In risposta al messaggio di Giovanni del 07/09/2023 alle 14:38:47No, non hanno scoperto niente.
Dei ricercatori giapponesi avrebbero scoperto la presenza di un pianeta sconosciuto ai limiti del sistema solare. Sarebbe il nono pianeta che, però, avvalorerebbe quanto scritto in antichissimi testi ed antichissime sculturecirca il decimo pianeta. Decimo perché allora la luna veniva considerata pianeta. Se così fosse, la teoria di Alan Alford non sarebbe campata in aria e costringerebbe tanti 'tengo famiglia' a rivedere le loro tesi. Sono in giro e scrivere con uno smartphone non mi è pratico. Giovanni
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 07/09/2023 alle 16:09:18
No, non hanno scoperto niente. Se anche avessero scoperto qualcosa, non l'avrebbe comunque scoperta Alan Alford. Fino ad ora sono solo ipotesi e congetture.
In risposta al messaggio di Giovanni del 07/09/2023 alle 16:21:57Non so cosa hai letto e dove, se citassi le fonti sarebbe più chiaro cosa intendi.
Facciamo così: quando leggo qualcosa in rete, per sapere se è vero o falso, prima di parlarne, chiedo a te se la notizia è vera o falsa. Mi toglieresti tanti dubbi. Alan Alford non ha scoperto satelliti o pianeti, ha fatto solo ipotesi sull'evoluzione dell'uomo, sulla genesi delle antiche civiltà. Questa è vera e non puoi dire di no. Giovanni
simulazioni pubblicate dall'Astronomica Journal
ci sono delle anomalie che potrebbero essere spiegate con un nuovo pianeta, questo non implica che il pianeta esista o che non sia possibile giustificarle in altro modo.pianeta
, è stato chiaro che i pianeti fossero otto, cosa non gradita agli statunitensi che avevano scoperto Plutone.In risposta al messaggio di Apollo 13 del 07/09/2023 alle 19:07:57
Non so cosa hai letto e dove, se citassi le fonti sarebbe più chiaro cosa intendi. Se scrivi Dei ricercatori giapponesi avrebbero scoperto la presenza di un pianeta sconosciuto ai limiti del sistema solare. temo sia falso,poiché nelle simulazioni pubblicate dall'Astronomica Journal ci sono delle anomalie che potrebbero essere spiegate con un nuovo pianeta, questo non implica che il pianeta esista o che non sia possibile giustificarle in altro modo. > Così per curiosità, se quegli antichi di cui ai relativi testi scrivevano di dieci pianeti, com'è che noi siamo arrivati ad otto/nove solo molto recentemente (in senso storico)? Se sei interessato, puoi capire meglio il problema facendo una analogia con i continenti. Quanti sono? Quattro? Cinque? Sette? Dipende da cosa si chiama continente. Analogamente, una volta stabilito cosa sia un pianeta, è stato chiaro che i pianeti fossero otto, cosa non gradita agli statunitensi che avevano scoperto Plutone. Altro punto, prima era relativamente facile scoprire stelle vaganti, ora sappiamo anche non esistono né erranti né stelle fisse. Se qualcuno dicesse di aver scoperto il decimo continente, Atlantide, per essere credibile deve poter indicare esattamente la sua posizione, inabissato nelle profondità marine è un po' vago. Quindi se e quando sarà scoperto il decimo pianeta, dovrà necessariamente fornire qualcosa di più di una ipotesi. Plutone fu inizialmente scoperto per una anomalia nelle orbite, ma per Tombaugh è stato tutt'altro che facile trovarlo (anche considerando le tecnologie dell'epoca). Sicuramente ha fatto un gran lavoro, sfortuna vuole che non sia un pianeta nel senso moderno del termine.
In risposta al messaggio di Giovanni del 07/09/2023 alle 19:15:27Io già sapevo dell'ipotesi di un nono o decimo pianeta da parecchi anni. Mi pare di averlo visto in "Enigmi Alieni" ma non sono sicuro. Un pianeta con un orbita particolare che compare ogni tot anni abitato forse da alieni o umani evoluti. Sicuro è un pò romanzata ma l'ipotesi sarebbe molto interessante e spiegherebbe tutte le varie leggende sugli alieni scesi sulla terra dei popoli antichi, Annunaki, Angeli, Profeti, Dei indiani cinesi sud americani e vari. Se fosse vero molte cose cambierebbero e molti scienziati e studiosi sarebbero ridicolizzati. Tipo chi insiste ancora che la Grande Piramide è stata costruita in 20 anni da egiziani con gli scalpellini di rame e i sassi, stranamente l'unico reperto databile trovato nella Piramide è sparito...disperso.
Facciamo così: leggi con cognizione di causa cosa ho scritto nel messaggio d'apertura della discussione, leggi con altrettanta attenzione cosa ho risposto a Dani, se ti è possibile leggi qualche libro del citato autore,poi possiamo scambiarci delle opinioni. Riflessione personale, visti i tuoi interventi e quello di Dani: probabilmente ho qualche problema serio nello spiegare ciò che vorrei dire e, se così fosse, chiedo scusa subito. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 07/09/2023 alle 19:15:27Leggo diversa divulgazione scientifica. Ma solo libri che si basano su articoli ad alto fattore di impatto.
Facciamo così: leggi con cognizione di causa cosa ho scritto nel messaggio d'apertura della discussione, leggi con altrettanta attenzione cosa ho risposto a Dani, se ti è possibile leggi qualche libro del citato autore,poi possiamo scambiarci delle opinioni. Riflessione personale, visti i tuoi interventi e quello di Dani: probabilmente ho qualche problema serio nello spiegare ciò che vorrei dire e, se così fosse, chiedo scusa subito. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 07/09/2023 alle 23:08:33
Leggo diversa divulgazione scientifica. Ma solo libri che si basano su articoli ad alto fattore di impatto. Dopo aver presentato un banale poster totalmente didascalico ad un congresso sono tormento da riviste e vaseeditrici che vogliono che io pubblichi qualcosa. Sono.un genio? Devo essere onorato ? No, sono tutte truffe. Nel senso che il libro (non so su cosa, peraltro) me lo pagherei io senza che nessuno lo promuova, la rivista pubblicherebbe qualsiasi testo sconclusionato prodotto con una AI. La rivista di ingegneria geologica he.mi ha scritto oggi evidentemente era cinese come quella su cui pubblicavano i Di Bella figli . Se uno fa una scoperta eccezionale deve pubblicare su Nature o riviste analoghe dove gli articoli subiscono le forche caudine delle revisioni. Un libro può scriverlo chiunque basta che venda, anzi, se paghi anche senza vendere. Dopodiché metto quei libri nella toreadlist. Ma se uno fa davvero una scoperta clamorosa prima pubblica su riviste e solo dopo fa divulgazione al largo pubblico.
In risposta al messaggio di Giovanni del 08/09/2023 alle 08:15:39Giovanni, anch'io ho riletto tutto con calma... hai la mia massima solidarietà...
Dani, sai che mi stai meravigliando? Mi sono riletto con attenzione quanto ho scritto e, purtroppo, vedo che insisti su argomenti che non ho scritto. Ho parlato sempre di ipotesi, che non significa 'scoperta', ipotesi cheavrebbero un legame sulla supposta scoperta di un nuovo pianeta. Proprio con attenzione ho sempre scritto al condizionale e non al presente. Sono davvero deluso. Giovanni
le scienze
, che a sua volta si riferisce a pubblicazioni con peer review.In risposta al messaggio di dani1967 del 08/09/2023 alle 11:16:51
Allora, date una rilettura, non ho commentato il fatto specifico, ma ho detto cosa leggo e come valuto l'attendibilità di quello che leggo. Certo, il mio intervento sottointendeva che una certo tipo di divulgazione direttanon incontra il massimo del mio apprezzamento, e che se uno vuole seriamente trattare i temi, lo fa attraverso lo strumento della pubblicazione scientifica, non del libro. Peraltro per quel che ne so io il soggetto in questione potrebbe aver pubblicato tutto su Nature e Science. Sulla questione teoria e ipotesi comunque ci sono molte incomprensioni, vediamo di spiegarci un attimo. Una ipotesi nel mio modo di vedere è una argomentazione preliminare che parte dai dati esistenti, crea un quadro possibile, ma che serve solo a orientare le dovute verifiche. Una ipotesi di per se non è verificata, è solo un costrutto immaginario. Facciamo un esempio; tempo fa in una indagine geotecnica trovai in mezzo alle ghiaie di una pianura alluvionale creata da fiumi che uscivano da antichi ghiacciai dei limi argillosi in un sondaggio. La mia IPOTESI basata su un sondaggio è che potesse essere il risultato di un antico lago, il che era una pessima notizia, potevano esserci torbe, il che avrebbe comportato un aumento notevolissimo dei costi di fondazione, quasi da rendere infattibile l'opera. A questo punto abbiamo fatto altre indagini, geofisiche, sondaggi, analisi delle dimensioni dei grani dei sedimenti, ed è risultato sia dalla granulometria che dalla forma del corpo sedimentario (geofisica) che l'episodio lacustre non era compatibile; in base ai dati risulta che la TEORIA più affidabile sia che questi siano depositi eolici pleistocenici, quando nelle zone glaciali soffiava forte vento che spostava il cosiddetto loess. La teoria non è solo una astratta previsione, ma è una spiegazione che tiene conto di più prove incrociate ed è la più affidabile spiegazione di un complesso diversificato di dati. Il Loess era abbastanza una buona notizia, in quanto non ha continuità laterale e incideva solo in una limitato porzione dell'area, diminuendo molto i costi dell'opera. Sulla teoria ci costruisco un progetto, su una ipotesi no, senza quei dati mi manterrei oltretutto sul quadro più cautelativo, più sicuro, in quel caso che il lago occupasse tutta l'area indagata. Uno può ipotizzare qualsiasi cosa, anche che esista un mondo parallelo di maghetti che vivono di nascosto tra noi e vanno a scuola in un palazzo in scozia nascosto ai babbani. E' una ipotesi formulata in maniera che sia compatibile al nostro vivere comune. Alle ipotesi posso dare lo spazio che voglio, e poi posso cercare tutti i dati che in qualche maniera confermano quello che ho ipotizzato. Ma ignorando il fatto che esistono ipotesi molto più semplici, che possono spiegare il mondo lo stesso senza una spiegazione così complicata; e allora, per prudenza, conviene appoggiarsi alla ipotesi più cautelativa. Nella storia dell'evoluzione umana, che da ricostruire è difficilissima per la scarsità di reperti, una falange qui, un mignolo la, un pezzo di teschio la ancora, esistono certamente molte lacune e molti elementi ancora da esplorare; leggo spesso di questi temi; in questo ambito, la bibbia ad esempio non è un documenti di qualche rilevanza, nessun antropologo serio ne tiene conto. Lo fa soprattutto il mondo anglosassone; quando qualcuno mi dice la bibbia ... bene, per me il discorso è finito. Ma non solo per me, per qualsiasi antropologo. Esistono moltissime spiegazioni che raccolgono decentemente tutte le prove esistenti per costruire una teoria sullo sviluppo di noi sapiens che non necessitano di alieni. Ci sono certamente dei buchi, le teorie andranno riviste, ma al momento l'ipotesi aliena non è necessaria, e la presenza di un pianeta nella fascia esterna, anche se fosse, non sposta di un cm. Molto più affascinate l'ultima scoperta, attraverso l'analisi genetica circa 800000 anni fa sempre che si sia isolata una popolazione umana che rischiò l'estinzione, arrivarono in una piccola porzione di africa a 2-3000 soggetti, mentre altrove quasi tutti gli ominidi scomparvero, perché per un certo periodo i fossili umani scomparvero. Questi pochi ominidi avevano una variazione genetica importante con la perdita di un cromosoma, e diedero origine alla nostra specie. In corrispondenza di quella crisi di popolazione ci fu un importante cambiamento climatico che potrebbe aver contribuito(*). Una bella conferma del modello di Gould sugli equilibri punteggiati. Questa IPOTESI è pubblicata su le scienze, che a sua volta si riferisce a pubblicazioni con peer review.
In risposta al messaggio di Giovanni del 08/09/2023 alle 15:55:50Se intendi he esista un complotto degli scienziati contro certe teorie, mmm, direi che a pubblicare libri su certe ipotesi si fanno molti molti più soldi che fare ordinaria ricerca scientifica. Giacobbo invece che essere cacciato con ignomignia è diventato un alto dirigente RAI. Certo, devi essere bravo a raccontare certe cose, ma il guadagno è assicurato. Del resto basta andare in libreria e vedere le dimensioni della parte dedicata all'esoterismo, alla numerologia e tutte cose simili e quella alla scienza e si vede bene come si alimenta meglio la famiglia.
Ok. Anche tu, lecitamente e giustamente, tieni famiglia. Giovanni