In risposta al messaggio di mofoteam del 16/10/2018 alle 08:57:26Ci sono passato in bici domenica mattina due volte, quelle due rotonde in sequenza ritengo siano un errore di progettazione; ahimè ce le dobbiamo tenere!
Ciao a tutti l'utilizzo della freccia in rotonda e' sicuramente corretto ma ci sono casi dove e' assolutamente sconveniente , esempio: all'uscita di Lainate della Milano laghi ci sono 2 rotonde collegate con diversi uscitea vie e parcheggi qualche volta divise da solo 1 paracarro. Ecco, in questa rotonda segnalare l'uscita conviene solo in alcune delle uscite permesse altrimenti si rischiano incidenti, che tra l'altro tutti i giorni si verificano! Buona giornata a tutti
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 14/10/2018 alle 14:17:50Non parliamo dei ciclisti che sulle nazionali viaggiano a NUVOLA e non in fila indiana come legge prescriverebbe!
Non capisci come un ciclista possa danneggiare altri utenti? Eccoti accontentato con alcuni esempi capitati a me. Pesaro, DANNATO luogo causa ciclisti! Primo caso Circa 20 anni fa, con permesso portatori di handicapdi mia moglie e al servizio di mia moglie, circolavo in ZTL ovviamente rispettando TUTTI sensi di marcia. Strade strette e con incroci coperti da alti palazzi a 90°. Signora di 68 anni esce a tutta birra da un incrocio provenendo da sinistra e con segno triangolare di dar precedenza. Quindi precedenza MIA. Imbocca mia via CONTROMANO e centra la mia auto facendo consistenti danni a fanale, cofano e radiatore condizionatore (€ 2400 di danni). Riporta rottura femore, bacino e polso. Pretendeva di aver ragione. Ovviamente siamo andati in causa. Muore 6 mesi dopo certamente per conseguenze incidente e complicazioni varie. Vari processi (SEMPRE IO VINCITORE). Eredi 6 anni fa dovettero rimborsare spese, interessi e spese legali. Se questi non sono danni... che sono? Secondo caso. Due anni fa circolavo a piedi in ZONA PEDONALE (senza marciapiedi, ma comunque zona PEDONALE) per andare a lavoro in Conservatorio. Esco da BAR e vengo investito da ciclista e sbattuto contro muro e selciato. Riporto contusione gamba sinistra, spalla sinistra e tumefazione e abrasione viso guaribili in 45 giorni. Giacca e pantaloni lacerati (abito sartoriale fatto a mano valore 1500 euro), custodia violino fibra di carbonio (€ 1500) danneggiata irrimediabilmente ma senza danni al mio prezioso violino. TRE CONCERTI SALTATI per totali 10.000 euro io e 10.000 euro la pianista persi! Biglietti aerei miei e della pianista persi (2500 + 2500 euro). Grazie a Dio ciclista con trauma cranico (beccato spigolo porta BAR con testa). Carabinieri, vigili urbani, ambulanze, ospedale. Pretende addirittura di non pagare i danni. Miei danni totali tra immediati e indotti (concerti e pianista) 21.000 euro + danni fisici da valutare in sede processuale. Siamo in causa e farò di tutto per TAGLIARGLI LE GAMBE... economicamente! E tu chiedi quali danni possa fare un ciclista? Non parliamo dei ciclisti che sulle nazionali viaggiano a NUVOLA e non in fila indiana come legge prescriverebbe! Dovrebbe essere vietata la circolazione ai ciclisti su gran parte delle strade! Da parte mia tolleranza zero verso i ciclisti che fanno come gli pare. Se crepano problemi loro e... chi è causa del proprio male non pianga se stesso!
In risposta al messaggio di Marino2 del 16/10/2018 alle 12:05:58- camper vecchio che arranca lentamente in salita (è una tua frase di un paio di giorni fa)
Ciclisti in fila indiana? Mai visti, sempre a gruppo con tendenza ad invadere quasi tutta la corsia di marcia, e se suoni il clacson per farli accostare a destra ti mandano a quel paese. E si vede cosa fanno in città,dove viaggiare a forte velocità sui marciapiedi o sotto i portici è la norma, come passare con il rosso al semaforo, tanto la targa non ce l'hanno. Ad una mia rimostranza ad un ciclista che mi stava investendo su un marciapiede la risposta è stata che mi aveva scampanellato e dovevo farmi da parte,
In risposta al messaggio di chorus del 16/10/2018 alle 12:59:18Certamente, tutti comportamenti scorretti o non rispettosi dei diritti altrui, è purtroppo ciò che si vede giornalmente sulle nostre strade ed anche al di fuori di quanto riguarda la circolazione stradale si nota la mancanza di rispetto verso gli altri e la tendenza a prevaricare i diritti del prossimo per favorire i propri.
- camper vecchio che arranca lentamente in salita (è una tua frase di un paio di giorni fa) - ciclisti indisciplinati che pedalano in gruppo - automobilisti che non mettono le frecce, che viaggiano nella corsia centrale,che sostano in doppia fila - motociclisti che sorpassano provenendo nel senso opposto rispetto al tuo invadendo la tua corsia - camionisti che fanno sorpassi interminabili - autisti di autobus che riprendono la marcia senza rispettare il flusso del traffico - taxisti che si fermano a caricare / scaricare il cliente dove capita - pedoni che attraversano con il rosso mentre parlano al cellulare - automobilisti che messaggiano mentre guidano se vuoi continuiamo, tanto ogni categoria ha le sue regole (non scritte) e pretende di imporle agli altri
In risposta al messaggio di chorus del 16/10/2018 alle 09:52:36Voi forse siete una eccezione!
Non parliamo dei ciclisti che sulle nazionali viaggiano a NUVOLA e non in fila indiana come legge prescriverebbe! Al tuo lungo messaggio replico solo alla suddetta frase con una provocazione Pedalare in gruppo è un modoper difendersi dall'automobilista medio: grosso = più visibile. Domenica scorsa con i miei amici abbiamo deciso di percorrere delle strade trafficate: non l'avessimo mai fatto, in tre ore avrò contato almeno una ventina di situazioni di pericolo di cui tre o quattro veramente gravi. L'automobilista medio è un criminale dotato di un'arma di distruzione! Eravamo in sei, sempre e rigorosamente in fila indiana, e con luci diurne accese!
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 16/10/2018 alle 14:03:55Sinceramente tutto questo livore nei confronti dei ciclisti non lo capisco.
Voi forse siete una eccezione! Vedo i ciclisti sempre a nuvola o in mezzo alla strada. Non ti dico poi su strade strette (anche nazionali, provinciali o comunali) extraurbane che costringono i camion a invadere l'altra corsia con rischi per la circolazione. I ciclisti sono un pericolo per se stessi e soprattutto per gli altri!
In risposta al messaggio di chorus del 16/10/2018 alle 14:48:45Posso parlare di me, non degli altri.
Sinceramente tutto questo livore nei confronti dei ciclisti non lo capisco. Cosa dovremmo dire degli automobilisti che (nei centri abitati) non rispettano i limiti di velocità, ignorano l'uso delle frecce, non conosconoil comportamento davanti ai passaggi pedonali e ciclabili, non rispettano i colori dei semafori (il giallo soprattutto), non circolano a velocità moderata (sull'uso del cellulare stendiamo un enorme velo pietoso)? D'altra parte (fonte istat) nel 2016 sono morti in incidenti stradali 570 pedoni e 275 ciclisti.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 17/10/2018 alle 00:56:59La statale 16 nel tratto Fano- Pesaro dotata in gran parte di pista ciclabile totalmente protetta dal traffico veicolare ed ignorata dai ciclisti sportivi. Quello mi fa imbestialire
Posso parlare di me, non degli altri. In città e fuori rispetto abbastanza i limiti di velocità (in autostrada ovviamente no) restando sempre dentro la tolleranza prevista per legge. Per contro rispetto MANIACALMENTE ilimiti in prossimità di scuole e parchi giochi bambini. Per le frecce, e parlo ovviamente per me, è un gesto ormai automatico. Sono maniaco nel rispettare le zebre, Ma...Divento una BESTIA se pedoni attraversano la strada FUORI dalle zebre avendo, come legge prescrive, zebre a meno di 150 m. Divento una BESTIA se i ciclisti attraversano le zebre senza condurre a mano la bicicletta (ci si buttano a tutta birra). Divento una BESTIA se i pedoni attraversano con semaforo rosso per loro. Mi attacco al clacson e PASSO!! Pronto a frenare, ma in genere... si fermano con i capelli dritti e smettono di andare in bagno per tre mesi tanto glielo faccio stringere!! Prima o poi riuscirò a farne morire qualcuno di infarto!! Affaracci suoi!!Il giallo dipende... se appena scattato passo se già scattato da qualche secondo mi fermo. Per il cellulare ho il vivavoce estremamente efficiente e posso dialogare col mio iPhone chiedendo a SIRI ogni cosa. Mi chiedi perché tanto livore? Mah... rileggiti il post con gli incidenti a me occorsi con i ciclisti!! Per i morti (da te citati), da quel che vedo, molte volte sono effettivamente vittime a causa di automobilisti indisciplinati, ubriachi, incapaci, distrati... ma MOLTI sono morti o feriti per propria causa!! Sapessi quanti pedoni attraversano nonostante il ROSSO per loro! Non ti dico in città, Pesaro per esempio, cosa combinano i ciclisti che si credono padroni delle strade. Corrono come fossero in pista nelle aree pedonali, nelle ZTL non rispettano precedenze, sensi unici, ecc... Anche oggi a Pesaro (pagando l'accesso - permesso valido per 24 h - per portare merce pesante presso il mio conservatorio) entrando in ZTL ho rischiato di prenderne sotto almeno un paio (un ragazzino e un vecchio)!! Per fortuna la città dove abito (di per se una oscena necropoli per quanto è culturalmente morta) essendo tutta salite e discese molto ripide (persino le bici elettriche se non fuorilegge non riescono ad arrampicarsi) i ciclisti sono praticamente inesistenti!!
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 15:07:08Premetto di provenire dall'era dei semafori, cerco di adeguarmi, ma non ci sono ancora riuscito. Neppure la municipale e i carabinieri ne sanno molto di più. Addirittura mi hanno parlato di "praticità" nell'uso di una corsia piuttosto che l'altra. Non sono così sicuro, correggetemi se sbaglio, sull'uso dell'indicatore di direzione a sinistra entrando. E' frequente la rotonda con doppia corsia d'accesso, non segnalata a terra, dove all'esterno dovrebbe immettersi chi esce alla prima e seconda e all'interno tutti quelli che usciranno alle altre. Mettendo la "freccia" si crea confusione se non ci si sposta all'interno per uscire dopo la seconda, o sbaglio?
Ti consiglio di leggere la circolare MIT n. 6935 del 22 marzo 2017. A livello normativo non è regolamentata la circolazione sulle rotonde, ma è utilissima la suddetta circolare. Tecnicamente si tratta di una intersezionea rotatoria e l'approccio varia a seconda che esista o meno il cartello di dare la precedenza in corrispondenza di ogni strada che entra nella rotatoria. Personalmente, memore dei preziosi insegnamenti durante la scuola guida di una decina d'anni fa, quando entro in rotatoria (nelle rotatorie più diffuse, ovvero in quelle dove è presente il cartello dare la precedenza in corrispondenza dell'entrata) metto la freccia a sinistra che mantengo sino a quando sono in prossimità del braccio di uscita, allorquando aziono l'indicatore destro. Nella circolare che ho citato l'azionamento della freccia sinistra è previsto soltanto nelle rotatorie a più corsie, viceversa è sempre previsto l'azionamento della freccia destra in corrispondenza dell'uscita dalla rotonda. In tale tipologia di rotonde, peraltro le più diffuse, chi circola all'interno della rotonda ha sempre la precedenza.
In risposta al messaggio di Motore 71 del 17/10/2018 alle 11:50:27E non solo i ciclisti sportivi!!
La statale 16 nel tratto Fano- Pesaro dotata in gran parte di pista ciclabile totalmente protetta dal traffico veicolare ed ignorata dai ciclisti sportivi. Quello mi fa imbestialire
In risposta al messaggio di Gege01 del 17/10/2018 alle 11:50:44CdS Art. 345, comma 2.
Non mi risulta che i limiti di velocità abbiano delle tolleranze. Almeno nell'Italia che conosco e che ho girato. Al massimo le tolleranze possono averle gli strumenti usati per misurare la velocità, ma non i limiti.Per il resto spero di non incontrarti mai per strada e spero che la città dove abiti sia il più lontano possibile dalla Lombardia. Per il resto non commento neanche....
In risposta al messaggio di nonnolento del 17/10/2018 alle 11:54:25Ti consiglio di leggere la circolare citata in un mio precedente messaggio.
Premetto di provenire dall'era dei semafori, cerco di adeguarmi, ma non ci sono ancora riuscito. Neppure la municipale e i carabinieri ne sanno molto di più. Addirittura mi hanno parlato di praticità nell'uso di una corsiapiuttosto che l'altra. Non sono così sicuro, correggetemi se sbaglio, sull'uso dell'indicatore di direzione a sinistra entrando. E' frequente la rotonda con doppia corsia d'accesso, non segnalata a terra, dove all'esterno dovrebbe immettersi chi esce alla prima e seconda e all'interno tutti quelli che usciranno alle altre. Mettendo la freccia si crea confusione se non ci si sposta all'interno per uscire dopo la seconda, o sbaglio?
In risposta al messaggio di chorus del 17/10/2018 alle 12:10:49Certo che l'ho letta e ho capito che è obbligatorio indicare l'uscita e non l'entrata proprio per quello che ho pensato io. Questa estate ho fatto un lungo percorso dietro un autotreno, superando numerose rotonde. Lui metteva sempre la freccia in ingresso. Ad un servizio ci siamo incontrati e gli ho chiesto il perché. Lui mi ha risposto di essere obbligato a farlo perché con il suo ingombro avrebbe occupato le due corsie e la segnalazione indicava a chi lo seguiva di non impegnare la sua sinistra,non per un sorpasso (vietato), ma nemmeno un affiancamento
Ti consiglio di leggere la circolare citata in un mio precedente messaggio. Eccone un estratto: Approssimandosi alla rotatoria, il candidato deve moderare la velocità e controllare il comportamento degli altri conducenti,predisponendosi a dare la precedenza ad altri veicoli ove necessario. Nelle rotonde di grandi dimensioni tu vedi qualche automobilista che modera la velocità? E ancora ... nel caso di rotatoria ad una sola corsia e strada d’accesso ad una sola corsia per senso di marcia, il candidato: deve immettersi nella rotatoria restando in prossimità del margine destro; nella manovra di immissione nella rotatoria non è necessario che egli azioni l’indicatore di direzione sinistro, ma dovrà azionare l’indicatore di direzione destro nel caso intenda imboccare la prima uscita sulla destra Per questo autorevole documento la freccia in entrata non è necessaria, ma non è nemmeno vietata, dunque se la usi non infrangi alcuna regola e comunque indichi le tue intenzioni a chi ti segue. La circolare affronta, con degli esempi, la fattispecie di rotonde a più corsie, con strada di accesso a più corsie, per una lettura dei quali ti rimando alla circolare stessa.
In risposta al messaggio di nonnolento del 17/10/2018 alle 12:26:3110 anni fa, durante i corsi di teoria per il conseguimento della patente, l'insegnante insisteva molto sul concetto di fascia d'ingombro, ovvero dello spazio di iscrizione in curva di un veicolo. Eccoti spiegato in altro modo la motivazione sull'uso delle frecce che ti ha dato il camionista.
Certo che l'ho letta e ho capito che è obbligatorio indicare l'uscita e non l'entrata proprio per quello che ho pensato io. Questa estate ho fatto un lungo percorso dietro un autotreno, superando numerose rotonde. Lui mettevasempre la freccia in ingresso. Ad un servizio ci siamo incontrati e gli ho chiesto il perché. Lui mi ha risposto di essere obbligato a farlo perché con il suo ingombro avrebbe occupato le due corsie e la segnalazione indicava a chi lo seguiva di non impegnare la sua sinistra,non per un sorpasso (vietato), ma nemmeno un affiancamento
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 15:07:08Devo dire che me lo aspettavo che l'argomento "rotonde" avrebbe suscitato una bella discussione.
Ti consiglio di leggere la circolare MIT n. 6935 del 22 marzo 2017. A livello normativo non è regolamentata la circolazione sulle rotonde, ma è utilissima la suddetta circolare. Tecnicamente si tratta di una intersezionea rotatoria e l'approccio varia a seconda che esista o meno il cartello di dare la precedenza in corrispondenza di ogni strada che entra nella rotatoria. Personalmente, memore dei preziosi insegnamenti durante la scuola guida di una decina d'anni fa, quando entro in rotatoria (nelle rotatorie più diffuse, ovvero in quelle dove è presente il cartello dare la precedenza in corrispondenza dell'entrata) metto la freccia a sinistra che mantengo sino a quando sono in prossimità del braccio di uscita, allorquando aziono l'indicatore destro. Nella circolare che ho citato l'azionamento della freccia sinistra è previsto soltanto nelle rotatorie a più corsie, viceversa è sempre previsto l'azionamento della freccia destra in corrispondenza dell'uscita dalla rotonda. In tale tipologia di rotonde, peraltro le più diffuse, chi circola all'interno della rotonda ha sempre la precedenza.
https://en.wikipedia.org/wiki/H...
In risposta al messaggio di Dash del 18/10/2018 alle 10:52:47Questo thread sta diventando una campagna contro i ciclisti, addirittura qualcuno sostiene che sono i peggiori utenti della strada, rappresentando un pericolo per gli altri utenti. Ora ciò potrebbe valere per i pedoni, ma pur sforzandomi seriamente, non riesco a comprendere come i ciclisti rappresentino un pericolo per camionisti e automobilisti, ma tant'è.
Visto che in un forum di camperismo si parla anche di viaggi all'estero, vorrei introdurre l'argomento dei segnali di svolta e fermata da parte dei ciclisti, come previsto dai CdS di varie parti del mondo. Ecco un linka un articolo che ho trovato documentandomi sull'argomento, volevo ripassare le norme a cui eravamo tenuti una cinquantina d'anni fa negli USA... Mi ricordavo bene, negli USA la svolta a destra si segnalava con un metodo poco intuitivo, di alzare il braccio sinistro con il gomito sporgente e il braccio in alto (come se si salutasse). Per fortuna, al giorno d'oggi è accettato anche il segnale di svolta a destra effettuato con il braccio destro disteso (come in Italia). L'arresto della corsa negli USA viene segnalato sporgendo il braccio sinistro con la mano che punta in basso, poco visibile. Secondo l'articolo linkatio, in Italia l'arresto della corsa dovrebbe essere segnalato alzando la mano in alto come fanno i vigili quando dirigono il traffico (o i ciclisti professionisti quando chiedono l'aiuto dell'ammiraglia). Ovviamente è più sensato tenere le mani sul manubrio, se si deve fare una frenata di emergenza ha più senso frenare con entrambe le mani. Le segnalazioni a mano (in USA) si possono fare anche a bordo di veicoli a motore, non necessariamente macchine agricole. Ricordo almeno un film con Jack Lemmon in cui lui segnalava la svolta e l'arresto a mano, avendo gli stop bruciati... Ciao da Dash
http://www.aci.it/i-servizi/nor...
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