In risposta al messaggio di chorus del 18/10/2018 alle 11:26:47Ciao a tutti,
Questo thread sta diventando una campagna contro i ciclisti, addirittura qualcuno sostiene che sono i peggiori utenti della strada, rappresentando un pericolo per gli altri utenti. Ora ciò potrebbe valere per i pedoni, mapur sforzandomi seriamente, non riesco a comprendere come i ciclisti rappresentino un pericolo per camionisti e automobilisti, ma tant'è. Ciò detto, per evitare di scrivere un romanzo, rammento quanto segue: 1) l'art. 3 del CDS, al n. 53-bis) definisce il ciclista un utente debole della strada, con tutto quello che ne consegue per .... gli altri utenti della strada (diversi, ovviamente, da quelli ritenuti deboli). Mi ha fatto bene leggere questa norma perché pensavo, erroneamente, che anche il motociclista fosse un utente debole della strada; 2) il cds dedica un intero articolo, il 182, alla circolazione dei velocipedi. Contrariamente a quanto universalmente ritenuto (un po' come succede per la sosta dei camper regolata dall'art. 185 del cds, assolutamente ignorato dai non camperisti) nei centri abitati i ciclisti possono marciare affiancati, anche se in numero non superiore a due. Bisognerebbe che tutti avessimo ben chiara la definizione di centro abitato per la quale rimando all'art. 3 del cds. 3) Dash, anche le norme di circolazione italiane delle bici (o, se vuoi usare un termine tecnico, dei velocipedi) sono molto simili a quelle USA; infatti l'art. 377 del regolamento al cds stabilisce, tra l'altro, quanto segue: In ogni caso, i ciclisti devono segnalare tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare. PS Più passa il tempo, più devo dar ragione all'istruttore di scuola guida per la mia patente C: ognuno di noi ha il proprio codice della strada. Le 6 o 7 lezioni pratiche di scuola guida furono un'esperienza allucinante: dall'alto del camion se ne vedono di ogni.
In risposta al messaggio di Dash del 18/10/2018 alle 11:28:08Dash, l'art. 154 c.2 indica quali sono i movimenti da adottare in mancanza dei dispositivi luminosi di segnalazione. Per segnalare l'intenzione di fermarsi bisogna alzare verticalmente il braccio.
Sono andato a rileggermi l'Art.182 del CdS (circolazione dei velocipedi), nonché il relativo Regolamento Links: Nel Regolamento dell'Art.182, al punto 3 è prescritto: 3. In ogni caso, i ciclisti devono segnalare tempestivamente,con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare. però non è indicato quali siano i segnali delle manovre... Per la svolta a sinistra e a destra è intuitivo, per l'arresto non è specificato nulla. L'unico possibile riferimento è quello relativo ai segnali degli agenti del traffico. Non ne ho individuati altri. L'Art. 43 del CdS (segnalazioni degli agenti del traffico) prescrive al comma 3.a: 3. Le segnalazioni degli agenti sono, in particolare, le seguenti: a) braccio alzato verticalmente significa: attenzione, arresto per tutti gli utenti, ad eccezione dei conducenti che non siano più in grado di fermarsi in sufficienti condizioni di sicurezza; se il segnale è fatto in una intersezione, esso non impone l'arresto ai conducenti che abbiano già impegnato l'intersezione stessa; In questo caso, quello che segnala l'articolo di Wikipedia sembrerebbe corretto (usare lo stesso segnale delle FF.OO. quando devono fermare il traffico a un'intersezione). Però stiamo interpretando una segnalazione in un contesto completamente diverso (segnalazione agli altri di arrestarsi, non manifestazione della volontà di arrestarsi) E' comunque uno dei numerosi casi dove nella norma non c'è chiarezza, ossia non è espressamente prescritto un segnale né per le svolte né per l'arresto. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di mofoteam del 19/10/2018 alle 10:36:44Innanzitutto grazie per essere intervenuto.
Ciao a tutti, solo una precisazione senza intento polemico nei confronti dei ciclisti visto che come tutti gli utenti della strada commettono infrazioni ed è una categoria di cui anch'io faccio parte. Rispondo a Chorusche non riesce a capire come i ciclisti possano rappresentare un pericolo per auto e camion: l'altra sera tornando a casa con i miei figli col sole già tramontato, percorro un cavalcavia autostradale con curva a dx, dietro la curva troviamo dei giovani in bicicletta che non procedevano neanche vicino al bordo strada. Li evito con cura e tirato giù il finestrino gli dicoeducatamente che dovrebbero usare la pista ciclabile che affianca il cavalcavia. Mio figlio piccolo:se li tiravi sotto morivano, era peggio per loro e gli stava bene! Il grande : no se papà li tirava sotto aveva il peso sulla coscienza per tutta la vita!! ecco forse non è solo un problema di pericolo fisico, ma anche di pericolo spirituale , senza parlare di tutte le traversie burocratiche che si dovrebbero attraversare , ma questo si sa, i bambini ancora non lo capiscono. quindi sarebbe bene che tutti cercassimo di rispettare il codice della strada e che anche a scuola si iniziasse a farlo conoscere. buona giornata a tutti
In risposta al messaggio di Gege01 del 19/10/2018 alle 11:35:07Per mia forma mentis tendo a non lamentarmi: le strade sono quelle che sono perché non ci sono i soldi per la manutenzione.
Stendiamo un velo pietoso sullo stato GENERALE delle strade, facciamo prima...
In risposta al messaggio di mofoteam del 19/10/2018 alle 10:36:44Dovresti dire a tuo figlio che un tuo conoscente virtuale (io) ha detto che ci sono svariate decine di ciclisti morti sulle strade per colpa di automobilisti, mentre non ha mai letto che un ciclista abbia ammazzato un automobilista in una collusione stradale.
Ciao a tutti, solo una precisazione senza intento polemico nei confronti dei ciclisti visto che come tutti gli utenti della strada commettono infrazioni ed è una categoria di cui anch'io faccio parte. Rispondo a Chorusche non riesce a capire come i ciclisti possano rappresentare un pericolo per auto e camion: l'altra sera tornando a casa con i miei figli col sole già tramontato, percorro un cavalcavia autostradale con curva a dx, dietro la curva troviamo dei giovani in bicicletta che non procedevano neanche vicino al bordo strada. Li evito con cura e tirato giù il finestrino gli dicoeducatamente che dovrebbero usare la pista ciclabile che affianca il cavalcavia. Mio figlio piccolo:se li tiravi sotto morivano, era peggio per loro e gli stava bene! Il grande : no se papà li tirava sotto aveva il peso sulla coscienza per tutta la vita!! ecco forse non è solo un problema di pericolo fisico, ma anche di pericolo spirituale , senza parlare di tutte le traversie burocratiche che si dovrebbero attraversare , ma questo si sa, i bambini ancora non lo capiscono. quindi sarebbe bene che tutti cercassimo di rispettare il codice della strada e che anche a scuola si iniziasse a farlo conoscere. buona giornata a tutti
In risposta al messaggio di chorus del 19/10/2018 alle 11:47:22Se un'auto, causa buca vista improvvisamente, si sposta repentinamente da un lato, in caso di incidente, solitamente se la cava con qualche ammaccatura.
Per mia forma mentis tendo a non lamentarmi: le strade sono quelle che sono perché non ci sono i soldi per la manutenzione. E ti dirò che se ci fossero dei soldi le istituzioni che amministrano le strade sarebbe bene lispendessero in altro. Ciò detto, un'auto ha 4 ruote e delle sospensioni, la bici di ruote ne ha due e non ha le sospensioni: giocoforza se c'è una buca per terra il ciclista che la vede all'improvviso si sposterà istintivamente a sinistra occupando lo spazio che l'automobilista ritiene proprio. Ci vuole pazienza nella vita, e soprattutto rispetto degli altri.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 19/10/2018 alle 12:25:47A proposito di curiosità e anomalie del codice della strada, cosa devo fare se, all'improvviso, mentre pedalo, trovo una buca?
Se un'auto, causa buca vista improvvisamente, si sposta repentinamente da un lato, in caso di incidente, solitamente se la cava con qualche ammaccatura. Un ciclista... finisce in terra e, essendosi lui spostato in modo improvvisotagliando la strada ad altri veicoli, si tiene il danno e paga i danni fatti ad altri. Per le condizioni pietose delle strade non ci si può rassegnare dietro un sono quel che sono. Le condizioni delle strade fanno parte sella SICUREZZA e e i soldi per la manutenzione VANNO TROVATI e, quando ci sono, vanno SPESI BENE.
In risposta al messaggio di chorus del 19/10/2018 alle 12:29:54Che domanda!!
A proposito di curiosità e anomalie del codice della strada, cosa devo fare se, all'improvviso, mentre pedalo, trovo una buca? Mi devo fermare, con la speranza che i freni e miei tempi di reazione siano efficienti e repentini, per permettere all'auto di passare, pardon di sorpassare, oppure, istintivamente, mi sposto sulla sinistra?
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 19/10/2018 alle 17:35:47vatti a ripassare le regole sul sorpasso!
Che domanda!! Quando sei in auto o in camper e trovi una buca grossa che fai? O freni e la affronti lentamente, oppure, GUARDI LO SPECCHIETTO e ti sposti in modo da evitarla EVITANDO di tagliare la strada ad altri veicolio invaderne il percorso! Se non possono/riescono ad evitarti TU ne paghi le conseguenze rimborsando (tramite assicurazione) i danni agli altri e ti paghi i tuoi (salvo avere la kasko). Se capita in bicicletta farai lo stesso. Ma se non stai attento auto o TIR ti vengono addosso e sono mentule amare!! Il fatto che il veicolo sia un velocipede NON LO AUTORIZZA a cambi di direzione repentini.
In risposta al messaggio di chorus del 19/10/2018 alle 19:28:11Veramente un’auto o un camper vanno in linea retta per “passare avanti” ad un velocipede.
vatti a ripassare le regole sul sorpasso! Io ci andrei molto piano con gli utenti deboli della strada, si rischiano conseguenze drammatiche. Leggi il link che ho postato nel messaggio successivo a questo.
In risposta al messaggio di mofoteam del 19/10/2018 alle 10:36:44Quoto in pieno il tuo post è soprattutto una questione di rispetto e buon senso in modo da poter convivere sulle strade. Racconto cosa mi è accaduto due anni fa. Percorrevo con l'autobus turistico la statale 2 Cassia tra San Quirico d'orcia e San Gimignano, mi trovo davanti un gruppo organizzato, ma non in corsa di circa 50 ciclisti, chi conosce la strada sa che non ci sono molti posti dove passare, mi metto dietro al gruppo, mi viene fatto cenno di sorpassare, mentre sono in sorpasso giungo in prossimità di una curva metto la freccia per rientrare in corsia e due ciclisti non rallentano per farmi rientrare ma rimangono alla mia destra. Ho dovuto mettermi a suonare ed inchiodare per poter rientrare in corsia in sicurezza. Sarebbe bastato che avessero rallentato e dato spazio.
Ciao a tutti, solo una precisazione senza intento polemico nei confronti dei ciclisti visto che come tutti gli utenti della strada commettono infrazioni ed è una categoria di cui anch'io faccio parte. Rispondo a Chorusche non riesce a capire come i ciclisti possano rappresentare un pericolo per auto e camion: l'altra sera tornando a casa con i miei figli col sole già tramontato, percorro un cavalcavia autostradale con curva a dx, dietro la curva troviamo dei giovani in bicicletta che non procedevano neanche vicino al bordo strada. Li evito con cura e tirato giù il finestrino gli dicoeducatamente che dovrebbero usare la pista ciclabile che affianca il cavalcavia. Mio figlio piccolo:se li tiravi sotto morivano, era peggio per loro e gli stava bene! Il grande : no se papà li tirava sotto aveva il peso sulla coscienza per tutta la vita!! ecco forse non è solo un problema di pericolo fisico, ma anche di pericolo spirituale , senza parlare di tutte le traversie burocratiche che si dovrebbero attraversare , ma questo si sa, i bambini ancora non lo capiscono. quindi sarebbe bene che tutti cercassimo di rispettare il codice della strada e che anche a scuola si iniziasse a farlo conoscere. buona giornata a tutti
In risposta al messaggio di Motore 71 del 19/10/2018 alle 21:49:34Caro Motore71,
Quoto in pieno il tuo post è soprattutto una questione di rispetto e buon senso in modo da poter convivere sulle strade. Racconto cosa mi è accaduto due anni fa. Percorrevo con l'autobus turistico la statale 2 Cassia traSan Quirico d'orcia e San Gimignano, mi trovo davanti un gruppo organizzato, ma non in corsa di circa 50 ciclisti, chi conosce la strada sa che non ci sono molti posti dove passare, mi metto dietro al gruppo, mi viene fatto cenno di sorpassare, mentre sono in sorpasso giungo in prossimità di una curva metto la freccia per rientrare in corsia e due ciclisti non rallentano per farmi rientrare ma rimangono alla mia destra. Ho dovuto mettermi a suonare ed inchiodare per poter rientrare in corsia in sicurezza. Sarebbe bastato che avessero rallentato e dato spazio.
https://milano.corriere.it/noti...
In risposta al messaggio di chorus del 20/10/2018 alle 11:50:29Beh... per quanto riguarda l'incidente di Milano mi sembra sia solo il promo grado.
Caro Motore71, con tutto il massimo rispetto (che ahimè in un post asettico non può essere trasmesso, ma ti prego di credermi), dobbiamo alzare il livello di attenzione: da quando è entrata in vigore la legge sull'omicidio stradale le conseguenze sono drasticamente cambiate. Leggi qui
In risposta al messaggio di mofoteam del 19/10/2018 alle 10:36:44Da ciclista ( amatoriale ) e da automobilista vorrei sottolineare alcune cose. Innanzitutto, come gli altri utenti, anche i ciclisti devono rispettare il codice della strada, quindi stop ai semafori rossi, stop alle strisce pedonali, in colonna mentre si viaggia su strada, e su questo possiamo aprire ampie discussioni. Per quanto riguarda le piste ciclabili specifichiamo alcune cose, visto che spesso, quando sono ciclista, mi viene segnalato di utilizzarle. Prima di tutto le piste sono, quasi esclusivamente ciclopedonali, quindi su queste trovi, giustamente, mamme con passeggini, bimbi piccoli che corrono, animali, pedoni appaiati che occupano l'intera pista o che cambiano improvvisamente "corsia". Spesso le piste sono interrotte da uscite stradali o private e gli automobilisti che escono raramente rispettano lo stop sulla pista. Spesso le piste non rispettano una larghezza che consente di passare con 2 bici ( circa 3 metri) o la vegetazione invade le corsie. Senza contare che sono quasi tutte lunghe poche centinaia di metri, con uscite strette e poco comode ( se non addirittura con gradino visto che molte sono su marciapiedi ) oppure con scoli dell'acqua, per cui, se viaggi appena un po veloce,rischi di farti e di fare male. Segnaliamo anche gli scorretti comportamenti automobilistici dove la bicicletta non viene neanche considerata tipo aprire la porta, immettersi sulla strada costringendoti a frenare o a evitarti, sorpassarti per poi svoltare a destra senza, spesso, mettere la freccia ( questa sconosciuta per molti). Certo che quando vai in altri Paesi con piste ciclabili dedicate, capillari ( comprese segnalazioni) e divise in corsia per i 2 sensi di marcia le utilizzi e le benedici
Ciao a tutti, solo una precisazione senza intento polemico nei confronti dei ciclisti visto che come tutti gli utenti della strada commettono infrazioni ed è una categoria di cui anch'io faccio parte. Rispondo a Chorusche non riesce a capire come i ciclisti possano rappresentare un pericolo per auto e camion: l'altra sera tornando a casa con i miei figli col sole già tramontato, percorro un cavalcavia autostradale con curva a dx, dietro la curva troviamo dei giovani in bicicletta che non procedevano neanche vicino al bordo strada. Li evito con cura e tirato giù il finestrino gli dicoeducatamente che dovrebbero usare la pista ciclabile che affianca il cavalcavia. Mio figlio piccolo:se li tiravi sotto morivano, era peggio per loro e gli stava bene! Il grande : no se papà li tirava sotto aveva il peso sulla coscienza per tutta la vita!! ecco forse non è solo un problema di pericolo fisico, ma anche di pericolo spirituale , senza parlare di tutte le traversie burocratiche che si dovrebbero attraversare , ma questo si sa, i bambini ancora non lo capiscono. quindi sarebbe bene che tutti cercassimo di rispettare il codice della strada e che anche a scuola si iniziasse a farlo conoscere. buona giornata a tutti
In risposta al messaggio di bradipo66 del 22/10/2018 alle 11:59:01Quel che scrivi è giusto.
Da ciclista ( amatoriale ) e da automobilista vorrei sottolineare alcune cose. Innanzitutto, come gli altri utenti, anche i ciclisti devono rispettare il codice della strada, quindi stop ai semafori rossi, stop alle striscepedonali, in colonna mentre si viaggia su strada, e su questo possiamo aprire ampie discussioni. Per quanto riguarda le piste ciclabili specifichiamo alcune cose, visto che spesso, quando sono ciclista, mi viene segnalato di utilizzarle. Prima di tutto le piste sono, quasi esclusivamente ciclopedonali, quindi su queste trovi, giustamente, mamme con passeggini, bimbi piccoli che corrono, animali, pedoni appaiati che occupano l'intera pista o che cambiano improvvisamente corsia. Spesso le piste sono interrotte da uscite stradali o private e gli automobilisti che escono raramente rispettano lo stop sulla pista. Spesso le piste non rispettano una larghezza che consente di passare con 2 bici ( circa 3 metri) o la vegetazione invade le corsie. Senza contare che sono quasi tutte lunghe poche centinaia di metri, con uscite strette e poco comode ( se non addirittura con gradino visto che molte sono su marciapiedi ) oppure con scoli dell'acqua, per cui, se viaggi appena un po veloce,rischi di farti e di fare male. Segnaliamo anche gli scorretti comportamenti automobilistici dove la bicicletta non viene neanche considerata tipo aprire la porta, immettersi sulla strada costringendoti a frenare o a evitarti, sorpassarti per poi svoltare a destra senza, spesso, mettere la freccia ( questa sconosciuta per molti). Certo che quando vai in altri Paesi con piste ciclabili dedicate, capillari ( comprese segnalazioni) e divise in corsia per i 2 sensi di marcia le utilizzi e le benedici
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 22/10/2018 alle 12:22:18Dunque cosa facciamo, vietiamo la circolazione dei ciclisti a beneficio degli automobilisti?
Quel che scrivi è giusto. Troppe cose all'estero funziona ano bene, mentre da noi vanno male anche per la nostra maleducazione. Però, però... Se l'automobilista apre lo sportello senza guardare chi arriva lo fa sempree comunque. Se un VEICOLO sopraggiunge e si schianta sullo sportello aperto improvvidamente in ogni caso l'automobilista che ha aperto lo sportello PAGA i danni propri ed altrui. Se è un'altra autovettura difficilmente conducente e trasportati avranno danni personali. Il problema nasce se il veicolo è un ciclista che quasi certamente si fa male! Intendo dire che PROPRIO IL CICLISTA dovrebbe essere il primo a curarsi della propria salute rispettando tutte le regole del CdS e a stare attento ai comportamenti scorretti di altri. E se su strade normali i ciclisti nel 50% dei casi sono pericolosi per altri e per se stessi, nelle ZTL e aree pedonali la percentuale sale al 100%. Come già detto: chi è causa del proprio mal non pianga se stesso! (in pratica non si lamentino di essere vittime di incidenti!)
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 22/10/2018 alle 12:22:18Senza arrivare a livello di Olanda e Danimarca dove i ciclisti hanno la precedenza su tutto e tutti e ti passano, pedone, sfrecciandoti di lato e gridandoti dietro se non li lasci passare, penso che basterebbe il rispetto per tutti gli altri utenti della strada e non che il più grosso passa e chi se frega dell'altro, come spesso avviene da noi e qualsiasi ostacolo rallenti la tua corsa è oggetto di grande frustazione. Abbiamo poi la capacità di essere trasformisti, da pedoni diventiamo ciclisti, motociclisti e automobilisti e ogni volta abbiamo da dire sulle altre categorie. Forse un po di maggiore senso civico, tolleranza e soprattutto rispetto ( e conoscenza) del codice della strada aiuterebbe a vivere meglioe a diminuire le vittime della strada che rimangono costanti ( con alti e bassi) da almeno 30 anni alla faccia delle prospettive e dei buoni propositi.
Quel che scrivi è giusto. Troppe cose all'estero funziona ano bene, mentre da noi vanno male anche per la nostra maleducazione. Però, però... Se l'automobilista apre lo sportello senza guardare chi arriva lo fa sempree comunque. Se un VEICOLO sopraggiunge e si schianta sullo sportello aperto improvvidamente in ogni caso l'automobilista che ha aperto lo sportello PAGA i danni propri ed altrui. Se è un'altra autovettura difficilmente conducente e trasportati avranno danni personali. Il problema nasce se il veicolo è un ciclista che quasi certamente si fa male! Intendo dire che PROPRIO IL CICLISTA dovrebbe essere il primo a curarsi della propria salute rispettando tutte le regole del CdS e a stare attento ai comportamenti scorretti di altri. E se su strade normali i ciclisti nel 50% dei casi sono pericolosi per altri e per se stessi, nelle ZTL e aree pedonali la percentuale sale al 100%. Come già detto: chi è causa del proprio mal non pianga se stesso! (in pratica non si lamentino di essere vittime di incidenti!)
Grazie Brunella e grazie Roberto.
Kiboko - 2025-03-22 17:03:17
Posto bellissimo pulito staff al top
Pupe75 - 2025-03-22 12:41:59
Ciao grazie informazioni molto utili
dualforce61 - 2025-03-18 20:42:56
Molto interessante e risolutivo, unica domanda, la struttura e sopratutto la parete di fissaggio reggerà con...
king - 2025-03-18 18:41:45