . Parlo a parità di C-rate. Ma ALLUNGA LA VITA CICLICA O TAMPONE. Il caldo aumenta la capacità disponibile (si è così. 100ah a 20 gradi diventano 110 a 35/40 gradi), riduce la resistenza interna. MA ACCORCIA LA VITA CICLICA E TAMPONE. Capacità VS temperatura Vita vs temperatura (ignorare Gel long life che sono celle da 2v Opzv a piastra tubolare) Questi sono grafici victron. Ma quelli di qualsiasi produttore seguono lo stesso principio. L.uso al freddo di per sé, non comporta nulla se non benefici. Però a temperature molto rigide la capacità si riduce molto e quindi a pari consumo aumenta la profondità di scarica. Ergo eventualmente lo stress ciclico. Altro rischio al freddo (sempre parlando di uso continuo al freddo) è la sotto carica, se non si compensa la tensione. Questo alla lunga causa solfatazione. A 0 gradi una AGM va caricata con assorbimento a 15/15.3v. A 35 gradi 14.3/14.1v. Si aumenta di 3-5 mV per elemento, per grado in meno. Il punto 0 è 25 gradi.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 07/06/2023 alle 20:58:38Se è per questo all utente interessava che in inverno con la stufa le batterie fossero troppo calde.
All'utente non gli frega una cippa del ciclo vita, gli interessa di più, che con il freddo duri il più possibile E con il freddo ha meno potenza, punto
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 21:16:41Se non sei sicuro che la temperatura del vano non è ottimale, inizia ad appurare questo, gli altri problemi sono una conseguenza.
Rispondo in un solo messaggio a tutti... Sotto il vano batterie a cielo passa la canalizzazione sia di webasto che di truma. La canalizzazione corre per tutto il perimetro del camper, la peggiore è quella di webastodato che la macchina è collocata anteriormente. Camminare su un pavimento caldo mi fa supporre che la cassa panca sia considerevolmente più calda della cellula. Farò delle misurazioni, ma temo che saremo sui 35 gradi. Nella stessa ci sono due bocchette di uscita del riscaldamento ( Webasto e Truma ) , la canalizzazione sale dal doppio pavimento e passa per un tratto a lato del vano batterie. Come scrive Apollo, potrei creare un ricircolo tra cellula e vano, bisogna però vedere anche la parte estetica... per uscire potrei sotto l' altra panchetta, invisibile, il problema è dove entrare, per fare un ricircolo.. Aldo
In risposta al messaggio di Il poeta nostalgico del 07/06/2023 alle 16:51:48In provincia di Milano ok ma, dove?
dimenticavo avete qualche consiglio dove portare il mezzo per un lavoro serio, io sono in provincia di milano. grazie
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 21:16:41Se è solo nell' uso invernale, avere la batteria a 35 gradi ti aumenta solo la capacità. Io le ho a 7 gradi in cabina se fuori fa -8. La mattina presto.
Rispondo in un solo messaggio a tutti... Sotto il vano batterie a cielo passa la canalizzazione sia di webasto che di truma. La canalizzazione corre per tutto il perimetro del camper, la peggiore è quella di webastodato che la macchina è collocata anteriormente. Camminare su un pavimento caldo mi fa supporre che la cassa panca sia considerevolmente più calda della cellula. Farò delle misurazioni, ma temo che saremo sui 35 gradi. Nella stessa ci sono due bocchette di uscita del riscaldamento ( Webasto e Truma ) , la canalizzazione sale dal doppio pavimento e passa per un tratto a lato del vano batterie. Come scrive Apollo, potrei creare un ricircolo tra cellula e vano, bisogna però vedere anche la parte estetica... per uscire potrei sotto l' altra panchetta, invisibile, il problema è dove entrare, per fare un ricircolo.. Aldo
In risposta al messaggio di Hunter85 del 07/06/2023 alle 22:05:12Farò a breve una verifica con una termocoppia K , dovrebbe darmi una indicazione realistica di cosa accade lì dentro, la mettono in mezzo agli accumulatori e vedrò che succede...
Se è solo nell' uso invernale, avere la batteria a 35 gradi ti aumenta solo la capacità. Io le ho a 7 gradi in cabina se fuori fa -8. La mattina presto. E si nota la leggera riduzione di capacità (se sei un fissato comeme). In inverno avere quei 0.1/0.2v in più a pari drenaggio di capacità, rispetto ad averle fredde è un vantaggio secondo me. Specialmente per la stufa . Io direi che è un vantaggio. Ovviamente i periodi a 35 gradi influiscono sulla vita. Ti ho messo delle tabelle. Ma se la percentuale sulla vita totale, che passano a 35 gradi è minima, non è un pericolo capisci? Avrai più di tutta la capacità in inverno, un pochino di più. Però il caldo accelera l invecchiamento. Ma le tabelle suppongono tutta la vita a una determinata temperatura.
In risposta al messaggio di Trave71 del 07/06/2023 alle 23:48:05Infatti è la cosa più sensata.
Farò a breve una verifica con una termocoppia K , dovrebbe darmi una indicazione realistica di cosa accade lì dentro, la mettono in mezzo agli accumulatori e vedrò che succede... Aldo
In risposta al messaggio di Il poeta nostalgico del 05/06/2023 alle 09:03:41Tornando in tema di isolamento di una batteria surriscaldata sotto carica, ho ideato la maniera in cui farò a breve.
buongiorno ragazzi, chiedo consigli a persone informate sulle questioni batteria, tipo hunter85 ecc. vi descrivo il mio problema, nel weekend continuavo a sentire il caricabatterie in funzione, sono andato nel garage doveho 2 batterie al gel e una di queste era caldissima, molto calda aveva cominciato ad annerire la formica sotto la batteria. il caricatore era caldissimo, ho spento tutto scollegato la batteria che secondo me e' andata. le batterie hanno una decina di anni e fino ora non davano problemi. mi sono spaventato molto perche' al pensiero di non essere li il camper avrebbe potuto andare a fuoco. chiedo possibile che non c'e' un apparato che in quel caso stacchi la batteria o un fusibile che io ho visto ma non e' saltato? ora ho il patema di mettere il camper sotto carica nel garage , cosa potrei fare per essere tranquillo, dopo aver comprato le 2 nuove batterie? potete aiutarmi grazie, sono molto in pensiero, grazie mille ragazzi ciao alan