In risposta al messaggio di immortale1 del 20/07/2023 alle 10:04:40quindi, d'ora in poi te ne starai chiuso in casa ?
salve, era sino a poco tempo fa camperista convinto da da 20 anni avendo girato europa e ogni angolo dell'italia con un bagaglio di esperienza non indifferente anche tecnico che mi porto dietro sono giunto alla conclusioneche per i miei canoni di vacanza un camper non è piu compatibile con il cambiamento climatico e con tutto quello che ne consegue e vi spiego i motivi che mi hanno fatto prendere questa decisione ... investire cifre importanti su un camper ai prezzi di oggi giorno andando incontro ad un chiaro sempre più marcato cambiamento climatico irreversibile per effetto di tante dinamiche che sappiamo dove andremo sempre più incontro ad innalzamento delle temperature muoversi con un camper diventa sempre più critico come sopportare temperature estive prossime ai 50° ,molti diranno noi ,noi andiamo in motagna al fesco, questo lo pensavo anche io ,ma gli effetti negativi di questo cambiamenti si vedono anche li con sempre più frequenti vere e proprie tempeste con inondazioni , trombe d'aria e gradinate di grandezza come pietre per effetto dello spostamento di aria fredda e molto calda che si incontrano questo è inevitabile ,questi veri e propri disastri naturali saranno sempre più frequenti ,quindi ricapitolando compare un camper per andare in vacanza in relax in mezzo a tutti questo a mio modo di vedere mi pare più una sofferenza che un momento per potersi rilassare ,... quindi cedo serenamente la mano ed ho venduto il camper mettendoci una pietra sopra ,so che sarà dura perchè se lo hai nel sangue come me dove mi piace anche fargli lavori e smanettarci ma la realtà delle cose ha fatto prevalere sulla passione , sono consapevole che in molti quì saranno contrari al mio modo di vedere ma ognuno deve seguire le proprie esigenze ed il camper per questo sopra esposto iniziavamo a starci molto stretto prevalendo più il sacrifico e stress ogni volta che si usciva che un modo di godersi una vacanza in relax ... ora attendo vostre opinioni in merito e se ci siano altri utenti che la pensano come me!
In risposta al messaggio di masivo del 20/07/2023 alle 15:11:47infatti
Mi sembra un problema più psicologico che climatico.
In risposta al messaggio di masivo del 20/07/2023 alle 15:11:47Un post che non ha senso ma d'altra parte ognuno deve fare i conti con le proprie paranoie
Mi sembra un problema più psicologico che climatico.
In risposta al messaggio di ledzep del 20/07/2023 alle 16:40:27forse il tema della discussione sarà insignificante a te e molto probabilmente sei una persone a cui frega un pifferodel tema sull'inquinamento che stiamo creando al pianeta compromettendo l'intero equilibrio globale per le generazioni future ,ma visto il tuo modo di porti credo che il caldo abbia già iniziato a fare battere la testa ,se devo dirti la verità nuda e cruda ora quando vedo un camper con 50 gradi al sole , provo solo compassione e tenerezza a quanta sofferenza andranno incontro dentro a quella scatola di cartone e polistirolo per farsi una vacanza ...
Un post che non ha senso ma d'altra parte ognuno deve fare i conti con le proprie paranoie
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 20/07/2023 alle 15:55:03eccone un altro ,,sono più di 12 mesi che non entravo sul fol ,ma noto che hai mantenuto sempre il tuo tipico tono sgarbato e arrogante da scaricatore di porto .. complimenti !
infatti come a dire che se va in albergo non può succedere un cataclisma effettivamente il cambiamento climatico sta facendo danni, al cervello però
In risposta al messaggio di immortale1 del 20/07/2023 alle 10:04:40Da un anno ho venduto il camper ed in parte mi trovo d'accordo con la tua scelta, vorrei aggiungere comunque altre considerazioni per l'addio definitivo. Innanzi tutto l'età (mia, ma anche del camper) e tutto quello che comporta; non particolari difficoltà, ma il corpo e la mente si stancano prima. Già la preparazione del camper diventa lavoro e non divertimento. Viaggiavo poi da solo e devo ammettere che, alla lunga, è poco stimolante. Negli ultimi tempi fermavo più o meno nei soliti posti, mi facilitavo la 'cerca' sapendo dove finivo e cosa trovavo. Ciò in effetti risultava piuttosto noioso, diciamo che l'abitudine è ripetizione ma, ahimè, negli anni fa sicurezza e quindi comodo. L'afa estiva mi procurava si un po' di fastidio (oramai la si trova a latitudini ben oltre il 45° parallelo) ma non mi disturbava più di tanto. Sarò particolare, ma era la guida il contesto più piacevole: la strada che inerpicava tra villaggi e paesi, dove ci si ferma per il pane e poi sotto l'ombra di un faggio per il pranzo, da solo; adoravo questo momento. Inversamente, il luogo di arrivo che normalmente era una città, mi risultava monotono e leggermente pesante, e quando senti di preferire il ritorno al camper per vedere un film al computer o barcamenarsi con la settimana enigmistica, capisci che forse è giunto il momento di cambiare. Devo ammettere che lo smalto, l'entusiasmo dei primi anni era cosa passata. Devo aggiungere che, in parte, per me è anche un segno dei tempi, dove il sistema non facilita questo genere di turismo e con costi praticamente fuori controllo non ti invita al plein air (ovvero, smorza eventuali intenzioni di sostituire il mezzo).
salve, era sino a poco tempo fa camperista convinto da da 20 anni avendo girato europa e ogni angolo dell'italia con un bagaglio di esperienza non indifferente anche tecnico che mi porto dietro sono giunto alla conclusioneche per i miei canoni di vacanza un camper non è piu compatibile con il cambiamento climatico e con tutto quello che ne consegue e vi spiego i motivi che mi hanno fatto prendere questa decisione ... investire cifre importanti su un camper ai prezzi di oggi giorno andando incontro ad un chiaro sempre più marcato cambiamento climatico irreversibile per effetto di tante dinamiche che sappiamo dove andremo sempre più incontro ad innalzamento delle temperature muoversi con un camper diventa sempre più critico come sopportare temperature estive prossime ai 50° ,molti diranno noi ,noi andiamo in motagna al fesco, questo lo pensavo anche io ,ma gli effetti negativi di questo cambiamenti si vedono anche li con sempre più frequenti vere e proprie tempeste con inondazioni , trombe d'aria e gradinate di grandezza come pietre per effetto dello spostamento di aria fredda e molto calda che si incontrano questo è inevitabile ,questi veri e propri disastri naturali saranno sempre più frequenti ,quindi ricapitolando compare un camper per andare in vacanza in relax in mezzo a tutti questo a mio modo di vedere mi pare più una sofferenza che un momento per potersi rilassare ,... quindi cedo serenamente la mano ed ho venduto il camper mettendoci una pietra sopra ,so che sarà dura perchè se lo hai nel sangue come me dove mi piace anche fargli lavori e smanettarci ma la realtà delle cose ha fatto prevalere sulla passione , sono consapevole che in molti quì saranno contrari al mio modo di vedere ma ognuno deve seguire le proprie esigenze ed il camper per questo sopra esposto iniziavamo a starci molto stretto prevalendo più il sacrifico e stress ogni volta che si usciva che un modo di godersi una vacanza in relax ... ora attendo vostre opinioni in merito e se ci siano altri utenti che la pensano come me!
In risposta al messaggio di masivo del 20/07/2023 alle 17:44:36è un tema complesso dipeso da tante dinamiche ,ma il nocciolo per me deriva in prims dal comportamento di ognuno di noi che essendo diventati in tanti sul pianeta terra ,poi è logico che le dinamiche a cui eravamo abituati da decenni cambiano , in mare c'e' plastica ovunque ,la mangiamo nei pesci , tutto quello che siamo abituati da decenni a fare quotidianamente ora inquina perchè tutto è saturo ,a me fare ridere che noi in europa in un fazzoletto di terra rispetto al resto del mondo facciamo sacrifici da lacrime e sangue per rientrare in certi parametri con abitazioni ,macchine ecc.. ,poi abbiamo paesi emergenti in piena espansione per soddisfare i nostri bisogni che inquinando come matti con produzioni a bassa costo senza alcun ritegno ma la colpa èdi noi paesi sviluppati che visto il costo di una maglietta a 2 euro ne compriamo 10 per poi gettarle in poco tempo e comprarne altre con consumismo impulsivo ,tanto costano poco , ,,,, oramai ragazzi non c'e' modo di tornare indietro ,il cambiamento climatico è irreversibile basta solo prenderne atto godendosi la vita in relax
Sono appena un 150 anni circa che l' uomo brucia idrocarburi, la terra è in funzione da miliardi di anni, con ere glaciali e di gran caldi, quindi che i cambiamenti climatici, derivino dalle attività umane io non la bevo.
In risposta al messaggio di immortale1 del 20/07/2023 alle 17:56:59Intendiamoci io sono daccordo su quello che si deve fare e facciamo, per ridurre l' inquinamento, fosse solo per la nostra salute.
è un tema complesso dipeso da tante dinamiche ,ma il nocciolo per me deriva in prims dal comportamento di ognuno di noi che essendo diventati in tanti sul pianeta terra ,poi è logico che le dinamiche a cui eravamo abituatida decenni cambiano , in mare c'e' plastica ovunque ,la mangiamo nei pesci , tutto quello che siamo abituati da decenni a fare quotidianamente ora inquina perchè tutto è saturo ,a me fare ridere che noi in europa in un fazzoletto di terra rispetto al resto del mondo facciamo sacrifici da lacrime e sangue per rientrare in certi parametri con abitazioni ,macchine ecc.. ,poi abbiamo paesi emergenti in piena espansione per soddisfare i nostri bisogni che inquinando come matti con produzioni a bassa costo senza alcun ritegno ma la colpa èdi noi paesi sviluppati che visto il costo di una maglietta a 2 euro ne compriamo 10 per poi gettarle in poco tempo e comprarne altre con consumismo impulsivo ,tanto costano poco , ,,,, oramai ragazzi non c'e' modo di tornare indietro ,il cambiamento climatico è irreversibile basta solo prenderne atto godendosi la vita in relax
In risposta al messaggio di immortale1 del 20/07/2023 alle 17:56:59Immortale, hai la tua visione ed è giusto venga rispettata, per lavoro viaggio molto fuori Europa e ti posso garantire che a parte zone limitate non siamo noi che spariamo di ogni in atmosfera, al momento gli orientali sono coloro che non se ne curano , leggi cinesi e indiani.
è un tema complesso dipeso da tante dinamiche ,ma il nocciolo per me deriva in prims dal comportamento di ognuno di noi che essendo diventati in tanti sul pianeta terra ,poi è logico che le dinamiche a cui eravamo abituatida decenni cambiano , in mare c'e' plastica ovunque ,la mangiamo nei pesci , tutto quello che siamo abituati da decenni a fare quotidianamente ora inquina perchè tutto è saturo ,a me fare ridere che noi in europa in un fazzoletto di terra rispetto al resto del mondo facciamo sacrifici da lacrime e sangue per rientrare in certi parametri con abitazioni ,macchine ecc.. ,poi abbiamo paesi emergenti in piena espansione per soddisfare i nostri bisogni che inquinando come matti con produzioni a bassa costo senza alcun ritegno ma la colpa èdi noi paesi sviluppati che visto il costo di una maglietta a 2 euro ne compriamo 10 per poi gettarle in poco tempo e comprarne altre con consumismo impulsivo ,tanto costano poco , ,,,, oramai ragazzi non c'e' modo di tornare indietro ,il cambiamento climatico è irreversibile basta solo prenderne atto godendosi la vita in relax