quote:Originally posted by 1dic2risp>Il mio mezzo, anno 2007, è dotato all'origine di due batterie servizi in parallelo secco e senza fusibili tra l'una e l'altra, sono sistemate adiacenti all'interno di un gavoncino chiuso con sportello fisso in ferro, avvitato con quattro viti. Credo anche che il costruttore del mio mezzo sia persona attenta a questi problemi perchè per ogni piccolo o grande problema venuto a galla nella soluzione di un disservizio serio, ha fatto intervenire tutti i fornitori di componenti coinvolti, anche la CBE per verificare l'installazione del modesto parallelatore bs e bm, messo in opera dal concessionario ignobile. E' giusto e doveroso rispettare le idee degli altri ma credo sia doveroso evidenziare eventuali pecche sia nell'una che nell'altra corrente di pensiero. Elio
E qui entriamo nell'ultimo punto da prendere in considerazione. Due batterie in parallelo su un mezzo bruciato sono assai facilmente periziabili. E le ASSICURAZIONI non chiedono di meglio: un appiglio per non pagare.>
quote:Originally posted by CasinaConLeRuote> I Crack a causa delle trappole automatiche di commutazione o delle botte dovute al tacca/stacca manuale mi sembra che siano di più. In ogni caso le AGM sono strutturalmente costruite in modo da rendere impossibile il corto di un elemento scongiurando di fatto i crack di cui parlavi. Marco.
Beh, su questo mi sembra che non ci siano dubbi ed è anche chiaro che ci saranno una quantità smisurata di Camper e barche che adottano tale modo. Ciò non significa, però, che se non si adottano tutte le misura di sicurezza (Fusibili ad esempio) in casi eccezionali, limiti, 1 ogno 1000 o come volete, può capirae il CRACK. Questo penso che non sia opinabile. Davide >
quote:Originally posted by Emme48> [:)] Forte.... troppo forte. [;)] Ciao Davide
Metti in conto anche una cosa... La capacità in amperora di una batteria non è un parametro costante ma dipende dal tempo che si decide di utilizzare per scaricarla completamente e cioè per portare ciascuno dei sei elementi a 1,75 volt e cioè 10,5 volt in totale. Quindi se noi leggiamo i dati di targa di una batteria da 100 amperora magari possiamo leggere 100(C20) Significa che un certo carico applicato a quella batteria completamente carica riesce a scaricarla completamente in 20 ore consumando 100 amperora. ... in 20 ore. Se la batteria perà la utiliziamo per tempi brevi e correnti maggiori allora il dato di targa cambia e magari la stessa batteria sarà una 85(C5) Quindi scaricarla completamente in 5 ore permette di prelevare 85 (e non più 100 ) amperora. Di contro se noi cerchiamo i dati (C40) possiamo avere quella stessa batteria che sarebeb una 115(C40) E 40 ore di "lavoro" invece di 20 si ottengono dimezzando il carico o più semplicemente a parità di carico facendo lavorare insieme le due batterie. Quindi possiamo dire che: A parità di carico due batterie usate in parallelo forniscono più amperora delle stesse due usate una per volta. Attenzione però... nulla si crea e nulla si distrugge. In quel caso (parallelo diretto) non è che si inventano 30 amperora dal nulla. Collegando due batterie 100(C20) in parallelo secco tra loro avremo comunque una batteria equivalente 200(C20). Ma siccome per scaricare una battteria da 200 amperora in 20 ore ci vuole un carico doppio che non quello necessario a scaricarne una sola diciamo che in questo caso ha molto più senso interpretare il valore (C40) di questa stessa batteria (equivalente) visto che raddoppiamo le BS ma non i faretti o la Truma. Ovviamente la maggiore capacità è data dalla "trucco" del dimezzamento della corrente col conseguente raddoppio del tempo su ciascuna batteria. Cordialmente, Marco. >
quote:Originally posted by 1dic2risp> Gli errori ce li ha invece, almeno due, e di base per di più: 1) parte dal presupposto che le batterie vengano utilizzate per i servizi (e fin qui tutto bene) ma parla di batterie da avviamento e non di stazionarie, che non hanno evidentemente lo stesso spunto 2) parte dal presupposto che le batterie vengano messe in parallelo fittizio tramite degli staccabatteria e non in parallelo diretto
Continuiamo il confronto sulle coseid="green"> invece che sulle personeid="red">....[:)] Il testo citato all'inizio, a pagina 1, non ha gravi errori, a mio parere. Cercherò di spiegare il mio punto di vista, opinabilissimo, ovviamente. >
quote: Nel mondo reale, una batteria che tiene il 30% di carica, porterà al 30% di carica anche l'altra posta in parallelo, comportandosi come utilizzatore invece che come generatore. >> Nel mondo reale, due batterie in parallelo secco, si comportano come una unica batteria e scendono di carica contemporaneamente. Nessuna delle due si comporterà mai da generatore o da utilizzatore nei confronti dell'altra.
quote:Qualcuno ha voglia di provare a fare due conti sulle correnti in gioco nel caso una batteria si fori (succede, con le vibrazioni...) e due elementi, perdendo il liquido, vanno a zero? Non di botto. Poco alla volta... Fate un calcolo a 3 stadi: 100%, 66% e 33%.>> Non si parla di batterie da avviamento ma di AGM in cui non c'è perdita di liquido e cui le vibrazioni non fanno nulla
quote: Non è da escludere del tutto uno scoppio/incendio, a mio sommesso parere. Ma ognuno è libero di pensarla come crede, sul suo mezzo. Specie se non mi parcheggia vicino... il divieto di modifiche infatti, se non approvato con una nuova visita d'omologazione, esiste, nella legislazione italiana!>> Io sono a posto....westfalia prevedeva sin dall'origine le due batterie in parallelo [:D]
quote:E qui entriamo nell'ultimo punto da prendere in considerazione. Due batterie in parallelo su un mezzo bruciato sono assai facilmente periziabili. E le ASSICURAZIONI non chiedono di meglio: un appiglio per non pagare.[xx(] >> come già detto sono a posto [:D]
quote:Originally posted by 1dic2risp> Infatti, per il caricabatterie non c'è nessun problema. Mentre per il resto del discorso si parte dall'assunto che: 1) le batterie collegate in parallelo siano entrambe batterie AGM (perchè stazionarie, sigillate, esenti da cortocircuiti interni, con poco spunto, e capaci di resistere a scariche più profonde ed assorbimenti più elevati nel tempo) 2) abbiano la stessa età o siano entrambe nuove In questo caso le batterie, immediatamente messe in parallelo diretto, subiranno quel minimo di travaso di corrente iniziale per poi rimanere collegate come una unica batteria per tutta la loro vita. In questo caso, le due batterie invecchieranno insieme. Certo, può comunque capitare che una delle due sia difettosa e si tiri dietro l'altra. A questo punto sorgono due ipotesi: primo, ce se ne accorge per tempo e una delle due batterie potra essere salvata gettando via l'altra; oppure, seconda ipotesi, non ce se ne accorge e si butteranno semplicemente entrambe avendo comunque risparmiato rispetto all'aver magari buttato una batteria difettosa di capacità doppia che sarà anche costata di più.
@ANDPERF: Giusto per capire un pezzo del tuo discorso (sulle AGM non profferisco verbo, non le conosco...). Hai scritto: IO: Nel mondo reale, una batteria che tiene il 30% di carica, porterà al 30% di carica anche l'altra posta in parallelo, comportandosi come utilizzatore invece che come generatore. TU: Nel mondo reale, due batterie in parallelo secco, si comportano come una unica batteria e scendono di carica contemporaneamente. Nessuna delle due si comporterà mai da generatore o da utilizzatore nei confronti dell'altra. Ciò che ho constatato nel mondo reale è che uno degli elementi (AGM presumibilmente escluse, sempre per incompetenza mia, ma potrebbero essere comprese), il + debole, progressivamente si solfata o si fora od ha altri problemi: le batterie durano mediamente 6 anni (almeno le mie... ne hanno 4 e 5). Riducendo quindi la capacità della batteria intera e la possibilità di caricare gli altri elementi. In pratica, si riesce a portarlo, pur sovraccaricando gli altri, solo ad una frazione della tensione nominale. In questa situazione, farà da 'scappamento' per l'energia, non solo dei suoi 5 elementi 'fratelli di batteria', ma anche per i 6 dell'altra batteria. Che non riuscirà più a ricaricarsi adeguatamente. Che cosa non ti convince di questa ricostruzione? E... il caricabatterie o l'alternatore del mezzo, non soffrono una batteria 'doppia' o due batterie in parallelo secco. Semplicemente avrà bisogno di + tempo. Più del doppio, eh? Ma se è correttamente dimensionato, montato ed installato non dovrebbe avere problemi di sorta. Giusto per tranquillizzare anche gli aficionados del parallelo secco a proposito di un punto non eccessivamente chiaro (forse) del tuo intervento. >
http://www.m48.it/backupcamper.htm
Marco.quote:Originally posted by samino> Metti solo l'AGM. Tra differenza di tipologia ed età quella normale di 5 anni contribuirebbe molto poco ad un eventuale bilancio energetico formato dal parallelo delle due. In pratica rappresenterebbe solo un rischio essendo ormai prossmia alla sua "morte" che potrebbe anche verificarsi col corto di uno degli elementi. Il deviatore nautico regalalo a chi ha una barca [;)] Con i soldi risparmiati del deviatore nautico compra l'AGM da 120 invece che da 100. Cordialmente, Marco.
Scusate l'intromissione. Capisco poco di elettricita' e mi serve una breve risposta. Ho 1 BS 100A acida vecchia di 5 anni,compro 1 AGM nuova 100A. Faccio un impianto con deviatore nautico solo tra le 2 BS. Devo mettere qualche fusibile oltre quelli esistenti tra carica batteria 220 e + (a lama) e sul cavo che arriva dal impianto fotovoltaico? Se si, quale e dove? Grazie 1000. Samino >
quote:Originally posted by franco49tn> Come no, con un rendimento dell'80% Ma via... Marco.
E se fosse ,per dare ragione a Casina ConLeRuote di mettere le due batterie in "SERIE" Fare i 24 volt e poi prelevare i 12 volt attraverso un adattatore di tensione regolabile 12,5 / 13,4 magari con un poco di perdita ma sempre tensione costante anche in campeggio o in viaggio: Vs: commenti!!!! Ciao Franco >